Scarica “Fuga, inseguimento e grande giardino” Giuliano Scabia e più Appunti in PDF di Letteratura solo su Docsity! Giuliano Scabia 1975= anno di cambiamenti della Rai, i radiodrammi diminuiscono notevolmente Giuliano Scabia (1935/2021) Origini padovane, ma gran parte della vita passata a Firenze Figura difficile da definire, è un poeta, ma anche grande uomo di teatro, egli era solito costruisi autonomamente oggetti di scena usati poi nei suoi spettacoli. Con lui ci avviciniamo molto alla contemporaneità, si è occupato anche di radio e l’ha fatto in un momento molto particolare. Egli incontra Luigi IX, un compositore di musica contemporanea, facente parte dell’avanguardia musicale del 900, lui insieme ad altri compositori (es… Bruno Maderna) cercò di rivoluzionare il concetto di musica con dei “rumori”, sorprendendo gli ascoltatori con l’ascolto della realtà presente. Nel 1964 (anno di congiuntura) danno vita alla composizione “la fabbrica illuminata”. Non sono più i terreni ad essere motivo di scontro bensì la fabbrica, che ci riporta ad una nuova classe sociale, ossia quella degli operai che nel 1960 cresce (operaio quasi sempre meridionale, e soprattutto emigrato dal sud per arrivare a Genova o Milano e assunto da industrie come la Fiat, gestito da contratti assai svantaggiosi. Il sindacato fa fatica a rispondere alle esigenze dei lavoratori, gli stipendi sono bassi, e questo stato di “infelicità” aumenta i conflitti. Scabbia conosce a Genova una fotografa (Lisetta Carmi) che utilizza la fotografia, si come strumento artistico, ma principalmente per raccontare la realtà, come la realtà dei lavoratori genovesi che passano dalle celle frigorifere a -30 gradi ai 30 gradi all’esterno senza attrezzatura necessaria (questa situazione porta i lavoratori a malattie). De Andrè nella sua canzone “via del campo” riporta ciò che accade in quella strada fra travestiti e prostitute. Nel 1969/1970 Titolo di uno dei libri di scabbia dove raccoglie ciò che fa in quegli anni. Mirafiori e le molinette sono due quartieri torinesi tirati su per accogliere i meridionali diretti al nord per lavoro. Il DECENTRAMENTO, parola d’ordine per il partito comunista. Il paese si sta trasformando e bisogna divulgare la cultura anche nei paesi circostanti, limitrofi. Ma che teatro vuoi portare in quei luoghi ? Questo compito viene assegnato a Scabia, ma cosa poteva interessargli? La parola d’ordine diventa PARTECIPAZIONE. Scabia inventa un teatro dove gli spettatori diventano coautori durante il processo di realizzazione dello spettacolo. Questo diviene un metodo conoscitivo eccitante, si usano strumenti non solo teatrali ma anche giornalistici, come l’intervista con la quale si conversa con i cittadini e se ne ascolta l’opinione, la musica dove tutti possono partecipare. È un teatro nello spazio degli incontri ossia nelle strade non dentro i teatri. Il 1969 è un periodo caldo per la politica italiana, PERIODO CALDO 1968 anno del movimento studentesco, nato negli stati uniti e che poi si è diffuso in tutto il mondo, è un movimento con tante ambizioni, tante utopie, è un movimento pacifista. Al tempo c’era la leva obbligatoria, visione antiautoritaria. Generazione che non ha visto la guerra, e generazione che in parte può usufruire dell’università, e generazione che vorrebbe cambiare il mondo. 1969 lo studente si classifica come prima volta come classe sociale, che vuole immaginarsi un futuro diverso e quindi migliore. Continuano le rivolte degli studenti che si uniscono con le rivolte degli operai. Il dialogo fra i 20enni operai e i 20enni studenti non è sempre facile perché pur essendo coetanei la loro vita è totalmente diversa. Iniziano i primi scioperi piuttosto cruenti che partono dal basso, e che vanno oltre gli ordini dei sindacati. Si diffonde la cultura dell’assemblea permanente dove PARLANO TUTTI, si vorrebbe evitare gerarchie, ognuno dice la propria opinione. 1970 Giuliano Scabia viene chiamato dalla RAI per scrivere un radiodramma che risponde al periodo caldo. “Fuga, inseguimento e grande giardino” TRAMA Con questo radiodramma sfida il realismo, ma fin dall’inizio il mondo rappresentato da questo radiodramma ha un’importanza simbolica. Il fischio iniziale o il sottofondo di tamburi ha a che fare con il controllo, la folla, le manifestazioni. La voce di donna ci racconta “dell’uomo in fuga” che rappresenta un po’ la società del momento, la donna ci dice però che NON C’è NULLA DA CUI FUGGIRE,e questo rappresenta un po’ il ruolo interpretato dai padri che non accettavano l’idea del cambiamento. L’uomo è inseguito da due giornalisti, i quali si ritrovano in un luogo della