Funzioni cognitive primarie, Appunti di Sociologia Cognitiva

Scarica Funzioni cognitive primarie e più Appunti in PDF di Sociologia Cognitiva solo su Docsity! Cognitività dell'età evolutiva 11-11-2022 Intorno ai 17-24 mesi cominciano ad arricchire il loro vocabolario in maniera molto rapida, compaiono, i verbi, gli aggettivi, le parole di contenuto, gli articoli. Lessico emergente: Il bambino lo possiede a 18 mesi, questo lessico consiste nella conoscenza ed utilizzo di 50 parole, legate alle azioni di routine del bambino. E’ il caregiver che attribuisce i significati alle varie parole dette dal bambino. Errore di sovraestensione quando il bambino estende il significato di un concetto a cose, luoghi o persone che hanno tratti in comune. Errore di sovrapposizione: Quando un’azione indica più movimenti. Lingua flessiva: avvengono per mutamento di tema o di radice, o per addizione e fusione al tema di suffissi,  Ci può essere lo sviluppo grammaticale senza lo sviluppo lessicale? Lo sviluppo grammaticale consiste nell’inserire gli avverbi, i verbi, vocaboli sempre più vasti, il periodo del linguaggio telegrafico cioè quando i bambini parlano in maniera sintetica, solo dopo iniziano ad aggiungere articoli, nomi, pronomi, utilizzano maggiormente il participio passato, successivamente si aggiunge l’imperfetto. LME: Lunghezza media dell’enunciato serve ai clinici per valutare quante parole il bambino dice in un determinato tempo e questo dà una stima dello sviluppo. Sviluppo pragmatico: È la capacità di usare in maniera funzionale le regole della conversazione e l'argomento del discorso. Il Parlante manda segnali attraverso la mimica facciale, mette delle pause, modula i livelli d’attenzione dell’ascoltatore abbassando ed alzando il suo tono della voce. L’Ascoltatore decifra i segnali del parlante inserendoli nel contesto. Il bambino deve imparare la differenza tra Parlante ed Interlocutore. I bambini di 3/4 anni sono ben consapevoli dell’alternanza del linguaggio mentre i più piccoli ripetono lo stesso pronome detto dall’interlocutore, lo stile d’acquisizione del linguaggio può essere di tipo referenziale o espressivo. Lo stile Referenziale: si ha uno sviluppo lessicale più rapido ed i bambini sono interessati a nominare gli oggetti. Lo stile Richiestivo: L’approccio dei bambini è più impulsivo. Lo stile Dichiarativo: Fai sostare i bambini maggiormente su ciò che si sta dicendo, facendogli notare altri aspetti e man mano sviluppi l’attenzione del bambino, I bambini intorno ai 3 anni devono saper formare delle frasi complete, se ciò non accade dobbiamo prestare attenzione a come avviene questo sviluppo, se tu lo fai soffermare su un’attività lui riesce a recuperare facilmente? Se un bambino ha difficoltà bell’acquisizione di una competenza va aiutato immediatamente, tutte le problematiche trascurate s’ingigantiscono ed andranno ad interessare sempre più settori, Ogni bambino ha un proprio ritmo d’apprendimento, noi possiamo avere disturbi nelle varie sezioni, disturbi fonologici sono spesso collegati ai disturbi del linguaggio. Disturbo dell’affluenza: Il linguaggio non è fluente ha delle interruzioni che possono essere d’inizio o s’interrompe durante la frase, c’è una certa ereditarietà ma è influenzato molto dall’ansia. Balbuzie traumatica: Una volta elaborato il ricordo traumatico, è un qualcosa di simbolico che va elaborato. Disturbo del linguaggio secondario: Conseguente ad una patologia, il disturbo del linguaggio esiste ma non è specifico. Disartrie: Il bambino distingue le parole corrette da quelle alterate che non solo influenzano gli apprendimenti ma c’è un problema di pronunciare le parole, un problema articolatorio . Cosa sono le balbuzie? Un disturbo complesso multifattoriale variabile ed imprevedibile è presente tutte le lingue del mondo, non dipende dall’intelligenza. Ci sono fattori fisiologici, linguistici, sociali, ambientali e psicologici I sintomi sono i seguenti: Forma tonica: Il soggetto ha difficoltà ad iniziare una parola Forma clonica: Caratterizzata dalla ripetizione coatta, all'inizio o durante l'enunciazione della frase. Funzioni cognitive precoci Alla nascita i bambini hanno un’immaturità della retina, le fibre ottiche non essendo completamente mielinizzate si completerà dopo la nascita per cui il neonato non vede in modo perfetto. Quando noi guardiamo abbiamo bisogno di un’area corticale dedicata sufficientemente sviluppata ed abbiamo bisogno che i nostri occhi si possano muovere per fare uno scanner visivo, l’essere umano è in grado di focalizzarsi sull’oggetto, ma riusciamo anche a non focalizzare l’oggetto, l’unione di queste due azioni vanno a formare l’Ispezione visiva. Attraverso degli esperimenti negli anni si è capito che esiste un sistema che va in protezione della vista, sono esperimenti che studiano l’evocazione dei movimenti saccadici che consiste nello spostamento dell’occhio da una parte all’altra. La possibilità di muovere gli occhi è cruciale per vedere in modo normale. • Il movimento degli occhi è controllato in modo preciso, per migliorare la nostra percezione. • Gli spostamenti del nostro sguardo influiscono sulla nostra possibilità di elaborare informazioni. • Questi spostamenti devono avvenire a favore di ciò che è “realmente” importante... I movimenti oculari • Hanno lo scopo di: – Spostare lo sguardo su oggetti e posizioni spaziali diverse; – Mantenere lo sguardo su questi oggetti o posizioni per il tempo necessario. Movimento saccadico • E’ un movimento volontario, che si osserva durante l’esplorazione della scena visiva Abbiamo due sistemi visivi: una è una visione spaziale ed un’altra è la visione dell’oggetto. Il percorso inizia dall’informazione visiva che arriva attraverso gli organi di senso quindi la vista, arriva in un’area celebrale che va a definire l’oggetto e dove è collocato, noi attiviamo la localizzazione attraverso l’attenzione visiva, si arriva all’esplorazione visiva. Alla nascita il bambino non fa ricerche visive è bersagliato dagli stimoli luminosi che attraggono i suoi occhi, ma ogni organo di senso può essere attratto da qualcosa che lo circonda, segue uno stimolo visivo con il tempo sviluppa l’intenzionalità visiva quindi non è più costretto dal dato percettivo, all’inizio ha una percezione visiva causale, piano piano s’iniziano a delineare degli schemi percettivi ed infine diventa intenzionale, Come si studia un bimbo per capire se sta vedendo o no, se nota certe differenze? Un’ indicatore di ricezione da parte del bambino è il rallentamento cardiaco di fronte ad uno stimolo, significa che gli sta prestando attenzione, quindi significa che ha registrato la variazione dello stimolo. Per un’attenzione focalizzata quella dove si utilizza il proprio scanning per arrivare ad un determinato target e le capacità di fissazione, che possono essere alterate da problemi fisici in quel caso noi dobbiamo aiutare i bambini ad aumentare i loro tempi di fissazione. Nel bambino con Autismo la totalità viene persa perché si concentra sul particolare e non sull’insieme fino ad arrivare a figure più articolate. Alla nascita distinguono sfumature cromatiche, a 3 mesi discriminano 3 colori; rosso, verde e blu . A 4 mesi hanno una visione dei colori simile all’adulto e nel tempo questa capacità discriminativa visiva va via via sviluppandosi ed articolandosi, una cosa è sicura sono attratti dai volti, all’inizio quando il bambino guarda il suo scanning ovvero la scansione del volto, crescendo ci si concentra sulle parti interne infatti a 3 mesi abbiamo il sorriso secondo la Gestalt il bambino sorride a chiunque gli sorrida. Noi abbiamo selezionato e ci portiamo dietro qualcosa di adattivo, il volto umano è qualcosa che abbiamo selezionato nell’evoluzione e che ha un valore adattivo, noi abbiamo imparato che se ci connettiamo ci possiamo adattare e siamo al sicuro e come gruppo ci aiutiamo, certe informazioni rimangono nel DNA. Schaffer nella sua teoria dice che i bambini preferiscano le voci umane rispetto ad altri suoni. Salapatek ha studiato i movimenti oculari dei bambini, nello specifico il precipizio visivo, un’ulteriore capacità è quella di discriminare un volto corrucciato da un volto disteso perché la persona arrabbiata è aggressiva, quella non arrabbiata non lo è quindi si tratta di sopravvivenza, Disturbi del riconoscimento visivo Nella percezione visiva abbiamo la costanza della forma. Guardare e vedere sono parti di una funzione visiva, l’atto visivo è fatto di molteplici nozioni che noi automaticamente svolgiamo, ma se ci troviamo di fronte ad una patologia questa integrazione non avviene, ma al contrario si tende a scorporare ed è quest’atto in sé che deve darci il segnale della presenza di una patologia a carico o della funzione del saper guardare o del saper vedere e che pregiudica la funzione finale del vedere. Noi possiamo distinguere due tipi patologie dell’esplorazione visiva e quella della percezione, una è dovuta all’atto motorio di andare a recuperare informazioni, mentre l’altra è dovuta all’incapacità del sistema percettivo di ricevere i segnali. Quando parliamo di