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FUTURISMO E SVEVO,UNGARETTI E PIRANDELLO, Schemi e mappe concettuali di Italiano

appunti riassuntivi per quanto riguarda i contesto storico del futurismo e gli autori Svevo Ungaretti e Pirandello

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2016/2017

Caricato il 19/06/2017

elena-piva
elena-piva 🇮🇹

4.5

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Scarica FUTURISMO E SVEVO,UNGARETTI E PIRANDELLO e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! ITALIANO (futurismo,svevo,pirandello,ungaretti) CONTESTO STORICO Nell’Italia novecentesca comincia ad affermarsi un’economia più europea e moderna, ci sarà lo sviluppo industriale che porterà allo sviluppo di un proletariato cittadino che sarà una forza sociale organizzata e consapevole. Ci saranno inoltre i fenomeni dell’abbandono delle campagne e l’inurbamento, ma soprattuto l’emigrazione oltre confine e è ancora aperta la questione del sud in sottosviluppo, ci saranno sempre in questo perdio le spinte per una conquista coloniale si otterrà la Libia ma sarà una conquista solo apparente. Sempre alla fine dell’800 ci furono numerose ribellioni e i contadini cominciano ad abbandonare le campagne e fare scioperi. Con l’elezione del nuovo re emanuele 3 le cose cambieranno un po. Maggior impulso al rinnovamento è sicuramente stato dato da giolitti capo del governo nel 1903 che cerca di fare una politica di accordo tra i partiti e avvia una politica di risanamento brando provvedimenti a favore dei lavoratori; ci sarà poi lo sviluppo dell’agricoltura e soprattutto dell’industria, appaiono i primi segni del benessere e di modernità con la comparsa anche dell’elettricità. I problemi non si possono però considerare risolti(8 milioni gli emigranti) ci saranno difficoltà per la politica di equilibrio di Giolitti, Giolitti tenterà anche un accordo con il partito cattolico il patto gentiloni ma susciterà forti resistenze cosi che Giolitti sarà costretto a dimettersi. la situazione degenera quando nel 1914 c’è lo scoppio della prima guerra mondiale e per l’itala ci sarà la produzione di armamenti e proprio la guerra darà un duro colpo al pensiero positivista e allo sviluppo scientifico.La fine delle ostilità lascia comunque un’Europa impoverito, l’Italia entrò in guerra nel 1915 sostenuta dagli interventiste gli intellettuali la vedevano come un dovere morale o un riscatto. IDEOLOGIA Dopo la guerra, l’idea della realtà che può essere conosciuto con la ragione non vale piu,entra infatti in crisi il positivismo e si fanno avanti la teoria della relatività di Einstein secondo il quale le scienze esatte erano basate su presupposti relativi e la visione di Freud che cambia le concezioni psichiatriche, si passa ad una concezione della realtà non più semplice e lineare ma complessa e soggettiva.Importanti saranno anche la filosofia di Nietzsche che smaschera le false ideologie, rompe la morale tradizionale..e Bergson il quale vede la vita come uno slancio vitale che si può conoscere con l’intuizione e la scienza da delle cose una visione riduttiva. Il bisogno di trasformare la cultura e la letteratura italiana è sentito dagli intellettuali più giovani che soprattutto a Firenze con la fondazione di riviste lanciano le loro idee e i loro programmi e vogliono me rcoledì 24 maggio 2017 13 anche un miglioramento della società con una forma di intervento, si è infatti parlato di ‘partito degli intellettuali’ ed essi erano antiborghesi e antisocialisti ed esaltano la forza autoritaria e non la collaborazione tra le classi.I futuristi a esempio esalteranno l’uomo che affronta la guerra esaltando la macchina ed eliminando ciò che e vecchio, vengono ripresi dei programmi romani. Ci sarà poi benedetto croce che riproporre l’idealismo e vedrà l’opera d’arte come intuizione pura, liricità ed espressione di sentimento. Il clima di rinnovamento sembra offrire nuove possibilità ai giovani intellettuali e alla figura del letterato tradizionale inserito nelle strutture sociali si sostituisce la figura dell’intellettuale protagonista che partecipa alla vita politica e cerca di ridefinire i suoi obiettivi, il bisogno di partecipazione lo induce a alla pubblicazione di alcune riviste e il centro di tutto è Firenze. LE RIVISTE Corradini:’il regno’ di impianto filosofico:’il leonardo’ fondato da Papini e Prezzolini,quando esso cesso Prezzolini fonda ‘la voce’ (ripettosa delle individualità dei singoli collaboratori e palestra di incontri e discussioni) 1911 Salvemini fonda ‘L’unità’(intermanete politico) Prezzolini nella voce era antidemocratico e interventista cosi De robertis se ne distacca e da vita a ‘voce vinca’ papini e soffici fondano poi ‘lacerba’ importante per i futuristi poi ci sarà ‘poesia’ di marinetti e’la critica’ di benedetto croce Gli intellettuali sentiranno però l’esigenza di chiarifcazione dei loro obiettivi e programmi, fitti w importanti sono ad esempio i manifesti dei futuristiche definiscono un distacco rispetto al passato e gli intellettuali iniziano ad unirsi in una forma di aggregazione e solidarietà.La scienza positivista resiste solo nelle università. Con l’aumento del benessere si ha anche una crescita della domanda culturale e dei bisogni della letteratura. Persista l’editoria popolare che pubblica episodi di romanzi,magior editore italiano era Treves.Si apre comunque una nuova editoria legata alle nuove tenedenze. Ancheil giornalismo eleva il livello culturale, Milano entra in crisi l’organo della stampa democratico e culturale e si afferma il ‘corriere della sera’ quotidiano della media e dell’alta borghesia, da esso nascono le tre riviste ‘la domenica del corriere’,’la lettura,’il corriere dei piccoli’. LA STAGIONE DELLE AVANGUARDIE me rcoledì 24 maggio 2017 13 suoceri a lavorare, diventano dirigente d’industria che controlla i lavori e gestisce grandi affari, compie numerosi viaggi e viene a contatto con il mondo borghese. Lasciò in seguito l’attività letteraria che gli appariva malsana ridicola e dannosa, Svevo lascia cosi la letteratura per dedicarsi all’industria. Il bisogno di scrivere però riaffiora, infatti accanto alle annotazioni, lettere, appunti compaiono strutture letterarie che sono dei racconti come i drammi un marito e un terzetto spietato. Gli interessi culturali non erano spenti avevano solo bisogno di un’occasione. Due eventi importanti per la sua vita sono l’incontro con Joyce il quale insegnava a trieste e insegno l’inglese a Svevo e diventarono grandi amici Svevo gli fece leggere i suoi scritti e Joyce lo incoraggiò. L’altro evento su quando per mezzo del cognato che era in terapia da Freud egli venne a contatto con la psicoanalisi. L’occasione per riemergere gli fu offerta dalla guerra, infatti la fabbrica di vernici fu requisiti cosi egli ricomiciò a dedicarsi all’attività letteraria, nel 1919 pubblica la coscienza di zeno, l’opera non suscita però alcuna risonanza allora egli decide di inviarlo all’amico Joyce che lo fece conoscere agli intellettuali francesi e ad opera di altri due fu tradotta ‘La coscienza’ e venne dedicato un numero su una rivista e assunse fama in Francia;rimase in ombra in italia, tranne che per un ampio saggio scritto da montale sull’ ‘Esame’. La fama fu consacrata ad un convegno a parigi. Il riconoscimento fu uno stimolo alla scrittura ed egli scisse un quarto romanzo con protagonista zeno e atri racconti, e testi teatrali, muore nel 1928 in un incidente d’auto.La fisionomia di Svevo appare moto diverse dal tradizionale letterato italiano. Egli ha caratteristiche però che provengono dall’ambiente in cui si è formativa Trieste infatti convergono molte civiltà quali. italiana, tedesca, e slava, lo si nota dallo pseudonimo stesso dell’autore. Pur non essendo religioso appartiene aduna famiglia israelitica e questo ha un peso. L’ambiente gli consente uno stretto rapporto con la cultura mitteleuropea. Anche la fisionomia sociale non coincide infatti egli fa l’industriale e non fa uno dei tipici lavori dell’intellettuale come giornalista, insegnate… Inoltre la letteratura per un periodo della sua vita fu anche bandita. Anche la sua formazione non fu umanistica ma gli studi furono commerciali e la sua cultura letteraria e filosofica fu da autodidatta. LA CULTURA DI SVEVO Svevo ha una robusta cultura filosofica e un apertura verso le scienze.Nella su formazione ebbe peso determinante Shopenauer il quale affermava un pessimismo radicale e indicava come unica via di salvezza la rinuncia alla volontà di vivere. Più tardi conobbe Nietzsche e da lui pote trarre l’idea del soggetto non come solida unità ma come pluralità in stati in fluidi di divenire;l’alro grande pinto fu lo scienziato Darwin. Questi maestri però Svevo li utilizzava in senso critico come strumenti conoscitivi per le risposte alle sue esigenze, nei suoi romanzi e nei suoi racconti infatti, mira sempre a me rcoledì 24 maggio 2017 13 smascherare gli autoinganni dei suoi personaggi e smontare gli alibi che essi si costruiscono per occultare a se stessi le vere motivazioni dei propri atti.Svevo fu indotto a presentare il comportamento dei suoi eroi, prodotto di leggi naturali non dipendenti dalla volontà e seppe cogliere come quei comportamenti avessero le loro radici nei rapporti sociali. Poteva quindi approdare ad un atteggiamento critico.L’atteggiamento critico fu anche aiutato dal penserò marxista, da ciò trasse la percezione dei conflitti di classe e i conflitti dei suoi eroi sono infatti tipici del borghese, fu attirato anche dalla psicoanalisi, non come terapia ma come conoscenza della psiche e strumento narrativo.Gli autori che più lo influenzarono furono i romanzieri francesiste il bovarismo è infatti aspetto caratterizzante dei suoi eroi che evadono dalla loro vita quotidiana ,importanti sono anche i naturalisti, e poi l’amicizia con joyce che sempre lo ha incoraggiato.La critica ha sostenuto che Svevo scrive male e la sua prosa è lontano da quella bella e raffinata della tradizionale letteratura italiana; la lingua parlata dallo direttore era in effetti il dialetto e conosceva perfettamente il tedesco. La sua prosa è pero in realtà efficacissima nel rendere le tortuosità labirintiche della psiche, la scrittura tend e riprodurre il modo di pensare dei personaggi, certe imperfezioni sono quindi volte per rendere più vicino lo stile di zeno.lo scriver male è quindi una reltà stilistica estremamente ricercata aderite all’oggetto della narrazione. IL PRIMO ROMANZO:UNA VITA Iniziò nel 1888 e lo pubblica a sue spese nel 1992,titolo originale doveva essere un inetto, ma si risolse con un nome più semplice, il romanzo non uscito alcune attenzione nel pubblico. Vicenda: è las toria del giovane alfonso che abbandona il paese origine per venire a tiraste per lavoro poiché rimasto in ristrettezze dopo la morte del padre. Fu assunto nella banca di Maller e il lavoro gli appare mortificante, e imbevuto di letteratura si costrusice sogni da megalomane.L’occasione per un riscatto sarà un invito in casa di Maller dove conoscerà Macario, un giovane brillante con il quale stringe un’amicizia. Conosce anche Annetta figli di Maller con ambizioni letterarie e lo scoglio come collaboratore nella stesura di un romanzo egli pur non mandola la seduce e la possiede, pensa di trasformare la sua vita sposando un’ereditiera e a fare ciò è spinto anche dall’amante ,Alfonso però preso dalla paura fugge da Trieste e trova la madre gravemente malata, dopo la morte di questo decide di tornare a Trieste e di rinunciare alla lotta per la vita credendo di aver e scoperto nella rinuncia la sua natura. Ma quando scopre che Annetta ha sposato Macario egli è preso d una grande gelosia; fu poi trasferito ad un compito di minore importanza in banca e cosi affronta Maller e lascia sfuggire frasi che sembrano ricatti, fa poi altri errori com scrivere ad Annetta ma anche qui sembrano dei ricatti equando le chiede un appuntamento si presenta il fratello che lo me rcoledì 24 maggio 2017 13 affronta in un duello ma egli si sente incampace e cosi decide i creare nella morte via di scampo. I modelli letterari: modelli del romanzo moderno della ‘scalata sociale’:un giovane provinciale che vuole acquistare successo in città, anche se comunque alfonso non muove un dito per la conquista anzi fugge il romanzo di formazione influsso di zola con romanzo naturalistico:ricosruie quindi un particolare quadro sociale, infatti c’è grande descrizione della banca,l’indgine è presente anche nell’abiente borghese quando alfonso affitta una casa da una famiglia. Al centro della narrazione troviamo comunque l’analisi della coscienza del protagonista. Alfonso inaugura l’inetto, l’inettitudine è la debolezza che rende l’eroe incapace alla vita.Svevo vuole però individuare le radici di tale debolezza, alfonso è un piccolo borghese ed è un intellettuale e il combinarsi di questi due fattori lo rendono diverso nella società borghese triestina. L’impotenza sociale diviene impotenza psicologica il giovane non riesce a vivere una vita piena virile. Deve curarsi una realtà compensatoria,cois la vocazione letteraria che lo rende diverso diviene motivo di orgoglio si costruisce cosi una maschera fittizia, un immagine di se consolatoria è nell’evasione ei sogni aspetto carattaristico dell’inetto sveviano. Davanti a lu ci sono degli antagonisti, il padrone maller che aveva caratteristiche che a lui mancavano, possente e terrible e soprattutto era la reincarnazione del padre, e il rivale che è macario e possiede le caratteristiche che sono un difetto per alfonso. La ricerca del padre e l’antagonismo tra inetto e lottatore ci saranno anche nei successivi romanzi. La narrazione è condotta fuori campo, il narratore è vicino all’impersonalità ,la focalizzazione è interna al protagonista: il lettore vede le cose come le vede Alfonso c’è quindi un passaggio al romanzo psicologico con una peculiarità, nel romanzo di Svevo la coscienza diviene un labirinto di tortuosità a cui si intrecciano i sogni, momenti di chiarezza.I legami delle riflessioni di Alfonso sono intricati e lasciano spesso smarritivi è la percezione della complessità della psiche.Il narratore speso si inserisci dando dei giudici o facendo correzioni, il romanzo sembra un processo alle menzogne e velleità. Leggi T1 PG 771 SENILITÀ Pubblicato nel 1898 a sue spese, sarà anche questo un insuccesso. Il protagonista è Emilio Brentani, 35enne, che ha un modesto impiego e fama cittadina grazie alla pubblicazione di un romanzo solo il quale non scrive piu. Egli evita i pericoli e i piaceri e si appoggia alla sorella Amalia e all’amico brentani, un dongiovanni, che per lui è quasi me rcoledì 24 maggio 2017 13 Egli analizzando la malattia, analizza anche la saluta al quale dovrebbe arrivare egli quindi analizza chi è sano e fa un critica al mondo che si sente sano ma non lo è, infatti più analizzerà la moglie, più questa le sembrerà malata, c’è quindi una critica alla società e Zeno è una figura straniante poiché lui malato mette in evidenza la salute che poi cosi salute non è, egli ha però un disperato bisogno di moralità. La visione dell’intesto mette quindi in crisi le nozioni di salute e malattia, forza e debolezza.C’ è quindi una rottura dell’io che non è più qualcosa di unito e compatto ma complicato e tortuoso. Zeno rappresenta comunque un’apertura verso il mondo e accoglie gli stimoli. I personaggi della salute sono sempre rigidi e sembra che la malattia sia positiva. Hanno contribuito al cambiamento del romanzo le nuove teorie come quella darwiniana e la nuova visione dell’inetto, aperto a tutto e non più visto negativamente e gli interventi del narratore non servono più proprio perché Zeno non è completamente un eroe negativo. leggere T6 pg 813, PIRANDELLO Nato il 1867 a Grigenti da una famiglia agiata borghese, si iscrisse all’università di palermo e poi alla facoltà di lettere a roma, in seguito si laureò all’università di Bonn in filologia romanza;avev nel frattempo già iniziato la sua produzione con poesie e una tragedia. Importante fu l’esperienza in Germania la cultura tedesca. Dal 1892 si trasferisce a roma dedicandosi alla letteratura. Nel 1893 scrive ‘amori senza amore’ e si sposa. Insegno come supplente alla scuola superiore magistero di roma e scrisse articoli su varie riviste. Scrisse la sua prima commedia ‘il nibbio’ (+ tardi: se non è cosi). Nel 1903 l miniera di zolfo in cui il padre investì tutto il matrimonio si allagò e creo dissesto economico, cosi la moglie già psichicamente fragile sprofondo nella follia e la convivenza divvene un tormento. La perdita delle rendite muto la condizione di Pirandello che iniziò una fitta produzione e lavoro anche per l’industria cinematografi, quindi la sua esistenza fu segnata dall’esperienza della eclassazione: passaggio da una vita agiata ad una condizione di piccole borghese e questo fatto gli forni l’ispirazione per la rappresentazione del grigiore della vita piccolo borghese condotta in tante novelle e le sofferenze che ne derivano, la società era sentita come trappola.Lo scrittore poi raccolse in vari volumi le novelle pubblicate su giornali… ottiene successo in pubblico ma non con la critica che lo considerava un umorista minore. Nel 1910 ebbe il promo contatto con il mondo teatrale (lumie in sicilia e la morsa) e nel 1915 la produzione si intensificata prima commedia : Se non cosi. Scrive poi una serie di drammi Pensaci Giacomino, Liolà; cosi è se vi pare e il gioco delle parti. I drammi vengono rappresentati in tutta europa abbandona la vita sedentaria di piccolo borghese e vive la vita della scena con la direzione del teatro delle arti a roma. me rcoledì 24 maggio 2017 13 Pirandello si siscrisse al partito fascista per avere l’appoggio dei fascisti e ne vedeva una garanzia d’ordine, ma resto si rese conto della vuota esteriorità e se ne distacca. Vince nel 1934 il premio nobel per la Letteratura. Per pirandello la realtà è tutta vita, un movimento perpetuo e un flusso continuo. Noi però tendiamo a cristallizzarci in forme individuali e fissarci in una realtà, questa personalità è però un’illusione. Noi crediamo di essere uno per gli altri e per noi stessi ma in realtà siamo tanti individui diversi a seconda di chi ci guarda. Le forme sono una costruzione fittizzia, una maschera. L’io si disgregassi smarrisce, le forme sono una trappola e un carcere, e le trappole per eccellenza sono la famiglia e la condizione economico-sociale. L’umorismo è per pirandello un testo chiave e vi è una riflessione sull’arte umoristica. Nell’opera umoristica la riflessione non si nasconde e analizza il snetimento,nasce cosi il sentimento del contrario e questo avvertimento del contrario è comico ma se interviene la riflessione non è più solo comico ma sin individua anche il fondo dolente e la sofferenza, il comico bon è mai slegato dal tragico. Per pirandello l’umorismo si afferma nella letteratura di tutti i tempi, è un’arte che ved el’oggeto da tutti i punti di vista e non costituisce immagini armoniche e unitarie ma tende scomporre e disgregare, le sue opere hanno sempre tragico e comico. Pirandello compone poesia per un trentennio e le ordina poi in arie raccolte e rifiuta le soluzioni moderne(futursmo,simbolismo..). Scrive anche molte novelle anch’esse sistemate più tardi nella rsccolta ‘novelle per un anno’ dove c’e una minuziosa analisi dei soggetti delle novelle. È una galleria di soggetti,luighi situazioni e le ordina senza un ordine, l’ordine è sparso e rispecchia la realtà. Posiamo distinguere le novelle siciliane (ciaula) che son focalizzate sull’ambiente eccolo borghese e sembrano quasi avere un’impronta verista anche se pirandello se ne differenzia, fonda il racconto su immagini archetipiche e le figure del mondo contadino sono deformate, i gesti e i personaggi cricati. Ci sono poi le novelle piccolo borghesi (anche ‘romane’) nelle quali c’è l’aspetto meschino della vita di questi piccoli birghesi. La trappola di questi è la famiglia oppressiva e soffocante. Pirandello mette in opera il suo atteggiamento umoristico si accanisce deformando i tratti fisica e i gesti e i movimenti, questo meccanismo scaturisce il riso accompagnato però dal sentimento del contrario e da una pietà per l’umanità. Pirandello inoltre distrugge l’idea di personalità coerente. UNO NESSUNO CENTOMILA: la narrazione ha l’andamento di un monologo a volte ironico. La vicenda parte da un fatto che sembra insignificante, la moglie di Vitangelo gli fa notare di avere il naso che pende da na parte, lui scopre cosi che gli altri lo vedono diversamente da come si vede lui e scopre di essere non uno ma centomila, e quindi me rcoledì 24 maggio 2017 13 nessuno. ha però orrore delle forme che gli altri gli hanno costruito, per prima ha orrore dell’usuraio e questo gli generi un senso angoscioso e di orrore. Vitangelo come altri eroi di pirandello reagisce con atti di follia ma metre mattia pascal voleva costruirsi una nuova forma egli vuole solo distruggere quelle che gli sono state create. Cominciano li atti di pazzia: sfrattare un poveretto dalla catapecchia, maltrattare la moglie e sucirtare vari scandali, infine dona i suoi averi per la costruzione di un ospedale nel quale si fa rinchiudere. IL FU MATTIA PASCAL: Egli, dopo la morte del padre eredita una fortuna ma amministrata male da un incedele amministratore e i soldi sono anche sperperati dallo stesso mattia. Per vendetta decide di sposare la figlia dell’amministratore, ella rimane incita e vive in una casa di litigi, cosi un giorno va aMontecarlo al casino e vince una fortuna. Nel viaggio di ritorno sul treno però legge sul giornale che un cadavere trovato vicino a casa sua è stato identificato con lui; cosi decide di fingersi morto. Può cosi liberarsi dalla gabbia(famiglia) e la libertà lo inebria, inizia a viaggiare ecc ma lo inseguirà sempre il desiderio di avere una forma, desidera di avere punti fissi. Cerca di ricostruissi un’identitò a incappa in una peggiore: Adriano Meis, si mette quindi un’altra maschera e cerca di rientrare nella società no ce la fa (es. del cagnolino e della donna che vorrebbe sposare) perché non ha documenti ne nulla. Acquista una casa a roma ma quando vene derubato non può denunciare nessuno. Non può più però ormai distruggere anche una sencoda forma. Decide cosi di tornare ma si accorge che per lui non c’è più posto, la moglie si è infatti risposata, egli scrive cosi un memoriale (appunto il fu mattia pascal). Il narratore è interno, la vocalizzazione pure e la narrazione è cosi soggettiva, inoltre il percorso degli eventi è fatto a ritroso. T1,T3,T4 pg 907,T5 pg 923,T6 pg931,T8, Inizia presto l’attività teatrale e utilizza dal 1915 il teatro per esprimere il suo pensiero in forma immediata, inizialmente le sue opere non piacciono. Scrive per Musco ‘lumie di sicilia’. egli parte dal dramma borghese e lo modifica fortemente il teatro era una realtà quotidiana. I personaggi sono indagati dal punto di vista psicologico e anche il linguaggio è serio e bene costruito i valori sono quelli della famiglia borghese. La filosofia che sottende a questo teatro è quella posivitsta e siamo nell’ambiente naturalista e lo spettatore si rivede proiettato sulla scena. Egli stravolge il teatro borghese l’ambiente è lo stesso e anche il tema con situazioni di famiglia lavoro ecc ecc. Il tema e la situazione viene esasperata e la situazione viene esasperata all’assurdo, il personaggio viene caricato molto. Pirandello come nella narrativa rappresenta la maschera. Le caratteristiche esasperate mettono in rilievo come le persone nel mondo mettano in me rcoledì 24 maggio 2017 13
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