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G. Bolognesi - B. Zucchelli, Sintesi del corso di Filologia Classica

riassunto schematico di "Introduzione allo studio della cultura classica" di G. Bolognesi - B. Zucchelli

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 01/07/2024

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ginevra-giunta-4 🇮🇹

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Scarica G. Bolognesi - B. Zucchelli e più Sintesi del corso in PDF di Filologia Classica solo su Docsity! FILOLOGIA GRECA E LATINA (DIZIONARI) GRECO:  Manuale di grammatica normativa ➞E. Schwyzer, Griechische Grammatik (Monaco,1934-1950) in tedesco:  II volumi, il 2° postumo curato da DEBRUNNER;  È diviso in III parti: MORFOLOGIA, SINTASSI, INDICE DEI PASSI E FORME;  Si concentra prevalentemente sullo sviluppo della grecità storica e nella parte introduttiva troviamo un’ampia esposizione sulla storia esterna del greco e dei suoi rapporti con le altre lingue;  La fonetica è trattata secondo 3 punti di vista: quello pratico della pronuncia; quello storico dell’evoluzione del suono nelle varie epoche della grecità fino al medievale e moderno; quello comparativo dell’origine preistorica dei suoni greci (la morfologia è esposta su un piano simile).  Manuale di grammatica storica ➞L. Heilmann, Grammatica storica della lingua greca (Torino, 1963) in italiano: Heilmann è uno studioso italiano.  Enciclopedia mai completata;  Non presenta declinazioni o varietà della lingua greca;  Istituisce confronti sulla base dello studio dei dialetti e rapporti con altre lingue indoeuropee.  Lessici (base dei dizionari scolastici): 1. Thesaurus Graecae linguae dell’umanista Henricus Stephanus (nome latinizzato da Henri Estienne) (Basilea, 1572):  Disposizione: non alfabetica, ma secondo un principio etimologico per cui i derivati e i composti erano accolti sotto le rispettive radici e forme base;  Il più ampio della lingua greca (pretesa di includere tutta la lingua greca);  IX volumi;  Varie edizioni ➞La migliore è quella di Didot in VIII volumi (Parigi,1831-1865);  GRECO ➞ spiegazioni in LATINO (1842-1847). 2. Liddell - Scott - Jones, A Greek-English Lexicon (Oxford, 1843-1855, 1925-1940+ supplementi e rifacimenti 1968-1996) :  GRECO ➞INGLESE;  C’è la Bibbia, ma non ci sono gli autori cristian;  Ben rappresentate attestazioni papiracee e iscrizioni;  (*) qualcosa da correggere o da integrare nell’edizione. 3. M. A. Bailly, Dictionnaire grec-français (Parigi, 1894-1950) in francese:  Digitalizzato;  Dipende dal L-S-J;  Non di grande livello dal punto di vista filologico ed etimologico. 4. Μέγα λεξικὸν τῆς ὅλης ἑλληνικῆς γλώσσης (“Dimitrakos”) (Atene,1930-1950) in greco moderno :  Abbraccia tutta la grecità da Omero al greco moderno (idea secondo cui non vi fu alcuna interruzione), ordinato in modo che per ogni singolo vocabolo risultino distinti gli usi secondo il periodo (classico, medioevale ,moderno);  Prende in considerazione autori tardo-bizantini, tardo medievali, moderni (V/VI- XV);  Il greco moderno è simile al classico, perché in Grecia negli anni 1970 la lingua scritta era pura , poi si afferma la lingua demotica (parlata), quindi ci fu una diglossia fortissima;  Presenta parole nuove perché i bizantini avevano rapporti con gli islamici e i latini. 5. G. W. H. Lampe, A Patristic Greek Lexicon (Cambridge, 1960):  Il lessico dei Padri della Chiesa= Patristico;  Continuazione L-S-J: o Elenco abbreviazioni in cui vengono indicati autori e opere; o Impostazione grafica simile; o (*) lemma non presente nel L-S-J. 6. Ch. Du Cange, Glossarium ad scriptores mediae et infimae Graecitatis (Lessicografo del XVI secolo, Lione,1688), scrisse 2 lessici importantissimi:  Greco tardo-bizantino: o Inalterato dalla fine del 1688; o Digitalizzato; o Utilizza abbreviazioni perché si rifà ai manoscritti che, nel XV secolo, con la stampa vengono riprodotti e usati fino a quasi il 1800.  Latino medievale: più ampio e aggiornato fino alla fine del 1800. 7. E. A. Sophocles, Greek Lexicon of the Roman and Byzantine Period (Boston-Cambridge, 1870):  145/146 a.C. ➞1100 d.C. (buona parte periodo bizantino e età ellenistico-romana);  Ristampa nel 1957 a New York;  È digitalizzato. 8. E. Kriaras, Λεξικὸ τῆς μεσαιωνικῆς ἑλληνικῆς δημώδους γραμματείας (Salonicco, 1969) in greco:  Digitalizzato (consultazione online);  Periodo Bizantino e Greco-Medievale incentrato sulla Lingua Demotic Popolare ( che diventerà il greco moderno). 9. Il progetto di un nuovo Thesaurus linguae Graecae: Nel 1940, durante la guerra, in Germania si pone il problema di un nuovo progetto sul modello del Thesaurus Linguae Latinae (grande progetto ancora in atto) con a capo Bruno Snell. Andò in avanti ma in maniera limitata, poiché era difficile farlo per autori, per grecità letterarie, quindi si fece per GENERI LETTERARI, tra cui il più importante è l’ EPICA GRECA rimase solo questo ed è completo (2010), infatti la 2°denominazione sarà “Lessico dell’ Epica Greca”. La 3° è “TLG” è una BANCA DATI elettronica (Università della California, USA, 1970), comprendente quasi tutti i testi greci, non c’è l’apparato ed è ricavato dall’edizioni critiche più accreditate riportate (computer a nastri, dischi e infine rete). All’inizio il corpus comprendeva i principali autori, poi già negli anni 1990 era abbastanza ricco, adesso vi sono quasi tutti gli autori greci. La ricerca può essere fatta o scrivendo in greco con la tastierina o con la nostra tastiera secondo le corrispondenze. Cerca le parole che hanno la stessa sequenza di caratteri, indipendentemente da spirito e accento, seguiti dai composti e tra parentesi le volte che ricorrono, tutte le attestazioni, morfologia, analisi grammaticale, ecc... Rispecchia i righi dall’edizioni da cui è preso. Dà anche il link con il L- S-J e altri lessici. È molto utile per copiare e incollare il testo.  Dizionari etimologici ( origine della parola e collegamenti con le lingue indoeuropee): 1. H. Frisk, Griechisches etymologisches Wörterbuch  (Heidelberg, 1954) in tedesco: disponibile online su Arcadia.org e dettagliato per ogni lemma; sotto ciascuna voce sono dati  Aggiornato più volte nell’1800;  C’è un’edizione digitalizzata a cura dell’Università “La Sorbona” (una della fine del 1800);  È il più ampio e l’unico completo del latino medievale (tutti gli altri sono più moderni ma parziali);  Il latino medievale è una “lingua artificiale” poiché era scritto da persone che non lo parlavano, in quanto nascevano le lingue volgari, romanze e germaniche ➞ per le opere letterarie e scientifiche utilizzavano il latino, ma non lo parlavano;  Secondo la tendenza moderna, si studia il latino medievale e si compongono vari lessici in base alle varie aree. 10) F. Arnaldi (et alii), Latinitatis Italicae Medii Aevi lexicon imperfectum (Torino,1934- 1964):  Francesco Arnaldi, insegnante di letteratura latina a Napoli, latinista classico;  Latino medievale;  Iperfectum= non completo;  Nelle ultime edizioni è stato rimosso l’aggettivo “Imperfectum”;  Testi provenienti dall’area italiana;  Completato, ma scarno. 11) Mittellateinisches Wörterbuch (Monaco, 1959):  Latino medievale;  Comprende la latinità tedesca dal VII secolo al 1280, dizionario mediolatino;  Viene dall’Accademia di Monaco;  Come il Thesaurus arriva fino alla R, impostazione simile, dettagliato e preciso, ma più imperfetto perché più tardo e alcuni fascicoli sono solo cartacei, non digitalizzati;  Lettere iniziali dell’alfabeto fino alla H  (*)= lemma solo del latino medievale, non presente nel Thesaurus; assente= lemma reperibile anche nel Thesaurus;  Come nel Thesaurus, all’inizio i significati dei lemmi sono anche in tedesco e non solo in latino. 12) Novum Glossarium mediae Latinitatis (Copenaghen, 1957=il 1° fascicolo):  Latino medievale;  Progetto francese, chiamato “ Nuovo Du Cange”, è ampio e predilige testi di ambito francese;  Ab anno MCCC usque ad annum MCC;  Visto che solitamente si inizia dalla A, penalizzando le ultime lettere, si parte dalla L;  Sono arrivati alla P e si va molto a rilento;  Dà i significati in francese;  Viste le difficoltà economiche si pensava di interrompere il MLW alla lettere L per ricongiungerlo con questo, ma sono diversi, sia per impostazione sia per testi trattati (aree);  Impostazione simile al MLW;  Parzialmente digitalizzato. 13) J. F. Niermeyer, Mediae Latinitatis lexicon minus (Leida,1954):  Latino medievale;  Piccolo, non molto completo e ricco, quindi minus;  Completo fino alla Z;  Anche digitalizzato.  Dizionari etimologici: 1) A. Walde - J. B. Hofmann, Lateinisches etymologisches Wörterbuch (Heidelberg,1906):  Il migliore;  Molto ampio, uscito in fascicoli;  Collegamento con altre lingue indoeuropee, oltre che l’etimologia e il significato. 2) A.Ernout - A. Meillet, Dictionnaire étymologique de la langue latine (Parigi 1959-1960):  Il 1° filologo, il 2° glottologo;  Storia del lessico latino dalla fase proetnica a quella romanza, secondo il principio per cui fare ”L’etimologia di una parola vuol dire delinearne la storia”.  Storia della lingua: 1) A. Meillet, Esquisse d’une histoire de la langue latine (Pargi,1966):  Linguista famoso;  Tesi dell’unità italo-celtica (attenuata nelle altre edizioni);  Poco peso alla lingua letteraria;  Lingua considerata in base al popolo che la parla (alla sua indole, geografia, storia, cultura, società);  Non all’altezza dell’opera parallela scritta dallo stesso autore sulla storia della lingua greca. 2) G. Devoto, Storia della lingua di Roma (Bologna,1944):  Linguista, professore di storia della lingua;  Poco peso alla lingua letteraria;  Importante la critica alla tesi tradizionale dell’unità italo-celtica, ma anche a quella italica tra latino ed osco-umbro anteriore al loro stanziamento nella penisola. Sono stati fatti molti studi fatti sul latino tardo/volgare (parlato), sia sul passaggio da questo alle lingue romanze, dette neolatine (francese, spagnolo, portoghese, italiano, rumeno, catalano, provenzale e i vari dialetti italiani)- i tedeschi con il termine “neolatino” intendevano il latino (scritto) umanistico e post-umanistico (non quindi le lingue romanze come noi). I termini delle lingue neolatine fanno a capo non alla filologia classica, ma a quella romanza. 3) W. Meyer-Lübke, Romanisches etymologisches Wörterbuch (Heidelberg,1911):  Lessico di confine, di passaggio tra filologia romanza e classica;  Lessico etimologico-romanzo;  Per ogni lemma latino (che ha un numero e una tradizione in tedesco) vengono indicate tutte le derivazioni romanze e quali sono gli esiti nelle lingue romanze;  Utile per seguire l’evoluzione del latino, tardo e volgare, nelle lingue romanze;  Piccolo e facilmente reperibile in rete, digitalizzato. 4) V. Väänänen, Introduction au latin vulgaire (Parigi, 1967):  Studioso finlandese➞la sua opere ottenne grande successo, infatti fu tradotta in varie lingue;  Problemi basilare del latino volgare e storia;  Spiega la sostanziale unità del latino epigrafico con l’esistenza di una che si sovrappone alle parlate locali, già differenziate;  Molto chiara e precisa la parte grammaticale;  Edizione italiana (Bologna,1971). 5) La ‘Scuola svedese’ di Einar Löfstedt: fu uno studioso svedese della prima metà del 1900 che ha iniziato una scuola sullo studio dei testi in latino tardo (fino agli anni 50/60). È uscito postumo il “Latino Tardo” (“Late latin”,Oslo,1959):riconosce una sostanziale omogeneità alla quale non si oppone uno sviluppo lento e organico; rapporti con il latino volgare (che considera insieme di particolarità che derivano dal parlato) è conseguenza del fatto che la grande tradizione letteraria del passato è venuta meno, impulso venuto anche dal cristianesimo, largamente aperto ai ceti più umili.  Banca dati: Brepolis, da Brepols:  Banca dati per il latino;  Testi digitalizzati in maniera simile al greco (Library Latin Text che si avvicina al TLG; Monumenta Germaniae Historica: collezione di edizioni critiche di testi medievali di ambito tedesco relativo alla storia della Germania; Archivio della letteratura latino-celtica; Aristotheles latinus database);  “Cross database serchitur”= cerca su tutto;  Anche qua si può copiare e incollare;  Raccolta di dizionari latini. Dictionary of Medieval Latin from British Sources: lessico del latino medievale dalle fonti britanniche; digitalizzato. Musisque Deoque:Database, quindi raccolta di testi in formato digitale di tutta la poesia latina, dai frammenti degli arcaici fino agli autori tardi, cristiani, anche i carmi epigrafici latini. Quindi solo poesia, ma è molto completo e ben fatto. Per molti componimenti fa la scansione metrica.
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