Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Gabriele D'annunzio - Vita, opere, fasi del suo pensiero, Dispense di Italiano

Appunti integrati con approfondimenti da libro e internet, utilizzati per la maturità. GABRIELE D'ANNUNZIO: Biografia, poetica, fasi e spiegazioni delle fasi (sensualismo, estetismo, "fase della bontà", superuomo di Nietzsche, panismo, periodo "notturno"), figura dell'eroe decadente, romanzo psicologico, romanzi e opere principali in breve (Il piacere, L'innocente, Laudi), La pioggia nel pineto (analisi e commento dell'opera).

Tipologia: Dispense

2022/2023

In vendita dal 27/06/2023

federica_cra
federica_cra 🇮🇹

5 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Gabriele D'annunzio - Vita, opere, fasi del suo pensiero e più Dispense in PDF di Italiano solo su Docsity! GABRIELE D’ANNUNZIO Gabriele D’annunzio aderisce a pieno all’estetismo, e la sua stessa vita fu costantemente tesa al conseguimento di uno degli obiettivi principali di tale movimento: fare della vita un’opera d’arte. Nasce a Pescara nel 1863 da una famiglia borghese. Appena sedicenne, esordisce con un libretto di versi, Primo vere, che riscosse molto successo; a diciotto anni si trasferisce a Roma per frequentare l’università, ma la abbandonerà preferendo una vita più mondana e redazioni di giornalisti: acquista da subito notorietà producendo svariate opere narrative che spesso suscitano scandalo per i contenuti erotici o per la propria vita, colma di avventure, lussi e duelli, che contribuiscono alla creazione di una “maschera” dell’esteta come di un individuo superiore alla massa, che rifiuta il mondo mediocre della borghesia e si rifugia nell’arte disprezzando la morale corrente. Legge e assorbe le più varie tendenze e mode europee modificandole, adattandole a lui, come il superuomo di Nietzsche, la cui idea viene totalmente distorta. Il “vivere inimitabile” di D’annunzio si esprime anche nella sua villa della Capponcina, in cui conduceva una vita da principe rinascimentale, immerso nell’arte. In realtà, la ricerca dell’eccezionalità e il distacco dalla società, risultano un ottimo strumento per soddisfare le esigenze del sistema economico del tempo, dato che gli scandali gli consentono di vendere meglio la sua immagine e i suoi prodotti letterali, quindi, in realtà, D’annunzio, tanto ostile al mondo borghese, doveva necessariamente attenersi alle sue stesse regole, costruendo un legame forte con loro: si tratta di una contraddizione che l’autore non riuscì mai a superare. La voglia di esserci si esprime presto anche in politica: D’annunzio tenta dapprima l’avventura parlamentare come deputato dell’estrema destra, passando poi a sinistra, attratto dalle manifestazioni di forza ed energia vitale, ma l’occasione per lasciare il segno si presentò durante la Prima guerra mondiale, quando egli (tornato in Italia dopo esser fuggito in Francia a causa dei creditori) iniziò un’intensa campagna interventista che ebbe un notevole peso nello spingere l’Italia alla partecipazione al conflitto. Si arruolò volontariamente e si mostrò protagonista di imprese clamorose come il volo su Vienna e, nel dopoguerra, la famosa avventura di Fiume: coniando l’espressione “vittoria mutilata”, capeggiò un gruppo di volontari nella marcia su Fiume, per cui riuscì ad instaurare un dominio personale sfidando lo Stato italiano, costretto a intervenire, scacciandolo nel 1920. Queste azioni spettacolari fecero di D'Annunzio un guerriero privilegiato, che ignorava però la vita orrida e logorante della trincea. Muore nel 1938. OPERE: la sua produzione sovrabbondante, portatrice delle più svariate ideologie, influenzò profondamente la cultura italiana, elaborando persino slogan che furono fatti propri dal fascismo.  Poetica (caratteri generali) L'identificazione di letteratura e vita è il presupposto essenziale dell'arte dannunziana, che contrappone alla banale realtà della piccola borghesia dell'Italia giolittiana, l'estetismo, cioè il culto religioso della bellezza, volto a muovere la piccola borghesia insoddisfatta e far leva sul suo segreto bovarismo (= atteggiamento psicologico tendente a valorizzare la fantasia e l'istinto fino alla costruzione di una personalità fittizia in contrasto stridente con la realtà). Sbocco inevitabile dell'estetismo dannunziano è stata la scoperta di Nietzsche: un Nietzsche svuotato di ogni tragicità e autenticità morale, dal quale D'Annunzio ha ricavato il mito del superuomo, realizzando artisticamente i sogni irrealizzabili della classe media (forza fisica e sfrenato erotismo, culto per l'avventura e il disprezzo per la plebe, la difesa dell'ordine e l'aspirazione alla grandezza nazionale), e rifiutando la tradizione e il rigore morale, mentre si celebra la natura nella sua interezza nei miti di Alcyone, come desiderio di "tregua", di immedesimazione panica con la natura, e finisce con il dominare nella produzione "notturna", più malinconica e cupa, tesa al tema della morte, il finire delle cose e i ricordi. FASI: SENSUALISMO  ESTETISMO  FASE DELLA “BONTÀ”  SUPEROMISMO  PANISMO SUPEROMISTICO  PERIODO NOTTURNO  PRIMA FASE (Prime vere, Canto novo, Novelle della Pescara) A partire dall’influenza di Verga, da cui riprende il lato primitivo e violento, e di Carducci, si comincia a delineare quella che sarà l’idea di panismo, attraverso il SENSUALISMO e il SENSISMO. Il sensualismo è l’amore per la vita, che si esprime nel godimento degli aspetti fisici della natura (colori, forme, profumi) senza cercare in essi alcun sentimento metafisico, non è come per Pascoli, cioè non ricerca nella materialità qualcos’altro, ma prova piacere per la realtà così com’è, tanto da voler essere parte della natura. Ad esso si accompagna di conseguenza il sensismo, ovvero la ricerca di tutto ciò che proviene dai cinque sensi, infatti il mondo deve essere conosciuto non attraverso un ragionamento razionale ma solo attraverso ciò che i nostri sensi provano vivendo determinati momenti. Animazione della natura: la natura ha un’anima, è come un essere umano, lui si sente pari alla natura.  SECONDA FASE (romanzo psicologico, Estetismo, figura dell’eroe decadente) Dannunzio elabora un romanzo psicologico, il cui tema è la quindi la ricerca psicologica su un personaggio, personaggi che spesso lo rispecchiano con la loro vita mondana, il dandismo, il senso di superiorità rispetto agli altri, infatti sono anche loro degli esteti che concepiscono l’arte fine a se stessa, l’arte per l’arte  ESTETISMO: l’arte è intesa come l’unico mezzo di conoscenza della realtà, l’esteta è quindi superiore a tutti gli altri perché si serve dell’arte. L’esteta è colui che assume come unico principio regolatore della vita non i valori morali, ma esclusivamente il bello: solo in base a questo agisce e giudica la realtà. Egli è costantemente alla ricerca di sensazioni rare, circondandosi di oggetti preziosi e raffinati, disprezzando la banalità della gente comune. I personaggi del romanzo dannunziano sono personaggi in crisi, che combattono un conflitto interiore, in cui le ispirazioni di grandezza contrastano con il fallimento nel realizzare tali obiettivi. Ispirazione anche alla bontà, ad essere persone rinnovate, migliori, ma ciò dura poco, spesso a causa di un innamoramento. • Il piacere - primo romanzo di D’annunzio, il protagonista è Andrea Sperelli, che assume i connotati di un eroe decadente, usato da D’annunzio per raccontarsi in modo autobiografico  EROE DECADENTE: sperimenta tutto ciò che può esaltare il proprio ego, cioè quella parte narcisistica di sé. Desidera tutto ciò che è nuovo, ama ciò che è fuori dal normale, disprezza la scienza e preferisce le scienze occulte, ama la raffinatezza e non le cose popolari, va sempre contro corrente, detesta gli altri, appoggia le tendenze antidemocratiche, si ritiene una coscienza critica, sa più degli altri. Il tema principale è la crisi dovuta all’insoddisfazione rispetto alla propria vita di Andrea, un uomo dalla volontà debolissima che incontra la forza distruttiva dell’estetismo, la quale lo priva di ogni energia morale. L’eroe si trova diviso tra due donne, una che incarna l’erotismo lussurioso, e un’altra che rappresenta l’occasione di un riscatto: sceglie la seconda, ma mente a se stesso perché non riesce a smettere di desiderare l’altra donna, viene quindi abbandonato, restando vuoto e sconfitto. Il narratore si pone in modo critico verso le azioni svolte dal protagonista, ma ciò non rappresenta il definitivo distacco di D’annunzio dalla figura dell’esteta.  TERZA FASE (L’innocente, Poema paradisiaco) • L’innocente - romanzo ispirato al romanzo russo di Dostoievskij, in cui si avverte un’ansia di bontà e purezza, nostalgia dell’infanzia, dei buoni sentimenti, dovuta alla stanchezza e al disgusto verso l’estetismo, ma è una fase che non dura molto, infatti un’alternativa più valida all’estetismo sarà ritrovata nella lettura di Nietzsche. Ne l’innocente si recupera il legame coniugale e il senso di una vita a contatto con la campagna, ma nel frattempo si esplora una contorta psicologia omicida.  QUARTA FASE (Laudi) SUPERUOMO DI NIETZSCHE: per Nietzsche l’uomo supera se stesso, è amore per la vita e la competizione, volontà di esserci e modificare la realtà, essere forte e sviluppare la propria personalità, tutto ciò è stato distrutto dal Cristianesimo (essere sottomessi a qualcuno e a delle regole, siamo fragili
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved