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Gabriele D'Annunzio-schema riassuntivo sulle opere e i temi, Appunti di Italiano

appunti su D'Annunzio e le sue opere principali

Tipologia: Appunti

2016/2017

Caricato il 09/06/2017

ilde-98
ilde-98 🇮🇹

4

(3)

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Scarica Gabriele D'Annunzio-schema riassuntivo sulle opere e i temi e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! D’ANNUNZIO: IL PENSIERO E LA POETICA LINEE POETICHE DOMINANTI Panismo: visione della natura come universale; principio vitalistico che tutto comprende in sé. Il poeta aspira a immergersi nel flusso vitale, a diventare tutt’uno con esso attraverso la metamorfosi. Ritorno alla natura. Identificazione io-mondo. Estetismo: culto dell’arte e della sua bellezza sintetizzato nel motto “il verso è tutto”. Il poeta ha una concezione aristocratica di se stesso e prova un senso di disgusto per gli aspetti più bassi e mediocri della società; nel contempo, tuttavia, vive per essere acclamato dalla massa e non può fare a meno di ricercarne il consenso. L’ostentato disprezzo per la vita comune e la ricerca di una vita d’eccezione (“vivere inimitabile”) erano finalizzati, in realtà, al loro contrario: il denaro e le esigenze del mercato. Con i suoi scandali lo scrittore voleva mettersi in primo piano nell’attenzione pubblica per vendere i suoi prodotti letterari. Superomismo: interpretazione personale delle opere di Nietzsche. L’artista superuomo impone la propria volontà sul mondo e sulle masse. Il suo compito è guidare la società, in virtù della sua innata superiorità morale e della sua sfrenata volontà di potenza. FASE GENERE OPERA CARATTERI ESORDI VITALISMO E PANISMO GIOVANILE Poetica panica sullo sfondo della natura estiva, selvaggia e incontaminata LIRICA 1879 Primo vere 1882 Canto novo 1896 Canto novo (riedizione) • modello carducciano: metrica “barbara”, vitalismo “pagano”; • stile originale rispetto all’ossequio, ai metri tradizionali, ai modelli carducciani della lirica barbara. NOVELLISTICA 1882 Terra vergine • allontanamento dalla poetica del verismo (assenza di realismo nella rappresentazione e liricizzazione del racconto); • fisicità e sensualità sfrenata. FASE DELLA VOLUTTA’ TRA ESTETISMO ED EDONISMO Celebrazione dei sensi LIRICA 1883 Intermezzo di rime 1886 Isaotta Guttadauro 1890 Isotteo (riedizione Isaotta Guttadauro) 1890 Chimera • tematiche edonistiche; • soluzioni formali raffinate; • suggestioni dei poeti decadenti francesi ed inglesi. NOVELLISTICA 1884 Libro delle vergini 1886 San Pantaleone • crudezza espressiva; • morbosità; • sensualità; FASE NOTTURNA Abbandono delle ampie architetture romanzesche e sperimentazione di nuove forme di prosa. Natura nuova: ricordi d’infanzia, confessioni soggettive, sensazioni fuggevoli, inquietudini. Struttura nuova: frammento, registrazione rapida delle percezioni sensoriali. PROSE LIRICHE E DI MEMORIA 1924 Le faville del maglio 1935 Libro segreto 1916 Notturno • Attenuazione della retorica civile, “commentario delle tenebre”. • Memorie di guerra miste a sensazioni presenti. • Struttura frammentaria, taglio autobiografico, libere associazioni di immagini (Joice). • Soluzioni espressive: periodare breve, frantumato, lapidario, secco. • Registro stilistico misurato, lirico ed evocativo. D’ANNUNZIO: LA POESIA DELLE LAUDI LAUDI DEL CIELO, DEL MARE, DELLA TERRA, DEGLI EROI Il progetto prevedeva sette libri, come le stelle della costellazione delle Pleaiadi, a cui i singoli libri sono intitolati, ma restò incompleto. Le ultime due tappe non vennero neppure tentate dal poeta. Nel 1903 furono pubblicati i primi tre libri: “Maia”, “Elettra”, “Alcyone”. Nel 1912 fu aggiunta la raccolta “Le canzoni delle gesta d’oltremare”, dedicata alla guerra di Libia e intitolata “Merope”. Il quinto libro “Asterope”, ispirato alla prima guerra mondiale (realizzato in modo parziale), uscì postumo (1933). Tema unificante del ciclo è quello del viaggio, avente come centro la Grecia del mito. L’ispirazione è ricavata dal viaggio dell’autore nell’Ellade, nel 1985. L’antica Grecia è vista come un mondo favoloso, libero dalla morale mortificante e riduttiva imposta dal cristianesimo alla civiltà occidentale. L’opera si caratterizza per una prodigiosa sperimentazione metrica (rivitalizzazione dei metri tradizionali –sonetto, canzone- ricorso sistematico al verso libero). MAIA (1903) IL POEMA DELLA LAUS VITAE • Lode entusiastica e sensuale della vita intesa come trionfo naturalistico degli istinti di cui è profeta il dio pagano Pan, e come molteplicità ininterrotta di esperienze, di cui è interprete la figura mitica di Ulisse, prototipo del superuomo. • Altri temi: viaggio in Grecia alla ricerca di una classicità perduta, contrasto tra lo splendore del passato e il degrado del presente, l’orrore Poema di 8400 versi. Il poeta rievoca il viaggio compiuto attraverso la Grecia classica (Itaca, Patrasso, Olimpia, Delfi, Atene) e immagina di incontrare Ulisse che lo rende consapevole della sua natura superumana. L’”io” protagonista si presenta come eroe “ulisside”, proteso verso tutte le più multiformi esperienze, pronto a spezzare ogni limite pur di raggiungere le sue mete, ala ricerca di una vita nuova, legata all’istinto e in comunione con la natura e all’insegna della forza e della bellezza. Dopo questa iniziazione, il protagonista torna alla squallida realtà e affronta le “città terribili” della moderna società di massa, dominate dalla “folla”, manifestazione antieroica per eccellenza, sulla quale il poeta-eroe deve sapersi innalzare, preparando l’avvento di un “nuovo risorgimento”. Il suo occhio profetico coglie nella realtà moderna (metropoli industriali) immense potenzialità vitali. Il poeta non si contrappone più alla realtà industriale, che minaccia di emarginare e spazzare via l’intellettuale, ma si propone cantore della modernità (trasfigurata in mito), affermando la superiorità della propria esperienza delle città moderne, l’opera di Michelangelo nella Cappella Sistina, il ritiro nella solitudine come via alla felicità. privilegiata e recuperando dignità e prestigio. ELETTRA (1903) • Nazionalismo bellicoso e aggressivo. • Fondo antioperaio e antidemocratico dell’ideologia dannunziana. Diciotto componimenti e cinquantasette liriche dedicate alle “città del silenzio” La raccolta, dominata dal tema del superuomo che si allarga a quello della super- nazione, comprende testi di carattere nazionalistico e celebrativo, dedicati all’impresa dei Mille e a figure illustri di “eroi” che costituiscono un esempio da riprendere e da continuare (Dante, Verdi, Bellini, Hugo, Vittorio Emanuele III). La sezione “le città del silenzio” ripercorre il passato delle città d’arte italiane (Pisa, Ferrara, Ravenna), celebrandone la gloria e annunciando la futura rinascita delle virtù nazionali. ALCYONE (1904) Ottantotto poesie. Rievocazione trasfigurata di una felice estate (da giugno a settembre) trascorsa dal poeta al mare in Versilia, in compagnia della donna amata, Eleonora Duse, la grande attrice drammatica. Tema dominante è il mito di una vita vissuta in perfetta fusione con la natura, in cui l’io sparisce, si dissolve, smarrendo la propria storicità per diventare mito o paesaggio, o l’una e l’altra insieme. L’opera rappresenta una vicenda stagionale, legata all’arrivo, al trascorrere, alla fine dell’estate ed ambientata in Toscana tra Fiesole, Firenze e la Versilia. Introdotta da due testi, il primo dei quali “La tregua”, la raccolta presenta cinque sezioni: • I sezione (7 testi): ambientata nel paesaggio agreste tra Fiesole e Firenze. Attesa dell’estate
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