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Gabriele d'Annunzio vita ed opere più importanti, Schemi e mappe concettuali di Italiano

Documento di sintesi di Gabriele D'annunzio, tratta la sua vita, le tematiche e le opere più importanti

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

In vendita dal 17/01/2023

gioia-kalil
gioia-kalil 🇮🇹

4.7

(3)

12 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Gabriele d'Annunzio vita ed opere più importanti e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! Gabriele D’Annunzio Vita di D'Annunzio Gabriele D’Annunzio nasce a Pescara il 12 marzo 1863, si trasferisce a Roma per iscriversi a lettere ma non conseguirà mai la laurea, 1898 si trasferisce a Firenze con l’attrice e compagna Eleonora Duse, si trasferirà in Francia tornando poi in Italia nel 1912. La personalità di D'Annunzio è molto diversa da quella di Pascoli. Dal punto di vista dello stile di vita Pascoli era escluso da tutto ciò che riguardava la sfera sentimentale (al di fuori della famiglia) e sessuale, D’Annunzio invece ne fa chiara manifestazione nelle sue opere dove ci sono proprio descrizioni intere di rapporti amorosi. Dal punto di vista politico D’Annunzio è un convinto interventista e parteciperà al conflitto mondiale a tal punto da perdere la vista per un periodo, il poeta è obbligato a rimaner letto per due mesi, al buio, completamente immobile, in questo periodo scriverà il notturno. Finita la guerra, nel 1919, si dichiara deluso dal trattato di pace. Occupa la città istriana di fiume dove istituisce un vero e proprio Stato di cui si dichiara il dittatore. La cosiddetta Reggenza del Carnaro dura più di un anno, nel 1920 viene sloggiato con la forza dell’esercito italiano senza opporre resistenza. D’Annunzio si ritira nella casa-museo che egli stesso chiama “Vittoriale degli italiani”, sul lago di Garda. Un’incessante sperimentazione Tutti i romanzi dannunziani presentano le tematiche tipicamente decadenti del disfacimento, della corruzione, della morte e dell’incapacità di vivere. D’annunzio praticò molti generi letterari e si ispira allo Sperimentalismo: mentre pascoli fece presto che solo poesia lirica, D’Annunzio si cimentò in molti generi letterari: la poesia epica (che apparteneva al passato e racconta di eroi come quella di Omero) la poesia lirica (che parlava dei sentimenti), il romanzo, le novelle, il teatro, saggi di critica letteraria inoltre fece cronaca giornalistica. D’Annunzio è in grado di usare stili diversi, metriche diverse e anche forme antiche. Spesso le sue scelte linguistiche erano antiche in contesti moderni. Prima ancora dei futuristi D’Annunzio era il letterato italiano più attento alla modernità, difatti nella sua villa si fece installare il telefono, guidava le prime automobili, i sottomarini e divenne pure un provetto pilota. I valori della sua epoca sono: estetismo, superuomo e panismo. • Estetismo: D’annunzio aspirava a vivere una vita che era come un'opera d’arte: unica e inimitabile. Questo desiderio lo incarna in Andrea Sperelli, il protagonista del suo romanzo Piacere, al quale basta vivere nel modo più raffinato possibile. • L’ideologia di fondo è quella del superuomo di Nietzsche: colui che si distingue dalla massa. Questa filosofia la conosce attraverso la letteratura il teatro del tempo. • Panismo e vitalismo: il poeta deve diventare un tutt’uno con la natura, es la pioggia nel pineto. Questo lo si vede soprattutto nelle liriche di Alcyone dove si celebra anche il vitalismo dell’esteta, cioè la gioia sfrenata di vita e di godere. Con l’estetismo D’Annunziano aspira a farsi supremo artefice, cioè un artista che sottopone le proprie opere ad una profonda elaborazione tecnica e poeta dell’Immaginifico, e cioè il creatore di immagini attraverso suoni e parole ricercate. Opere 1. Il Piacere (1889): il protagonista è Andrea Sperelli, giovane esteta innamorato di due donne (la sensuale Elena e la pura Maria) 2. Giovanni Episcopo: storia di un povero che difende con un delitto il proprio onore di marito tradito. 3. L’innocente: storia di un conflitto interno del protagonista dopo aver ospitato un bimbo frutto di una relazione extraconiugale che lascerà poi morire al freddo. 4. Il trionfo della morte: storia tragica di due innamorati. 5. Le Vergini delle rocce: storia di un uomo che cerca una donna per creare un figlio superuomo per salvare l’Italia dal degrado. 6. Il fuoco: storia di un poeta profeta che annuncia una nuova religione della bellezza. 7. Forse che sì forse che no: storia di un eroe aviatore e automobilista superuomo e di una superdonna. Gli antiromanzi Dannunziani: I romanzi dannunziani vengono definiti antiromanzo, cioè il contrario del romanzo. Quando pensiamo al il romanzo per eccellenza pensiamo a Manzoni, dove il romanzo si evolve in una storia; mentre nel romanzo dannunziano la storia non è al centro in quanto a lui interessa di più la descrizione e la riflessione di tipo teorico e filosofico. È un antiromanzo anche perché la prosa che ha un carattere di tipo lirico musicale, cioè tende a dare molta attenzione all'aspetto fonico più che alla storia. Dopo l’uscita dell’ultimo romanzo di D’Annunzio, Forse che sì forse che no, D’Annunzio inclinò verso prose più brevi. Questo lo si vede soprattutto in Notturno: si chiama così perché fa riferimento al periodo di cecità che ebbe D’Annunzio. In quel periodo la figlia Renata costruisce delle striscioline di carta e le mette su una tavoletta così che possa scrivere anche senza vedere. La situazione è completamente diversa da quella che abbiamo visto nel piacere, infatti, questo testo è semplicissimo, composto da frasi brevi. Il Piacere La storia del piacere è abbastanza banale e quasi inesistente perché si concentra sulle descrizioni. Il protagonista è Andrea Sperelli, un nobile che vive a Roma in un palazzo romano lussuosissimo chiamato Palazzo Zuccari contornato di oggetti d'arte di oggetti preziosi ed estremamente antichi. Il conte Andrea Sperelli attende a palazzo Zuccari la duchessa Elena muti. Andrea Sperelli ama la bella e dissoluta Elena Muti. Non la vede da circa due anni. Nel frattempo, la donna è andata sposa a un inglese (lord Heathfield); Andrea però intende riannodare i fili di una relazione su cui il lettore viene informato da un ampio flashback. Il rifiuto di Elena induce il deluso Andrea e trascorre la convalescenza in casa di una cugina. Qui conosce la bella e dolce Maria Ferres, una donna sposata che impersona una femminilità opposta a quella dirompente e aggressiva di Elena. Andrea instaura con Maria una relazione di natura spirituale, mentre il desiderio di Elena si fa in lui sempre più prepotente. Si arriva così all'epilogo Andrea pronuncia incautamente il nome di Elena proprio durante il primo incontro amoroso, tanto atteso, con Maria, la quale fugge via abbandonandolo. L'attesa di Elena Da riga 1 a 5 ci descrive Roma, da riga 5 a 10 comincia a descrivere la casa facendo riferimento alle opere d'arte. Dalla riga 10 alla riga 15 ci descrive il Caminetto della casa e a questo punto ha un flashback dove Elena si trovava davanti al caminetto mentre si rivestiva dopo un convegno amoroso. Nell'ultima parte c'è il ritorno alla realtà, cioè quando lui in realtà ricorda che la sta aspettando e finisce il flashback. Notturno. La città è piena di fantasmi D’Annunzio è un convinto interventista e parteciperà al conflitto mondiale a tal punto da perdere la vista per un periodo, il poeta è obbligato a rimaner letto per due mesi, al buio, completamente immobile, in questo periodo scriverà il notturno, un lungo racconto della malattia attraverso la memoria della vita precedentemente vissuta, un’opera riflessiva e meditativa. La solitudine, l’impossibilità di esprimersi e muoversi liberamente, il dolore fisico e mentale, il buio sono il contesto in cui l’opera si sviluppa nella mente dell’autore. La lunga notte a letto, viene da lui vissuta come il prolungamento infinito della malattia, quasi una morte fisica. Il poeta si descrive spesso dormiente in una bara, la sua stanza come la sua tomba, oscura, chiusa, silenziosa, vuota. Oltre alla descrizione della sua malattia, la guerra come causa della morte è il tema principale del libro, oltre alla descrizione della sua malattia: la morte del suo pilota Miraglia o quella dell’amico Gigi Bresciani sono il pretesto per avvicinarsi alla morte stessa. La sua sarà una lunga agonia, durata due mesi, due mesi di paralisi e cecità forzate, più volte indicate come periodo di morte, le quali non impediscono però al Vate di viaggiare e” vedere” non attraverso gli occhi ma attraverso la mente.
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