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Il Viaggio di Gauguin: Da dove veniamo, Chi siamo, Dove andiamo?, Dispense di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Arte modernaArte polinesianaStoria dell'Arte

Questo grande fregio di paul gauguin rappresenta le diverse età della vita e le condizioni esistenziali corrispondenti. Il titolo stesso indica lo stato d'animo tormentato del pittore. In questo quadro, le stagioni della vita si succedono incessantemente tra angosce e speranze, fino a degenerare nella vecchiaia. Ogni parte del quadro corrisponde a una domanda che gauguin si pone: da dove veniamo? chi siamo? dove andiamo?

Cosa imparerai

  • Che significano le tre figure femminili accanto al bambino?
  • Che rappresenta la figura della dea lunare Hina?
  • Quale è il significato simbolico di 'Il Viaggio di Gauguin: Da dove veniamo, Chi siamo, Dove andiamo?'

Tipologia: Dispense

2021/2022

Caricato il 06/07/2022

emilia-esposito-8
emilia-esposito-8 🇮🇹

3.8

(4)

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Scarica Il Viaggio di Gauguin: Da dove veniamo, Chi siamo, Dove andiamo? e più Dispense in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! IL VIAGGIO E GAUGIN (ARTE) Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? Di Paul Gauguin è un grande fregio concepito per rappresentare le diverse età della vita e la condizione esistenziale che esprimono. Il titolo indica bene lo stato d’animo tormentato del maestro che lo spinse a rappresentare così la propria condizione. In questo quadro, insomma, le stagioni della vita si succedono incessantemente, tra angosce e speranze, sino a degenerare nella vecchiaia. Ogni parte del quadro corrisponde alla domanda che Gaugin si pone: Da dove veniamo? La scena si apre con un bambino addormentato e lo sguardo rivolto verso destra, verso uno spazio indefinito. Si gode i primi giorni di vita oppure rappresenta il peccato originale. Il bimbo è contornato da tre figure femminili che gli siedono accanto. Sembrano non curarsene molto; infondono un senso di sensualità e di protezione solo apparente. Chi siamo? Al centro della scena in secondo piano vi sono due figure che ricordano una coppia di filosofe che discutono sul senso della vita. Il nudo seduto a terra le guarda e alza il braccio destro in senso di stupore. Come a dire che non serve fare molte congetture, tanto il destino è lo stesso per tutti gli esseri viventi. Dove andiamo? In lontananza vi è la singolare figura della dea lunare Hina. Ha le braccia classicamente raffigurate, rappresenta la luna, la femminilità e la creatività secondo la religione polinesiana. La critica più coerente con l’opera la traduce come l’inutilità e la falsità della protezione religiosa. È un tentativo assai vano che la religione fa per dare delle risposte al senso della vita.
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