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Gauguin e van Gogh a confronto, Tesine universitarie di Storia dell'arte contemporanea

Gauguin e van Gogh a confronto ELABORATO DI ARTE L3 MERCATORUMA

Tipologia: Tesine universitarie

2022/2023

Caricato il 07/03/2023

lellapa
lellapa 🇮🇹

5

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Scarica Gauguin e van Gogh a confronto e più Tesine universitarie in PDF di Storia dell'arte contemporanea solo su Docsity! ANTONIETTA DI MEO – MATRICOLA 0032100181 L3- SCIENZE ETECNOLOGIE DELLE ARTI, DELLO SPETTACOLO E DEL CINEMA ARTE CONTEMPORANEA Area Secondo Ottocento_3 Gauguin e van Gogh a confronto Porre a confronto due grandi pittori della storia dell’arte, come Paul Gauguin e Vincent van Gogh, è un’occasione per comprendere il significato della loro ricerca artistica in relazione al senso universale della vita, lungo i viaggi del loro vissuto nel mondo dell’arte. In uno scenario dell’Europa dell’Ottocento, i loro nomi sono legati alla leggenda e al mito dell’artista ribelle, divenendo nel tempo, simboli di modi nuovi di fare pittura. Gauguin e Van Gogh sono entrambi precursori dell’arte moderna che non vuole più limitarsi a riprodurre la natura, il mondo circostante mediante la percezione visiva della realtà, fugace nei suoi passaggi atmosferici e scandita dagli effetti della luce, colta dai pittori impressionisti en plein-aire, per l’appunto nell’“impressione”, ma di cogliere, attraverso l’intensità delle emozioni e l’acutezza dell’espressione, le radici più intime e profonde del mondo interiore. La ricerca ardita di rappresentare la propria interiorità, in relazione alla visione universale della vita, sarà per entrambi i pittori fonte di ispirazione poetica che, ognuno di loro, con le personali ricerche stilistiche, declinerà nella pittura di nuove visioni dei linguaggi dell’arte, in cui soggetti di vita quotidiana, paesaggi, vasi di fiori, stanze d’interni, ritratti, e autoritratti assumeranno significati espressivi e simbolici. In questa ricerca artistica e di introspezione, il colore, nelle sue molteplici declinazioni cromatiche e di complementarità tonali, avrà un ruolo fondamentale nel viaggio di conoscenza del proprio mondo interiore e, in relazione alla spiritualità del creato, diviene simbolo del valore espressivo universale. Paul Gauguin nasce a Parigi il 7 giugno del 1848. L’esistenza di Gauguin è contraddistinta dal desiderio di evadere dalle regole della vita borghese alla ricerca del senso primordiale della vita, che troverà realizzazione nel vissuto polinesiano del pittore, alimentando il mito dell’artista incompreso e in fuga dalla società. Gauguin, dopo un’infanzia trascorsa in Perù e una giovinezza di peregrinazioni, che lo allontanano dalla città nativa di Parigi, a partire dal 1870 compie la sua ribellione quando, da avviato agente di cambio, si avvicina alla pittura da collezionista coltivando in questo periodo l’interesse per l’arte, la letteratura, la poesia. A Parigi conosce il gruppo di pittori impressionisti che dipingono all’aria aperta. Dal 1879 espone alle mostre impressioniste ma è insoddisfatto della ricerca e della tecnica dei pittori del plein-aire e la natura lo ispira per gli accordi dei colori accesi dalla luce e dal mistero che suscita il paesaggio. Quando nel 1886 si trasferisce in Bretagna, il fascino delle tradizioni popolari e il disegno per campiture colorate delle vetrate medievali delle chiese, stimolano la sua immaginazione che viene ispirata da un uso antinaturalistico del colore caratterizzato da toni vivaci. I suoi primi paesaggi, dunque, rivelano l’effetto sfocato della luce radente dei pittori del plein-air, esaltate da una stesura libera del colore reso per campiture con pennellate brevi e fitte. Tra il 1883 al 1886, in seguito all’abbandono dell’impiego di lavoro, Gauguin attraversa un periodo difficile di sostentamento. Ma nel 1886, giungendo a Pont-Aven, l’arte diviene la sua occupazione principale. Il trasferimento in Bretagna, anche se favorito dal basso costo della vita offerto dal luogo, corrisponde alla prima evasione di Gauguin dal ristretto ambiente parigino. Durante il suo primo soggiorno bretone, Gauguin realizza scene di vita quotidiana tra cui studi di nudo, ritratti di bagnanti e paesaggi di campagna esaltando il colore e semplificando le forme nel tentativo di esprimere l’effetto della luce netta sui soggetti. Giunto in Bretagna, Gauguin, intraprende una ricerca sull’arte giapponese volta alla sintesi formale e alla costruzione di composizioni dal taglio diagonale ed arricchite da elementi decorativi tratte dall’Oriente. Gauguin, sperimenta sulla tela la fusione di un linguaggio simbolico di sintesi formale, definito Sintetismo che volge all’astrazione. Le vite di Gauguin e Van Gogh, si incontreranno nel periodo in cui entrambi i pittori si trovano a convivere ad Arles. I luoghi delle campagne francesi, caratterizzati da lunghe distese di campi di grano e paesaggi agresti illuminati dai raggi del sole, diverranno, dunque, lo scenario di vita quotidiana, in cui soggetti e oggetti del mondo degli umili, animato da personaggi e nature morte, esprimono il ricercato rapporto con la natura che si manifesta in cieli di albe e tramonti. La pittura percepita come rappresentazione simbolica di uno stato d’animo interiore, intimista, diviene il filo conduttore della ricerca intrapresa individualmente dai due grandi geni dell’arte. Vincent van Gogh nasce in Olanda a Zundert il 30 marzo del 1853. La famiglia viveva a Zundert, un piccolo villaggio nella provincia di Brabante ed era figlio di un pastore protestante. Il fratello prediletto, Theo, lo segue nel suo percorso artistico svolgendo un ruolo fondamentale nella sua vita e con cui resterà in contatto epistolare lungo l’arco della sua vita. Van Gogh aveva un carattere introverso denotato da un forte senso di ribellione che trovava conforto nel forte legame con la natura. Il percorso artistico di Van Gogh inizia con una formazione di scuola realista dell’Olanda ottocentesca, di cui ripropone i colori cupi e spenti, i contrasti drammatici di luce e ombra e lo studio del chiaroscuro. Nel 1886, Van Gogh a Parigi scopre l’Impressionismo. Nei due anni trascorsi nella città francese il suo tratto si distende in pennellate più ampie e pastose e la sua tavolozza di colori a olio si schiarisce sulle tele nei valori cromatici. Nel 1888 si trasferisce ad Arles e realizza il sogno di dedicarsi alla pittura immerso nei paesaggi della Bretagna. La sua pittura diviene materica, caratterizzata dalla stesura per pennellate lunghe e vibranti che esaltano il tormento dei tratti e dei contorni di figure e spazi. Per Van Gogh, la fuga in Provenza coincide con la scoperta della rappresentazione della luce in ogni sua forma. Il fratello Theo, mercante d’arte, favorirà la convivenza tra Van Gogh e Gauguin nella convinzione di una comune e proficua produzione artistica. I due pittori, dunque, in linea alle analoghe ricerche artistiche tenteranno un sodalizio ad Arles. Trascorrono insieme mesi intensi dipingendo gli stessi soggetti bretoni caratterizzati da assolati paesaggi di campagna e soggetti di vita contadina. La rappresentazione di soggetti del quotidiano, vasi di fiori, girasoli ed iris, alberi di ulivo e mandorlo fiorito, sono per Van Gogh oggetto di studio di osservazione della natura che diviene luogo di espressione intima. Gauguin intraprende una ricerca pittorica volta al sintetismo delle forme ed un appiattimento dei colori declinati nel valore simbolista che lo conduce alla concezione primordiale dell’arte. Van Gogh rincorre la concretezza della realtà con tonalità cromatiche accese e con pennellate vibranti e materiche. Le forme e i colori di Van Gogh hanno lo scopo di comunicare la sua visceralità introspettiva. Le campiture di colore bidimensionali di Gauguin hanno lo scopo di divenire astrazione simbolica. Ad Arles, i rapporti tra i due pittori si fanno più tesi, in un crescendo che porterà van Gogh ad aggredire l’amico Gauguin in uno scatto d’ira. Per Van Gogh la fine del sodalizio coincide con l’inizio di una solitudine data dall’incomprensione. Nel 1890 Gauguin lascia la dimora a Pont-Aven e parte per Tahiti. Il viaggio verso le isole della Polinesia rappresenta per Gauguin il viaggio alla ricerca del significato primordiale dell’universo, nella speranza di raggiungere la simbiosi del creato con la natura. Protagonista dei dipinti di Gauguin è la donna, descritta attraverso la rappresentazione di figure in pose statiche. Gauguin procede, dunque,
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