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Costruzione e Identità di Genere: Influenze Biologiche, Culturali e Sociali, Schemi e mappe concettuali di Pedagogia

La costruzione e lo sviluppo dell'identità di genere, influenzata da fattori biologici, culturali e sociali, con un focus particolare sulla fase adolescenziale. Viene discusso il concetto di genere, la sua formazione, le aspettative culturali e le sfide che affrontano entrambi i sessi. Una visione multidimensionale e non binaria dell'identità di genere.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2023/2024

Caricato il 17/01/2024

Seren34
Seren34 🇮🇹

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Scarica Costruzione e Identità di Genere: Influenze Biologiche, Culturali e Sociali e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Pedagogia solo su Docsity! GENERE E IDENTITÀ La costruzione dell’identità La costruzione dell’identità è soggetta a influenze biologiche, culturali e sociali, specialmente durante l’adolescenza, quando l’individuo affronta cambiamenti interni ed esterni. In passato, l’identità si consolidava tramite rituali collettivi, ma oggi avviene in un processo più individuale e prolungato, con forme identitarie più libere ma anche più esposte al rischio di fallimento. La società globale ha sostituito i vecchi contenitori stabili con reti flessibili, richiedendo individui adattabili. La teoria di Erik Erikson sottolinea che l’identità si sviluppa attraverso l’integrazione di stati del Sé passati e futuri, influenzata da maturazione, ambiente e interazioni sociali. L’adolescenza porta a una stabilizzazione dell’identità, ma esperienze positive o negative influenzano il suo sviluppo. La costruzione del Sé multiplo implica l’integrazione di ruoli e valori affettivi, mentre la formazione dell’ideale di Sé gioca un ruolo centrale nel processo identitario. Infine, la costruzione dell’identità avviene attraverso un’integrazione continua con il riconoscimento degli altri, derivante anche dall’interiorizzazione delle funzioni riflessive durante l’infanzia. L’identità di genere Il concetto di genere riflette l’idea di mascolinità e femminilità in una cultura, variando nel tempo e nello spazio. La formazione dell’identità di genere inizia dalla prima infanzia, influenzata dai messaggi culturali e sociali dei genitori. Il genere non è solo biologico o culturale, ma una combinazione di entrambi, un compromesso tra aspettative esterne e autenticità individuale. L’identità di genere è distinta dall’identità sessuale e dall’orientamento sessuale. Si sviluppa precocemente e si ridefinisce in adolescenza attraverso l’integrazione del corpo sessuato e dei valori di genere nell’immagine di sé. Questo processo attiva le relazioni che confermano l’identità di genere. Le aspettative di genere differiscono culturalmente, definendo ciò che è considerato appropriato per maschi e femmine. Tuttavia, i cambiamenti attuali nell’identità di genere non avvengono più in contesti rigidi e lineari ma in reti relazionali complesse. Ciò consente una concezione meno binaria dell’identità di genere, aprendo a una logica dimensionale rispetto alla congruenza con il sesso biologico. In alcune culture, il concetto di genere comprende categorie diverse, come nel caso delle hijra in India o delle burrneshe in Albania, mostrando una varietà di identità di genere storicamente definite e socialmente riconosciute. Il nucleo infantile L’identità di genere si forma all’inizio della vita, prima delle differenze anatomiche, grazie alle influenze dei genitori e alle rappresentazioni che il bambino crea di sé. I percorsi di sviluppo del genere per maschi e femmine variano e coinvolgono ruoli cruciali delle figure paterne e materne. La costruzione dell’identità femminile è legata alla relazione con la madre, mentre quella maschile richiede un distacco da lei. Il genere è influenzato dalle teorie psicosociali e psicoanalitiche, sebbene alcuni cambiamenti culturali abbiano rivisto prospettive come quella di Freud. L’adolescenza è il periodo in cui si sviluppa una propria identità di genere distinta da quella materna, supportata da una madre libera da identificazioni transgenerazionali. Il corpo nella pubertà Durante l’adolescenza, l’integrazione del corpo sessuato con l’immagine di sé è cruciale per l’identità di genere. L’adolescente affronta cambiamenti corporei rapidi e disarmonici, influenzando il rapporto con l’identità e il corpo stesso. La pressione della società sull’aspetto fisico può portare a insicurezze e disturbi psicologici, mentre i giovani spesso investono nell’aspetto esteriore come riflesso della propria identità. Questo può far perdere di vista l’esperienza emotiva e sessuale autentica. Ideali di genere in adolescenza Nella prima fase dell’adolescenza, i ragazzi cercano sostegno nella figura paterna, che per la psicoanalisi classica rappresenta un riconoscimento ed identificazione per la virilità emergente. L’assenza del padre può ostacolare l’identità maschile, spingendo a comportamenti aggressivi per superare passività e dipendenza. In culture tradizionali, la mancanza di riconoscimento paterno viene sostituita dai coetanei nella celebrazione dell’essere adulti. Attuali processi sociali depotenziano il sostegno adulto, affidando un ruolo centrale al gruppo dei pari. La radicalizzazione in giovani senza riconoscimento paterno può portare a comportamenti estremi e aggressivi. Nel passaggio da ideali virili a codici più paterni, l’assenza di un sostegno adulto può fallire nell’integrazione dei valori maschili e paterni, portando all’emergere di comportamenti violenti. Anche le ragazze affrontano la ridefinizione dell’ideale femminile: in società post- moderne, la costruzione della femminilità è più libera ma spesso conflittuale, creando ansie e percorsi di identità tormentati. L’opposizione tra valori tradizionali femminili e identità post-moderna complica la definizione dell’ideale femminile. Entrambi i sessi, in assenza di modelli identificatori adulti, cercano nell’appartenenza al gruppo generazionale un sostegno ma non sufficiente per la costruzione dell’identità di genere, portando a percorsi evolutivi difficili e comportamenti devianti come una risposta a blocchi nella costruzione dell’identità. IL FEMMINILE E IL MATERNO DELLE DONNE La femminilità post-moderna è divisa tra la prescrizione culturale di emanciparsi e l’istinto materno, creando modelli di coppia e genitorialità in conflitto. Le donne priorizzano carriera e formazione, ritardando talvolta la maternità e affrontando pressioni per l’eccellenza che limitano identità autentiche. Il modello di donna multitasking e perfezionista cerca di compensare un mancato riconoscimento della femminilità, perpetuando ideologie patriarcali. L’immagine romantica della madre dedicata ad ogni ruolo costringe le donne a sentirsi inadeguate, frenando il desiderio di maternità. L’assenza di supporto istituzionale e il mancato coinvolgimento dei padri lasciano le madri sole nella dedizione al neonato, alimentando il timore
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