Scarica La Mitosi e la Meiosi: processi di divisione cellulare e riproduzione genetica e più Slide in PDF di Genetica solo su Docsity! GENETICA SECONDO SEMESTRE 2020 DOCENTI: A.RICCIO e B. De Felice andrea.riccio@unicampania.it bruna.defelice@unicampania.it 18 Marzo 2020 - Lezione I RIPRODUZIONE CELLULARE - Mitosi Meccanismi che permettono alla cellula eucariotica di dividersi trasmettendo quei cromosomi, dunque, il materiale genetico, alle cellule figlie: MITOSI e la MEIOSI 1. la MITOSI è un processo che riguarda tutte le cellule (somatiche) ed è una fase del ciclo cellulare in cui i cromosomi, già duplicati durante l’interfase precedente, si distribuiscono nelle due cellule figlie. si conclude con la divisione della cellula madre in due cellule figlie che risulteranno avere un numero di cromosomi (patrimonio genetico) esattamente identico a quello della cellula madre. La maggior parte delle cellule eucariotiche di tipo autosomico (uguali nei due sessi) degli eucarioti superiori sono diploidi: ogni cellula ha due copie di ciascun cromosoma che di fatto provengono uno dalla madre e uno dal padre (perché ereditati al momento della fecondazione) questa organizzazione con due 1 copie di ogni cromosoma viene definito diploidia. La diploidia è indicata con la sigla 2N ove con N si indica il numero di cromosomi e il numero 2 indica la duplica copia di ogni cromosoma. Un’altra sigla, 2C indica, invece la quantità di DNA. La cellula madre, ovvero, ogni cellula somatica, nella fase G1 (fase antecedente a quella di sintesi del DNA) possiede 2 copie di ogni cromosoma(2N) e una quantità doppia del corredo aploide del DNA(2C). Se facciamo riferimento alle cellule umane, ognuna contiene una quantità di DNA pari a circa 3 miliardi di paia di basi; 2C in questo caso vuol dire 2 per 3 miliardi di paia basi. Cosa accade durante la sintesi di DNA (interfase, precede la mitosi): tutti i cromosomi sono duplicati, ogni cromosoma è una lunghissima molecola di DNA e questa viene replicata in due copie identiche; a questo punto la quantità di DNA non risulta più 2C ma 4C; si mantiene invece la sigla 2N perchè la cellula ha duplicato il proprio DNA ma ogni cromosoma duplicato mantiene le due copie unite a livello del centromero. Durante la divisione mitotica i centromeri si separano e quindi ogni copia del cromosoma viene segregata nelle due cellule figlie. Il risultato della mitosi sono due cellule figlie con lo stesso numero di cromosomi, la stessa quantità di DNA ed esattamente la stessa sequenza del DNA genomico della cellula madre. 2 aploide e si riproducono per mitosi, la fase diploide c’è solo per meiosi. Se la meiosi è un processo che riguarda tutti gli organismi eucarioti o quasi (tranne quei pochi che si riproducono per via asessuata) vuol dire che la meiosi è un fenomeno estremamente importante per produrre diversità genetica, lo fa attraverso diversi meccanismi, e tale diversità è fondamentale per l’evoluzione, per la diversificazione degli individui e per la comparsa delle nuove specie. Da sottolineare è che la sintesi o meglio la duplicazione del DNA avviene al di fuori della meiosi e della mitosi ed avviene durante l’INTERFASE la quale consta di tre fasi: ● La fase G1 è la fase più lunga e in tal fase le cellule crescono e si preparano. ● La fase S è quella di sintesi di DNA e duplicazione dei cromosomi i quali restano uniti a livello del centromero. ● La fase G2 è la fase in cui la cellula si prepara alla mitosi ed è strettamente antecedente alla mitosi stessa. La MITOSI è una fase del ciclo cellulare che in termini di tempo è molto limitata, può durare anche soli 60 min mentre l’interfase è molto più lunga, alcune cellule restano ferme in G1 per tantissimo tempo. Viene suddivisa in diverse sottofasi (PROFASE, METAFASE,ANAFASE,TELOFASE,CITOCINESI) che si distinguono in base al comportamento dei Cromosomi, in particolare la CITOCINESI rappresenta la separazione della cellula madre nelle due cellule figlie: 5 alla fine della TELOFASE i cromosomi sono completamente separati e la membrana si fonde e si separano le due cellule figlie. I cromosomi si possono osservare al microscopio dopo colorazione, ma non sempre risultano visibili perché le loro dimensioni, spessore e lunghezza, variano a seconda della fase del ciclo cellulare; durante l’interfase i cromosomi non risultano visibili al microscopio ottico perché raggiungono lunghezze nell’ordine di metri e ciò li rende molto molto sottili. Durante la Mitosi e la Meiosi i cromosomi si “compattano” cioè si accorciano e si ispessiscono; ciò accade perché durante questi due metodi di divisione cellulare è necessaria una rapidità di movimento dei cromosomi e ciò risulterebbe impedita se questi si presentassero poco compattati e dunque nella loro forma allungata; al contrario tale forma allungata durante l’interfase è necessaria purché il macchinario enzimatico della replicazione e della trascrizione sia funzionale lungo i geni presenti sui cromosomi. Se blocchiamo una cellula durante la mitosi, precisamente in Metafase, questo è il momento in cui i cromosomi risultano più spessi e sono più facilmente visibili al microscopio; infatti un nucleo di una cellula in tal fase se colorato presente visibile un groviglio di cromosomi ben compattati. Inoltre al microscopio si nota un certo aspetto a X dei cromosomi e ciò è dovuto al fatto che durante la mitosi i cromosomi son già stati duplicati e le due copie prodotte per ciascuno, sono rimaste attaccate a livello del centromero. 6 I cromosomi possono essere distinti in base alla posizione del centromero: alcuni hanno il centromero in posizione centrale e son per questo chiamati Metacentrici, altri lo presentano all’estremità e si chiamano Acrocentrici e altri lo posseggono in una posizione intermedia e si chiamano Submetacentrici. Dall’analisi del Cariotipo (si effettua solitamente al feto per valutare eventuali aberrazioni cromosomiche) si notano le due copie dei cromosomi parentali apparentemente molto simili con lo stesso tipo di colorazione di bande prodotte tramite un colorante; le due copie son dette OMOLOGHI, quindi la copia di cromosoma che deriva dalla madre e quella che deriva dal padre sono tra loro “omologhi”. Ciascun omologo ha questa forma a X perché le due copie che derivano dalla duplicazione di ogni omologo sono unite a livello del centromero: le due copie di ogni omologo son definiti Cromatidi Fratelli. C’è una differenza fondamentale tra Cromatidi fratelli e Cromosomi Omologhi: ogni coppia di cromosomi è formata da due OMOLOGHI ed ogni omologo è formato da due CROMATIDI FRATELLI che sono quelli che generano la X e sono uniti a livello del centromero; questi derivano dalla duplicazione del DNA che è avvenuta precedentemente nella fase S dell’interfase. Questi cromatidi fratelli sono assolutamenti IDENTICI per quanto riguarda la sequenza di basi del DNA e dunque la sequenza di geni; i Cromosomi omologhi invece sono simili ma non identici perché derivano uno dal padre e uno dalla madre e contengono lo stesso ordine dei geni ma i geni tra di loro specificamente possono 7 Durante la Profase i cromosomi si ispessiscono e alla fine di questa fase la membrana nucleare scompare e progressivamente i centrioli (organelli che servono per la formazione del fuso mitotico) si spostano ai due poli della cellula; si formano i microtubuli delle fibre del fuso che poi si attaccano in corrispondenza del centromero di ogni coppia di cromatidi.Nella Profase l’assetto cromosomico risulta è 2N e 4C (errore nella slide) Durante la Metafase è previsto il posizionamento dei cromosomi lungo l’asse equatoriale della cellula mentre i centrioli sono sull'asse perpendicolare. Durante l’Anafase le fibre del fuso si attaccano da una parte al centromero dall’altra parte al centriolo e cominciano a tirare i due cromatidi fratelli verso i due poli; è una fase contraddistinta dalla migrazione dei due cromatidi fratelli. Il risultato è che la coppia di cromatidi si stacca, i cromosomi assumono un aspetto particolare a “V” in cui la parte centrale della V corrisponde al centromero che viene tirato verso uno dei due poli della cellula. Questo meccanismo permette una distribuzione identica delle due copie di cromatidi nelle due cellule figlie. Durante la Telofase viene completata la migrazione verso i poli dei cromatidi fino al raggiungimento dell’ultima fase la Citocinesi che è la fase in cui c’è la concreta separazione della cellula madre in due cellule figlie con la formazione dei nuclei e delle membrane nucleari e 10 l’invaginazione della membrana che porta alla scissione in due cellule con corredo cromosomico identico. Fasi della Meiosi: Prima divisione Meiotica L’Interfase che precede la prima divisione Meiotica non presenta sostanziali differenze con l’interfase mitotica: presenta la duplicazione del DNA e dunque la formazione dei due cromatidi fratelli legati in corrispondenza del centromero; anche in questa prima divisione si riscontrano ispessimento dei cromosomi con la migrazione dei centrioli verso i due poli del fuso e la scomparsa della membrana nucleare. La differenza sostanziale con la mitosi è presente nella Profase I: nel momento in cui i cromosomi si posizionano sull’asse equatoriale della cellula non c’è solo un posizionamento dei singoli cromosomi (duplicati in cromatidi fratelli) ma si formano delle strutture a quattro di due cromosomi ciascuno duplicato in due cromatidi che si dispongono sull’asse con un Orientamento Casuale; tali strutture sono chiamate TETRADI (perché costituite da 4 cromatidi formanti i 2 cromosomi). Queste non sono strutture che si formano a caso ma si formano tra coppie di cromosomi OMOLOGHI: gli omologhi si riconoscono tramite la somiglianza della sequenza del DNA e si appaiano. Una volta formatesi le tetradi avviene un fenomeno, fondamentale per la ricombinazione genica, tra cromatidi di cromosomi omologhi costituenti la tetrade, il CROSSING OVER: due dei cromatidi, uno di un omologo e l’altro dell’altro omologo, si contattano e si scambiano dei frammenti attraverso una rottura ed una ricucitura; Il risultato è un’ulteriore 11 diversificazione, per cui, il cromosoma, per esempio paterno alla fine della Meiosi I non sarà più formato solo da DNA di origine paterna, ma almeno uno dei suoi due cromatidi presenterà anche DNA che deriva dall’altro cromosoma omologo, per esempio di origine materna. Ammettiamo delle differenze, in un individuo 1, tra il cromosoma di origine paterna ed il cromosoma di origine materna in determinati geni che indicheremo come gene A e gene B. Queste differenze le indichiamo con “A” quella sul cromosoma di origine paterna e con “a” quelle sul cromosoma di origine materna. La stessa cosa facciamo col gene B indichiamo con “B” quello sul cromosoma paterna e con “b” quello sul cromosoma materna. Questi geni (AB oppure ab) che si trovano sullo stesso tipo cromosoma omologo (o quello paterno o quello materno) rappresentano delle forme alternative dello stesso gene, e dunque le diversità che esistono tra individui diversi della stessa specie; questi sono definiti ALLELI : A e a sono alleli e allo stesso modo anche B e b sono alleli di uno stesso gene; A e B non sono alleli, sono geni non allelici perché sono geni completamente diversi perché mentre A può differire da a per uno o due basi, per poche diversità all’interno della sequenza , A e B possono differire completamente perché possono codificare proteine completamente diverse. Dopo la Profase I ci si ritrova ad avere dei cromatidi che anche se fanno parte dello stesso omologo hanno sequenze di geni che sono diversi nelle forme alleliche. Esempio in un omologo possiamo avere, riferendosi ai geni Aa e Bb, un cromatide con una sequenza AB ed un altro con sequenza ab e sull’altro omologo un 12 formazione della Tetrade è fondamentale nella Meiosi I perché a livello dell’Anafase I i microtubuli non si attaccano ai centromeri di tutti e due i cromatidi ma si attaccano al centromero di solo uno dei due cromatidi, quello più esterno, mentre quello interno non viene legato; Durante l’ Anafase I, dunque, i cromosomi omologhi, appaiati e organizzati in tetradi si separano e vengono trascinati ognuno dalle fibre del fuso ad uno dei due poli della cellula in base al modo in cui si sono orientali sulla fascia equatoriale per Segregazione indipendente. Il risultato si nota in Telofase I: mentre nella Telofase Mitotica si completa la segregazione di un singolo cromatide, nella Telofase I meiotica si completa la segregazione (separazione) degli omologhi, cioè dei cromatidi che precedentemente si sono appaiati ( non c’è ancora separazione dei centromeri). Questo è fondamentale perché in tal modo le cellule che derivano dalla Prima Divisione Meiotica non sono più Diploidi ma sono Aploidi: ciò non avviene mai nella Mitosi! 15 Seconda Divisione Meiotica A differenza della Prima Divisione la Seconda è molto simile alla divisione Mitotica; dopo la Prima Divisione Meiotica non avviene una seconda Interfase,non avviene un ulteriore sintesi di DNA segue direttamente la Profase II. Le fasi sono identiche a quelle della Mitosi: il risultato finale è un gamete maturo con una singola copia di cromosoma per ogni tipo, quindi un corredo Aploide pari a 1N ed una quantità di DNA pari ad 1C. All’inizio è stata definita la Prima Divisione Riduzionale mentre la Seconda come la Divisione Mitotica è stata definita Equazionale; con questi due termini si fa riferimento al corredo cromosomico delle due cellule figlie: 16 la Mitosi è una divisione Equazionale perché le cellule figlie risultano con un corredo cromosomico diploide esattamente come quello della cellula madre; Nella Meiosi invece tale corredo cromosomico viene ridotto (per questo Riduzionale) durante la Meiosi I dove vengono prodotte cellule figlie con corredo aploide diverso dal corredo della cellula madre che invece era diploide; la Meiosi II viene definita Equazionale come la divisione Mitotica perché dalle due cellule prodotte dalla Meiosi I (che sono ora le cellule madri) con corredo aploide vengono prodotte cellule figlie (2 per ogni cellula madre per un totale di 4 cellule) con corredo cromosomico sempre aploide, cambia solo la quantità di DNA che da 2C passa ad 1C. In generale: Si definisce Equazionale quella divisione cellulare che mantiene il corredo cromosomico della cellula madre. (MITOSI; MEIOSI II) Si definisce Riduzionale quella divisione cellulare che riduce il corredo cromosomico della cellula madre con un passaggio dalla forma Diploide a quella Aploide. (MEIOSI I) Cosa importanti della Meiosi da ricordare: ● segregazione dei cromosomi omologhi nelle cellule figlie che diventano aploidi (Anafase I); questo permette ai meiociti di passare dallo stato diploide allo stato aploide; ● Assortimento indipendente delle coppie di omologhi; fondamentale per la generazione di gameti che sono l’uno diverso dall’altro e dalla 17