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GEOCARTOGRAFIA di Guido Lucarno ed Elvio lavagna, Appunti di Geografia Del Turismo

Riassunto del libro "GEOCARTOGRAFIA" con tutti i capitolo, tranne il settimo (in quanto non da programma)

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 02/01/2020

francescabuffoli
francescabuffoli 🇮🇹

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Scarica GEOCARTOGRAFIA di Guido Lucarno ed Elvio lavagna e più Appunti in PDF di Geografia Del Turismo solo su Docsity! 1 Esame di Geografia del turismo – 13/01/2020 Dispensa: GEOCARTOGRAFIA Capitolo 1 – La terra e la sua rappresentazione Una carta geografica è una rappresentazione grafica ridotta, simbolica ed approssimata della superficie terrestre su una superficie piana. La rappresentazione è ridotta in quanto non è possibile descrivere la superficie della terra nelle sue dimensioni reali ma solo ad un opportuno rimpicciolimento delle stesse secondo un rapporto determinato, detto scala; Essa è inoltre simbolica in quanto tutti gli elementi fisici sono descritti da segni imitativi. Ogni rappresentazione risulterà sempre approssimata in quanto la superficie sferica della Terra non sarà mai riproducibile con esattezza. La terra in prima approssimazione è una sfera e dall’antichità Eratostene di Cirene tentò di valutarne le dimensioni e stabilì la misura della circonferenza terrestre; Tuttavia durante la rivoluzione francese il metro lineare venne definito convenzionalmente come la 40 milionesima parte della circonferenza terrestre. Accurate misurazioni compiute successivamente hanno rivelato che la terra non è una sfera perfetta, ma risulta schiacciata in corrispondenza dei poli e rigonfia all’equatore a causa dell’effetto centrifugo. In realtà la terra non ha neppure la forma di un ellissoide di rotazione ma viene definita di “geoide”, il quale è un po' rigonfio in corrispondenza dei continenti e leggermente depresso in corrispondenza degli oceani. Le coordinate permettono di individuare in maniera precisa e biunivoca ogni punto della superficie terrestre; il concetto di biunivocità è semplice: ad ogni punto sul terreno deve corrispondere uno ed un solo punto sulla carta. Il sistema più utilizzato è quello delle coordinate angolari. Se immaginassimo di rappresentare la terra come una sfera perfetta e di tagliarla con un piano passante per il suo centro, l’intersezione di questo piano con la superficie, determina una linea circolare chiamata circolo massimo. Se invece la tagliassimo con piani non passanti per il centro otteniamo delle intersezioni detti circoli minori. I circoli massimi hanno alcune proprietà geometriche importanti: 1- Sono i più grandi circoli e ne esistono un numero infinito 2- Due circoli massimi distinti si intersecano sempre suddividendosi in due semicerchi 3- Ogni punto della superficie sferica è attraversato da infiniti circoli massimi 4- Un circolo massimo passante per due punti della superficie sferica individua la distanza più breve fra i 2 punti. I poli sono definiti come l’intersezione dell’asse di rotazione con la superficie della sfera. Ogni circolo massimo passante per i poli determina due semicerchi detti meridiani (tutti di essi partono da un polo ed arrivano al polo opposto – Nord/Sud) I paralleli sono circoli minori, perpendicolari ai meridiani ottenuti intersecando la superficie sferica con piani perpendicolari all’asse di rotazione. Il piano che passa per il centro della sfera è detto piano equatoriale il quale determina il parallelo dell’equatore. La latitudine si definisce come il valore angolare dell’arco di meridiano compreso fra il punto e l’equatore. La longitudine di un punto è il valore angolare dell’arco di parallelo compreso fra quel punto ed un meridiano di riferimento. In ambito internazionale ha prevalso la scelta del meridiano di Greenwich (longitudine zero). La quota del punto-> l’altitudine rispetto al livello del mare. In Italia la base per la misurazione (cioè la quota zero) è rappresentata dal livello medio del mare registrato del mareografo di Genova. La superficie solida della terra presenta l’intervallo minimo di1000 mt di profondità in corrispondenza della fossa oceanica delle Marianne ed il massimo di 8848mt di altitudine sulla vetta dell’Everest. La massima depressione continentale si trova in corrispondenza del mar morto a 364mt sotto il mare. L’importanza della latitudine è grandissima poiché da essa dipende la quantità di energia che ci giunge dal sole. La longitudine non ha effetto sul clima ma sul tempo in senso cronologico. Attualmente un metodo usato è quello del tratteggio, consistente nel disegno di trattini disposti lungo le linee di massima pendenza. Tratto forte è il tracciato di linee che indicano la direzione delle catene montuose, più marcate in corrispondenza delle dorsali più elevate. Lo sfumo è dato dall’intensità di colore. Curve di livello con cui si immagina di proiettare sul piano della carta, le curve disegnate dall’intersezione della superficie del terreno o dei fondali marini, metodo a volte integrato anche dall’uso di tinte altimetriche. 2 Esame di Geografia del turismo – 13/01/2020 Dispensa: GEOCARTOGRAFIA Capitolo 2 – Cenni di storia della cartografia Prime rappresentazioni su un piano (roccia, pelli o legno) risalgono a oltre 10.000 anni fa. La prima rappresentazione dell'ecumene (mondo intero, allora conosciuto) risale al VII secolo a.C. La cartografia scientifica, con riferimenti geometrici, risale a Dicearco di Messina (IV sec. a.C.). Eratostene, oltre a misurare il meridiano terrestre, produce una carta con una sorte di rete di linee di riferimento (preludio al reticolo geografico). I progressi della matematica, della geometria e della geografia del mondo greco ebbero notevoli effetti sull'evoluzione della cartografia. I Romani ampliarono molto le conoscenze del mondo, ma non ci sono giunte carte. Usavano carte su papiro o pergamena da arrotolare (tabulae). Marino di Tiro e Tolomeo produssero le carte geografiche più evolute. Tolomeo incluse nella sua opera, Geografia, una carta di tutto il mondo in proiezione conica con indicazione di latitudine e longitudine. Nell'alto medioevo si assiste ad una involuzione, sia in termini di rappresentazione grafica che in termini di contenuti (rappresentazione dell'ecumene si riduce e alla periferia le carte si popolano di mostri e personaggi fantastici). Sembra perduta la nozione di sfericità della Terra. Mappamondi a T (Gerusalemme al centro, Asia in alto, Europa e Africa in basso, rispettivamente a sinistra e a destra separate dalle acque), elaborati da monaci. Nel mondo arabo vi sono significativi progressi. Nel basso Medioevo vi sono numerose carte per esigenze di navigazione. Compare la rosa dei venti, probabilmente utile per il disegno delle coste, in sostituzione delle rette di coordinate. Grazie all'apporto di nuove conoscenze geografiche le rappresentazioni tornano ad essere più precise; tornano ad esserci mappamondi e in alcuni ricompaiono i meridiani e i paralleli. Scoperte geografiche e stampa contribuiscono allo sviluppo della cartografia. Precise rappresentazione dell'Africa australe. Nel 1507 prima carta in cui compare il nome America. Nella prima metà del secolo si replicano gli errori delle carte tolemaiche. Il consolidamento di alcuni stati nazionali richiede una più precisa conoscenza del territorio: nascono nuovi strumenti come la tavola pretoriana e il procedimento della triangolazione. L'interesse per il territorio non ha solo origini militari, ma è anche legato alla questione dello sfruttamento del territorio. Nel Seicento continua la pubblicazione di grandi atlanti. La rappresentazione dei rilievi montuosi avviene ancora con i mucchi di talpa. Una cartografia veramente moderna si ha solo nel XVIII secolo grazie al contributo di matematici e geografi francesi. Spedizioni in Lapponia e in Ecuador per misurazione dell'arco di meridiano. Nel 1791 viene utilizzata per la prima volta la tecnica delle curve di livello per rappresentare l'altitudine. Costruzione di una carta di Francia, ad opera di Cassini III. Sul finire del Settecento i criteri adottati per la costruzione di carte sono quelli validi ancora oggi. Molti stati provvedono, per esigenze militari e civili, a dotarsi di una carta, alcune già adottando il sistema metrico decimale di nuova creazione. Capitolo 3 – Le proiezioni cartografiche Sul mappamondo il reticolo geografico forma dei trapezi sferici con angoli di 90°. Sul piano non è possibile conservare questi trapezi sferici: si è proposto di trasformarli in rettangoli, rendendo i meridiani paralleli tra loro. Ciò comporta che non convergono più ai poli ma comporta deformazioni evidente in prossimità dei poli. Una Seconda possibilità è quella di continuare a disegnare le maglie a forma di trapezio: gli angoli non saranno più retti, perciò sulla carta i rapporti angolari tra i singoli punti del terreno non saranno più rispondenti alla realtà. Non è possibile riprodurre fedelmente contemporaneamente le direzioni (gli angoli) e le proporzioni delle distanze. La proiezione geografica è l'operazione di trasporto e riproduzione del reticolo sferico su una superficie piana per mezzo di metodi geometrici (proiezioni vere) o con l'applicazione di formule matematiche (proiezioni convenzionali). Le proiezioni geografiche possono o men o avere le seguenti proprietà:  equivalenza: le aree delle maglie delle coordinate geografiche sono proporzionali alle corrispondenti aree sulla superficie terrestre; si mantengono inalterati i rapporti tra le aree, ma non le forme delle figure.  conformità o isogonia: gli angoli delle intersezioni tra meridiani e paralleli rimangono inalterati; de consegue l'impossibilità di rispettare la proporzionalità tra le distanze.  equidistanza: tutte le distanze sulla carta sono proporzionali a quelle misurate sul terreno. Una carta non può possedere più di una proprietà contemporaneamente. A seconda della finalità si sceglie il tipo di proiezione. 5 Esame di Geografia del turismo – 13/01/2020 Dispensa: GEOCARTOGRAFIA Sempre in blu sono indicate le sedi di ritrovamento di fossili, di reperti preistorici, sorgenti, frane. Linee spezzate blu contrassegnate da un numero romano indicano tracce di sezione, alle quali corrispondono profili geologici (ottenuti sezionando il terreno con un piano verticale). Talvolta ai margini della carte sono presenti colonne stratigrafiche (rettangolo in verticale che riporta i colori e i simboli litologici, ossia uno spaccato delle formazioni rocciose presenti in una colonna). Queste colonne si riferiscono in genere a successioni di strati depositatisi nel corso delle epoche diverse. Un cartogramma (carta + diagramma) è una rappresentazione in cui a una carta si abbinano dati statistici quantitativi. Carta delle lingue parlate carta tematica antropica; una carta che invece distingue aree a densità di popolazione (con curve isometrica o punti) presenta un carattere del cartogramma. La rigorosa corrispondenza tra unità territoriale di rilevazione statistica e dati rappresentati sulla carta si ottiene con un cartogramma a mosaico. Metodi classificazione dati: - classi di uguale ampiezza, comporta il calcolo delle differenze tra il valore più alto e quello più basso delle variabili. - deviazione standard, comporta il calcolo dello scarto della media La scelta tra cartogramma a mosaico, con curve isometriche o con punti va fatto tenendo conto alcuni fattori, come la disponibilità di dati ad adeguato livello di disaggregazione, l'omogeneità o disomogeneità delle circoscrizioni statistiche eccetera. A volte a cartogramma a mosaico si sovrappongono diagrammi circolari (a torta). Per rappresentare l’evoluzione di un fenomeno spazio-temporale si associano grafici (diagramma cartesiano) a rappresentazioni cartografiche. Ad esempio l’orario grafico dei treni, con correlazione spazio-temporale sono esempi di cartogrammi ad onde di diffusione. Un’altra classe di rappresentazione cartografica, utilizzata per descrivere fenomeni geografici è la metacarte, cioè immagini cartografiche semplici che rappresentano i territori non in scala ma tenendo conto delle dimensioni del fenomeno descritto. Globi, plastici e profili altimetrici sono rappresentazioni para cartografiche Per le regioni di montagna con rilievo accidentato sono usati i plastici con i vari tipi di profili altimetrici. Nei profili altimetrici la scala delle altitudini può essere diversa da quella della planimetrica, soprattutto per le carte a scala molto piccola. Quando è necessaria una terza dimensione risulta efficace lo stereogramma o blocco-diagramma. Molto efficaci sono anche le pittografie panoramiche con vedute a volo d'uccello, molto usate nel turismo. Mappe o carte mentali, espressione con cui si intendono due diverse realtà e due diversi prodotti grafici: con carte mentali si intende la rappresentazione che ognuno ha del mondo che lo circonda, disegno che ciascuno in grado di produrre della carta che ha in mente Altre carte mentali sono quelle prodotte da studiosi riguardanti la percezione dello spazio che circonda un campione di individui. Capitolo 5 – L’Italia nelle carte topografiche Il regno d’Italia ereditò i risultati dei lavori topografici eseguiti per conto dei governi preunitari. Compito dell’Igm (istituto geografico militare) fu quello di eseguire lavori topografici dello stato; inizialmente si usava la tavoletta pretoriana consistente in un ripiano sostenuto dal treppiede attrezzato con bussola topografica per misurare gli angoli. La forma iniziale era quella di un ellissoide e la proiezione era quella poliedrica detta anche naturale. In tempi successivi sono state pubblicate carte di maggior dettaglio ricavate direttamente dal rilievo di campagna. In ogni foglio diviso in 4 quadranti rientrano 16 tavolette al 25000, per individuare una tavoletta occorre indicare il numero del foglio, quello quel quadrante ed infine la posizione della tavoletta all’interno del quadrante mediante punti cardinali. A partire dal 1970 si sviluppa una nuova tipologia di carta composta da 636 fogli a 50000. Ogni foglio copre una superficie maggiore rispetto a quello precedente. La produzione cartografica dell’IGM è varia ed articolata, con il tempo si sta sviluppano sempre più. 6 Esame di Geografia del turismo – 13/01/2020 Dispensa: GEOCARTOGRAFIA Quelle a piccola scala ed utilizzate in campo escursionistico sono:  Carta “il mondo” serie 1000: carta geografica in scala 1:1 000 000, 6 fogli e 7 colori  Carta “il mondo” serie 500: carta corografica in scala 1:500 000, 14 fogli e 12 colori  Carta “il mondo” serie 250: uso aeronautico in scala 1:250 000, 39 fogli  Carta d’Italia serie 250: scala 1:250 000, 15 fogli e 13 colori  Carta topografica d’italia serie 100/V e 100/L: rappresenta l’intero territorio italiano in scala 1:25 000, 178 fogli numerati  Carta topografica d’Italia serie 50 e 50/L: in fase di realizzazione  Carta topografica d’Italia sere 25/V: 3545 tavolette in bianco e nero  Sezioni al 25 000: prodotte meno di mille  Spaziocarte, serie 50/S: individuate grazie al satellite. Per alcune parti d’Italia non è assicurata una copertura con i nuovi fogli . Capitolo 6 – Simbologia e toponomastica Quando una carta viene ultimata, su di esse avviene la costruzione del reticolato geografico e qui inizia il lavoro del topografo, il quale determina la posizione degli elementi presenti sul terreno. Essi non possono essere rappresentati nella loro forma reale e viene ridotta per mezzo di simboli. La simbologia è costituita da un insieme di segni convenzionali utili alla rappresentazione della morfologia. Requisiti fondamentali sono chiarezza e leggibilità. Gli elementi fisici più caratterizzanti del territorio sono l’orografia e l’idrografia. L’orografia descrive la distribuzione e la conformazione dei rilievi; L ’idrografia invece tratta la configurazione delle reti idriche e degli specchi d’acqua. Nelle moderne carte topografiche l’elemento fondamentale per la descrizione dell’altimetria è la curva di livello. (esse di dividono in curve direttrici con un tratto più spesso e curve intermedie con un tratto più fine) L’equidistanza è sempre indicata a margine delle carte, minore è l’equidistanza maggiore è la precisione. I punti trigonometrici vengono utilizzati per compiere rilevamenti quotati. L’Idrografia è descritta dalle linee di impluvio i quali descrivono corsi d’acqua più o meno permanenti. (le linee di impluvio dei ruscelli è punteggiata, mentre quella dei fossi è di tratto continuo). La direzione del flusso è indicata con una freccia posta al centro. La descrizione delle caratteristiche del terreno e della copertura vegetale è fornita solo se esse sono stabili nel tempo. Per prati s’intende le praterie perenni di pianura, i boschi invece sono distinti fra fitti e radi (quello fitto è rappresentato con tre segni raggruppati della medesima essenza. Gli insediamenti umani sono quelli più rappresentati e per questi vi è una specifica toponomastica. Quadratino nero per le abitazioni, pianta del fabbricato per le chiese o con una croce. Per quanto riguarda il confine, esso viene rappresentato in diversi modi: +++++++ ->limite amministrativo di stato +-+-+-+-+ ->limite amministrativo di regione +..+..+..+..->limite amministrativo di provincia ………………->limite amministrativo di comune Infrastrutture, ferrovie, strade, canali, ponti ecc, impianti di irrigazione, silos, miniere ecc. Capitolo 8 – La lettura del paesaggio nelle carte topografiche La fotografia ha assunto una funzione importante però la carta topografica è assai più ricca di informazioni. Le coste sono alte dove gli edifici vulcanici e le loro vecchie colate laviche arrivano fino al mare, invece sono basse dove i fiumi hanno formato piane alluvionali. In liguria, mare e montagne di compenetrano. Tutta l’area si presenta morfologicamente accidentata. In pianura piadana non vi è traccia di rilievo. Il po la percorre da ovest verso est e la pendenza è molto limitata. La rete idrografica è completata da alcuni torrenti ed è fitta anche la rete dei canali di irrigazione. La copertura vegetale è uniforme e monotona in cui sono presenti molte coltivazioni di vite. La rete delle strade è fittà ed articolata. Appennino e subappenino marchigiano. 7 Esame di Geografia del turismo - 13/01/2020 Dispensa: GEOCARTOGRAFIA
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