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Geocartografia. Guida alla lettura delle carte geotopografiche Elvio Lavagna, Guido Lucarno, Appunti di Geografia Storica

Geocartografia. Guida alla lettura delle carte geotopografiche Elvio Lavagna, Guido Lucarno 4 capitoli

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 05/10/2020

pam-1397
pam-1397 🇮🇹

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Scarica Geocartografia. Guida alla lettura delle carte geotopografiche Elvio Lavagna, Guido Lucarno e più Appunti in PDF di Geografia Storica solo su Docsity! CAPITOLO 1: La Terra e la sua rappresentazione Possiamo definire una carta geografica come una rappresentazione grafica ridotta, simbolica e approssimata della superficie terrestre su una superficie piana. Le caratteristiche di una carta geografica sono: ● La rappresentazione è ridotta: non è possibile descrivere la superficie della Terra nelle sue dimensioni reali, perciò quest’ultime vengono ridotte con un rapporto determinato chiamato scala che consente di disegnare rimpicciolendola l’intera superficie all’interno di un foglio. ● La rappresentazione è simbolica: tutti gli elementi fisici (sia naturali che antropici) presenti sulla superficie terrestre, sono descritti su carta da segni imitativi o convenzionali ● La rappresentazione è approssimata: è impossibile disegnare su una superficie piana l’intera terra senza deformarla o cambiarla; per questo lo scopo della cartografia è ridurre al minimo le approssimazioni e le imprecisioni. FORMA E DIMENSIONE DELLA TERRA: In maniera approssimata possiamo dire che la terra sia una sfera; ci vollero secoli per dimostrarlo e la prova definitiva arrivò solo all’inizio dell’età moderna con i grandi viaggi oceanici ma il primo che cercò di misurare la circonferenza della terra fu Eratostene nel III sec. In realtà la terra non è una sfera perfetta: infatti è schiacciata ai poli e leggermente rigonfia in corrispondenza dell’equatore. È quindi un ellissoide di rotazione a causa dell’effetto centrifugo indotto sulla sua massa dalla velocità di rotazione, che tende a compensare in parte la forza di attrazione gravitazionale sui punti più distanti dall’asse. La terra in realtà non ha nemmeno una forma di un ellissoide di rotazione, non solo per le asperità delle terre emerse ma anche riferendoci al livello medio del mar esteso su tutta la superficie terrestre. I geodeti attribuiscono al nostro pianeta una forma GEOIDE. Il geoide è più rigonfio in corrispondenza dei continenti e leggermente depresso in corrispondenza degli oceani. LE COORDINATE GEOGRAFICHE: Il sistema più usato su media e piccola scala è quello delle coordinate angolari. EQUATORE=> è una circonferenza rappresentata dalla superficie terrestre e da un piano che passa per il centro della terra e che è perpendicolare all’asse di rotazione La latitudine è la distanza angolare di un punto qualsiasi della Terra dall’Equatore (parallelo fondamentale, parallelo 0). E’ espresso in gradi sessantagesimali, primi e secondi ed è misurato, a partire dall’equatore, verso nord o verso sud. Pertando un punto potrà avere latitudine settentrionale o meridionale a seconda che si trovi a Nord o a Sud dell’equatore (per esempio lat 46° 26’ 53’’N si legge 46 gradi, 12 primi, 53 secondi nord). Tutti i punti dell’equatore hanno lat 0. la massima latitudine (90°) corrisponde ai poli.. La longitudine è la distanza angolare di un qualsiasi punto della Terra dal Meridiano di Greenwich (meridiano fondamentale, meridiano 0, longitudine 0).Anche quest’angolo individua un insieme di punti che giacciono sullo stesso meridiano e che hanno la stessa longitudine che può essere occidentale o orientale a seconda che il punto si trovi a ovest o a est del meridiano di riferimento. Il meridiano opposto a quello fondamentale è l’antimeridiano di Greenwich e rappresenta il massimo della longitudine che raggiunge 180° (che è identico sia se si va verso Ovest sia verso Est). L’ALTITUDINE E LA RAPPRESENTAZIONE DEL RILIEVO: Per “fare il punto” di una nave sono sufficienti due coordinate, latitudine e longitudine. Nella realtà geografica, che è a tre dimensioni, è necessario considerare anche l’altitudine. Attualmente si usa il tratteggio, ovvero il disegno di trattini disposti lungo le linee di massima pendenza, più fitti dove il pendio è più ripido; per tratto forte si intende invece il semplice trattato di linee che indicano la direzione delle catene montuose, più marcate i corrispondenza delle dorsali più elevate. C’è anche il metodo dello sfumo, consistente nell’uso di tonalità di grigio o di altro colore più intense con l’aumentare dell’altitudine, spesso integrato da un lumeggiamento obliquo, con le ombre prodotte dal rilievo, e dalle curve di livello con cui si immagina di proiettare sul piano della carta le curve disegnate dall’intersezione della superficie del terreno (isoipse) o dei fondali marini (isobate) con piani paralleli al livello del mare, disposti a intervalli regolari e quindi tra loro equidistanti. Questi metodi sono a volte integrati con l’uso di tinte altimetriche ( verde per le quote più basse, paglierino per quelle intermedie ecc) Né il tratteggio né lo sfumo danno informazioni precise sull’effettiva altitudine dei punti. CAPITOLO 3: Le proiezioni cartografiche Le proiezioni sono dei metodi che vengono utilizzati per poter rappresentare una superficie sferica su un piano. Le proiezioni possono avere o meno le seguenti proprietà: · EQUIVALENZA: vengono mantenuti inalterati i rapporti fra l’area rappresentata nella proiezione geografica e l’area del territorio della superficie terrestre. Le carte con questa proprietà sono destinate a uso didattico. · CONFORMITA’ O ISOGONIA: rapporto tra gli angoli tra meridiani e paralleli mantenuto inalterato,(gli angoli tracciati dall’incrocio tra i meridiani e paralleli = carta isogora). Con questa proprietà è impossibile rispettare la proporzionalità fra le distanze. Le carte con questa proprietà sono destinate per uso nautico per la determinazione delle rotte. · EQUIDISTANZA: tutte le distanze misurate sulla carta sono corrispondenti alle distanze misurate sul terreno (mantenuti inalterate le distanze). Poiché una proiezione non potrà possedere contemporaneamente più di una proprietà, essa dovrà essere scelta in base all’uso a cui la carta è destinata. Le proiezioni usate nei comuni atlanti sono: prospettiche azimutali, per sviluppo e convenzionali. CAPITOLO 4: Tipi di carte Le carte geografiche possono essere classificate in più modi ma quelli più in uso sono soltanto due: in base alla scala utilizzata e in base all’argomento studiato dalla rappresentazione. Classificazione in base alla scala: chiariamo innanzitutto il concetto di scala: la scala è definita come il rapporto tra la distanza geografica misurata sulla carta e quella reale corrispondente alla superficie terrestre. Quella indicata sulle carte può essere espressa in due modi, talvolta presenti contemporaneamente: scala numerica e scala grafica.
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