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Geocartografia. Guida alla lettura delle carte geotopografiche, Lavagna-Lucarno, Dispense di Geografia

Riassunto completo del libro sopracitato.

Tipologia: Dispense

2019/2020

In vendita dal 09/12/2020

martina2480
martina2480 🇮🇹

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Scarica Geocartografia. Guida alla lettura delle carte geotopografiche, Lavagna-Lucarno e più Dispense in PDF di Geografia solo su Docsity! CAP 1: LA TERRA E LA SUA RAPPRESENTAZIONE >CARTA GEOGRAFICA = Rappresentazione grafica ridotta (Non si può rappresentare la terra nelle dimensioni reali, bisogna rimpicciolirla), simbolica (Elementi fisici descritti con segni imitativi ma poco rigorosi specialmente nei secoli scorsi o convenzionali con simbologie decodificate) e approssimata (Superficie sferica non riproducibile esattamente in superficie piana con esattezza) della superficie terrestre su una superficie piana. Scopo dei geografici è ridurre al minimo le approssimazioni, conservando proporzioni tra superfici, distanze e invariabilità degli angoli. >FORMA DELLA TERRA: Approssimativamente una SFERA (Lo provano nell’antichità con motivi filosofici ERATOSTENE DI CIRENE che stabilisce circonferenza di 39000km, poi torna idea della terra piatta). Durante rivoluzione francese metro lineare viene definito come 40 milionesima parte della circonferenza terrestre. Successivamente si comprende che terra non è sfera perfetta ma SCHIACCIATA AI POLI E RIGONFIA ALL’EQUATORE = ELISSOIDE DI ROTAZIONE per effetto centrifugo indotto da velocità di rotazione sulla massa. Diametro polare è 12712, diametro equatoriale è 12757. Se tagliamo la terra a metà otteniamo quindi un’ellisse con INDICE DI ECCENTRICITA’ (Differenza D1 – D2 : D equatoriale) 1/300. Tuttavia la terra presenta diverse irregolarità nella sua forma. Oggi viene definita la forma della terra con il termine GEOIDE = Solido la cui superfice teorica al livello del mare è l’insieme dei punti in cui il filo a pimbo è perfettamente perpendicolare ad essa. Per le irregolarità non sempre la perpendicolare alla superficie del geoide (Data da filo a piombo) non sempre coincide con la retta passante per il centro. >COORDINATE GEOGRAFICHE: Servono per individuare ogni punto sulla superficie terrestre. >Biunivocità tra due insiemi di punti = A ogni punto sulla carta corrisponde un punto sulla superficie terrestre e viceversa. >Prerequisiti: -CIRCOLO MASSIMO è linea circolare ottenuta tagliando a metà la terra con piano passante per il centro. ---CIRCOLO MINIMO è linea circolare ottenuta tagliando a metà la terra in piani non passanti per il centro. Circoli massimi sono i più grandi che si possono tracciare su una sfera, sono infiniti e si intersecano sempre suddividendosi in due semicerchi. Circolo massimo passante per due punti individua distanza più breve fra due punti. -POLO = Intersezione asse di rotazione con superficie della sfera. Dunque MERIDIANO = Circolo massimo passante per i poli. Tutti i meridiani partono da una polo e giungono all’altro. Dal polo all’equatore tendono quindi a distanziarsi. PARALELI = Circoli minori perpendicolari ai meridiani, ottenuti intersecando superficie sferica con i piani perpendicolari all’asse di rotazione. Piano che passa per centro della sfera (equidistante dai poli) è il piano equatoriale che determina un parallelo, L’EQUATORE. Intersecando meridiani e paralleli si ottiene un RETICOLO. Numerando poi meridiani e paralleli con cifra che indica distanza angolare in gradi da meridiano/parallelo di riferimento è possibile individuare qualsiasi punto sulla terra. COORDINATE ANGOLARI: >LATITUDINE = Valore angolare dell’arco di meridiano compreso tra un punto e l’equatore, espresso in gradi sessagesimali. Può essere settentrionale o meridionale. Punti equatore hanno latitudine 0, i poli 90. >LONGITUDINE = Valore angolare dell’arco di parallelo compreso tra quel punto e un meridiano di riferimento. Può essere orientale o occidentale. >Il Parallelo di riferimento è l’equatore. Il meridiano di riferimento fu deciso prima in quello passandte per l’isola di Ferro (Colonne d’Ercole, limite mondo antico, così lon era solo a est). Oggi Il meridi+ano di riferiento è quello passante per l’osservatorio astronomico di Greenwich dove la lon è 0. Dato che meridiani e paralleli si intersecano in un solo punto, indicando Lon e Lat di un punto si può dentificarlo. Martina Novali1 >QUOTA = Altitudine rispetto ad un livello di riferimento, quello medio del mare = quota 0 è quella del mare, in Italia quella registrata dal mareografo di Genova. >La distanza tra due paralleli con 1° di lat è 111,111km. Distanza tra due meridiani è massima all’equatore, nulla ai poli >DISTANZA TRA DUE PUNTI SULLA TERRA: Diff long X (Km di un grado di lon, rispetto alla lat dei due punti in tab 1.1) >Stelle compiono rotazione intorno ad un punto, che è la stella polare >Angolo tra piano orizzonte e direzione stella polare (Zenit =Verticale del polo nord) è la latitudine >Da latitudine dipende Quantità energia (Luce e calore) che ci giunge dal sole >Asse terrestre inclinato di 66° 33’ rispetto piano orbita > solo equinozio di primavera (21 marzo) e 23 settembre sole culmina a 90° su equatore. Negli altri giorni si trova tra due paralleli, tropico del cancro e del capricorno. Culmina in questi due pralleli rispettivamente il solstizio d’estate, 21 giugno e il solstizio d’inverno, 21 dicembre. I circoli poari sono i paralleli dove i solstizi dove il sole sfiora l’orizzonte senza tramontare >Longitudine ha effetto sul tempo. Per calclarla è stato necessario cronometro regolato su ora greenwich. Se ora è più tarda rispetto Greenwich, lon sarà orientale, se più presto è occidentael. Quando a Greenwich è mezzogiorno, ad antimeridiano sono contemporaneamente le 0 (W) e le 24 (E) dello stesso giorno. Se una persona attraversa antimeridiano di greenwich e si scosta vi è un cambiamento di data. >1h = 15 ° (1/24 rotazione completa terra). >Correlati a meridiani sono fusi orari = sezioni lon della superficie terrestre che convergno ai poli, comprese tra due meridiani distanti 15°. Ogni punto superficie ha sua ora, per convenzione sono stabiliti punti con stesso fuso. Fusi orari sono 24. NB Fusi seguono confini stati >Per fare 1° lon terra ci impiega 4 min >> Diff tra ore di due punti = 4 (L2-L1) >Terza coordinata, essendo la terra tridimensionale, è la distanza dal livello medio del mare = ALTITUDINE >Altitudine si rappresenta con: Tratteggio (Trattini in linee di massima pendenza), tratto forte (Linee che indicano direzione catene montuose), sfumo (Tonalità grigio più intenso a seconda altitudine), curve di livello (curve disegnate da intersezione superficie del terreno isoipse e dei fondali marini isobate), uso tinte altimetriche (Verdi basso, paglierino intermedie…) CAP 2: CENNI DI STORIA DELLA CARTOGRAFIA ANTICHITA’ >Rappresentazione su un piano risale agli antichi > prime di 10 000 annni fa in Giordania, Ucrana + Val Camonica; tavoletta di argilla del 2400 a.C con corso Eufrate, antico Egitt mappe con proprietà agricole >Rappresentazioni mondo intero più recenti > tavoletta Babilonese del VII sec a.C. con terra a forma di disco circondato da anello acque. >Prima rappresentazione ecumene di Anassimandro: terre abitate a forma di cerchio con attorno l’oceano >Cartografia scientifica ha fondatore in Dicearco di Messina che disegna carta area mediterraneo. >V. sec A.C. pitagorigi acquisiscono concetto sfericità globo. >ERATOSTENE DI CIRENE fa misurazione accurata meridiano terrestre, autore descrizione geografica del mondo., rappresenta sezione più vasta del mondo. >II sec a.C. astronomo Ipparco capisce che calcolo lon e lat necessario per corretto disegno della cart e inventa proiezioni centrografiche e stereografiche. >ROMANI > ampliano conoscenze del mondo grazie a sviluppo comunicazioni e conquiste MA abbiamo pochi documenti cartografici. I sec a.C. fatt misurazione territorio sotto dominio romano. Romani avevano carte su papiro o pergamena arrotolate (Tabulae) > abbiamo copia medievale rappr III-IV sec Tabula Peutingeriana (Sorta di carta stradale). Martina Novali2 rette parallele equidistanti. Una variayte è quella di MARCATORE dove paralleli e meridiani sono allungati nella stessa misura. Pregio è isogonicità. Se cilindro tangente su meridiano la proiezione è TRASVERSA. Può rappresentare tutto il globo. Equidistanza solo in tangenza. - CONICA: Paralleli rappresentati da archi di cerchi, meridiani sono rette verso il polo (Vertice del cono). Le maglie sono trapezoidali e convergenti verso polo. Può rappresentare slo un emisfero alla volta. Equidistanza solo in tangenza. - SECANTI: Foglio secante rispetto superficie sferica.Superfici si intersecano in spazio tra due paralleli. Equidistanti - 3. PROIEZIONI MODIFICATE O CONVENZIONALI >Usano formule matematica per conferire proprietà alla carta. >TRA QUESTE: - PSEUDOCILINDRICA DI MOLLWEIDE: Planisferi in cui aree sono equivalenti - CILINDRICA PIANA RETTANGOLARE: Maglie rettangolari con una delle dimensioni corrispondenti a reale, ridotta in scala. Zone a latitudine più bassa sottodimensionate. - CILINDRICA MODIFICATA DI MARCATORE ): Intera superficie terrestre. Archi di meridiano allungati in medesima proporzione con cui sono allungati paralleli. No convergenza al polo Dilatazione zone a elevata latitudine. - PLANISFERO DI PETERS: Trova Marcatore dia visione distorta (Africa sembra molto più piccola, grande quanto Groenlandia). Allora riduce distanza tra paralleli man mano che aumenta latitudine >> carta equivalente ma non conforme e non equidistante. - PROIEZIONE DI GOODE Utile per rappresentre fattori economici. Equivalenza e conormità masse continentali Interrompe carta in corrispondenza oceani. Fonde proiezione di Mollweide e sinusoide in cui meridiani sono archi di sinusoide - PROIEZIONE PIEDRICA O POLICENTRICA: Ogni foglio della carta faccia trapezoidale di un poliedro. Archi di parallelo si stringono verso i poli. - PROIEZIONE CILINDRICA TRASVERSA DI GAUSS: Superficie terrestre proiettata su laterale cilindri tangenti a sfera terrestre lungo un meridiano e distanziati di 6 gradi. Ne risultano 60 spicchi o fusi equivalenti e conformi >Tali fusi inseriti in sistema di riferimento internazionale UTM (Universale trasverso di Mercatore) dove si traccia reticolato cartesiano al posto di paralleli e meridiani. In ascissa distanze da meridiano di tangenza del cilindro, in ordinata distanza da equatore >Si sceglie l’una o l’altra proiezione a seconda dal contenuto e dal tipo di riflessioni es correnti marine, venti, movimenti migrtori è meglio mantenere direzioni, circolazione di persone va mantenuta distanza. Va considerata anche porzione di superficie che si vuole rappresentare CAP 4:TIPI DI CARTE >Criteri classificatori della carte sono LA SCALA utilizzata e GLI ARGOMENTI studiati dalla rappresentazione. >SCALA = Rapporto tra la distanza grafica e quella reale. Può essere NUMERICA se rappresentata con frazione che indica il rapporto di riduzione. Il numeratore è l’unità, il denominatore indica per che numero deve essere moltiplicata la distanza grafica per ottenere quella reale. La scala GRAFICA viene invece rappresentata da segmenti rettilinei divisi in parti uguali su cui è indicata la grandezza reali rispettiva. E’ utile in caso di fotocopia che porta a riduzione/ingrandimento. A parità di superficie grafica l’area in scala 1:100000 è il quadruplo rispetto all’area in scala 1:50000. Piccola scala significa grande superficie, grande scala significa piccola superficie e descrizione più dettagliata. Per quelle a piccola scala bisogna fare attenzione poiché in alcune proiezioni la scala vale sol nelle aree in cui si conserva l’equidistanza/equivalenza… >scelta della carta deve tener conto della superficie che si vuole rappresentare Martina Novali5 Le rappresentazioni cartografiche si dividono in: - MAPPAMONDI O PLANISFERI da 1:100 000 000 a 1:5 000 000. Rappresentano inter superficie terrestre. Utile per fini didattici. Presentano solo alcuni dei maggiori elementi fisici (Rilievi, pianure, fiumi…), posizioni maggiori città. Sono sempre rappresentazioni su un piano. I GLOBI sono invece rappresentzioni su superficie sferica incerniata in asse di rotazione. I globi hanno finalità soltanto didattiche essendo ingombranti ma forniscono rappresentazione priv di errori di approssimazione. - CARTE GENERALI: Da scala 1: 5 000 000 a 1: 1 000 000. Rappresentano massimo un continente o uno stato di grandi dimensioni. Sono visibili maggiori particolari fisici. Ha scopi turistici. - CARTE COROGRAFICHE: Scala da 1:1 000 000 a 1:200 000. Rappresentano parti di uno stato o di una regione. Si possono notare numero centri abitati e rete stradale. Utile per spostamenti in ambito regionali - CARTE TOPOGRAFICHE: Scala da 1:200 000 a 1: 10 000. Ricche di particolari per scopi escursionistici e militari. Si otano caratteristiche orografiche e idrografiche - MAPPE CATASTALI: Scala da 1:10 000 a 1:1000. Rappresentano parte limitata di territorio. Per fini fiscali e nel censimento delle unità immobiliari - PIANTE: Scaa maggiore di 1:1000. Descrivono descrizione edifici nei centri abitati. Se vengono invece divise per funzione parliamo di CARTOGRAFIA TEMATICA. Tali carte hanno finalità specifiche, studiano criteri con cui si rappresenta meglio un fenomeno che si evolve o si distribuisce sulla terra. I tipi più importanti di tali carte sono: - FISICHE: Caratteristiche fisiche del territorio es rilievi, altitudine, idrografia - IDROGRAFICHE, MARINE, NAUTICHE: Rappresentano superfici marine, profondità fondali, caratteristiche idrologiche - GEOLOGICHE: rilevano natura geologica del terreno indicando tipi di rocce presenti e età della loro formazione - GEOMORFOLOGICHE: Studiano conformazione della superficie terrestre e fenomeni dinamici responsabili de suo continuo modellamento. - CLIMATICHE: Individuano regioni con medesime caratteristiche climatiche - METEREOLOGICHE: Evidenziano sviluppo nel tempo dei fenomeni metereologici - ANTROPICHE: Mostrano fenomeni legati a presenza dell’uomo. - STORICHE: Rappresentano territorio nelle condizioni in cui si trovava nel passato - STRADALI E FERROVIARIE: Rappr vie di comunicazione terrestri. - UTILIZZAZIONE DEL SUOLO: Indicano trasformazioni infotte da agricoltura, allevamento. - INDUSTRIALI E MINERARIE: Evidenziano siti produzioni industriali. >CARTE GEOLOGICHE E GEOMORFOLOGICHE: Sono utili agli escursionisti. Corretta lettura richiede competenze specifiche. Ha una base geografica o topografica in scala appropriata con rappresentazione della distribuzione delle formazioni rocciose. La CARTA GEOLOGICA D’ITALIA utile per chi fa interventi sul territorio come costuzione di strade o opere edilizie. Utilizza come base carte Italia dell’IGM in scala 1:100 000. Carta geologica si presenta come variopinta tavolozza di colori per rappresentare diversi tipi di formazioni rocciose (che sono rggruppate per tipi omogenei, essendo troppo vasta la varità). Legenda ai margini mostra tutti i colori utiizzati con periodo geologico di formazione. Ogni campitura affiancata da indice alfa-numerico vista gamma di colori. Nella legenda vi è una simbologia convenzionale es barrette rosse indicano direzione, immersione e inclinazione, linee contigue tratteggiate rosse indicano faglie con frecce che indicano direzione faglia, linea d’orlo di un eventuale scorrimento, orlo di terrazzo in blu per indicare dove terreno ha asportato parte di terreno, tracce di sezione con segmenti o linee spezzate blu e n romane che indicano profili geologici. Una simbologia litologica indica anche famiglia geologica di appartenenza di ogni roccia. La rappresentazione grafica della storia geologica vene fatta con COLONNE STRATIGRAFICHE (Rettangolo allungato con colori e simboli noti). Si riferiscono a successioni o serie caratteristiche di strati depositatisi nel corso di varie epoche. Spesso colnee di aree diverse vengono affiancate con segmenti di Martina Novali6 unione per mostrare tratti formati nella stessa epoca. Per avere rappresentazioni più complete sono state create CARTE GEOMORFOLOGICHE per studiosi scienze della terra. >CARTOGRAMMI: Rappresentazioni in cui ad una carta si abbinano dati statistici quantitativi. Ne è un esempio una carta che distingue aree a diversa intensità. Esempi: - Cartogramma A CURVE ISOMETRICHE /ISOPLETE (Curve delimitano fasce di diverso colore) - Cartogramma a PUNTI: Ogni punto indica un certo nuemero di abitanti - Cartogramma a MOSAICO/COROPLETE: Dati divisi in varie class di grandezze e attribuiti ad un certo ambito di rievamento (es regione, provincia..). Si può dividere in classi di uguale ambiezza oppure dividere in classi con stesso numero di elementi per avere colorazione equilibrata, LIMITE: Può essere che medesima regione presenti cratteristiche non omogenee - Possono esserci poi cartogrammi più complessi in cui si sovrappongono diagrammi circolari al mosaico, cartogrammi che evidenziano intensità o distribuzione di fenomeni localizzati >RAPPRESENTAZIONI SPAZIO TEMPORALI >Nell’ultimo secolo carte hanno subito trasformazioni > diventate strumento di lavoro per diverse branche del sapere. Cartogrammi sono spesso rappresentazioni di un fenomeno >Si hanno rappresentazioni risultanti da rigorosa correlazione spaziotemporale. Es su asse ascisse tempi, asse oridnate progressive chilometriche > PROCESSI SPAZIO-TEMPORALI es Diffusione Riv industriale (Con onde di diffusione con curve isoplete). Spesso rappr non viene fatta in base distanza geometrica ma distanza-tempo. >METACARTE: per descrivere fenomeni o fattori geografici (Derivanti da carte geografiche di tipo tradizionale). I territori non sono in scala ma tengono conto del fenomeno descritto. La conformazione ricorda solo vagamente quella reale. >SEZIONI E PRFILI GEOLOGICI: Rappresentazioni paracartografiche, integrano le carte in rappr di porzione della superficie terrestre. >Per le montagna si usano anche PLASTICI e PROFILI ALTIMETRICI > Si possono ottenere lungo sezione rettilinea o tracciato di strada in montagna per evidenziare pendenza (Punti A e B di una carta sono uniti, poi tracciata linea orizzontale A’B’ di uguale lunghezze. Partendo da A’ si traccia asse perpendicolare su cui sono segnate altitudini). Equidistanza tra le isoipse viene ridotta in misura minore di quella che comporterebbe scala adottata. >I PROFILI si usano per rappresentare stratificazione degli ambienti nelle acque oceaniche o al variare della vegetazione, fatte per fini didattici. >Se è necessaria una terza dimensioni (Strutture miniera) si usa STEREOGRAMMA o BLOCCO- DIAGRAMMA che danno illusione profondità. Utili sono PITTOGRAFIE PANORAMICHE con vedute a volo d’Uccello. >CARTE MENTALI Nuova geografie ha rapporti con psicologia. Interesse per percezione del soggetto dello spazio e del mondo. Avranno un futuro sempre crescente. E’ importante però non avere percezioni distorte della realtà (Es italia è strutturata da ovest a est e non da nord a sud). CAP 5:L’ITALIA NELLE CARTE TOPOGRAFICHE >Seconda metà ‘700 stati nazionali si attivano per realizzazione rilievo topografico Italia >Regno d’Italia eredita risultati lavori topografici per conto dei governi preunitari. 1864 Uffici topografici fusi in Ufficio Tecnico del Capo S.M. dell’esercito italiano. >1° FASE: PROIEZIONE POLIEDRICA (NATURALE) >Febbraio 1875 inizio progetto carta d’Italia in scala 1:100 000. Si inizia a misurare con esattezza lat e lon di punti come base triangolazione. Poi si utilizza TAVOLETTA PRETORIANA: ripiano sostenuto da treppiede con bussola e tacheometro. Creano 325 fogli, poi 285 tolte zone perse in guerre mondiali. Ogni foglio superficie ampia 30’ lon e 20’ in lat. E’ in bianco e nero, rilievo con curve di livello, Per maggiore Martina Novali7 >Scala a 25 000 mostra tutti i più piccoli corsi d’acqua. Linea di impluvio dei ruscelli è tratteggiata se letto quasi sempre asciutto. >FOSSI: Tratto continuo >LINEA DI IMPLUVIO si ingrossa all’aumento della portata del fiume. Larghezza reale valutata moltiplicando quela grafica per il rapporto della scala. Direzione del flusso con freccia al centro dell’alveo, solo per corsi d’cqua a lieve pendenza o dedotta da curve di livello (Corso d’acqua scende nella parte concava delle curve) SPONDE VARIABILI sono quelle dove assenza scarpata non permette delimitazione precisa del letto del fiume. Sfumature mostrano vegetazione di acuitrino o sabbia con una linea di puntini. >ISOLE VARIABILI: Ci si riferisce a stato reale al momento del rilevamento. Tali isole sono sabbiose e prive di vegetazione permanente. >Simboli particolari per territori paludosi Indicate anche POZZI, SORGENTI, CISTERNE, FONTANE, ABBEVERATORI, ACQUEDOTTI… 3. COPERTURA VEGETALE >Descrizione caratteristiche del terreno e copertura vegetale avviene solo se sono stabili nel tempo. Dopo alcuni anni potrebbe non corrispondere più alla realtà. Copertura vegetale slo su carte a scala maggiore, >PRATI sono praterie perenni in pianur. In montagna non vengono riportati per non far confusione dunque terreno bianco è prato. >BOSCHI distinti tra fitti e radi. Se sottobosco è ostacolo viene riportato. Bosco con circoletti più o meno fissi e simbolo con ESSENZ DOMINANTE (Es ceduo, larici…). Bosco fitto con 3 simboli 4. INSEDIAMENTI UMANI E TOPONOMASTICA >Sono quelli che cartterizzano di più un territorio e hanno specifica toponomastica. Abitazione con rettangolino. Mostrati poi ricoveri temporanei, ovili, tettoie, cappelle, cimiteri, chiese. >Raggruppamenti di rettangoli con toponimo indicano un abitato. Toponimo in grassetto indica centro sede comune (Se comune divisp tra due nuclei, toponimo posto in mezzo). Toponimi in maiuscolo se centri più grandi, sedi capoluogo di provincia. I toponimi sono in due lingue per i paesi con minoranze inguistiche, riproduzione toponomastica richiede fedee trascrizione fonetica che sia in lingua italiana, dialetto o lingua straniera. In un primo periodo con primi rilievi carta d’Italia si era proceduto a italianizzazione dei nomi dialettali. I toponimi sono di antichissima origine es asco di origine ligure, possono essere legti a devozione ad un santo., possono rivelare informazioni sul territorio es Marina. 5. CONFINI >Indicati quelli di stato, di regione, di provincia e di comune, Confine di stato segnato in continuità per tutta l’estensione, altri possono essere interrotti se coincidono con altri particolari es strade. Confini sono linee convenzionali senza un riscontro sul terreno. Vi possono essere condini dei parchi naturali, regionali o delle colture. 6. VIABILITA’ E TRASPORTI Molte vie di trasporto costruite, altre scomparse > Non sempre carta si aggiorna >FERROVIE, TRAMVIE, FILOVIE: Si indica elettrificazione ferrovia con freccia accanto line traccito. Possono essere indicati due binari con doppio simbolo di linea a semplice binario. Localizzazione binari utile in campagna, meno nei centri abitati. Riportate linee chiuse al traffico ma non smantellate, non riportate ferrovie con provvisorietà. >STRADE: Costruzione costante porta a difficoltà aggiornamento. AUTOSTRADE con apposito simbolo, divise in 5 classi (1° larghezza superiore 8m, 2° L. tra 6 e 8, 3° L. tra 4 e 6m). Vi sono poi STRADE ROTABILI SENZA MANUTENZIONE REGOLARE, divisibili in CARREGGIABILI (4° classe con L superiore a 2.5m) e CARRARECCE (5° di norma non percorribili con automezzi normali). Classificazione viene fatta valutando la larghezza minore per tratti sufficientemente lunghi. In strade inforiori (3°) indicati tratti che consentono incrocio veicoli. Segno di pendenza con tre lineette oblique. STRADE NN ROTABILI = Non percorribili da veicoli Mulattiere son comunicazioni non carrabili di montagna, a causa spopolmento montagne stanno diminuendo sempre più. Martina Novali10 SENTIERI hanno maggiori pendenze, tornanti più stretti, larghezza inferiore. SENTIERI DIFFICILI hanno pendenze molto pronunciate o sono su ghiaccio. TRATTURO è pista larga decina di metri percorsa da greggi, oggi raro. PISTA O TRACCIA indica luoghi di passaggio abituale di carri. VALICO indica èunto più basso liena displuviale situato tra due cime che mette in comunicazione due valli opposte. >ATTRAVERSAMENTO CORSI D’ACQUA: Ponti e viadotti caratterizzati in base al materiale. Distinti ponti girevoli, coperti, di barche. GUADO preso in considerazione solo se è effettivamente utilizzato per passaggio da una parte all’altra del corso d’acqua e se praticabile per 2/3. Altre vie sono i canali navigabili, gli impianti a fune, porti e aeroporti. Piccola ancora indica traffico con barche. >Carte in scala più grande hanno molti più simboli su trasformazioni prodotte dall’uomo. Per agricoltura simboli che distinguono COLTURE A MAGGIORE STABILITA’ come risaie, prati stabili, vigneti, oliveti, agrumenti, impianti per l’irrigazione. Indicate MINIERE, pozzi petrolio e gas naturale per attività estrattive, OPIFICI rappresentati con simboli reativi a tipo di energia. Quello ad energia elettrica (Più diffuso ) indicato sl se ha dimensioni considerevoli. CAP 7: ORIENTAMENTO E LETTURA DELLE CARTE TOPOGRAFICHE >Problema orientamento carta , cioè lettura nel verso giusto rispetto terreno. Bisogna leggere carta di modo che direzione sul foglio corrisponde a direzione sul terreno, cioè associare a nord della carta corrispettiva relazione sul terreno. >BUSSOLA può risolvere problema orientamento, bisogna però prima comprendere le leggi fisiche che ne regolano regolamento. >CAMPO MAGNETICO TERRESTRE: Bussola è formata da ago magnetico, che ruota sospeso su perno. Movimento dell’ago determinato da CAMPO MAGNETICO TERRESTRE. Motivi per cui esiste campo magnetico non sono ancora noti, ma basta immaginare terra come un grande magnete >Se avviciniamo una calamita ad una più grande, la più piccola si dispone con proprio polo nord verso polo sud della seconda. Allo stesso modo linee di forza della terra hanno andamento caratteristico con come punti di inizio e di fine i due poli magnetici Campo di forza ha alcune proprietà fisse: Tutti i punti dello spazio sono attraversati da una linea di forza, per ogni punto passa una sola linea di forza tranne i POLI MAGNETICI dove convergono infinite linee di forza (Terra è campo di forza bipolsre). Ago della bussola tenderà a disporsi con asse in direzione paralela a quella della linea di forza che attraversa. Spesso linee di forza non seguono percorso più breve per raggiungere polo opposto. Posizione dei poli magnetici non p fissa ma si sposta entamente in direzioni non prevedibili. >AGO DELLA BUSSOLA PUNTA COSTANTEMENTE VERSO NORD MAGNETICO (MA non corrisponde a NORD GEOGRAFICO). Nord magnetico è in Cadana settentrionale a 1100 km dal nord geografico. >Bisogna determinare di quanto è la variazione dell’angolo di scostamento tra nord geografico e magnetico detta DECLINZIONE MAGNETICA. In carte troviamo angolo, ai due lati ci sno lettere N (nord geografico) e Nm (Nord magnetico). Se Nm è a snx di N si ha angolo di declinazione occidentale, altrimenti al contrario. Angolo può essere espresso in gradi sessagesimali o millesimali. In angolo carta c’è anche anno in cui è stato eseguito il rilevamento con accanto la VARIAZIONE ANNUALE dell’angolo di declinazione > Da questo si può calcolare attuale angolo di dec magnetica (fig 7.2). >Valore declinazione riferito a centro carta, margini si hanno scostamenti. Campo magnetico è rappresentato a lato con linee di isogonia Deterinazione angolo di declinazione è operazione da fare prima di puntare la bussola. >Se si vuole cercare sul terreno punto della carta, sapendo posizione punto stazioonamento, es punto B >> Bisogna calcolare azimut del punto B a cui va poi aggiunto angolo di neclinazione verso est o ovesy >Invece per identificare su carta punto visibile da punto di stazionamento > Bisogna misurare azimut del punto topografico. Sapendo poi cn la busola l’angolo che la direzione form con il nord magnetico, bisoggna sottrarre a tale valore l’angolo di declinazione. Martina Novali11 >Nord geografico sulla carta corrisponde a lati verticali, ma queste verticali sappiamo che poi si convergono ai poli > errore trascurabile. >Bussola permette di raggiungere punti a escursionisti >Nr posto accanto a Nm e N è direzione del nord reticolato (Direzione corrisponde a quela dele linee subverticali del reticolato chilometrico, che si discosta da meridiani). Tale angolo non muta nel tempo >Zone di anomalia magnetica: se sono presenti altre fonti magnetiche la bussola ne subirà l’influsso. E darà informazioni sbagliate. Inoltre in alcune zone di anomalia magnetica uso bussola è prblematico. Sono indicate con area a tratteggio. >ORIENTAMENTO CON L’OROLOGIO: Se non si ha la bussola si può ricorrere all’uso di un orologio analogico e la posizione del sole. Vanno evitati altri metodi inattendibili quali il sole. A mezzogiorno il sole è nel sud geografico, se orientiamo alla stessa ora quadrante dell’orologio di modo che lancetta sia rivolta verso il sole, il sud corrisponderà alle 12, il nord alle 6. Dato che la terra ci mette il doppio (24h) del tempo a fare un giro a 360° rispetto all’orologio (12h) bisognerà puntare la lancetta delle ore sulla bisettrice tra lancetta ore e direzione della cifra 12 e puntare bisettrice verso il sole. NB Bisogna fre attenzione a adozione ora corretta (NO ora legale…) >Per capire errore marginale si può usare equazione del tempo: Velocitò angolare del sole subisce variazioni, essendo in anticipo o in ritardo. Tale lasso di tempo è trovabiile con equazione detta ANALEMMA, curva che descrive posizione del sole nel corso dell’anno. >DETERMINAZIONE PUNTO DI STAZIONAMENTO: >Se ci si trova nel punto A e si vuole raggiungere B, riconoscibili per case isolate. Punti sono collegati da sentiero in C. Se B non è visibile per calcolare direzione giusta si calcola AZIMUT DI B RISPETTO A (Angolo tra direzione Ab e nord geografico), si determina poi direzione sul terreno aggiungendo o togliendo o aggiungendo angolo locale di declinazione magnetica. >Se invece punto A non è icino a nessun unto topografico e B non è visibile (Dunque non si può avere il suo azimut) allora si può fare stima della posizione di A se da esso sono vicini due punti topogrfici noti C e D, di cui calcolati gli azimut si sa che tutti i punti in direzione CA hanno stesso azimut e così DA. Solo in punto intersezione di C e D con A i ha medesimo azimut, >Per individuazione punto si h sequenza numerica di 8 cifre con sigla alfa numerica della zona es MQ >LETTURA E INTERPRETAZIONE DELL’OROGRAFIA DI UN BACINO IMBRIFERO: >Chi legge carta ha descrizione del terreno, descritto da isoipse. Visione tridimensionale delle curve di livello fa immaginare la zona. Assenza di isoipse indica terreno pianeggimente, maggiore pendenza indicata da loro addensamento. Il rilievo può presentare valli, pianura può essere uniforme o solcata da corso d’acqua. IL BACINO IDROGRAFICO è porzione di territorio in cui cque di scorrimento superficiale confluiscono in un corso dacqua. Per configurarlo si guardano linee displuviali cje separano bacini adiacenti. Un bacino ha una forma irregolare che somiglia ad una foglia. Essendo irregolare per determinarne la grandezza bisogna confrontarla con altre figire di riferimento p contando numero dei quadrati. >LETTURA DE PAESAGGIO UMANIZZATO: Dopo lettura orografia e idrografia si inizia lettura paesaggio umanizzato con elementi costruiti dall’uomo > Presenza centri abitati, concentrazione, dispersione, reti stradali e ferroviari. Anch indagine su popolazione o sviluppo economico può partire da indagine sulla carta. >VALUTAZIONE DISTANZE: - Metodo pù facile è formula R = G x S (Distanza Reale = D. grafica per denominatore della scala) e relative formule inverse G=R/s e s= R/G anche se la prima è la più utile e utilizzata. Si può utilizzare SCALIMETRO, righello graduato con grandezze già in m o km, per calclare le distanze. -Se i punti sono su due fogli diversi il rilevamento è problematico, bisogna utilizzare allora coordinate chilometriche di due punti ne medesimo quadrato di 100 km di lato: d= rad (x-x’)^2 + (y-y’^2) Martina Novali12
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