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Definizione e caratteristiche delle città: storia, organizzazione e sviluppo - Prof. Macch, Appunti di Geografia

Storia urbanaArchitetturaPianificazione territoriale

Una panoramica sulla definizione e le caratteristiche delle città, analizzandone la storia, l'organizzazione e lo sviluppo nel tempo. Vengono considerati i fattori che contribuiscono a definire una città, come il numero di abitanti, la presenza di servizi e funzioni non banali, e l'insediamento circoscritto. Vengono, inoltre, affrontati i temi dell'urbanistica, con esempi di città greche e romane, e dello sviluppo temporale delle città, con particolare attenzione al medioevo e all'età fascista.

Cosa imparerai

  • Come si è evoluta l'organizzazione urbana nel corso della storia?
  • Quali sono gli elementi che caratterizzano una città?
  • Quali sono le principali caratteristiche delle città medievali e di quelle dell'età fascista?

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 21/10/2019

AsiaG
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Scarica Definizione e caratteristiche delle città: storia, organizzazione e sviluppo - Prof. Macch e più Appunti in PDF di Geografia solo su Docsity! Geografia culturale Secondo semestre 2019 Cos'è una città? Definire una città non è per niente semplice, ciascuna di esse si presenta come un elemento del tutto unico nel suo genere. Istintivamente l'uomo riesce a riconoscere se si trova o meno all'interno di una città, oppure se in una particolare zona di essa. L'unico problema è trovare degli elementi in comune, oppure dei parametri attendibili, che ci possano aiutare a dare una definizione univoca di città. • Si può considerare una soglia minima di abitanti? No, perché ciascuna città a un valore minimo differente che può aiutare a definire una città, in Austria una luogo deve avere almeno 5.000 abitanti, in Islanda 200. • Si possono considerare gli agglomerati? No, perché esistono città organizzate in modi differenti, abbiamo città "larghe" come la Groenlandia e "strette" come Genova. Quindi si dimostra molto complicato trovare un criterio universale valido. La città può essere rappresentata a una specifica definizione "La città è il luogo di offerta di servizi e funzioni non banali” La città può rappresentare: • Il modello più evidente di come i gruppi umani organizzano gli spazi • Essa rappresenta il fulcro dei cambiamenti economici, politici e sociali. • Il luogo dove nascono le grandi innovazioni che andranno poi a modificare e migliorare l'intera società. Come afferma l'economista "Max Weber", la città hanno in comune una sola cosa: "Essere un insediamento circoscritto, almeno relativamente” Come nascono le città? Inizialmente, l'uomo viveva una vita prettamente nomade, si nutriva tramite la caccia, la pesca e la raccolta. Le cose cambiano quando l'uomo scopre l'agricoltura nell'area circostante alla Mezza Luna Fertile, dove le prime popolazioni iniziano ad insediarsi stabilmente avvicinandosi sempre di più alla vita sedentaria. Uno dei primi esempi di città è Gerico, un piccolo insieme di abitazioni datato 7000/8000a.C, esso rappresenta un primo esempio di organizzazione urbana. Con il passare del tempo la sedentarietà ha dimostrato numerosi vantaggi: • Il commercio e gli scambi. • più cibo a disposizione, un aumento a livello demografico. • nascita di altre città. Con il passare del tempo le città iniziano a svilupparsi ed ingrandirsi sempre di più. L'organizzazione interna diventa sempre più definita, e i servizi proposti si differenziano in maniera esponenziale. Una seconda caratteristica che distingue le città come Gerico, da quelle più sviluppate è la posizione. Inizialmente le città tendevano ad insediarsi in luoghi molto più vicini alle grandi vie di comunicazione, sia per migliorare la sicurezza, sia il controllo dei confini. Mentre le più grandi città nel tempo si avvicinano sempre di più al centro delle grandi regioni. Le città greche Le città greche nel corso della storia hanno rappresentato un modello fondamentale nella definizione della città attuale. Loro definirono una delle più grandi strutture urbane, la polis. Essa era principalmente suddivisa in tre aree principali: • L'acropoli ovvero la città alta, il luogo posto nel punto più alto della città, spesso protetto da delle cinte murarie, dove si trovavano tutti i più grandi rappresentati del potere politico, sociale e religioso. • L'asty il luogo dove si trovavano le abitazioni del popolo, contadini e commercianti. • Agora, essa ha rappresentato il "centro" della vita quotidiana, il luogo di commercio e scambio. Le cose cambiano quando nel 575 a.C arriva il bisogno di ricostruire la città di Mileto, che dopo essere stata distrutta interamente viene ri progettata da un architetto che introdusse una nuova tipologia di organizzazione interna. L'organizzazione definita "ortogonale" dove vengono messi in evidenza i tre poteri fondamentali: • commerciali • religioso • civile= rappresentato da l'agorà verrà quindi spostata al centro della città come "fulcro" della società Città romane Le città romane adotteranno al pieno l'organizzazione ortogonale, che verrà riproposta in tutte le colonie dell'impero romano. Tale modello si ritroverà infatti in città come Bologna, Chester (Inghilterra). Con la caduta dell'impero romano le città si rivoluzionano totalmente, i barbari attaccano l'impero e la maggior parte di esse vengono o fortificate, oppure abbandonate e rase al suolo. L’età fascista L’età fascista si presenta come l’ultimo grande esempio di organizzazione urbana in grande stile. Appena preso il potere il regime si occupò di dar vita a una campagna di bonificazione delle aree paludose all’interno di tutta la penisola, questa decisione non portò soltanto a un grande aumento di spazio edificabile ma anche a un grande sforzo economico. Da quel momento in Italia esistevano due principali tipologie di città: 1. Città già preesistenti: che vengono modificate inserendo tratti tipici del regime fascista 2. Città create da zero: ovvero, luoghi creati con obbiettivo quello di dar vita a un movimento di propaganda. Questa tipologia si dimostrò molto comune nel Lazio e in Sardegna (esempio: Mussolinia). Ciascuna di esse era caratterizzata da alcuni tratti specifici: • Tutti gli edifici erano erano sviluppati secondo lo stile del razionalismo (linearità, sobrietà, con grandi dimensioni, regolari), con unico obbiettivo quello di incutere timore e ammirazione allo stesso tempo. • Grandi vie di comunicazione poste di fronte ai grandi edifici del regime • Inserimento di piccoli elementi (font) • La piazza diventa non solo un luogo di incontro del popolo, ma anche di esaltazione del potere fascista Il fascismo arriva ad “esportare” le sue città e la sua organizzazione interna anche fuori dalla penisola, come ad Asmara (Africa). …anche l’era socialista Anche il socialismo si approccia a una propaganda molto simile a quella fascista. Esso però ha come obbiettivo quello di creare città egualitaria, ovvero un luogo dove ognuno è allo stesso livello degli altri. (almeno in teoria). Le capitali di fondazione Nel corso degli anni, sono nate numerose città con unico obiettivo quello di rappresentare la sede del potere all’interno di uno stato. Queste città prendono il nome di “capitali di fondazione”. Al mondo esistono 5/6 città capaci di ricoprire questo ruolo. 1. Washington: La città fu fondata dopo la guerra d’indipendenza, essa prese il nome da uno dei più grandi rappresentati del popolo. Furono i vari stati a decidere la capitale, l’idea iniziale fu quella di inserire una piazza all’interno di essa che rappresentasse ciascuno stato. Attualmente, si presentano all’interno della città due poteri principali: • Potere esecutivo: Casa Bianca • Potere Giudiziario: Campidoglio Entrambi posti uno di fronte a l’altro, tra di essi troviamo l’obelisco (colui che rappresenta i poteri della costituzione). 2. Camberra, capitale dell’Australia, essa possiede la stessa organizzazione di Washington (memoriale dele vittime, municipio, palazzo del potere). 3. Islamabad, In Pakistan la città non fu mai completata del tutto 4. Telaviv, detta anche “La collina della primavera”, capitale di Israele. Viene costruita introno al 1909, essa possiede al suo interno un mix di stili differenti. 5. Brasilia, fondata con unico obiettivo quello di trasformare la città in capitale al posto di Rio. Essa possiede una forma davvero particolare. Composta da una grande asse centrale, una piccola area curva e una serie di strade che le congiungono. Questa forma ricorda molto quella di un arco teso e untato verso Nord-Ovest. Come se volesse rappresentare il valore delle risorse interne alla città. 6. Belmopan capitale del Belize, viene creata come città “sostitutiva” a quella distrutta da l’uragano.
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