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geografia delle lingue, Sintesi del corso di Storia e geografia linguistica dell'Europa

pt 1 delle lezioni. sintesi dei powerpoint caricati dal prof con approfondimento delle lezioni

Tipologia: Sintesi del corso

2022/2023

Caricato il 07/07/2023

arianna.renzetti4
arianna.renzetti4 🇮🇹

5

(1)

2 documenti

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Scarica geografia delle lingue e più Sintesi del corso in PDF di Storia e geografia linguistica dell'Europa solo su Docsity! Come nasce la geografia? GEOGRAFIA: termine derivante dal latino; geo: terra, grafia: scrittura=come la terra viene disegnata. Termine utilizzato per la prima volta da Eratostene di Cirene (284-192 c. a.C.), filosofo, matematico e bibliotecario ad Alessandria, nella sua opera Geographika. Lo studio della geografia si diffuse nel XVI secolo. L’invenzione della stampa, la scoperta di nuove terre da parte dei grandi navigatori oceanici, quali Cristoforo Colombo (1451-1506), Amerigo Vespucci (1454-1512), Giovanni Caboto (1450 circa-1498 circa) e Ferdinando Magellano (1480-1521) nonché il forte interesse politico venutosi a creare intorno ai nuovi territori crearono l’humus adatto per lo sviluppo di nuove problematiche inerenti alle tecniche cartografiche allora conosciute. La sfericità della terra diventò un concetto affermato. La navigazione a stima fu abbandonata. Crebbe il bisogno di mezzi strumentali e cartografici sempre più precisi. Ed in questo clima, furono riconsiderati i sistemi di riferimento geografici. “Cos’è un geografo?" "È un sapiente che sa dove si trovano i mari, i fiumi, le città, le montagne e i deserti". "Le geografie", disse il geografo, "sono i libri più preziosi fra tutti i libri. Non passano mai di moda. È molto raro che una montagna cambi di posto. È molto raro che un oceano si prosciughi. Noi descriviamo delle cose eterne". -Antoine de Saint-Exupery, Il Piccolo Principe, 1943 È l’uomo che conferisce alla Terra un significato, un destino, un motivo per esistere. Tutti gli aspetti e le forze della Terra diventano geografici soltanto nell’incontro con l’uomo. La geografia non esiste infatti senza la natura ma nemmeno senza l’uomo. Con la conoscenza geografica comprendiamo sempre meglio il mondo ma anche noi stessi e il dovere di ciascuno e di tutti di operare a beneficio dell’intera umanità. -Osvaldo Baldacci, Perché la geografia (1978) I corsi di Geografia si incentrano sulle relazioni tra UOMO e AMBIENTE. UOMO---> duplice aspetto: 1. è sensibile all’influenza dell’ambiente fisico in cui vive; 2. non è passivo: modifica, secondo il suo tipo di cultura e di organizzazione sociale, l’ambiente in cui vive. Fattori fisici rilevanti per l’uomo: 1) clima; 2) idrografia; 3) orografia (studio dei rilievi). CAMPI DI STUDIO DELLA GEOGRAFIA: GEOGRAFIA UMANA: La geografia umana studia anzitutto la varia distribuzione degli uomini e la dinamica demografica in rapporto alle risorse disponibili e alle strutture socio-economiche; questo filone di studi si denomina “Geografia della popolazione”. Poi la geografia umana si occupa dei segni che gli uomini imprimono sulla Terra. Studia pertanto i tipi e la distribuzione delle dimore a seconda dei modi di vita e delle forme di organizzazione economica e sociale; questo filone viene denominato “Geografia dell’insediamento”. A fine 800, si sviluppò l’interesse e lo studio riguardanti la diffusione delle parlate. In particolare con Ascoli, Gilliéron, Wenker: che intrecciarono la prospettiva geografica con quella storica, ricostruendo le vicende territoriali delle lingue attraverso un metodo sempre meglio definito, la Geografia linguistica. Ascoli fondò la glottologia, definendo il termine e la materia di studio, fra linguistica, antropologia, storia e geografia. Jules Gilliéron fu il primo a utilizzare il termine Geografia Linguistica nella sua opera Etudes de géographie linguistique del 1912. Il geografo considera la lingua come parte fondamentale della cultura; ne indaga la distribuzione spaziale e i flussi, ne esamina i vettori (gli individui, ma anche i libri e i mezzi di comunicazione di massa); raccoglie le informazioni statistiche necessarie ad un’analisi quantitativa. APPIATTIMENTO DEL MONDO: la geografia ha oggi una minore importanza che in passato. Le nuove tecnologie rendono accessibili comunicazioni a distanza, cosicché, diventa sempre più irrilevante il significato di localizzazione e di luogo.
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