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La Geografia Umana: Da Humboldt a Postmoderna, Sintesi del corso di Geografia

La geografia umana è una disciplina complessa che studia l'uomo e il suo impatto sull'ambiente. Dal suo inizio come parte della geografia fisica, alla sua affermazione come disciplina autonoma, la geografia umana ha attraversato diverse correnti teoriche, da determinismo a ecologismo. La storia e le principali idee di questa disciplina, da alexander von humboldt a paul vidal de la blache, passando per karl ritter e ratzel.

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 30/08/2021

curlylu
curlylu 🇮🇹

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Scarica La Geografia Umana: Da Humboldt a Postmoderna e più Sintesi del corso in PDF di Geografia solo su Docsity! La geografia umana pone il focus nell’antropizzazione, dunque l’uomo. Inizialmente questa disciplina non aveva una propria identità, ma era parte della geografia fisica. Dall'800 in poi, la geografia umana ha acquisito lo status di una vera e propria disciplina. Quando parliamo di geografia umana parliamo di una geografia molto complessa, in quanto con l'avanzare delle tecnologie, l'uomo ha un forte impatto sull'ambiente. Come la storia si divide in diversi periodi e ambiti, anche la geografia ne ha, ovviamente non hanno come principale orientamento il fattore tempo, ma i vari ambiti in cui si articola: geografia dell'ambiente, geografia industriale, geografia delle sedi, cartografia, geografia edile... Proprio nella seconda metà dell'ottocento vengono istituite, dai singoli paesi, le identità geografiche. Questa fase coincide con il colonialismo europeo, dunque era importante studiare territori che diventano colonie dei paesi europei. PRINCIPALI CORRENTI DEL PENSIERO REGIONE GEOGRAFICO: Fine 800 inizi È tin NATURALE ) 1903-1950 | REGIONE Determinismo, possibilismo (ecologismo LOGISNIO UMANISTA RE r Pi SSDIET “ 0g 7 . Poe» 7 nora umanista) e analisi spaziale ( funzionalismo), si | FUNZIONALISMO FUNZIONALE sono succedute molte rapidamente, seguite GEOGRAFIA SIFTEMICA: REGIONE roprio da correnti di geografia contemporanea: 50019 | SISTENICA proprio e “N71 ci 8808! po GEOGRAFIA RADICALE _ sistematica, radicale (marxista) ed ecologista; GEOGRAFIA MARXISTA ANNI °90 sfe » i si GEOGRAFIA ECOLOGISTA] 1970 1991 | FOGRSTENA infine geografia di percezione , culturale e GEOGRAFIA DELLA 176 II | REGIONE ssizio | Postmoderna. PERCEZIONE VISSUTO” ANNLSO-90 iPor REGIONE CULTURALE ANNI *90 1N GEOGRAFIA POSTMODERNA | por - Determinismo: detta anche scuola tedesca , si sviluppa tra la fine dell'800 e inizi 900 . Secondo quiesto pensiero, prima corrente di geografia umana, l’organizzazione territoriale è dettata dalle componenti fisiche, vede dunque la comunità umana organizzare il terriorio in base alle caratteristiche dello strato subfisico. Alexander Von Humbold è il padre della geografia umana, appartenente a questa scuola di pensiero, studiò presso la cattedra di Kant, il quale possedeva una cattedra di geografia. Fece diversi viaggi ed i suoi testi nelle varie regioni, esprimono i suoi metodi per l’analisi geografica. Nel 1859 scrive “Kosmos”, e fa emergere l’importanza dell'immagine diretta . Il principio più importante è quello della casalità: rappoorto causa-effetto (se il terreno è vulcanico è molto fertole, allora si avrà una buona agricoltura). Quando analizzava i territori, analizzava gli effetti di quei luoghi,cercando di capire il perché di quella data di organizzazione territoriale. Di fatti portava con lui moltissimi strumenti tipici della geografia fisica , in quanto il determinismo era un rapporto unidirezionale tra la geofria umana. Alto elemento fondamentale dell'autore, era il rapporto uomo-natura : impatto antropologico sulla natura. Altri autori importanti sono Karl Ritter , il quale scrive che la natura è immanente nella storia: la storia è condizionata dalla natura. | popoli hanno contatto con altri popoli in funzione delle risorse che possiedono i territori, dunque intende la natura come risorsa, che in fluenza la storia stessa. Ed è dunque impossibile capire la storia, se non si studia e capisce il territorio e le sue risorse in cui questi popoli si articolano - nel libro Erdukunde- . Anche Ratzel fu importante : antropologia dell’uomo è il nome della sua opera, e pone in primo piano l'aspetto umano nell'indagine geografica. Il determinismo dice che la regione non può che essere una regione naturale: la coesione territoriale è fondamentale e detrmina il substrato geografico. Oltre al concetto di regione , davano importanza al fattore clima e al fattore vegetazione. Insieme a questi parametri si parla di paesaggio : insieme delle componenti materiali di un ambito territoriale che vengono percepite da un determinato osservatore e da diversi punti di vista. Per il determinismo, il paesaggio non può non nessere altro che paesaggoi naturale Possibilismo : inizia nel novecento sino alla metà del novecento . Nasce dalla considerazione fatta da alcuni geografi , tra cui Lucien Gallois : alcune regioni non possono essere analizzate soltanto con criteri deterministi, in quanto hanno subito variazioni di campi diversi . Parlare solo di substratio fisico del determinismo, è riduttivo. La sua analisi emerge nel testo del 1908, REGIONS NATURELLES, dove mette in evidenza il rapporto storico-geografico, che varia da paese a paese. Molti italiani hanno abbracciato questa visione e hanno visto il paesaggio come un risultato della sovrapposizione geografica-storica. Il possibilismo dice che il substrato fisico offre limitazioni e opportunità. La comunità umana non è passiva, bensì attiva: sceglie quali risorse utilizzare, come modificare il territoio, in base alla sua cultura ed alle sue conoscenze: si pensi alle pianure pontine. Questa offriva molti limiti, ma l'uomo attraverso le conoscenze scientifiche-tecnologiche, ha operato un proicesso di bonifica, facendo emergere l’oppurtunità di quella zona. Altro esempio possono essere la creazione dei versanti, che rendono produttivi spazi che non opffrivano possibilità. Stesso fattore è l'utilizzo dell'acqua come risorsa elettrica , passando da economia rurale ad industriale. Il padre del possibilismo è Paul Vidal de la Blache. Scrive diversi articoli sul paesaggio: il quale è considerato prodotto della storia -> espressiome concrteta dell'incontro tra comunità umana e substrato fisico. Altro aspetto importante è il genere di vita: fattori non naturali, a volte intangibili, che vanno a connotare l'identità di una comunità ed il suo avanzamento in campo scientifivo-tecnologico. Questi fattori immateriali potrebbero sembrare lontani dalla geografia, ma così non è : basti pensare agli aspetti culturali come la religione, che influenza il rapporto uomo-ambiente. Per questo aspetto Paul Vidal de la Blache fu criticato perché si pensava che la geografia fosse basata sul “visibile”. Egli si difende dicendo che la geografia è scienza dei luoghi, non degli uomini. Ciò che detrmina una regione non è il substrato fisico, ma la comunità umana con il suo genere di vita : i parametri di regionalizzazione sono dunque differenti rispetto al determinismo, in quanto per i possibilisti, vi è una corrispondenza perfetta tra comunità, paesaggio e genere di vita, che danno unicità e coesione ad un territorio... ogni comunità umana, avendo identità differente, ha una propria unicità. Funzionalismo : un territorio è anche influenzato dalle relazioni con altri territori . La geografia è sienza dell'interazione spaziole, non si parla più di territorio, ma di spazio : territorio presuppone qualcosa di concreto, lo spazio è astratto. | maggiori esponenti furono Richard Hartshorne, Edward Ullman ed Hagerstrand. Con la new geography , ossia funzionalismo , la geografia diventa nomotetica : osservare e studiare la realtà territoriale e creare nuovi modelli . Inoltre vi è la specializzazione tematica , che studia gli aspetti specifici dell’area interessata , secondo dati scalari, fondamentali di questa nuova corrente. L'analisi spaziale si basa su tre aspetti : teorie delle località centrali, della localizzazione industriale , della rendita . Pone al centro l’analisi quantitaviva , piuttosto che qualitativa. La regione è funzionale: la città è l'elemento più importante, in quanto è il punto in cui si uniscono funzioni esportatrici di grande rilievo, avendo la caratteristica di portare in lei lavoratoiri e turisti. La regione è tenuta insieme dalla forza di polarizzazione di una determinata città rispetto a quelle circostanti. Aggiunge che la regione funzionale ha la funzione di metropoli che regola le regioni circostanti in un rapporto gerarchico, regolate dal pso funzionale di ciascuna città. Negli anni 70 il funzionalismo, perde la sua predominanza a livello di analisi territoriale, a causa di diverse crisi ( settoriali, energetiche , industriale, alimentari...) .
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