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Geografia Umana IV, Dispense di Geografia

Una panoramica sulla definizione di geografia, le sue due principali branche (fisica e umana) e i concetti fondamentali dello spazio, dell'ubicazione, della direzione, della distanza e della scala. Vengono inoltre analizzate le caratteristiche fisiche e culturali dei luoghi e il loro impatto sull'azione umana.

Tipologia: Dispense

2021/2022

In vendita dal 30/06/2022

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giada-saitta-1 🇮🇹

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Scarica Geografia Umana IV e più Dispense in PDF di Geografia solo su Docsity! 1 Geografia capitolo 1 Il termine geografia significa letteralmente descrizione della Terra, ma in realtà questo compito spetta a quasi tutte le scienze. Infatti, essa potrebbe essere definita meglio come IL SAPERE CHE HA COME INTERROGATIVO DI PARTENZA IL MOTIVO PER CUI I FENOMENI DIFFERISCONO DA LUOGO A LUOGO SULLA SUPERFICIE TERRESTRE. La geografia concerne lo spazio e che in esso agisce. La geografia FISICA rivolge la sua attenzione al versante fisico del rapporto uomo- ambiente: si interessa delle forme fisiche della Terra e della loro distribuzione, di combinazione dei suoli o dei tipi di vegetazione e consimili. La geografia UMANA si occupa del mondo come esso è e come potrebbe essere. Il suo ambito specifico di interesse è quello degli esseri umani. Nella geografia UMANA confluiscono tutti gli interessi e gli ambiti della geografia che non sono direttamente connessi con l’ambiente fisico. La geografia UMANA giova mirabilmente agli obiettivi di un’educazione alla socialità. Essa aiuta a comprendere il mondo in cui viviamo, le vicende che riguardano popoli e paesi differenti, chiarisce i contrasti fra società e culture, e fra i paesaggi umani sulla Terra. Infine chiarisce i sistemi economici, sociali e politici all’intento della comunità in cui viviamo. Lo studia della geografia UMANA può servire a rendere l’umanità meglio informata e preparata ad affrontare questioni relative alle comunità. Lo SPAZIO può essere inteso sia in senso ASSOLUTO sia RELATIVO. Lo spazio assoluto è indipendente dalla natura dei fenomeni che consideriamo operanti in esso. Lo spazio è uguale a se stesso è matematicamente determinabile. Lo spazio assoluto è quello di Euclide, della fisica classica, di Galileo e di Newton. Esso è fondamentale per la redazione di carte di tipo tradizionale e per la spiegazione di fenomeni di ordine fisico ambientale. Lo spazio relativo, al contrario, varia le sue proprietà in funzione dei fenomeni operanti. In geografia UMANA lo spazio relativo può essere considerato come un prodotto sociale dipendente dalle attività e dalle interrelazioni tra di esse. Come mutano le interrelazioni fra le attività, muta anche lo spazio relativo. Alcuni studiosi considerano insufficiente la mozione di spazio relativo e chiamano in causa quella di spazio relazionale che sottintende una concezione di spazio relativo ancora più malleabile e in dipendenza dalla natura dei fenomeni studiati. * I luoghi hanno un’indicazione, una direzione e una distanza in relazione ad altri luoghi. * Un luogo ha una dimensione. La scala è importante. * Un luogo possiede sia una struttura fisica sia un contenuto culturale. * Le caratteristiche dei luoghi si sviluppano e variano nel corso del tempo. * Gli elementi di un luogo sono in correlazione con altri luoghi. * Il contenuto dei luoghi è strutturato e spiegabile. * I luoghi possono essere raggruppati in unità definibili regioni, in base alle l’ore somiglianze e differenze. L’ubicazione, la direzione e la distanza rappresentano i MODI con cui si valuta lo spazio che ci circonda e la posizione in relazione ad altri elementi o luoghi di interesse. L’ubicazione-> l’ubicazione dei luoghi e dei fenomeni costituisce il punto di partenza di qualsiasi movimento e azione all’interno dello spazio. Esistono due tipologie di ubicazione: ASSOLUTA E RELATIVA. L’ubicazione assoluta/matematica consiste nell’identificazione del luogo sulla base di sistemi di coordinate (come l’UTM basato su una serie di 60 fusi longitudinali o il reticolato geografico di meridiani e paralleli). 2 L’ubicazione assoluta è unica per ciascun luogo descritto, è indipendente da qualsiasi altra caratteristica od osservazione riguardo a quel luogo. L’ubicazione relativa-> l’ubicazione relativa è la posizione di un luogo in relazione a quella di altri luoghi o attività. L’ubicazione relativa esprime l’interconnessione e l’interdipendenza spaziale e può avere implicazioni sociali ed economiche. L’ubicazione relativa informa sul fatto che gli individui, le cose e i luoghi esistono non in un vuoto spaziale, bensì in un mondo di caratteristiche fisiche e culturali diverse a seconda del luogo. La direzione è il secondo concetto spaziale universalmente noto e utilizzato. La direzione può essere espressa in termini ASSOLUTI O RELATIVI: la direzione assoluta-> si basa sui quattro punti cardinali che appaiono in modo uniforme e indipendente in tutte le culture per il fatto che sono derivati dai fatti della natura. La direzione relativa/ relazionale-> è basata su riferimenti direzionali variabili per ubicazione e di conseguenza per usi e costumi. La distanza associa l’ubicazione e la direzione in un concetto di uso comune. La distanza può essere considerata sia in senso ASSOLUTO sia RELATIVO. La distanza assoluta-> si riferisce alla separazione spaziale tra due punti sulla superficie terrestre, misurata secondo unità standard convenzionali. La distanza relativa-> trasforma queste misurazioni lineari in altre unità più significative per il rapporto spaziale in questione. Spesso la trasformazione della distanza lineare è di natura psicologica. Scala-> tecnicamente la scala suggerisce il rapporto matematico tra le dimensioni di un’area geografica su una carta e le dimensioni effettive dell’area rappresentata sulla superficie terrestre. La scala è una caratteristica di tutte le carte geografiche ed è essenziale per cogliere il significato di quanto su due esse è rappresentato in termini di superficie. La scala determina il livello di generalizzazione rappresentato. Concetti, relazioni tra fenomeni e possibilità di conoscenza che hanno significato su una scala possono risultare inapplicabili su un’altra scala. Tutti i luoghi hanno attributi fisici e culturali che lo contraddistinguono gli uni dagli altri conferendo loro caratterizzazione, potenzialità e significato. I geografi si interessano sull’interfaccia fra essere umano e ambientale. Le caratteristiche fisiche connotano aspetti naturali del luogo, come il clima e il suolo, la presenza o l’assenza di fonti idriche e risorse minerarie. Tali caratteristiche del paesaggio naturale rappresentano il contesto all’interno del quale si svolge l’azione umana. Le circostanze ambientali hanno un impatto diretto sul potenziale e sulla solidità dell’agricoltura, e indirettamente possono incidere su variabili come la struttura dell’occupazione, i flussi commerciali, la distribuzione della popolazione e i regimi alimentari nazionali. L’ambiente fisico presenta allo stesso tempo vantaggi e svantaggi ai quali gli essere umani devono far fronte. L’uomo, occupando un dato luogo, allo stesso tempo me altera le condizioni ambientali, di fatto ogni attività umana lascia l’impronta sul suolo, sull’acqua, sulla fauna, flora e sull’atmosfera. La manifestazione dell’attività umana è costituita dal paesaggio culturale. I luoghi interagiscono fra loro in modi strutturati e comprensibili, e per descrivere i processi e i modelli che assume tale interazione spaziale è necessario introdurre i concetti di ACCESSIBILITÀ E CONNETTIVITÀ. Per affrontare il problema dell’interazione spaziale, Tobler formulo la PRIMA LEGGE DELLA GEOGRAFIA, la quale recita “ogni cosa è correlata a ogni altra cosa, ma le cose vicine sono più correlate tra loro di quelle lontane.” In base a ciò l’interazione tra i luoghi dovrebbe perdere in intensità e frequenza all’aumentare della distanza tra di essi. Si tratta di una particolare formulazione dell’idea di DECADIMENTO CON LA DISTANZA.
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