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La Germania dopo la Prima Guerra Mondiale, Dispense di Storia

La situazione della Germania dopo la Prima Guerra Mondiale, con particolare attenzione alla formazione della Repubblica di Weimar, alla crisi economica del 1919-1923, alla figura di Gustav Streseman e alla crescita del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori. Vengono inoltre descritti gli accordi di Locarno del 1925 e il crollo di Wall Street del 1929.

Tipologia: Dispense

2022/2023

In vendita dal 07/11/2023

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letizia-ricciardella 🇮🇹

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Scarica La Germania dopo la Prima Guerra Mondiale e più Dispense in PDF di Storia solo su Docsity! GERMANIA DOPOGUERRA L’ultimo anno di guerra fu particolarmente difficile per i tedeschi che chiedevano pace e democrazia. Anche in Germania il mito della rivoluzione aveva scaturito molti consensi e portò a formare consigli che avviarono una stagione di lotta. Il 9 novembre 1918 la monarchia fu travolta e fu proclamata la repubblica. Successivamente la Germania firmò l’armistizio con i francesi e gli inglesi. Il presidente di questo governo Friedrich Ebert si impegnò a formare un’assemblea costituente (assemblea a suffragio universale ed incaricata di redigere una Costituzione). 2 partiti… Il movimento socialista aveva come componente maggiore il Partito Socialdemocratico che intendeva avere un sistema parlamentare, considerava i consigli degli operai solo istituzioni transitorie. Questo portò allo scontro con un’altra ala del movimento che incoraggiava e sosteneva i consigli dei lavoratori: la Lega di Spartaco, successivamente diede vita al Partito Comunista. (Italia partito comunista nel 1921 sotto influenza di Lenin) Weimar Il 19 gennaio 1919 si tennero le elezioni prime a suffragio universale e i risultati premiarono il partito di maggioranza: Partito Socialdemocratico Indipendente. Nacque quindi un governo di coalizione con il partito cattolico Zentrum. L’Assemblea si mise a lavoro sulla cittadina di Weimar e fu in grado di dare al paese una Costituzione. La Germania divenne una Repubblica federale (un governo che prevede delle suddivisioni al suo interno), il potere legislativo andò al Parlamento (decretare leggi), il potere esecutivo andò al governo presieduto da un cancelliere (primo ministro) (attuazione dee decisioni). Il presidente della repubblica veniva eletto ogni 7 anni dal popolo. Il presidente nominava il cancelliere, comandava le forza armate e poteva sottoporre a revisione qualsiasi legge. L’articolo 48 della Costituzione stabiliva che il presidente poteva prendere decisioni per rispettare le misure di sicurezza pubblica e ristabilire l’ordine. Nello stesso periodo a Versailles fu firmato il trattato di pace che vedeva la Germania come unica responsabile, questo rafforzò il nazionalismo tedesco ma vi furono comunque problemi di riparazione. Il paese doveva pagare un’alta tassa punitiva per più di 40 anni. Anche in Germania si accusano i socialisti e i democratici di aver firmato l’armistizio e si uccise persino l’uomo stesso che li firmò. Difficolta economiche 1919/1923 La difficoltà di pagare queste riparazioni di guerra causò una forte crisi economica. Inoltre la Francia colse l’occasione di un mancato pagamento del 1923 per conquistare il territorio della Ruhr, i tedeschi risposero con la resistenza passiva semplicemente gli operai si rifiutarono di collaborare con il nemico. Nel 1923 il dollaro era divenuto pari a 4300 marchi d’oro, i salari vennero ridotti a spiccioli e persino i risparmi vennero a mancare. Questi anni dal 1919 al 1923 (Italia biennio rosso dal 1919/1920) furono seguiti da gravi tensioni sociali e politiche, ci fu un tentativo rivoluzionario della Lega di Spartaco, alcuni gruppi propagandavo un nazionalismo esasperato e risentiva per una pace ingiusta (in Italia vittoria mutilata). Il più attivo fra questi gruppi era il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori fondato a Monaco nel 1920 da Adolf Hitler. Il suo partito tentò un colpo di Stato nel 1923 ma vennero arrestati. (I fasci di combattimento di Mussolini nati nel 1919) Gustav Streseman 1925/1929 Sempre in quell’anno si prese il compito di far uscire la Germania dalla crisi Gustav Streseman, di formazione democratica-liberale; formò un governo di coalizione con lo Zentrum e gli obiettivi fondamentali erano il risanamento dell’economia e la riapertura del dialogo con le potenze vincitrici per la riparazione. Ci fu una riforma monetaria che sostituì il vecchio marco in Rentemark. L’aiuto decisivo per la politica venne dagli Stati Uniti ove un economista americano, Charles Dawes elaboro un piano per il risanamento economico della Germania. Prevedeva dei capitali in Germania e soprattuto essa non poteva risarcire nulla alle potenze vincitrici senza una macchina produttiva industriale. -Nel 1925 se ne costatarono dei buoni risultati, il 40% della popolazione era occupata, la ripresa fu ininterrotta ma dipendeva totalmente dall’estero. Così nel 1929 quando la depressione colpì il paese la crisi ritornò più forte che mai. -Nel 1925 ci furono anche gli accordi di Locarno con la Francia per una convivenza più pacifica in Europa, la Germania inoltre riconosceva la perdita dell’Alsazia e della Lorena. -Dunque tra il 1925 e il 1928 la Germania attraversò un momento di stabilità e ripresa economica tuttavia l’opinione pubblica era indirizzata sul fatto che la sua economia era presieduta da finanziamenti esteri, accresceva un forte nazionalismo e i ceti medi erano ancora costretti a dei sacrifici economici. -Nel 1925 morì anche il presidente Ebert che fu sostituto da Hindenburg nominato principalmente dai comunisti dalle elezioni del 1928, il governo però ebbe comunque bisogno di una coalizione e con il partito cattolico di Muller, nominato poi cancelliere. 1929/1932 -il crollo di Wall Street si fece sentire, persero il lavoro quasi il 50% della popolazione e le industrie chiusero o fallirono -il governo di Muller non rappresentava dunque un’autorità credibile ma anzi era debole ed infatti nel 1930 fu costretto alle dimissioni. Passò il potere del governo a Bruning, eletto dal presidente stesso. -la repubblica di Weimar crollò e questa politica esautorò sempre di più il Parlamento. Seguendo l’articolo 48 il presidente Hindenburg e Bruning decisero di sciogliere il Parlamento e indire nuove elezioni sotto un clima violento e confuso fra nazisti e comunisti. Il successo maggiore fu quello del partito di Hitler, anche i comunisti ottennero voti e il partito socialdemocratico perse voti. -nel 1930 Hitler era divenuto una figura importante nella società, nel 1932 si tennero le elezioni presidenziali e fu proprio Hitler il candidato contrapposto a Hindenburg -Hindenburg licenziò Bruning e incaricò di formare un nuovo governo a Hitler il 30 ottobre del 1933 (il 30 gennaio del 1922 Mussolini prese il potere dal re). NAZISMO Il nazismo può essere ricondotto all’insoddisfazione degli esiti della prima guerra mondiale, alcuni vedevano la sconfitta come una pugnalata alle spalle nei confronti dei pacifisti verso i tedeschi ancora sul campo militare. Nelle premesse del partito nazista vi era una forte presenza della razza pura, il mito dell’arianesimo. Era intesa come unità di sangue e cultura, era la stirpe eletta. Quindi occorreva sottomettere le razze inferiori: il razzismo era diventata l’arma ideologica nazista. Identificò nell’ebraismo la fonte di tutti mali che affliggevano alla Germania, ma la difesa della razza doveva essere esercitata anche contro gli zingari, gli omosessuali, i portatori di handicap che erano tutti colpevoli di contaminare la razza. Strumento di questa rigenerazione era il Reich (impero) autoritario e che educasse la popolazione alla disciplina e alla lotta. L’unità spirituale del popolo era il Fuhrer (capo supremo) che in questo caso era presieduto da Hitler, una guida infallibile. Nella sua infanzia Hitler era un uomo dalle modestie qualità, un pessimo studente e mediocre pittore fu proprio la prima guerra mondiale a far rivendicare le ingiustizie della Germania. Nel 1923 durante la sua prigionia per il colpo di stato scrisse Mein Kampf (la mia battaglia) dove erano già note le idee di nazismo: -la lotta contro il liberismo e il disprezzo verso la democrazia -la lotta al marxismo (comunismo) -la lotta contro gli ebrei, accusati di controllare la finanza e lo sfruttamento del paese Hitler era visto come il capo carismatico capace di ridare al popolo lo spazio vitale perso, esso si trovava sostanzialmente ad Est quindi c’era bisogno di un asservimento dell’inferiore razza slava, implicava anche la distruzione dell’URSS. La forza militare diveniva il mezzo supremo della Germania. Per raccogliere maggiori consensi Hitler formò le truppe d’assalto (SA) per colpire organizzazioni comuniste.
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