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Ghiberti appunti universitari: arte nel tempo+ appunti, Appunti di Storia dell'Arte Moderna

appunti universitari su Ghiberti x esame arte moderna

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 22/08/2019

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giulia-pat-8 🇮🇹

4.3

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Scarica Ghiberti appunti universitari: arte nel tempo+ appunti e più Appunti in PDF di Storia dell'Arte Moderna solo su Docsity! LORENZO GHIBERTONE (1378-1455): insieme a Masolino e Michelozzo ebbe un ruolo fondamentale nella diffusione del Rinascimento: riuscì a fondere il gotico internazionale con la bellezza del classicismo, inserendo le sue figure in scene costruite con una prospettiva più intuita che reale. La formazione di Ghiberti avvenne nella bottega del padre e, più o meno negli stessi anni, si formavano Brunelleschi, Donatello e Luca della Robbia. Durante un viaggio a Pesaro venne informato del concorso della Porta Nord del Battistero e, nel 1401, tornò a Firenze dove si mise al lavoro per la formella. Tra il 1412 e il 1416 si concentrò nelle nicchie di Orsanmichele ed eseguì una stata per l’Arte di Calimala. PORTA NORD del BATTISTERO (1403-1424): su come procedesse il lavoro non si hanno notizie ma si pensa che entro il 1415 la maggior parte dei rilievi fossero finiti e che gli anni successivi furono necessari per la rifinitura. Nel 1423 si ordinò la doratura della porta per accrescerne il prestigio e, solo l’anno successivo, la porta fu collocata nel lato rivolto a Santa Maria del Fiore ma successivamente venne spostata per far posto alla Porta del Paradiso. Le fonti di ispirazione furono molte: dall’arte classica al gotico. Il risultato fu importante grazie all’assimilazione di tutti questi modelli, al gusto dell’artista e alla fantasia creativa. Le figure sono sporgenti ma caratterizzate da un punto di vista spaziale e prospettico. (Noi abbiamo visto “Annunciazione”, “Crocifissione”, “Sacrificio di Isacco”, “Flagellazione”). PORTA del PARADISO (est) (1425-1452): è la porta principale situata davanti al Duomo, rappresenta il capolavoro del Ghiberti. Soddisfatti del risultato della Porta Nord del Battistero, gli Operai decisero di affidare la terza porta a Ghiberti. All’artista venne data la libertà interpretativa del tema, che doveva riguardare scene dell’Antico Testamento, scelte da Lorenzo Bruni (cancelliere della Repubblica). Inizialmente lo schema doveva essere simile a quello delle altre porte, con 28 formelle, di cui 8 riservate a singole figure di profeti. Ghiberti però decise di rinnovare questo schema, riducendo il più possibile le ripartizioni, riducendo il numero delle formelle e ingrandendone il formato, preferendo la forma quadrata, anziché il quadrilobo. Descrizione: ogni battente è incorniciato da listelli dorati: quelli orizzontali mostrano un personaggio biblico sdraiato, quelli verticali ne hanno cinque. Le file verticali di ciascun battente hanno 5 scene, circondate da cornici. Ogni pannello raggruppa più storie bibliche rappresentate contemporaneamente. Arrivano così ad essere rappresentate più di 50 scene in tutto. Ghibertone dimostrò di essere capace di aggiornare il suo stile alle novità rinascimentali, soprattutto legate alle attività di Donatello, verso cui stile stiacciato Ghiberti è debitore. Il tema generale è quello della Salvezza, fondato sulla tradizione latina e greca. Formelle fatte: “Storie di Giuseppe”, “Incontro tra Salomone e la regina di Saba”, “Storie di Isacco”. “Santo Stefano” (1427-28, Orsanmichele): Santo Stefano fa parte delle 14 statue protettrici delle Arti di Firenze nelle nicchie di Orsanmichele. Fu commissionata dall’Arte della Lana. La statua ritrae Santo Stefano secondo le fattezze tradizionali del fanciullo con la dalmatica, ovvero una veste romana rimasta in uso come simbolo della liturgia, avvolto da un mantello che disegna un elaborato panneggio. Nella mano destra tiene un libro e in quella sinistra un pennino andato perduto. La statua non è particolarmente apprezzata dalla critica, che la considera approssimativa nei dettagli. Il Vasari ne ha apprezzato solamente la verniciatura in bronzo. La critica più recente ha però messo in luca l’attenzione alle volumetrie e all’impostazione classica.
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