Giacomo Leopardi, biografia, fasi del pensiero e breve descrizione delle opere, Appunti di Italiano

Scarica Giacomo Leopardi, biografia, fasi del pensiero e breve descrizione delle opere e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Giacamo Lespardi (1798-1837) BIOGRAFIA -Unbambino prodigio che ama così tanto lo studio da compromeltere la sua salute fisica. Fiv da bambino comincia a scrivere, a 10 anni comincia a dissertare sw agomenti eruditi e nel 1816 (18 anni) interviene nella pesizione di Lespardi: —r A partire dal 1818 comincia a dedicarsi anche alla poesia, male sue prime produzioni sone ssprattutto sw Vive in un ambiente molto isslato e questa è una delle caratteristiche della sua vita-> Recanati (luogo di nascita) viene percepito come il “natio borgo selvaggio”, un luego da cui scappare perché heppo provinciale e extremis o viene così atto riprecipitare nell'solamente e nella noia del suo paese natale. > 1819, aveva fabsificato è documenti e finto di allontanarsi con ib permesso del pace. 1819: avviene una svolta > passa dalla cosiddetta fase dell'audizione alla conversione filosofica. Grazie @ questo nuovo corso del suo pensione si apre una fase molto creativa e fertile che lo spingerà a produme e gli ispirerà la composizione di alcune Canzoni e alcuni Idilli, ma anche ad iniziare a concepire le “Operette Morali” e lo “Zibaldone”. Finalmente, nel 1822 i genitori gli concedono di uscire e si reca quindi a Roma, dallo zio Carlo Antici, un viaggio pev cui Leopardi nune grandissime aspettative: immagina di vedere una grande città, di vivere in uv ambiente vivace dal punte di vista intellettuale, ma in realtà l'ambiente culturale romano le delude fortemente, 1 perché Romain quegli anni era una città molto provinciale, c'è poca cicelaziene di idee e di cultura. Ritorna quindi a Recanati e qui si dedica alla composizione delle “Operette morali” (1824). Sw lui, però, vimane forte il proposito di fugge, voleva hevare un impiego in modo da potersi allentanme da Recanati e vivere in un'alta città. Così dal 1825 al 1829 compie alcuni siaggi e soggiowni, ma i lavori che svolge nor gli bastano per vivere > i pariodi più fecondi seno quello [ISTERMASTOUAMS PIANA. perché in questi anni ha mode di ente in contatto con albi intellettuali con cui scambiare idee e vive finalmente una vita felice, più piena © attiva. Grazie a questi soggiorni, infatti, lui viene di nuovo toccate dall'ispiazione peetica> hail 1828-29 compone i <<Canti pisane-recanatesi>>. Nel 1828 ritorna a Recanati, che cumai rappresenta una prigione, lui nen riesce più ad adattarsi all'immobilismo e alla sonnolenza di questa cittadina. Così, qrazie all'aiuto di alcuni amici che riescono a fare unov colletta e aiutarlo economicamente, può tasferinsi a Firenze. Qui frequenta alcuni salotti famosi e si Pioprio a Fienze conosce un giovane intellettuale napoletano, Antonio Ranieri. Successivamente, Giacomo si hasferisce a vivere con Antonio: dope un soggiorno a Roma, infatti, si hasferisce definitivamente a Napoli, anche perché i genitori sù Così, nel 1833, va a vivere con Ranieri a Napoli, città che amerà metto perché gli consente di assaporare la solitudine passeggiando ai piedi del Vesuvio e ilsuo buon dima migliorerà le suo precarie condizioni di salute. Proprio qui scrive i susi ultimi Canti, ma in particolare il suo ultimo capolavoro, La Ginestra. Vivei suoi ultimi anni felico e lontano da Recanati e soprattutto isphato, perché sive il suo capolavoro. Muore nel 1837 a Napoli, dspo che le sue condizioni di salute si sono imimediabilmente aggravate. paese natale, dell'isolamento e la prigione in cui deve vivere, che lo rende anche diverso rispetto agli intellettuali suoi contemporanei > lui è un autedidatta, non frequenta le scuole e siforma grazie alla biblioteca del padre Monalde: Alhe delle sue caratteristiche che lo rendono diverso dagli altri sone TETRA, acesa una grave malattia agli occhi (infatti vedeva pochissimo), una foruna di tubercolosi ossea l'aveva reso gobbo. -Fu un intellettuale motto critico nei confronti della società, polemico verso la cultura liberale e verso ogni tipo di spiritualismo. Infatti, la sua founazione è rigidamente materialistico-sensistica, che gli peumette di guardare in maniera disincantata l'esistenza umana. Grazie a queste condizioni lui elabora un pensino anomalo rispetto agli albi autori, come Foscolo e Manzoni, lui vive unvesistenzar prigione i sia dal punto di vista fisico, perché segnata dalla malattia, sia dal punte di vista della casa, perché Recanati è il <<natio borgo selsaggio>> © quindi un paese prigione, rappresentato soprattutto dal palazzo del conte Monalde. > Tutte ciò fa sì che Leopardi elaberi un pensiero del tutte sriginale che da un late le inserisce nella comente del Romanticismo emopeo, perché la sua poesia è espressione di una realtà immaginesa, dei moti dell'animo, dell'infinito, dell'io