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Gian Piero Brunetta, Guida alla storia del cinema italiano (1905-2003) RIASSUNTO, Sintesi del corso di Storia Del Cinema

Era del muto, anni del fascismo e guerra, neorealismo e la rinascita dei generi, anni 60, anni 70-oggi

Tipologia: Sintesi del corso

2016/2017

Caricato il 01/10/2017

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Scarica Gian Piero Brunetta, Guida alla storia del cinema italiano (1905-2003) RIASSUNTO e più Sintesi del corso in PDF di Storia Del Cinema solo su Docsity! Cinema italiano ha sempre cercato di stabilire dei ponti con le tradizioni letterarie, teatrali, pittoriche. La presa di Roma di Filoteo Alberini (1905) 250 m. fonti iconografiche e fotografiche (dipinti di Cammarano, fotografie del Fuminello). Scenografie di Cicognani. Cinema ambulante Baracconi in piazze, fiere e feste. Si mescolano vari generi di spettacolo popolare. La crisi degli spettacoli ambulanti s’avverte già alla fine del primo decennio: molti impresari diventano proprietari delle sale urbane. Il primo Cinematografo Splendor è torinese e viene aperto in via Roma da Michele Sala nel 1898. Stefano Pittaluga- primo vero imprenditore moderno, capace di ottenere sostegno governativo all’industria del cinema. Le capitali del cinema: Torino- assume ruolo di capitale mondiale del cinema. mette in scena testi letterari e teatrali del repertorio internazionale. Case: Ambrosio, Carlo Rossi, Aquila) Roma- celebrazione dei propri fasti imperiali. Case: Società anonima per azioni Cines (1905), Fratelli Pineschi. Napoli- recupera temi della letteratura e del teatro naturalista. Case: Manifatture cinematografiche riunite, Fratelli Troncone. Milano- Luca Comerio ( Saffi-Comerio, nel 1909 con collaborazione di barone Airoldi di Robbiate (1909) Milano Film), Baratti La Film d’Arte Italiana nata nel 1909 sullo scopo di trasferire sullo schermo capolavori del teatro e letteratura, utilizzo del plein air, nel 1912- storie moderne, ma visione del mondo è ancora 800esca. 1912-1914 maggior espansione e consolidamento delle strutture. Massimo splendore dell’industria italiana negli Stati Uniti e il resto del mondo. Crisi comincia già piano piano nel 1909. Cause: - Mutamento delle strategie della produzione internazionale (americana) - Autorità civili e religiose denunciano i pericoli di questa nuova forma di spettacolo - Concorrenza  si creano i prodotti simili tra loro 1913 - Mercati internazionali si chiudono 1917- Roma fa più film di Torino. L’iconosfera cinematografica italiana Iperlinguaggio dove storia, letteratura, teatro, scultura, melodramma, musica, biografie degli uomini illustri. Trascodificazione di tipo prenarrativo- riduzione dei testi letterari ai loro corrispondenti stereotipi visivi. Film dei temi classici sono portati allo schermo per l’accrescimento della cultura nazionale ma anche per l’esportazione della cultura nazionale nel mondo. Romanzieri, poeti, uomini di teatro vengono reclutati dal cinema alla ricerca di un immediata nobilitazione culturale. I film storici Servono da supporto all’ideologia nazionalista. Contribuiscono a riportare alla luce il rimosso d’una storia lontana di cui si rivendica la discendenza a da cui si vuole trarre esempio per i sogni d’oggi. (1912-1914: Quo Vadis?, Cajus Julius Caesar, Marcantonio e Cleopatra, Nerone e Agrippina, Cabiria). Nerone- Maggi, 1909. L’archetipo del genere. Riferimenti iconografici, tableaux vivants, codici dominanti teatrali + movimenti di massa. La caduta di Troia- prospettiva rinascimentale, Odissea Inferno- vuole essere un fedele traduzione visiva delle illustrazioni di Doré al testo dantesco. In tutti questi film vediamo presenti conquiste: immaginazione figurativa, utilizzazione cosciente dello spazio come soggetto della storia, utilizzo della luce, utilizzo delle leggi della prospettiva (dallo spazio bidimensionale  allo spazio tridimensionale) Enrico Guazzoni- primo vero autore del cinema italiano capace di porsi problemi di orchestrazione delle masse, costruzione dell’immagine, organizzazione dello spazio, sintassi narrativa, elementi scenografici… Quo Vadis?- 6 mesi di lavoro, 1500-2000 comparse, luoghi autentici. Modelli del melodramma (vicende sentimentali + intrighi politici). Grande successo negli Stati Uniti. Cabiria: - Uso significativo del carrello e primo piano - Complessità del intreccio - Investimento ideologico - Genialità dei trucchi di Segundo de Chomòn Le basi di Marinetti (1915) Vita futurista del 1916, Settimelli e Corra. Thais di Bragaglia (1917). Scenografie astratte e geometriche di Prampolini. Fallimento del progetto futurista: - Mancanza di competenze tecniche - -ragioni industriali, produttive e distributive non conciliabili con poetica del gruppo Fascistizzazione 9.1.1919 Società anonima Unione Cinematografica Italiana (UCI). Sostegno di Banca italiana di sconto e Banca commerciale italiana. Sfruttamento dei filoni di letteratura popolare, feuilleton, serials, repertori teatrali. Cause della crisi: - Disorganizzazione - Aumento dei costi (pretese divistiche) - Arresto dello sviluppo tecnico - Perdita dei mercati esteri - Concorrenza straniera - Mancato ricambio generazionale, tematico, narrativo - Produttori e registri d’un cinema letterario e teatrale - Cinema troppo condizionato dalla parola - fallimento della Banca italiana di sconto (1921) - Censura Unico tycoon italiano- Stefano Pittaluga Il grido dell’aquila di Mario Volpe (1923)- primo film di propaganda Organismo di produzione dei fascisti- Sindacato istruzione cinematografica (Sic) nato nel 1924 per produrre e diffondere i film educativi  diventa L’Unione cinematografia educativa (LUCE) Il 5 novembre viene trasformato nel Istituto Nazionale Luce alle dipendenze del governo. Dal 1926- per legge i cinegiornali vengono proiettati obbligatoriamente in tutte le sale italiane. Lucio D’Ambra – si pone i problemi del ritmo, esplora territori non realistici, storie assurde. Negli anni 20, commedia è l’unico genere che respira atmosfera internazionale. vLuciano de Feo- direttore di Luce 1924-28. Nel 1931 il regime assume impegno formale, impegna i capitali. Anni 30: -formazione professionale -affermazione dell’io registico 1930-1943 700 film realizzati in Italia Si investe quantità di lavoro per ogni film ulteriore a Hollywood, ma il budget per ogni film è inferiore che in Hollywood. 1934 – Direzione generale per la Cinematografia , capo Luigi Freddi I film di propaganda sono frutto di scelte produttive e registiche, non in genere di pressioni e condizionamenti politici. “ruralizzare l’Italia”- andare alla scoperta di un’Italia popolare e rurale sconosciuta e mai apparsa sullo schermo. Autorappresentazione. Fascismo cerca di indicare che la sua anima più autentica va cercata nel mondo contadino. Spirito combattentistico viene alimentato in campagna. Blasetti Sole, Terra madre Forzano Camicia nera Baffico Terra di nessuno Albani Redenzione Cines Direttori: Toeplitz, poi Cecchi. Giovacchino Forzano- commediografo, librettista di Puccini. Stabilisce Pisorno. Campo di maggio (1935) film in collaborazione con Mussolini 1934- Riccardo Gualino fonda a Torino la Lux. Tipo di produzione legata ai classici della letteratura. L’Enic- società di distribuzione dello Stato. 1935- nasce Centro Sperimentale di Luigi Chiarini. (scuola). Cines distrutta dal fuoco. 1937- nasce Cinecittà. Direttore Freddi. 1938- legge Alfieri . produzione straniera che domina il mercato è bloccata alle frontiere  “baldoria produttiva” Cinegiornali Primo numero- 06.1927 Luce realizza anche documentari, corto, medio e lungometraggi e poi anche i film di finzione. Italia povera invisibile. Cinegiornali e documentari vogliono raccontare cammino verso la modernizzazione, senza dimenticare della tradizione. L’Industria Documentari (Incom)- nasce nel 1938 (Freddi) La canzone dell’amore di Gennaro Righelli (1930)- primo film italiano sonoro. Modestia degli investimenti produttivi, regia al sonoro, alta qualità fotografica, tema importante per pubblico femminile. Blasetti- autore di punta della Cines. Pittaluga gli affida tra 1930-31 tre regie. (Nerone, Resurrectio, Terra madre). Autodidatta. Fa tutti generi. Omaggi all’avanguardia e alla pittura italiana contemporanea. Fondere nel paesaggio la storia individuale e corale dei personaggi. Macchina da presa come scomposizione e ricomposizione della realtà e anche come mezzo educativo. Forte presenza autoriale. Vecchia guardia del 1935. Opera celebrativa del fascismo nascente. La tavola dei poveri Noterelle… Italia alle soglie della guerra è insoddisfatta e tradita, sogna di vivere altrove. Ungheria come luogo magico, rifugio ideale per i sogni degli italiani. Mondi dei racconti pieni di lusso. Immagine dei desideri collettivi. Cinema dei telefoni bianchi risponde alle vere grandi attese di massa degli italiani che non puntano alla conquista del mondo, ma a un lavoro stabile, paga sicura, casa ben arredata e moderna. Mille lire al mese (Neufeld 1939), Ore 9 lezione di chimica (Mattoli 1941), Apparizione (Jean de Limur 1943). Opere calligrafiche Opere di : - Soldati (Dora Nelson, Piccolo mondo antico, Malombra, Tragica notte, Quartieri alti) porre al centro personaggi femminili dotati d’uno spessore psicologico e drammatico. - Chiarini (La bella addormentata, Via delle 5 lune, La locandiera) – stesso che Soldati. - Castellani (Un colpo di pistola, Zazà) scenografie ricostruite in studio, conflitti interiori, crollo del mondo, attesa di eventi purificatori. - Lattuada (Giacomo l’idealista, La freccia nel fianco) -||- - Poggioli (Addio giovinezza, Il cappello da prete) -||- - Zampa esibiscono la loro cultura letteraria e figurativa. Non hanno intenzioni ideologiche forti, né fini pedagogizzanti. Ma forte tensione etica. Voglia di affermare autonomia espressiva del cinema e legame del cinema con tutte le arti. Ai loro film collaborano spesso i letterati (Alvaro, Cecchi, Barbaro…). Questi condizioni e orizzonte umanistico isolano questo gruppo dei autori dal resto del cinema italiano. Neorealismo Anni 30. “bisogna gettarsi nella strada”. Paesaggio indica le scelte ideologiche e stilistiche. L’Italia più rappresentata è quella popolata da impiegati, piccolo-borghesi, mostra modelli di benessere e pacificazione. Chi? - Giovani guidati da Barbaro, studenti del Centro Sperimentale, collaboratori della rivista “Cinema” - Blasetti (celebra l’anima popolare del fascismo) - Camerini (esplora gli spazi urbani, periferia. Piccoli desideri collettivi) Anni 40. Quattro passi tra le nuvole di Blasetti Avanti c’è posto… e Campo de’ Fiori di Bonnard Bambini ci guardano, La Peccatrice di Palermi Fari nella nebbia di Franciolini L’ultima carrozzella di Mattoli Ossessione di Visconti Gruppo Visconti: Paccini, Alicata, De Santis, Mida, Pietrangeli. Influenza duretta del cinema francese, letteratura verista e cinema americano. Salò Il fascismo di Salò tenta di creare un surrogato di Cinecittà . 22.02.1944- inaugurazione a Venezia del Cinevillaggio, centro di produzione cinematografica della Repubblica di Salò. Direttore generale- Giorgio Venturini. 1.07.1944- la nascita di Anica- Associazione nazionale industrie cinematografiche ed affini. Primo presidente- Alfredo Proia. Sorge dalle ceneri di Finis (Federazione nazionale fascista industriale dello spettacolo, nata nel 1926). Secondo gli Americani cinema italiano è stato inventato dai fascisti e per questo deve essere soppresso. Cinecittà che è stata trasformata in campo profughi non esiste più, cosi i uomini del cinema costruiscono i set dove capita e girano i film pur non avendo i materiali. Italia come un set naturale. Viene ridefinito il patto comunicativo con lo spettatore, invitato non più a guardare ma a vedere, con gli occhi della mente, testimoniare e condividere. Fine anni 40, lungo anni 50 e 60: i film italiani hanno la funzione di trasmettere i modelli e valori culturali e ideali. Cinema italiano= strumento privilegiato di confluenza di elementi identitari forti  riconoscimento all’estero. Lenta riconquista del mercato. Dal 1946 il numero di film realizzati sale. 1945: Righelli Abbasso la miseria! Gallone Avanti a lui tremava tutta Roma Brignone Addio, mia bella Napoli! I registi raccontano ispirandosi ai modelli che hanno sempre usato, ma immergono le storie nei problemi del presente. Americani vogliono aiutare il paese nella sua rinascita in tutti i settori tranne in quello cinematografico, perché qui la contaminazione fascista è stata più forte. La Chiesa sta al favore del cinema americano, attacca con ogni mezzo i film italiani. Problema di come garantire continuità delle istituzioni. Figure degli autori, tecnici e maestranze del cinema non subisce alcuna epurazione, ma Luce viene messo in liquidazione nel 1947. Americani restituiranno i film rimasti La paura (1954)- Rosellini rinuncia a far sentire la propria presenza. Ile generale della Rovere (1959)- di nuovo acclamato come maestro. ZAVATTINI E DE SICA Volontà di far sentire le vibrazioni emotive dello sguardo in soggettiva. Sciuscià (1946)- girato in parte in studio. Successo internazionale. Macchina da presa all’altezza dei personaggi, ogni immagine caricata della forte intensità emotiva. De Sica cerca di far sentire il suo coinvolgimento emotivo. Ladri di biciclette (1948)- Oscar. - Microeventi carichi di senso e pathos. - Spettatore è subito coinvolto nella storia. - Narrazione nel linguaggio di gesti e sguardi. - Attori presi dalla strada. - Storia all’apparenza insignificante resa avventurosa e drammatica. Miracolo a Milano (1951)- entrata nel territorio della favola. Pittura di Grosz e Chagall. Finale del film = denuncia d’una sconfitta storica, ma anche atto di speranza. Con questo film Zavattini rivendica il potere dell’immaginazione e dell’utopia con un affabulazione- niente a che fare con i canoni realistici. Umberto D (1952)- tornano all’esplorazione del reale e quotidiano. Problemi di povertà che spettatore preferirebbe rimuovere dalla propria coscienza. Siamo donne e Amore in città (1953)- tentazione di Zavattini di film-saggio. Stazione Termini (1953) L’oro di Napoli (1954) Il tetto (56) Ciociara(1960)- Oscar. Con Sophia Loren. Il giudizio universale (1961)- favola morale, affabulazione + denuncia + umor nero. VISCONTI 1945- fa alcune riprese per Giorni di gloria di Serandrei Per alcuni anni lavora solo per il teatro. La terra trema di Visconti. (1948) - Ouverture di una trilogia ispirata al mondo del Sud - Film ispirato al romanzo Malavoglia di Verga. - Va a girarlo in Sicilia con autentici pescatori. - Pittura di Guttuso. - Caso, improvvisazione - Costruzione quotidiana della sceneggiatura, largo margine di imprevisto - E pure nulla è casuale e spontaneo. - Montaggio in funzione del ritmo - Immagine sempre riempita di segni sonori - Ogni gesto individuale  sofferenza collettiva Bellissima (1951) - Professionalità - Valorizzazione dei personaggi - Osservazione dei rapporti tra personaggi e ambiente Per italiano povero, cinema, foto e cineromanzo = fabbriche di sogni, luoghi ideali di passaggio verso possibili mutamenti sociali. Con Bellissima Visconti smonta con senso moralistico questa macchina. Senso (1954) - lettura del Risorgimento + interpretazione gramsciana. - Senso di coscienza della fine del mondo a cui entrambi personaggi appartengono. Rompe con neorealismo attraverso: - Colore - Liberazione del proprio gusto scenografico - Verso letteratura 800esca e decadentismo Le notti bianche (57)- tutto girato in teatro di prosa, dimensione onirica. Dominio assoluto da parte di Visconti di tutti gli elementi della scena. Delude gran parte della critica. DE SANTIS Caccia tragica (47)- gusto per i visioni d’insieme, racconto corale, movimenti di macchina ariosi, verso narrazione epicizzante. Per De Santis cinema= mezzo di comprensione e trasformazione della realtà. Cerca via italiana che sarebbe: cinema sovietico + cultura americana. Riso Amaro (49)- massimo successo sui piani internazionale e nazionale. - Cultura alta + popolare. - Attenzione al linguaggio del corpo e al suo rapporto con il paesaggio. Silvana Mangano diventa prima diva italiana del dopoguerra. Neorealismo per De Santis= far sentire macchina da presa e i suoi movimenti, il montaggio, esaltare tutti gli elementi dello spettacolo allo stesso tempo rendendo la storia più verosimile possibile. Roma ore 2 (52)- parte dal fatto di cronaca, storie di donne, fenomeno di urbanizzazione. Giorni d’amore (55) Non c’è pace tra gli ulivi – dove appare la sua terra natale, Ciociaria, vita dei pastori, descrizione del mondo rurale, Uomini e lupi (57) La strada lunga un anno (58) Perfette integrazioni tra ambiente e corpo femminile. Il cinema neorealista non vuole essere semplice registrazione dell’esistente. Intende raccontare ed esplorare le dimensioni plurime del reale, comprese quelle fantastiche. Va alla scoperta di valori comuni, elementi difformi e dimensioni sconosciute del paese, raccontare La fortuna di essere donna (55) … esplora nuove strade della commedia. Europa di notte (59)- montaggio di numeri di spettacoli ripresi dal vivo nei più famosi locali notturni d’Europa. Camerini: Due lettere anonime (46) Ulisse (54) La bella mugnaia (55) Il suo cinema sembra voler vivere di rendita del passato. In generale c’è prevalere delle ragioni ideologiche su quelle estetiche e stilistiche. LATTUADA Guarda con ottimismo la realtà dell’Italia. Il bandito (46) Il delitto di Giovanni Episcopo (47) tratto da D’Annunzio Il mulino del Po (49)- tratto da romanzo di Bacchelli, neorealismo + tentativo di inventare una nuova iconografia Luci di varietà (50) con Fellini. Cappotto (52)- figure di umiliati e offesi. Con attore Renato Rascel. Furto del cappotto = metafora di un incubo sociale di tutto il paese. La lupa (53) La spiaggia (54) … quei 2 raccontano dell’amore passione, storie dei pregiudizi sociali Guendalina i (57) I dolci inganni (1960)- scoperta dell’amore e della sessualità negli adolescenti. SOLDATI Miserie del signor Travet (46) Policarpo ufficiale di scrittura (59) ZAMPA Si situa nella commedia. Vivere in pace (46)- cerca di porre distanza ideologica ed emotiva rispetto alla guerra, messaggio di pacificazione universale. L’onorevole Angelina (47) neorealismo. Anni difficili (49) L’arte di arrangiarsi (53) … vizi e virtù degli italiani in una società dominata dal malcostume, corruzione, clientelismo, opportunismo, varie forme di malavita. La romana (54) CASTELLANI Mio figlio professore (46) Primavera (50) Due soli di speranza (51) – inizia neorealismo rosa I personaggi che non s’interrogano sul futuro. La loro colpa = non hanno consapevolezza ideologica, né volontà per la costruzione del proprio destino. GERMI Vuole trapiantare modelli del cinema americano nel contesto italiano. Il testimone (45) Passa alla squadra della Lux. Gioventù perduta (47) noir americano + storia dei disastri della guerra Il cammino della speranza (50) sceneggiato da Fellini e Pinelli. Percorre Italia dal Sud al Nord: barriere dialettali, siciliani che emigrano clandestinamente verso Francia. L’Italia li è ostile. LE DIVE Nel neorealismo si afferma il diritto e la possibilità di chiunque di interpretare se stessi, recitare vivendo la propria vita. Con Bellissima c’è tentativo di far fruttare questo filone divistico nato per caso. Per alcuni anni il fenomeno divistico non ha diritto di cittadinanza nella poetica e pratica neorealista. Uno dei meriti del dopoguerra: porre al centro dello schermo gli individui incontrati per strada e rendere le loro storie anonime specchio d’una condizione collettiva. Ma il tentativo di negare la figura professionale dell’attore ben presto fallisce  fenomeno divistico entra in neorealismo. Silvana Mangano- prima diva italiana che non trasmette solo l’immagine di sottosviluppo, dolore e miseria. Poi Gina Lollobrigida e Sophia Loren Negli anni 50 fioritura di divismo riesce modificare rapporto di forze con il cinema americano. Bellezza come bene nazionale. Canoni di bellezza fondati sul trionfo della naturalità. Lollo e Loren partono agli Stati Uniti, ma solo Loren si troverà la. Versante maschile: Nazzari- nei melodrammi di Matarazzo Poi comici con Totò Poi Sordi e Mastroianni. LA RINASCITA DEI GENERI Avanti a lui tremava tutta Roma (46) di Gallone- legame della cultura italiana con melodramma. Arie d’opera + rappresentazioni di spettacoli lirici + vicende resistenziali e lotta antifascista. Gallone diventa regista per eccellenza delle cineopere. Porta sullo schermo intera opera lirica valorizzando al massimo sia musica che interpretazione. Altri esempi: Barbiere di Siviglia , L’elisir d’amore, Addio Mimi!, Giuseppe Verdi (biografia), Aida. All’inizio pubblico non è tanto interessato ai filmelodramma , ma poi quando sale la qualità delle registrazioni (Cinemascope, colore) , si raggiunge risultati spettacolari convincenti, si. Evoluzione in chiave moderna del melodramma  MATARAZZO. Capacità di trasferire e adattare temi, Lo sceicco bianco (52) Fonte d’ispirazione= forme basse dello spettacolo da piazza e popolare. Vitelloni- singola storia frantumata in 5 vicende minimali. La strada (54)- Fellini assume punto di vista della protagonista. Il bidone (55) Le notti di Cabiria (57) La dolce vita (59)- action painting. Energia visionaria liberata. Affresco sociale e cinematografico. Chiude una fase nel cinema italiano e apre una nuova. ANTONIONI Personaggi circondati dal vuoto nello spazio. Mancanza di legami con ambiente e le altre persone. Gente del Po (43) documentario. Cronaca di un amore(50)- spazio urbano simbolico. Distanza rispetto ai personaggi e all’ambiente. Due primi episodi dei Vinti(52) girati in Francia e Inghilterra. La signora senza camelie (53) Le amiche (55) Il grido (57)- prologo al suo cinema degli anni 60. Rottura. Atmosfera della guerra fredda, potere democristiano dopo elezioni del 48  neorealismo esplode ma i suoi frammenti hanno una ricaduta su tutto cinema internazionale. Lizzani Achtung! Banditi! (51)- regista d’azione e non di psicologie e di atmosfere. Evita monumentalizzazione della Resistenza e lotta partigiana. Temi tra cronaca e storia. Ex critici di “Cinema”: Puccini e Pietrangeli. Puccini Il capitano di Venezia (52) film in costume Commedie: Parola di ladro (57), Il marito, Impiegato…- osservazione dei costumi degli italiani in mutamento. Pietrangeli esplora il mondo femminile. Bolognini – commedie. Ricrea i testi letterari, ricostruisce atmosfere. Tradizione pittorica. Esplora psicologie e ambienti diversi della società italiana post-unitaria. Maselli Gli sbandati (55)- storia d’amore. Comportamento della borghesia nell’ultima fase sella guerra Zurlini Estate violenta (59)- storia d’iniziazione sessuale tra ragazzo e donna matura sul fondo degli eventi del 43. Pontecorvo La grande strada azzurra (59) Rosi – assistente di Visconti per Terra trema. La sfida (58)- fatto del cronaca napoletana del presente. Lezione neorealista + noir americano. Vicenda individuale + contesto sociologico. Pluridimensionalità nei film. Rappresentazione del tempo mai lineare. Rappresenta temporalità propria del mondo meridionale. ANNI 60 Massimo splendore del cinema italiano. Successo internazionale di La dolce vita, La grande guerra, Il generale della Rovere. Creazione del Bureau International du Cinéma  cinema italiano = guida per le cinematografie europee. 1960- La dolce vita, Rocco e i suoi fratelli, La Ciociara, Tutti a casa. 1. I prodotti devono adeguarsi agli standard tecnici americani. Si sta sfidando America reinventando i western. Quien Sabe? Se sei vivo spara- spinte rivoluzionarie. 2. Pubblico raggiunge livelli più alti di alfabetizzazione. 3. Film come opera d’autore. Decostruzione del racconto, ripetitività dello sviluppo dell’azione, frammentazione narrativa  libera interpretazione da parte dello spettatore. 4. Laicizzazione, apertura della stampa cattolica e comunista. 5. Vengono ripensati caratteri, maschere e stereotipi dell’italiano nel suo viaggio lungo la storia italiana degli ultimi 100 anni. Tentativo di rileggere la storia più recente in chiave epica. 6. Rientrano in scena temi tabu: - Fascismo - Resistenza - Fabbriche - Stragi - Repubblica di Salò (Tiro al piccione, 1961 di Montaldo e Il terrorista di De Bosio, 1963) ANNI 70 8. Proletari e operai acquistano visibilità e ruoli sociali sempre più significanti. Mondo operaio – realtà sconosciuta. La classe operaia va in paradiso (Petri, 71) Femmine: f) Monica Vitti- musa di Antonioni, poi in gruppo comico. Doti mimiche. La ragazza con la pistola, Dramma della gelosia, La supertestimone, Polvere di stelle. g) Sophia Loren- Oscar per La Ciociara (a 26 anni). Matrimonio all’italiana con De Sica. h) Silvana Mangano- La grande guerra, Jovanka e le altre. Anni 70: i) Bud Spencer e Terence Hill. Western. Slapstick comedy + film d’azione. Oggi: Benigni, Bellucci, Anna Galiena. Ma si l’ha impressione che il divismo non sia più di casa di cinema italiano e i fenomeni divistici si incontrano in altri luoghi: tv, politica, calcio, motociclismo, musica leggera, moda. 2. Personaggi non portatori del punto di vista dell’autore. Piccolo uomo che inizia la scalata sociale e pronto e vendere anima pur migliorare il suo status economico. 3. Sperimentazione dei nuovi modelli narrativi 4. commedia registra trasformazione in senso negativo e perdita dei valori nel modo d’essere di Italiani, ma i protagonisti ritrovano anche etica, in alcuni film. “italiani brava gente”  “mostri” individualisti, arrampicatori sociali, sconfitti dalla civiltà dei consumi. (Mostri di Risi del 1963) 5. Racconta ingresso in una condizione di benessere. 6. Indifferenza progressiva per le condizioni degli altri. 7. Cecità nei confronti di realtà culturale 8. Aggressività e lotta per sopravvivenza. 9. Rapidità dei mutamenti nei costumi sessuali, la crisi dei ruoli sessuali 10. Presa di distanza moralistica e sottolineatura degli aspetti negativi prodotti dal boom: - Irriconoscibilità del paesaggio - Aumento del malessere comunicativo - Competitività cannibalesca Pane e cioccolata (Brusati, 1973)- accusa contro il razzismo quotidiano della Svizzera nei confronti di un emigrato. 11. Dal dialetto all’italiano 12. Per la prima volta la commedia si sposta al Nord, ma sempre cerca di mostrare carattere primitivo, arcaico, violento, arretrato e sottosviluppato. Svolta netta in rappresentazione del meridione: Divorzio all’italiana (61) di Germi, Sedotta e abbandonata (63) di Germi , Il mafioso (Lattuada, 62), Salvatore Giuliano e Le mani sulla città di Rosi (1963). Si comincia a sottolineare separatezza della storia siciliana dalla storia italiana. 13. Si investe i capitali sempre più consentiti. 14. Spirito laico delle storie, o forte spirito anticlericale e antipapalino. La commedia negli anni 70 non fa più ridere. Le maschere diventano sempre più cupe. Verso il 1974 commedia entra nella zona d’ombra e declino. Monicelli – uno dei padri della commedia, si confrontava con la storia monumentale, profonda. Nei primi anni 60 fonda la propria casa di produzione. Suoi film hanno carattere di prodotto artigianale. La grande guerra I compagni 1963- sulle prime lotte operaie nella Torino del 800. L’armata Brancaleone 1963- linguaggio fumettistico, parla di miracolo economico. Modello: poemi eroicomici. Brancaleone alle crociate 1970- Osservazione antropologica del gruppo. Personaggi: perdenti nati cha nonostante tutto hanno la forza di andare avanti. La ragazza con la pistola 1968- ragazza siciliana e il suo confronto con modernità. Romanzo popolare 1974 Amici miei 1975 Viaggio con Anita 1978 Speriamo che sia femmina 1986 Un borghese piccolo piccolo (1976) Comencini Tutti a casa 1960 Dino Risi – registra a caldo i fenomeni che stanno trasformando Italia. Quadrilogia: 1. Una vita difficile 2. Il sorpasso 3. La marcia su Roma 4. I mostri Liberazione degli anni del boom, caduta delle speranze, accettazione dei compromessi. Sodalizio con Gassman. Film ambientati al presente: I mostri, L’ombrellone, Il giovedi, Il Gaucho- montaggio stile videoclip, cattura l’atmosfera dell’epoca. In nome del popolo italiano 72, Mordi e fuggi 73 - Dichiarate intenzioni ideologiche Profumo di donna 74 La stanza del vescovo e Primo amore 78- nostalgia, affettività e comprensione dei personaggi. I nuovi mostri 77- con Monicelli e Scola. Anni di piombo- perdita di qualsiasi fiducia nella leggibilità del presente. Dagli anni 90 torna a racconti più classici La sindrome di Stendhal 95 Il fantasma dell’opera 99 FREDA I vampiri del 57- primo film gotico italiano. Girato in teatri di posa di cinecittà. Nostre dimensioni quotidiane. L’orribile segreto del dr. Hichcoch 62 Lo spettro 63. Violenza, odio, necrofilia. BAVA: Più interessato al fantastico. Uso dell’ironia. Tre volti della paura La ragazza che sapeva troppo 1962 ambientato a Roma. La frusta e il corpo- sadomasochismo. Diabolik 68 Cinque bambole per una luna d’agosto 1970 MARGHERITI Danza macabra 63. Firmato Anthony Dawson. Tagliato dalla censura. Le vergine di Norimberga. I lunghi capelli della morte 64 Contronatura 69 Fulci, De Martino, Cozzi, D’Amato. 2 filoni del genere: 1. Atmosfere classiche, immagini accurate, ambientazioni: castelli goticheggianti 2. Realtà italiane, atmosfere legate alle psicopatologie del presente. Maestri di musica: Vlad, Rustichelli, Ortolani, Gaslini, Donaggio, Manuel De Sica, Mannino, Morricone. Genere in cui tutti i mestieri del cinema vengono valorizzati. Temi: desiderio dell’immortalità e dell’eterna bellezza, sessualità sfrenata. Horror si mescola con thriller e varca spesso la soglia del porno. WESTERN Vampira indiana di Roberti del 1913- proto “spaghetti western” Seconda metà degli anni 50- western in Germania e Spagna. Western apre importante capitolo nelle coproduzioni tra Italia e Spagna. Ambientazione prevalente: Messico, sud della Spagna, pressi di Madrid e Granada. In Italia: Ciociaria, Sardegna. Per un pugno di dollari del 1964 di Sergio Leone. Uno dei maggior successi internazionali del cinema italiano di tutti i tempi. - Costi bassi. - Con Clint Eastwood. - Condannato per plagio di Kurosawa. - Smontare e rimontare meccanismo narrativo. - Protagonisti dei forti motivazioni ideali. - Persistenza e potenza dei miti. In tutti film di Leone: più dimensioni temporali. Eroe comunica soprattutto con la pistola, non è spinto da apparenti motivazioni ideali, ristabilisce equilibrio. Spargimento di sangue che il western classico preferiva lasciare fuori scena. MORRICONE- il suo maestro di musica preferito. Musica resa protagonista. Suoni prendono posto delle parole diventano motivi guida. Il buono, il brutto, il cattivo C’era una volta il West Giù la testa C’era una volta in America. Attori che accettano recitare per lui: Henry Fonda, Jason Robards, Lee Van Cleef, James Coburn, Charles Bronson, Robert De Niro. CAIANO Le pistole non discutono 64 BAVA La strada per fort Alamo 64 LUPO Per un pugno nell’occhio 64 CORBUCCI Navajo Joe 66 VALERII Per il gusto di uccidere 66, I giorni dell’ira 67, Il mio nome è nessuno 73. FILONE POLIZZIOTESCO Questi film raccontano disgregazione del tessuto urbano, insicurezza del cittadino, droga, delinquenza, violenza criminale. Spesso sfruttano episodi di cronaca. LIZZANI: Banditi a Milano (68), Barbagia (69), Roma bene (71), Torino nera (72) FERNANDO DI LEO: Brucia ragazzo brucia (68), I ragazzi del massacro (69), La mala ordina (72), I padroni della città (76). FILONE EROTICO Genere inaugurato da Blasetti. (Europa di notte 59)  una serie di film inchiesta sugli spettacoli notturni in tutte le capitali del mondo  esplorazione di diversi comportamenti sessuali nelle civiltà primitive e in quelle più evolute. Finti intenti didattici+ pseudocaratteri documentari. Sexy di notte, Sexy al neon, Sexy magico, Sexy proibito, Sexy proibitissimo, Sexy ad alta tensione… Film erotico cerca delle forme di nobilitazione culturale attraverso una ricca esibizione di costumi e il ricorso a testi letterari prestigiosi (Decameron di Pasolini). Generazione formata al Centro Sperimentale (Blasetti, De Santis, Pietrangeli, Lizzani, Puccini) BLASETTI Eredi: Salvatore Giuliano Lucky Luciano Il caso Mattei Tre fratelli Dimenticare Palermo Mafia. ZEFFIRELLI Doppia carriera di regista lirico e cinematografico. Porta sullo schermo classici del teatro shakespaeriano o melodrammi, opere letterarie. Bisbetica domata (1967) con Richard Burton e Liz Taylor Romeo e Giulietta (1968) Un thè con Mussolini (1999)- propria vita nella Firenze degli anni 30. Cura della ricostruzione, coinvolgimento affettivo. Callas forever (2002) BOLOGNINI Testi letterari- fonte privilegiata d’ispirazione. Spesso a loro servizio, atteggiamento umile, distaccato. Il bell’Antonio La viaccia (60) Senilità (61) Agostino (62) Metello (69) Libera, amore mio! (75) DE SICA, ZAVATTINI, BLASETTI E CAMERINI- padri nobili della commedia. DE SICA 1960- La Ciociara Poi film fatti su misura per Sophia Loren 1962- La riffa (episodio di Boccaccio’70) 63- Ieri, oggi, domani 64- Matrimonio all’italiana Macchina da presa al servizio dell’azione e degli attori, senza mai far sentire la propria presenza. Eredi: SQUITIERI Io e dio (69) film di denuncia civile Camorra (72) racconta il mondo che conosce. Degenerazione del tessuto sociale e politico. I guappi L’arma Il prefetto di ferro Claretta (84) sulla donna di Mussolini Il pentito (85) Il colore dell’odio Li chiamarono… briganti (99) ZAMPA Opere di successo popolare Vigile (60) Il medico della mutua La contestazione generale (70) Non rinuncia allo spettacolo. Umorismo che tende al grottesco. Visione dell’Italia che non lascia speranze. Commedie “morali” che colgano senso della perdita dei valori, degrado umano e ambientale ecc. racconta anomalie della società che non vuole cambiare. Alla scoperta di Sardegna  Una questione d’onore (66). GERMI 1961- Divorzio all’italiana – Oscar Sedotta e abbandonata Si sposta nel Veneto cattolico per raccontare i vizi e peccati tollerati dalle istituzioni ecclesiastiche Signore e signori – sottosviluppo del Sud. Nel Nord- i comportamenti tribali e primitivi. Insieme a Zampa cerca di raccontare laicizzazione del sacro in una società che sta perdendo tutti i valori di riferimento. Serafino Le castagne sono buone (70) Alfredo, Alfredo Amici miei Pista anti-ideologica. LATTUADA 11 film negli anni 60. - Analisi dei primi turbamenti sessuali dell’adolescenza. I dolci inganni - Trascrizione di opere letterarie contemporanee o 500esche: Lettere di una novizia (da Piovene) La steppa La tempesta La mandragola (da Machiavelli) Cuore di cane Venga a prendere il caffè… da noi (dal Chiara) Il mafioso Sono stato io Le farò da padre Scopi educativi, o problemi ecologici, morali. Generazione dei “calligrafici”. ROSSELLINI Gusto per la sperimentazione. Con tv esplora modi nuovi di rappresentazione della storia. 1961- Era notte a Roma Viva l’Italia- per il centenario dell’Unità. La prise de pouvoir par Louis XIV Glia atti degli apostoli Socrate (70) Pascal Cartesius Protagonista= follia : Oltre la porta Al di la del bene e del male Il portiere di notte - lezione viscontiana. Memoria di nazismo + violenza sadomasochista. Interno berlinese (85) WERTMULLER Più libero e gioioso senso dello spettacolo. Capacità di passare dalla commedia al dramma. Mimi metallurgico ferito nell’onore Film d’amore e d’anarchia Pasqualino Settebellezze BEVILACQUA DAMIANI Poliziesco. Saga della Piovra. Privilegia azione drammatica, la denuncia della corruzione e del male nelle istituzioni politiche. Ha praticato tutti i generi. BRUSATI Pane e ciocolata- grottesca surreale e kafkiana ballata sulle forme di razzismo in Svizzera. BRASS Chi lavora è perduto (63) La chiave (82)- apre la sua lunga stagione di prodotti pornografici. FELLINI Da La dolce vita (1960) in poi – la stagione della massima espansione creativa. Otto e ½ (1963) – registra complessità, mistero, crisi, impotenza e potenza del fare artistico. Colto come un’opera innovatrice. - Fellini entra nelle sue opere. Negli anni 60 il suo racconto è un grande contenitore in cui si mescolano forme alte e basse della cultura di massa che via via vanno verso destinazione finale televisiva. - Primato assoluto dell’immagine. Immagini provenienti da suggestioni diverse: fumetti, pubblicità, fotoromanzi. Parola è elemento aggiunto - Non ha messaggi chiari, né visioni del mondo precise. Giulietta degli spiriti (65)- colore. Figure provenienti dal proprio inconscio e dall’immaginazione collettiva. Assunzione di un punto di vista femminile e suggestione per il mondo dell’irrazionale e della parapsicologia. Satyricon I clowns (70) Roma (71) Amarcord (73) Toby Dammit Casanova Prova d’orchestra- catastrofe in catastrofe verso orizzonti sempre più apocalittici. ANTONIONI L’avventura Personaggi in fuga dal quotidiano. Comunicazione diventa sempre più precaria, perché si perdono le ragioni del comunicare, il senso delle parole, il valore dei sentimenti. Il suo cinema rappresenta condizione umana di progressivo sradicamento dell’individuo dall’ambiente e di perdita del sé (alienazione). La notte (61) L’eclisse (62) Deserto rosso (64) Spazio ridotto alle sue strutture elementari Blow-Up (66) colore dilata le sue possibilità formali ed espressive. Zabriskie Point (70) Professione: reporter (75) Alla ricerca di un luogo ideale in cui individuo può ricomporre sua identità sottrattagli dalla società. PETRI L’assassino (61)- poliziesco con flash back. Immagine come mezzo per accostare le psicologie. Trilogia in collaborazione con Pirro (1970-73): indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto la classe operaia va in paradiso la proprietà non è più un furto Todo modo (75) – il suo ultimo film. VANCINI La lunga notte del’43 (60)- attenzione sulle responsabilità dei fascisti nella guerra civile degli anni di Salò. MINGOZZI Trio (67) La taranta – sopravvivenza dei riti magici nel Salento. Il sole che muore – emigrazione della comunità indiana in Canada Con il cuore fermo, Sicilia! (68-69) - mafia GIANNARELLI Prevalentemente i documentari. Poi lungometraggio: Sierra Maestra (68)- tensioni rivoluzionari. Tentativo di richiamare le somiglianze tra America Latina e Sud Italia. Recessione va provocata da: - Sfavorevole congiuntura economica - Concorrenza del mercato musicale e televisivo Coproduzione = sistema privilegiato di difesa. 1965- legge Corona (art.28)- tasse sugli incassi. Attribuisce all’Istituto Luce ruolo di produttore di documentari e corto e lungometraggi finanziati dallo stato. Stato diventa il primo vero produttore. Articolo 55- regola i rapporti con televisione. Il numero di biglietti venduti dal 800 agli inizi degli anni 60 cala al 500 alla fine degli anni 60. Tanti esercizi chiudono. Televisione forma un nuovo gusto cinematografico, impone nuove mitologie. Crisi del’68. 1. Il cinema che tenta di raggiungere il pubblico di massa con i film d’argomento politico viene criticato troppo. 2. La concorrenza tv 3. Non c’è più interesse per la storia del italiano medio e popolare  mostri della commedia all’italiana in una condizione post-umana  dispersione dei patrimoni e caratteri. 4. Maggior parte dei registi preferiva volgere lo sguardo al passato piuttosto che risolvere le enigmi di oggi. 5. Perduto senso di appartenenza: non si sa più per chi si scrive o filma. ANNI 70 Cinema italiano detiene posizione preminente sul piano mondiale, ma: - Si chiudono centinaia di sale - Numero di biglietti venduti scende - Americani ritirano i capitali dal mercato italiano 1972- Il Padrino di F.F.Coppola inaugura saturation selling – politica della produzione americana che prevede aumento delle copie distribuite dei film di maggior impegno produttivo e punta al recupero rapido dei capitali. Progressiva marginalizzazione del cinema italiano. Ci sono pochi grandi gruppi che condizionano e controllano il mercato mondiale dell’audiovisivo, e il cinema italiano perde contatti con essi. Negli anni 80- mercato ridotto al consumatore di prodotti cine e televisivi made in USA. Cos’altro cambia? - Interlocutori - Categorie di riferimento - Gli scenari - I poteri delle varie forze in campo - I canali di circolazione Negli anni 70 e 80 aumenta il consumo di cinema grazie a: - Tv private (patrimonio cinematografico di tutto il mondo dimenticato ridiventa accessibile) - Vhs e videoregistratori ...ma diminuisce il suo ruolo per l’immaginario collettivo italiano. Sala – non più un luogo del rito laico. - Disaffezione collettiva nei confronti di prodotti nazionali da parte delle nuove generazioni. - Crisi petrolifera ed economica mondiale - Terrorismo  senso di insicurezza collettiva - Differente distribuzione dei consumi Produttori operanti in ultimo ventennio: - Cecchi Gori e figlio Vittorio (commedie di Castellano e Pipolo) Dalla metà degli anni 80- ascesa al dominio del mercato interno. Sodalizio con Berlusconi Communications. Primi anni 90- apre a Los Angeles casa di produzione la Pentamerica. - Alfredo Bini - Franco Cristaldi - Alberto Grimaldi - Mikaido - De Laurentiis - Procacci - Romoli - Corsi Ma i “veri grandi” produttori dell’ultimo ventennio sono 7.La Rai Dal’76 ha coprodotto tantissimi film dei maestri 8.La Finnivest Entrata nel’84 come Reteitalia o Penta. Ha prodotto Risi, Rosi, Argento, Olmi, fratelli Taviani, Maselli, Bava, Proietti, Corbucci. Apre la strada alla trasformazione del prodotto cinematografico in un prodotto con caratteristiche televisive. Dal’88 comincia a investire in film d’autore. Opere importanti che Rai e Mediaset hanno coprodotto negli ultimi anni: - Il maresciallo Rocca - Commesse - Linda e il brigadiere - Ultimo - La vita che verrà Centro Sperimentale di Cinematografia: negli anni della sua presidenza Rossellini distrugge gli elementi forti della scuola romana. Non crede nella trasmissione delle conoscenze e cursus formativo. Nei primi anni 80 nascono altre scuole: - Ipotesi Cinema- a Bassano, per iniziativa di Valmarana (dirigente Rai) e Olmi. Prende colpo idea che si può benissimo fare cinema senza apprendistato scolastico. Al Nord nascono cooperative di filmmaker indipendenti: - I Cammelli - Studio Azzurro 1982- nasce festival Il Cinema Giovani di Torino. 1983- Anteprima, festival del cinema indipendente di Bellaria. TRASH COMMEDIA EROTICA Sulla scia del Decameron pasoliniano si da fondo a tutta la letteratura erotica universale. Poi si torna a raccontare le storie in cui sono perlustrati i vizi di famiglia. Uno scugnizzo a New York (Laurenti,84), Rimini Rimini (Corbucci, 87), Infermiera (Rossati, 78), La poliziotta fa carriera (Tarantini, 76), Pierino la peste alla riscossa (Lenzi , 82) , Mia moglie torna a scuola (Carnimeo, 81). Film fatti in fretta, pieni di corpi nudi e barzellette da caserma. Irrisione alle istituzioni. L’ignoranza. Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda (72) Infermiera di notte (79) Il cinema trash raccoglie le disfunzioni e gli elementi negativi dell’Italia del dopo-miracolo: differenze tra le varie regioni, corruzione, illegalità. ANNI 80 Nel cinema si rappresenta tutte le forme possibili di: 15. perdita di senso dello stato discorso politico perde forza e senso. Terrorismo non è interpretabile con i tradizionali strumenti ideologici. È difficile capire in nome di chi agiscono i terroristi, quali forze oscure li manovrino espulsione dallo schermo di qualsiasi discorso a sfondo politico o civile. Autori che hanno affrontato il tema del terrorismo: - Giordana (Maledetti vi amerò, 1980) - Bertolucci (La tragedia di un uomo ridicolo, 1981) - Amelio (Colpire al cuore, 83) - G.Bertolucci (Segreti, segreti, 84) 16. trionfo del privato contro il pubblico 17. celebrazione di consumi del superfluo 18. individualismo esasperato 19. perdita d’un valore d’appartenenza a una società civile. FENOMENI POSITIVI 5. Ripresa nella fiducia nel lavoro della scrittura di storie. Lavoro di sceneggiatura riacquista la sua necessità e centralità. (Rulli, Petraglia, Cerami, Mazzacurati, Monteleone, Diana, Bernini, Marino, Archibugi). 6. Torna in principio che il cinema si fa conoscendo cinema. Nuovi registi prendono in considerazione la lezione dei padri, ma anche cinema americano e road movie. Fonti d’ispirazione: - Invenzione pura - Cronaca - Testi letterari - Storia passata - Patrimonio narrativo della storia del cinema rivisitato in chiave post-moderna. - Osservazione minimalista della vita - Denuncia civile e sociale - Adattamento di romanzi dei scrittori contemporanei - Neorealismo - Film “a tesi”, film “politici”. I temi: - Sentimenti - Rapporti padri-figli - L’infanzia - Realtà politica e sociale - Memoria femminile - Disgregazione della famiglia Gusto per una narrazione al servizio della storia senza desiderio narcisistico di raccontare storie autobiografiche. Attenzione al paesaggio, al suo degrado sociale e antropologico. Si restituisce al paesaggio un ruolo di fondale neutro o indifferente e non di soggetto drammatico. Personaggi: spesso eroici, capaci di difendere il proprio senso di moralità, bene collettivo > interesse privato, figure reali o miste. Anche le figure negative e figure di falliti. Documentazione sulla storia recente che fornisce nuovi interrogativi. Cinema italiano = prodotto televisivo Cinema americano = prodotto cinematografico. La nuova generazione si trova in uno stato di confusione, perché vede crollare i grandi sistemi di valori e non riesce a comunicare con i testi del passato. MORETTI Nanni Autodidatta. L’amore probabilmente (2001) TORNATORE Il camorrista (86) Nuovo cinema paradiso (88)- storia di una piccola sala cinematografica siciliana come cattedrale del desiderio d’un pubblico popolare. Oscar. Stanno tutti bene (89) )simile al Cammino della speranza di Germi, 1950). Padre siciliano rivisita i figli nei 5 vari luoghi d’Italia. Guarda con ottimismo il futuro. Una pura formalità (93)- mette in scena il proprio dramma d’autore continuamente attaccato. Con Depardieu e Polanski. La leggenda del pianista sul oceano Malèna ARCHIBUGI Francesca Mignon è partita (88) – annulla la sua presenza, si mette completamente al servizio dei personaggi. Verso sera (90) Il grande cocomero (93)- mondo infantile. L’albero delle pere (98)- adulti che non sanno più assumere i ruoli di genitori  giovani in difficoltà. SALVATORES Sogno di una notte d’estate (83) Kamikazen – ultima notte a Milano (87) Due film con Monteleone: Marrakesh Express (89) Turné (90) Mediterraneo (91) sulla guerra in Grecia e Albania . Oscar. Puerto Escondido, Sud, Nirvana, Denti, Amnèsia. LUCHETTI Domani accadrà (88)- Toscana, anni 40 del 800. Meditazione sul presente. La settimana della sfinge (89) Difficoltà dei giovani. Il portaborse (90)- vicende politiche italiane. Arriva la bufera (93) – grottesco e surreale. La scuola (95) I piccoli maestri (98) PIAVOLI Erede più legittimo della lezione documentarista di Flaherty, Ivens, Stork e Olmi. Il pianeta azzurro (82) Nostos, Voci nel tempo, Al primo soffio di vento (2002) – risonanze dei grandi poemi, dell’epica e lirica. Protagonisti: l’acqua, vento, cielo, nuvole. SOLDINI Paesaggio con figure (83) Giulia in ottobre (85) Un anima divisa in due (93) Le acrobate (97) Pane e tulipani (99) Brucio nel vento (2002) Storie minimaliste, temi centrali della vita contemporanea: rapporti interindividuali, ricerca dell’autenticità. BIZZARRI La seconda notte Segno di fuoco BENVENUTI Lezione della pittura manierista e caravaggesca + tensione verso l’astrazione. Il bacio di guida Confortorio Tiburzi Gostanza da Libiano MAZZACURATI Vagabondi (83) – road movie Viaggi di vario tipo: d’iniziazione, di scoperta di sé, di altre dimensioni della realtà, di ritrovamento di sentimenti forti. Notte italiana (87) Prete bello (89) – riscoperta delle mitologie dell’infanzia. Un’altra vita (92) – extracomunitari dell’Italia Il toro (94) – paesi dell’Est, valori perduti. Vesna va veloce (96) La lingua del santo (2000) A cavallo della tigre (2002) FERRARIO La fine della notte (89) Tutti giù per terra (97) I figli di Annibale (98) Guardami (99) Malessere del mondo giovanile. PICCIONI Scuola di cinema della Gaumont. Il grande Blek (87) – vicenda autobiografica Chiedi la luna (91) Condannato a nozze (93) – commedia grottesca Fuori dal mondo (99) Luce dei miei occhi (2001) ATTORI VERDONE Diplomato al Centro Sperimentale. attore Guida gruppo di comici lanciati dalla tv (Benigni, Pozzetto, Troisi, Nuti) TIPO: bullo romano. Un sacco bello (80) Bianco, rosso e Verdone (81) REGIA. Quasi 20 film. Compagni di scuola (88) Maledetto il giorno in cui t’ho incontrato (92) Viaggi di nozze (95)
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