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Giovanna d’Arco appunti, Appunti di Storia

Approfondimento su Giovanna d’Arco, tappe fondamentali per la storia

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 12/12/2022

Dedericaaa
Dedericaaa 🇮🇹

4.5

(2)

22 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Giovanna d’Arco appunti e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Giovanna d’Arco Per molti aspetti, la storia di Giovanna d’Arco può sembrare incredibile. Ricordata come “la pulzella d’Orleans”, Santa Giovanna d’Arco nasce in una famiglia contadina intorno al 1412 a Domrémy, e muore neanche ventenne il 30 maggio del 1431 a Rouen. Il contesto è quello di una fase molto difficile per la Francia, in piena guerra dei Cent’anni (1337-1453). Convinta di essere guidata da Dio, questa ragazza, priva di qualsivoglia educazione militare, riuscì a guidare l’armata del suo re verso una vittoria decisiva, che fondamentalmente evitò una conquista della Francia da parte degli Inglesi. Verrà comunque catturata l’anno successivo, e condannata al rogo come eretica. In Francia, Giovanna d’Arco conserva tutt’ora un ruolo simbolico: si tratta di un vero e proprio mito fondativo della coscienza nazionale francese.  Giovanna era figlia di agricoltori di Domrémy, al confine tra il ducato di Bar e la Lorena, nel nordest della Francia. Analfabeta, assorbì fin da giovanissima la pia religiosità di sua madre Isabella. La Francia di questi anni era dilaniata da un aspro conflitto con l’Inghilterra, che verrà ricordato come la Guerra dei Cent’anni, in cui la Francia era in netto svantaggio.  Nel 1420, con il Trattato di Troyes, il legittimo erede al trono di Francia, Carlo di Valois, era stato diseredato. Il giovanissimo Enrico VI, re d’Inghilterra, era formalmente allo stesso tempo re di Francia e di Inghilterra. Il reggente di Francia era Giovanni di Lancaster, duca di Bedford, che puntava a far accettare il dominio inglese per tutta la Francia. Di fatto, gli Ingles i occupavano gran parte della Francia settentrionale con l’aiuto del ducato di Borgogna, governato da Filippo il Buono. In questo contesto, molti degli abitanti di Domrémy, il villaggio di Giovanna, dovettero abbandonare le proprie case e le proprie terre.    In questi difficili anni, la tredicenne Giovanna iniziò a sentire voci. La ragazza affermava che provenivano da messaggeri di Dio, che l’aveva scelta per una missione importantissima: salvare la Francia, espellerne i nemici, riportare il delfino Carlo di Valois, legittimo sovrano di Francia, al trono. Questa “Missione divina”, in una Francia funestata da decenni di guerre civili e devastazioni, rappresentava probabilmente i sogni di moltissimi popolani come Giovanna. Nell’intraprendere la sua missione divina, la “pulzella” fece anche un voto di castità: all’età di sedici anni riuscì a convincere un tribunale locale che rifiutare un matrimonio, che suo padre Jacques aveva organizzato per lei, rientrava pienamente nei suoi diritti. Nel maggio del 1428, seguendo le indicazioni delle “voci”, Giovanna raggiunse Vaucouleurs, una fortezza in cui si erano riuniti alcuni lealisti del delfino Carlo. Inizialmente il capitano locale, Robert de Baudricourt la respinse. Tuttavia, l’insistenza di Giovanna, che nel frattempo era riuscita a crearsi un nutrito gruppo di sostenitori, lo portò a cedere nel febbraio del 1429. Convinto il magistrato, la ragazza si tagliò i capelli – un vero e proprio simbolo per le donne del medioevo – e si vestì da uomo, incamminandosi per un pericoloso viaggio di 11 giorni verso Chinon, dove si trovava la corte del delfino Carlo , attraversando i terr itor i nemici accompagnata da una piccola scorta.  Giovanna aveva un piano semplice e chiaro: prima di tutto liberare la città di Orléans dagli Inglesi, poi rendere il delfino sovrano legittimo attraverso la cerimonia di incoronazione a Reims, tradizionale luogo di incoronazione dei monarchi di Francia, e da ultimo la definitiva sconfitta di Inglesi e Borgognoni. Raggiunto il Delfino, Giovanna gli espose il proprio piano. All’erede al trono, la ragazza chiedeva un esercito per poter liberare Orléans, assediata dagli Inglesi. Si trattava di un obiettivo determinante: caduta Orléans, infatti, l’intera Loira meridionale sarebbe finita in mani inglesi. Contro il parere della corte, orientata piuttosto verso una politica filo-borgognona, Carlo concesse alla ragazza di provare con i fatti che la sua missione fosse davvero sacra e voluta da Dio. Nel marzo del 1429, brandendo uno stendardo bianco – il colore della purezza - come il destriero che cavalcava, Giovanna partì per Orléans con l’esercito che avrebbe dovuto soccorrere la città. Non le venne affidato nessun ruolo di comando, ed il suo ruolo fu inizialmente simbolico. Il Delfino puntava a sfruttare la forte presa che la ragazza aveva sul popolo e sui soldati.  Grazie alla potente
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