Scarica Giovanna d'Arco riassunto e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! GIOVANNA D'ARCO -ANALISI Di Diego Calonego Il video in questione offre al pubblico un'efficace e coinvolgente visione della figura di Giovanna D'arco, facendo spesso riferimento al contesto storico e geopolitico in cui ella, come giovane donna del 1400, era inserita. Ad oggi, Giovanna D'arco è una delle figure storiche più acclamate di Francia, tanto da essere lì riconosciuta come patrona, ma è anche diventata un vero e proprio simbolo di riscossa femminile e popolare di tutta l'Europa: rappresenta infatti una giovane donna che è stata capace di salvare il suo paese in un periodo storico in cui nemmeno i più grandi ufficiali dell'esercito erano riusciti a fare qualcosa. Tuttavia, la sua vita fu tutt'altro che un'ovazione continua, tant'è che gran parte del valore di cui, ad oggi, la sua figura è carica, sarà da lei acquisito solo dopo la sua morte. Di lei sappiamo che nacque analfabeta, da famiglia rustica; suo padre fu spesso sindaco del villaggio, e lei trascorse tutta la sua infanzia in campagna, in compagnia dei suoi fratelli maggiori. Durante la sua adolescenza ella incominciò ad avere le sue prime visioni: nei suoi sogni ricorrevano figure di santi e beati che le rivolgevano la parola. Tuttavia il padre e i fratelli non presero affatto bene queste visioni, arrivando pure a pensare di metterla a tacere per sempre. Un altro aspetto caratterizzante dell'infanzia della Pulzella d'Orleans fu la sua attrattiva verso i soldati, che spesso sostavano nel suo villaggio e che suscitavano grande curiosità in tutto il popolo, specialmente nelle ragazzine. Anche qui i suoi parenti intervennero, poiché come tutti sapevano, le giovani ragazze che in tempo di guerra fuggivano con i soldati finivano quasi sempre per diventare meretrici. Gli anni passavano e la guerra andava avanti; gli Inglesi affermavano con forza la loro supremazia e si conquistarono alleati anche in terra nemica, come i Borgognoni. Domremy, il paese natale di Giovanna, si trovava in territorio di Borgogna, ma i suoi abitanti erano tutti (o quasi tutti, come Giovanna fece ricozdare al suo processo) fedeli al Delfino di Francia. Tuttavia non era più sicuro vivere in quelle Zone, così l'intera famiglia D'arco si spostò a Neufchateau, proprio nello stesso periodo in cui gli Inglesi erano prossimi alla conquista di Orleans. Fu proprio in quegli anni che Giovanna si rese indipendente dalla famiglia, e così avvio il celebre viaggio che la avrebbe condotta fino al Delfino di Francia, al quale avrebbe chiesto udienza. Per qualche assurdo motivo che non ci è dato di sapere, egli la accettò: probabilmente lo fece perchè con la sua audacia e la sua determinazione, Giovanna rappresentava l'ultimo faro di speranza per la Francia, che ormai era priva di una guida credibile (tanto che il re era chiamato con disprezzo “Re di Bourges”). Annunciata da un corriere reale, Giovanna entrò in colloquio con il Re, ma riuscirà ad ottenere le truppe solo dopo di aver superato l'esame dei teologi, che la interrogheranno per verificare l'autenticità delle sue visioni. Il resto è storia: Giovanna si guadagnerà la fiducia del Re, e dopo la vittoria a Orleans conquisterà sia il famoso soprannome “La pucelle d'orleans” che la fiducia del popolo di Francia; infatti in quest'occasione non solo Giovanna guadagnerà una prima significativa vittoria, ma aiuterà l'intera Francia a ricostituire la propria identità popolare e nazionale, avviando così il processo che porterà il paese a trionfare nella Guerra dei cent'anni. Dopo poche altre importanti campagne militari, Giovanna fu fatta prigioniera dagli inglesi, che istigarono i francesi a condannarla per eresia; l'intero processo fu manipolato, e infine la coraggiosa paladina fu arsa sul rogo, senza che il Re facesse nulla per opporsi; solo molti anni dopo egli si impegnò per rilegittimare la figura di Giovanna D'arco, in modo simile a come fece il Papa Callisto III. Riguardo al processo, siamo in possesso di numerosi documenti del tempo, che ci comunicano