Scarica Giovanni Boccaccio e il Decameron e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! Giovanni Boccaccio La vita Nasce a Firenze nel 1313 e muore a Certaldo nel 1375. Era figlio di una relazione illegittima, figlio di Boccaccio di Chellino. Nel 1327 si trasferisce, insieme al padre, a Napoli fino al 1340. Il padre lo indirizza alla formazione mercantile al quale però non era affine, si appassionerà poi alla letteratura classica. Nel 1340/41 ritorna a Firenze a causa del fallimento della banca dei Baldini (nella quale lavorava il padre). Nel 1346 Boccaccio inizia un periodo di spostamenti, spostandosi a Ravenna. Tra il 1347 e il 1348 si sposta a Forlì. Torna a Firenze nel 1348 anno della morte del padre a causa dell'epidemia di peste. Finita la peste inizia a scrivere il Decameron, la sua più grande opera. Nel 1355 arriva al Monastero di Montenegro, dove si ferma per consultare la biblioteca piena di testi latini antichi. Nel 1359 si reca a Milano per visitare la biblioteca privata di Petrarca (che viene considerato magister da Boccaccio). Nel 1361 si ritira a Certaldo. In questo periodo scrisse il "Genealogia deorum gentilium" in latino (genealogia degli dei pagani) e il Corbaccio in volgare. Le opere Nelle opere di Boccaccio importante è la figura della donna che, nelle sue opere prende connotazioni terrene venendo descritta fisicamente esaltando l'amore passionale. Figura importante nelle opere di Boccaccio e Maria d'Angiò, una nobildonna Napoletana della quale si innamora. Nelle sue opere prende il nome di Fiammetta. Boccaccio scrisse le sue opere sia in latino che in volgare possiamo dividere le opere in 3 periodi: Napoletane • Caccia di Diana • Filostrato • Filoloco • Teseida Fiorentine • Commedia delle ninfe napoletane • Amorosa visione • Elegia di Madonna Fiammetta • Ninfale Fiescolano Erudite • Epistole • Genealogia deorum gentilium • Corbaccio • Commento della Divina Commedia Il Decameron È una raccolta di cento novelle, inquadrate entro una cornice narrativa. L'autore racconta che durante la peste una gruppo di dieci ragazzi, sette fanciulle e tre giovani, di elevata condizione sociale decide di cercare scampo dal contagio ritirandosi in campagna. Qui i dieci giovani trascorrono il tempo tra banchetti, canti, balli e giochi, e per occupare piacevolmente le ore più calde decidono di raccontare ogni giorno una nuova ciascuno. Quotidianamente viene eletto dalla brigata una re o una regina a cui
