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Giovanni Boccaccio - La vita, lo stile, le opere, Appunti di Italiano

Una panoramica sul contesto storico in cui visse Boccaccio, con particolare attenzione alla diffusione della peste e alla situazione politica dell'epoca. Vengono inoltre descritte le opere principali dell'autore, con un focus sulla loro tematica e sulla loro struttura. Si evidenzia inoltre la figura di Boccaccio come autodidatta e portavoce della visione borghese.

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 11/10/2022

Aurora1112004
Aurora1112004 🇮🇹

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13 documenti

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Scarica Giovanni Boccaccio - La vita, lo stile, le opere e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! - Dall’anno 1000 c’è stata un incessante progresso economico e sociale. Il Basso Medioevo è una fase in cui gli uomini vedono un costante miglioramento. - Nel periodo in cui visse Boccaccio Firenze era dominata dalla borghesia. Inoltre, un’epidemia di peste raggiunse la penisola italiana, come avvenne già durante il governo di Marco Aurelio. Molte volte quando si parlava di peste spesso si intendevano epidemie di altro genere, come il morbillo. Il tasso di mortalità della peste era altissimo. Per arrestare queste epidemie c’era la quarantena e l’isolamento nei lazzaretti. Firenze aveva da quasi subito messo in atto questo accorgimento. Dopo due anni la peste finì, ma tornò dodici anni dopo. - Nei comuni c’erano lotte interne fino a quando prevalse un signore esterno che cominciò a governarli. Con la Pace di Lodi, stipulata da Cosimo de Medici nel 1454, i vari stati italiani trovarono un accordo di pace. - Nacque nel 1313 a Certaldo, un borgo vicino a Firenze. Il padre era un socio della banca fiorentina dei Bardi che finanziava e amministrava la corte angioina. - Nel 1327 Boccaccio si recò a Napoli con il padre dove entrò a contatto con persone provenienti da diversi ceti sociali. Inoltre, essedo figlio di un socio della banca dei Bardi poté partecipare alla vita raffinata dell’aristocrazia e ricca borghesia. - Grazie all’esortazione di alcuni studiosi della corte angioina in lui si afferma una devozione per i classici. - Oltre ai testi classici ammira anche quelli moderni, scritti in volgare da poeti stilnovisti, quali Dante e Petrarca. - Nel 1340 la compagnia dei Bardi fallì e Boccaccio dovette tornare a Firenze. - Nel 1348 Firenze venne colpita dalla peste, evento dal quale Boccaccio trasse ispirazione per scrivere il Decameron, in quanto durante la stesura della cornice narrativa, che raccoglie le cento novelle, prese spunto dalla situazione da lui vissuta in prima persona. - Sotto la guida di Petrarca Boccaccio venne spinto alla devozione per i classici. - A Firenze ricevette incarichi di rappresentanza. - Fu il primo uomo che venne pagato per spiegare e commentare, nella Chiesa di Santo Stefano, la Divina Commedia. Quando lo fece aggiunse commenti su Dante, affermava che quando era in esilio a lui non interessava niente della moglie, Gemma Donati, in quanto l’aveva lasciata a Firenze. - Prese gli ordini ecclesiastici minori, fu un diacono. All’epoca queste figure erano numerose e venivano pagate. - Morì nel 1375. - Durante la stesura dei suoi testi si muoverà lungo due direttrici: quella borghese e quella cortese. La prima impegnata alla concretezza della vita sociale e dell’economia, mentre la seconda protesa ai costumi signorili e ai comportamenti magnanimi. - Boccaccio fu portavoce della visione dei borghesi. - L’amore non era più solo per la donna angelicata, ma si cominciarono a descrivere scene più esplicite e carnali. - Le opere minori le scrive in lingua volgare, la lingua del popolo. - È un autodidatta, non seguì la scuola retorica. - Non trattò di testi storici, ma sollevò tematiche moderne. - Inserì elementi autobiografici descrivendoli con temi diffusi, come quello delle battute brillanti, le quali riescono a far si che i personaggi escano da problemi o situazioni negative. - Nel 1336 scrisse il Filocolo i cui due personaggi sono Florio e Biancofiore - Nel 1338 scrisse il Filostrato, poema scritto in ottave, come l’Orlando Furioso e la Gerusalemme Liberata. Le ottave sono strofe composte da otto versi endecasillabi. I primi sei versi hanno una rima alternata (AB-AB-AB) e gli ultimi due baciata (CC). Questo testo tratta dell’epica troiana. - Nel 1342 scrisse Amorosa Visione, ispirata dalla Divina Commedia riferita alla donna da lui amata. - L’Elegia di Madonna Fiammetta è un testo in prosa. - Nel 1344 scrisse il Ninfale Fiesolano che tratta del realismo psicologico vivo. - Il Corbaccio è una letteratura misogina che all’epoca era un filone che andava di moda. Questa opera prelude al Decameron. - Rime sono liriche d’amore. Per la stesura prende spunto da Dante. - Trattatello in Laude di Dante, opera in cui celebra una poesia ideale
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