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Giovanni Leopardi, contesto storico, pensiero e opere, Appunti di Letteratura Italiana

la vita, le opere, il pensiero

Tipologia: Appunti

2016/2017
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Caricato il 20/05/2017

cancro89
cancro89 🇮🇹

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Scarica Giovanni Leopardi, contesto storico, pensiero e opere e più Appunti in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! ROMANTICISMO : Il Romanticismo e stato un movimento culturale, letterario e artistico che si diffuse in Europa a partire dalla fine del Settecento, contrapponendosi al razionalismo dell’Illuminismo, nel 700/800 e nasce in Germania. In Francia e in Italia il Romanticismo trova maggiore difficoltà nel suo percorso di diffusione: le idee romantiche attecchiscono senza assumere le dimensioni di un movimento propriamente detto, si parla piuttosto di una scuola romantica che affianca un’altra corrente culturale ottocentesca, ossia il Neoclassicismo. Le sue caratteristiche sono : l’interiorità, genio interiore ( che unisce un popolo sotto il nome di Nazione), interesse per la storia ( specie per il Medioevo), paesaggi naturali o magici, presagi di morte. CONTESTO STORICO : Gli anni in cui si consuma la breve vita di Giacomo Leopardi (fine Settecento, primi decenni dell’Ottocento)sono densi di avvenimenti che daranno una svolta alla storia della penisola italiana: politicamente sono gli anni delle vittorie di Napoleone, vittorie che durano pochi anni; alla fine della epopea napoleonica cadranno, coi governi restaurati, le speranze e gli ideali rivoluzionari. Le potenze europee vincitrici di Napoleone, infatti, aboliranno tutte le libertà conquistate e schiacceranno con la forza delle armi i moti rivoluzionari guidati dalla borghesia o dall’aristocrazia illuminata. L’Italia, sottomessa alla dominazione austriaca, intraprende nel primi decenni dell’Ottocento, una stagione di lotte che porteranno alla proclamazione del Regno italiano sotto i Savoia. (1861) GIACOMO LEOPARDI Nasce a Recanati nel 1798. Il padre era un uomo di cultura e la madre una cattolica tradizionalista dal carattere duro. Crebbe in un ambiente privo di affetto. Iniziò a studiare sotto la guida del padre e di due sacerdoti. Proseguì gli studi da autodidatta nella vastissima biblioteca familiare. Dopo “ 7 anni di studio matto e disperatissimo”, impara: il greco, il latino, il francese e l'ebraico. Ma in generale, acquisisce una cultura vastissima. Ciò lo segnò nel fisico ( la schiena si deformò, la vista si indebolì). Nel 1816 matura la “ conversione letteraria” e prende parte al dibattito tra classicisti e romantici. Nel 1819, il desiderio di libertà lo porta a tentare la fuga da Recanati. Impresa che però viene scoperta dal padre e fallisce. La sua malattia agli occhi gli impediva di leggere 2 19 2 inizia a meditare sull'infelicità umana 2 19 2 si converte alla filosofia (“ dal bello al vero”) e abbandona la religione per il materialismo. aveva una vasta cultura, e venne influenzato soprattutto dagli scritti illuministici, grazie ai quali rifiuterà la religione, si accosterà al materialismo e all'ateismo. La sua concezione dell'esistenza, iscritte sempre all'interno di un orientamento pessimistico, si articola in due momenti: Il pessimismo storico Parte dall' analizzare Il contrasto tra natura e ragione, sostenendo che: La natura 2 19 2 ha creato gli uomini felici ed è il regno del bello, delle illusioni, degli Eroici entusiasmi e della poesia. 2 1 9 2La ragione è il principio dell'infelicità degli uomini ed è il regno del vero, che demolisce i sogni e le illusioni e inaridisce la poesia. Quindi la natura, madre benigna, ha creato gli uomini felici, ma con il progresso e la modernità la ragione ha distrutto le illusioni e avviato l'umanità verso un inesorabile destino di decadenza e infelicità. Questa riflessione lo porta ad avere un giudizio negativo dell'intero processo storico, perché il progresso ha portato al crescente primato della ragione sulle illusioni, distruggendole. In questa fase il pessimismo di Leopardi ha una valenza sia individuale ( perché egli vive in prima persona il contrasto tra i sogni adolescenziali e le sofferenze della vita adulta) che storico ( perché confronta la vitalità del passato e la decadenza moderna). Dopo aver approfondito le sue riflessioni ( nel “ Bruto minore” e “ l'ultimo canto di Saffo “) Si rende conto che in realtà il dolore di vivere non è solo degli uomini moderni, ma apparteneva anche agli antichi. Si ha quindi il passaggio al… Pessimismo cosmico Con questa fase Leopardi modifica il suo pensiero nei riguardi della natura considerandola adesso matrigna perché inganna i suoi figli illudendoli in giovane età che possa esistere la felicità e poi li abbandona alla ragione che mostra loro la verità: l'esistenza è fatta di dolore e sofferenza (“ avido vero”). La sua visione materialistica e meccanicistica dell'esistenza, lo porterà a modificare di nuovo l'idea che aveva del rapporto natura-ragione. Giunge alla conclusione che tutto l'universo è regolato da leggi materialistiche e meccanicistiche, e che l'uomo e tutti gli esseri viventi sono condannati a un destino di sofferenza, senza che la natura, vista come un implacabile forza che crea e distrugge, si curi di questo. Quindi l'infelicità è legata alle leggi del mondo fisico perché necessaria per garantire il ciclo di distruzione e creazione della materia. Questo è il pessimismo cosmico. Teoria del piacere È convinto che la ricerca del piacere infinito sia ciò che spinge l'essere umano ad agire, ma dato che la condizione umana non permette di appagare appieno questo desiderio, Leopardi conclude che la più alta soddisfazione che l'uomo può arrivare a raggiungere è l'attesa del piacere stesso. Solo attraverso l'immaginazione o il ricordo l'uomo può abbandonarsi per qualche momento al piacere. Un altro modo per raggiungere il piacere può essere l'assenza momentanea di dolore. Il desiderio astratto e assoluto e quindi inappagabile, per Leopardi si esprime con la “noia”. Atteggiamento titanico Data la consapevolezza che possedeva su quella che è la reale condizione di vita dell'uomo, Leopardi sente l'esigenza di promuovere una società civile più giusta; invita infatti gli uomini a prendere consapevolezza delle leggi meccanicistiche che determinano la brevità della loro vita, e ad accettare questa dolorosa realtà usandola per aiutarsi a vicenda. La concezione della poesia
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