GIOVANNI PASCOLI e OPERE, Dispense di Italiano

Scarica GIOVANNI PASCOLI e OPERE e più Dispense in PDF di Italiano solo su Docsity! GIOVANNI PASCOLI Vita: - Il decadentismo italiano ha come i suoi rappresentati più significativi Pascoli e Dannunzio - Nasce il 31 dicembre 1855 a Forlì - È il quarto dei dieci fratelli - A 12 anni il padre Ruggero, amministratore di una tenuta dei principi di Torlonia, viene ucciso con una fucilata - Pascoli cerca di indagare sulla faccenda rimasta irrisolta - Muoiono anche la madre e due fratelli à il poeta deve lasciare il liceo ad Urbino e si deve trasferire con gli altri fratelli a Rimini - 1873 à si iscrive alla Facoltà di Lettere dell’Università di Bologna grazie ad una borsa di studio Dopo 3 anni tuttavia perde la borsa di studio per aver partecipato ad una dimostrazione contro il Ministro della Repubblica Istituzionale - 1879 à si avvicina agli ambienti socialisti e partecipa ad una manifestazione che gli costa alcuni mesi di reclusione nel carcere di Bologna dopo il quale si allontana dalla vita politica - 1882 à riprende lo studio e si laurea in letteratura greca - 1876 à dopo la morte del fratello maggiore Giacomo, Pascoli diventa il capo famiglia - Egli punta alla ricostruzione di un nucleo familiare paterno § Esclude dalla propria vita ogni relazione sentimentale § 1887 à si trasferisce a Massa, in Toscana, con le sorelle Ida e Maria § È ossessionato dalla gelosia verso queste sorelle § Vive con angoscia il matrimonio di Ida avvenuto nel 1895 contro la sua volontà § Con Maria si stabilisce a Castelvecchio di Barga (Lucca) e inizia un rapporto stretto e morboso. Maria non si separerà mai da lui e sarà la curatrice degli inediti e l’erede letteraria - 1891 à esce la prima edizione di Myricae - 1892 à Pascoli vince il prestigioso concorso di poesia latina di Amsterdam - Insegna in diversi licei d’Italia (Matera, Massa, Livorno) - 1895 à Pascoli viene nominato professore di grammatica greca e latina all’Università di Bologna - Successivamente lavorerà anche nell’università di Messina e di Pisa PASCOLI D’ANNUNZIO - Ha una solida formazione classica - Non ha un particolare interesse per la poesia europea contemporanea - La sua adesione al decadentismo è per lo più istintiva - Cerca il sublime nel basso, nel quotidiano - Pascoli tende a mantenersi entro i confini tradizionali del letterato ottocentesco - 8 anni più giovane - ha una cultura moderna vasta e aggiornata, direttamente in contatto con i modelli del Simbolismo francese - cerca il sublime puntando direttamente all’innalzamento e all’amplificazione - D’Annunzio rinnova e modernizza in modo estremistico la società letteraria - Si pone come una figura pubblica che da scandalo TESTO T1 – IL FANCIULLINO – pag. 377 - È stato steso nel 1897 e apparve sul Marzocco di Firenze - Per pascoli il poeta è un fanciullino à è un sensitivo, un veggente, capace di entrare in rapporto con il mistero profondo delle cose per vie intuitive, per percezioni arazionali il fanciullino sopravvive anche nell’uomo adulto anche se normalmente viene soffocato dalla ragione. Ciò non accade nei poeti che lo lasciano esprimere liberamente - Pascoli tanta poi una mediazione con il mondo classico e con la tradizione nazionale, affermando l’utilità e la funzione sociale e morale dell’arte - La poesia è consolazione, pacificazione delle tensioni sociali, l’armonia tra gli uomini - In questo modo ristabilisce l’importanza sociale del poeta, visto come vate e come profeta - Pascoli, grande classicista, aveva in testa una idea espressa nel Fedone di Platone In ognuno di noi esistono 2 fanciulli 1) Uno destinato a crescere 2) Uno è piccolo Secondo Pascoli, il poeta riesce a mantenere in vita il secondo fanciullo che normalmente se ne va via quando un uomo cresce Il poeta fa come il fanciullo, ha una FUNZIONE ADANITICA à Adamo, il primo uomo sulla terra, vedeva le cose per la prima e gli doveva dare un nome. Questi oggetti lo inducono ad un grande stupore e li nomina a modo suo. Allo stesso modo fa il fanciullino, quindi il poeta usa un linguaggio nuovo, rinominando le cose con la loro intensità è un linguaggio simile a quello stilnovista (il fanciullo di Pascoli è una versione del poeta veggente stilnovista) - L’utilità sociale della poesia à egli la considera come consolazione e come possibile pacificazione delle tensioni sociali. Alla poesia spetta la funzione di garantire la stabilità dell’assetto sociale - La poesia viene intesa come un rifugio nei valori