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Giovanni pascoli e opere, Appunti di Italiano

La vita di pascoli e le opere descritte in modo semplice utile per ripasso

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 22/10/2021

giuseppe-blesi
giuseppe-blesi 🇮🇹

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Scarica Giovanni pascoli e opere e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! GIOVANNI PASCOLI (1855-1912) Insieme a d'Annunzio fu un rappresentante del Decadentismo italiano, entrambi aspirano al ruolo di vate, ma ebbero alcune differenze: * Pascoli: © Formazione classica> Simbolismo pascoliano cerca il sublime nel basso (fatti quotidiani, famiglia, natura) O Rapporto coanla società > si mantiene sul tradizionalismo e D'Annunzio: O Simbolismo francese Punta all’innalzamento e all’amplificazione O Rapporto canla società > figura più estrema, scandalizza e crea fanatismi nella società Pascoli nasce il 31/12/1855 a San Mauro (Toscana), ha altri 9 fratelli con il quale vive una vita agiata fino al 1867, quando il padre Ruggero viene assassinato da una fucilata. I drammi continueranno con la morte di 2 fratelli e della madre. Deve quindi trasferirsi da Urbino a Rimini e poi a Bologna dove studierà Lettere. Dopo aver mosso delle critiche contro il Ministro dell'Istruzione perderà una borsa di studio e quindi non potrà continuare gli studi. Quindi si avvicinerà agli ambienti socialisti e verrà incarcerato per aver partecipato a delle manifestazioni. Nel 1882 si laureerà in greco dopo essersi allontanato dalla politica. Dopo la morte del fratello, diverrà il capo famiglia e punterà alla ricostruzione del nido familiare 3 Nel 1887 si stabilirà a Massa con le sorelle Ida e Maria. Non avendo alcuna relazione, svilupperà un'ossessione verso le sorelle. Dopo il matrimonio di Ida, Giovanni si trasferirà vicino Lucca in campagna con Maria dove rimarrà fino alla morte. Lei diverrà sua curatrice e ne custodirà le opere post-mortem. Nel 1891 uscirà la prima edizione di “Myricae” il quale riceverà numerosi premi. Nel 1895 dopo aver insegnato in vari licei italiani, diverrà docente universitario a Bologna. Nel 1897 verrà trasferito a Messina e pubblicherà “Poemetti”. Nel 1903 insegnerà a Pisa e usciranno i “Canti di Castelvecchio”. Nel 1905 avrà la cattedra di ruolo a Bologna e inizierà ad interessarsi alla poesia storica e civile > “Odi e inni”, “Canzoni di Re Enzio” e “Poemi del Risorgimento”. La sua vita non fu all'insegna dello svago ma si dedicò esclusivamente alla famiglia, alla poesia e alla cultura (collaborazione con qualche rivista famosa). Poco prima della morte sosterrà l'impresa in Libia dell’Italia ne “La grande Proletaria si è mossa” per lasciare un ricordo di sé come artista raffinato e popolare. Il 06/04/1912 morirà a Bologna. LA POETICA DEL FANCIULLINO e L’IDEOLOGIA PICCOLO-BORGHESE Pascoli fu un'artista di passaggio tra ‘800 e ‘900> Egli può essere considerato: ® Ultimodeiclassi O Si reputa allievo di Carducci, O Vede la poesia come forma privilegiata di conoscenza> funzione sociale e morale> deve garantire la stabilità sociale O Mischia il registro alto con quello basso ® Maanche primo dei moderni: O Vicino all'estetismo+ il fanciullino si contrappone al Superuomo di d'Annunzio O Visione dell’arte senza 2' fini > ARTE per l’ARTE O Sperimentalismo formale e democrazia linguistica > usa un linguaggio umile e popolare facendo riferimento alle piccole cose La sua poetica si basa sulla figura del FANCIULLINO che viene chiarita nella prosa “Il fanciullino”, pubblicata nel 1897 in cui spiega che: e È presente in ogni uomo ma solo i poeti riescono a farlo emergere 3 Pascoli riconosce ad esso la nascita della poesia > Gli uomini comuni quando crescono lo abbandonano @ Riesce acogliere la vera essenza delle cose> ingrandisce o rimpicciolisce la realtà ® Può fardiventare vate il Pascoli ® Egli coglie tutto ciò che passa inosservato attraverso intuizioni irrazionali3 si sottrare alla logica ordinaria e si basa sui simboli> Pascoli si concentrerà sulla NATURA per riuscire a spiegare in modo semplice concetti molto complessi. Questa tecnica prende il nome di SIMBOLISMO PASCOLIANO+ vuole rivelare la verità segreta che solo il poeta può cogliere. Egli usa molte ANALOGIE SIMBOLICHE corrispondenze tra un’immagine e un concetto soggettivo. L’ALLEGORIA invece accosta un'immagine a un concetto oggettivo. Pascoli vuole valorizzare il particolare nel quale si racchiude misteriosamente l'essenza delle cose che lo portano all'uso di: onomatopee, fonosimboli e tecniche di punteggiatura. La sua ideologia e la sua poetica saranno in stretto contatto + riconoscendosi nella piccola borghesia egli narra di piccoli drammi e avvenimenti familiari. Alla fine della sua vita sosterrà l'impresa in Libia dell’Italia ne “La grande Proletaria si è mossa” per lasciare un ricordo di sé come artista raffinato e popolare.
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