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La Poesia di Pascoli: Visioni Decadente e Fanciullesche, Schemi e mappe concettuali di Italiano

Literatura Italiana ModernaGiovanni PascoliPoetica italiana

Una profonda analisi della poetica di giovanni pascoli, con un focus sulle sue visioni decadenti e fanciullesche. Esploriamo l'atteggiamento positivista di pascoli, la sfumata e frantumata visione del mondo, la sintassi semplicissima e le tecniche poetiche come onomatopee, fonosimbolismo e linguaggio analogico. Vediamo come pascoli vede il mondo come totalmente decadente, ma anche come vede le cose come un fanciullino per la prima volta, con ingenuo stupore e meraviglia. Scopriamo le tematiche ricorrenti come l'angoscia della morte, la lotta dell'uomo contro la natura e le allusioni e suggestioni segrete. Esploriamo alcune poesie famose come 'al arano', 'x agosto', 'temporale' e 'il gelsomino notturno'.

Cosa imparerai

  • Che tematiche ricorrono nelle poesie di Pascoli?
  • Come Pascoli descrive la visione del mondo?
  • Come Pascoli utilizza la sintassi semplicissima nelle sue poesie?

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 25/05/2022

ggiulia0
ggiulia0 🇮🇹

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Scarica La Poesia di Pascoli: Visioni Decadente e Fanciullesche e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! PASCOLI Inizialmente nella poetica di pascoli abbiamo un atteggiamento positivista in quanto nei suoi versi una termini specifici di alcune scienze come l’ornitologia, la botanica e l’astronomia. Ma si riflette su di lui anche la crisi del positivismo e l’affermarsi di idee più ideologiche e spirituali, quindi un’attenzione rivolta verso l’ignoto e il mistero. Nella sua visione del mondo abbiamo un mondo sfumato e frantumato in cui non esistono le gerarchie degli oggetti, infatti una cosa minima può essere ingigantita o viceversa. Quindi le poesie di pascoli si compongo di valenze allusive, bisogna guardare al di la del verso, infatti il ruolo delle parole diventa quasi un messaggio misterioso e affascinante. Il mondo viene visto come se avesse sopra un velo dell’immaginazione e del sogno (le cose sfumano le une nelle altre). Quindi la visione tra io e mondo esterno per pascoli non ha distinzione; la sfera dell’io si confonde con quella della realtà oggettiva, le cose acquistano una fisionomia antropomorfizzata e si carica di significati umani, ad esempio le immagini della rondine, dell’assiuolo e del gelsomino notturno. Quindi la visione del mondo di pascoli è totalmente decadente. Importante è anche la poetica del fanciullino, quest’ultimo si trova all’interno di ogni uomo nel profondo e vede le cose come per la prima volta, con ingenuo stupore e meraviglia, ma non tutti riescono a farlo uscire fuori infatti gli insegnati o gli impiegati sono troppo impegnati nelle loro cose tanto da non avere tempo per meravigliarsi di fronte a cose che possono essere sia piccole che grandi. Quella di pascoli è una poesia pura che induce alla bontà, alla fratellanza, all’amore, troviamo proprio il rifiuto della lotta delle classi e si concentra nelle poesia anche le piccole cose, anche cose umili che possono nascondere significati e avere un significato nascosto. Nelle poesie di Pascoli troviamo importanti: le onomatopee, il fonosimbolismo ad esempio i suoni cupi come “o” “u” al fine di creare un’atmosfera cupa e misteriosa, il linguaggio analogico che ritroviamo all’interno del Xagosto dove l’immagine dell’uomo e della rondine e collegata per analogia, sintassi frantumata fatta di versi brevi ma privi di elementi di connessione, in alcune anche la metrica classica che Pascoli utilizza per rifarsi alla cultura greca e classica. STILE: Sintassi semplicissima: -    E’ un sovrapporsi di immagini creato attraverso tanti frasi brevi, coordinate, frasi nominali; -    Elencazione di immagini e sensazioni; -    Onomatopee, metafore, analogie, similitudini; -    Neologismi (Gemmea, Bubbolio); -    Enjambement; -    Ritmo accelerato e rallentato. ARANO Fa parte di Myricae, e fa parte della raccolta “l’ultima passeggiata”, in cui troviamo testi che descrivono alcune piccole scene che il poeta immagina di osservare al sopraggiungere dell’autunno, mentre compie un’immaginaria passeggiata nella campagna toscana prima di tornare in città. É un madrigale formato da due terzine e una quartina. Importante è il primo verso che inizia con la preposizione articolata “AL” tipica degli attacchi indefiniti, troviamo un forte senso di malinconia all’interno della poesia fino alla quartina finale dove anche il punto di vista cambia, è quello degli uccelli e sembra assumere un tono più gioioso e allegro. Alla fine si chiude con un’altra sinestesia che ricorda il colore brillante dell’oro. Quindi possiamo dedurre che dietro a queste immagini si cela una trama più segreta di allusioni e suggestioni. 1) Una trama segreta di allusioni e suggestioni 2) La lotta dell’uomo contro la natura 3) Una trama segreta di allusioni e suggestioni realtà ignota sensi misteriosi X AGOSTO Una delle poesie in cui Pascoli rievoca la tragedia familiare, l’uccisione del padre in questo caso avvenuto il 10 agosto del 1867. In questo componimento abbiamo due dimensioni quella terrena e quella trascendente, tra queste pero non vi è comunicazione. Il testo è molto significativo perché vi compare uno dei temi centrali affrontati in molte poesie di pascoli, quello del nido. Il linguaggio utilizzato è quello analogo infatti l’analogia tra l’uomo e la rondine è nel fatto che essi vengono violentemente esclusi dal nido, cioè dalla famiglia che li tiene e li protegge dal mondo esterno pieno di insidie escludendoli dalla società. Viene citato san Lorenzo per due motivi: la data e perché anche san lorenzo era stato martorizzato. Il nido, forte valore simbolico, viene accentuato anche quando pascoli differenzia il fatto che la rodine ha un tetto e l’uomo ha un nido. L’ASSIUOLO Anch’essa fa parte delle Myricae, e descrive un piccolo uccello rapace notturno, simile al gufo, che emette un verso monotono e malinconico, che sembra un lamento sostituito da pascoli con l’onomatopea “chiù”. Il componimento ha un andamento descrittivo per questo è caratterizzato da numerose onomatopee. La poesia propone inizialmente immagini quiete serene e di pace, ma pian pian va a spegnersi proponendo immagini più inquietanti che conferiscono un’atmosfera più lugubre, cupa e di angoscia che si racchiude in un semplice e noioso verso, quello dell’assiuolo, “chiù”. L’atmosfera che assume la poesia non aiuta di certo il poeta che cade nella memoria tragica della morte del padre, ma anche della morte in generale che prima o poi prenderà anche lui. Mentre sul piano stilistico è evidente il fonosimbolismo, susseguito dalle allitterazioni e da tutte le sensazioni che accentuano lo sfondo misterioso e angoscioso. 1) l’angoscia della morte 2) Il linguaggio allusivo TEMPORALE Sempre Myricae, notevole è il primo verso che si apre con un termine onomatopeico che viene caricato di valore evocativo e suggestivo, e allude ad una cosa grande e minacciosa come quella del temporale. Successivamente è seguita una serie di particolari visivi che creano un’atmosfera stranita e inquietante evocando qualcosa di cupo, dato anche dalle vocali “o” e “u”, i termini utilizzati sono sempre spazialmente indefiniti a cui si contrappone il bianco del casolare accostato ad un ala di gabbiano, esempio di linguaggio analogo. Anche qui troviamo la simbologia del volo, che spesso viene usato per definire la liberazione da qualcosa, andare via lontano dagli affari della vita, dalle sofferenze di questa. 1) l’annullamento dei legami logico-sintattici 2) Il linguaggio analogico e allusivo 3) Il simbolismo IL LAMPO Anch’essa delle myricae e notiamo che il componimento viene introdotto dallo stesso titolo e che quindi andremo in contro al momento in cui si manifesta il lampo, in una giornata non particolarmente soleggiata. Il componimento si apre con un tricolon ovvero un parallelismo di tre membri, il cielo la terra e il lampo. Anche qui lo scenario è inquietante, viene presentato un villaggio che improvvisamente viene avvolto dall’illuminazione bianca e livida di un lampo, che illumina anche il cielo e la terra conferendo una sensazione di angoscia. Come nel 10 agosto anche qui riviene in memoria della morte del padre che in realtà sembra essere la metafora che si
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