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Giovanni Pascoli: Biografia e Poesia, Sintesi del corso di Italiano

Giovanni pascoli, nato il 31 dicembre 1855 a san mauro di romagna, fu un poeta italiano di grande rilievo. La sua vita fu segnata da tragici eventi familiari, tra cui la morte di suo padre e la perdita di madre, sorella e fratello. Studiò alla università di bologna e fu allievo di giosue carducci. Tra le sue opere più famose figurano 'myricae' e 'canti di castelvecchio', caratterizzate da temi famigliari, campestri e simbolici. Tra le poesie preferite ci sono 'temporale' e 'la grande proletaria si è mossa'.

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 19/08/2022

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Scarica Giovanni Pascoli: Biografia e Poesia e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! GIOVANNI PASCOLI Giovanni Pascoli nacque il 31 dicembre del 1855 a San Mauro di Romagna, ed era il quarto di 10 figli. Suo padre, Ruggero Pascoli, il 10 agosto del 1867 fu ucciso da un colpo di fucile, il responsabile non fu mai scoperto ma si pensava a un rivale che voleva toglierli il ruolo di amministratore della tenuta. Questa vicenda turbò molto la vita di Pascoli ma non solo, qualche anno dopo morirono sia la mamma, la sorella e il fratello. Nel 1873 vinse una borsa di studi che gli permise di iscriversi alla facoltà di lettere dell’università di Bologna, dove fu allievo di Giosue Carducci. Dopo aver scontato una pena di tre mesi di carcere, per la partecipazione a manifestazioni studentesche, si laureò e si stabilì a Massa con le sue sorelle Ida e Maria. Li riformarono un piccolo nucleo famigliare, quello che Pascoli chiama “nido”. Si trasferì a Livorno e li pubblicò la prima raccolta di poesie: MYRICAE. Qualche anno dopo, nel 1905, il poeta prese il posto di Carducci nell’università di Bologna come professore di letteratura italiana. Il 6 aprile del 1912 mori nella sua casa a Bologna. Dopo la sua morte, la sorella Maria diede alla stampa le sue poesie giovanili, che vennero riunite e intitolate “poesie varie” e “poemi del Risorgimento”. La sua prima raccolta di poesie Myricae, tratta temi famigliari e campestri, come le piccole cose di tutti i giorni e gli affetti più intimi. Sono presenti anche i temi del dolore, del “nido” e dei lutti famigliari che ha vissuto. La sua visione è carica di significati simbolici, infatti, Pascoli utilizza un linguaggio analogo che da risalto all’aspetto fonico con l’uso frequente di figure retoriche come onomatopee, allitterazioni e fonosimboli. Uno dei saggi più importanti è il fanciullino. In questa opera, Pascoli espone i tratti portanti della sua poetica basata sulla constatazione che dentro ognuno di noi vive un “fanciullino” così da far diventare il linguaggio molto semplice e chiaro, comprensibile a tutti. Nel 1903, furono pubblicati i “canti di castelvecchio” che viene considerata una continuazione di Myricae, la raccolta riprende alcuni temi come la natura, la vita campestre, l’amore per le cose
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