Scarica Giovanni Pascoli: vita e poetica e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! Giovanni Pascoli
Giovanni Pascoli nacque a San Mauro di Romagna.
nel 1855, dove trascorse serenamente la prima in-
“fanzia in una famiglia numerosa. All'età di dodici
anni perse il padre, assassinato in circostanze mai
chiarite. Scomparvero presto anche la madre e tre
dei suoi fratelli; la loro morte provocò nel poeta
l'angoscia per la distruzione del “nido” familiare
Nonostante le difficoltà economiche, riuscì a ter-
minare il liceo e a ottenere una borsa di studio per
frequentare la facoltà di Lettere di Bologna, dove fu
allievo di Carducci. Per un certo periodo si avvicinò
al movimento socialista, ma l'arresto per la parte-
cipazione a manifestazioni sovversive fu fonte di
depressione e delusione e determinò il suo allonta-
namento dalla politica
Intraprese la carriera di insegnante, dapprima
come docente liceale di latino e greco, poi presso
l'Università di Messina, Pisa e Bologna, dove nel
1905. ereditò la cattedra di italiano di Carducci.
Raggiunto un certo benessere economico, ac-
quistò una casa a Castelvecchio di Barga, sulle col-
line di Lucca, dove visse con la sorella Mariù, cer-
cando di ricostruire l'atmosfera di una perduta feli-
cità familiare.
Nel suo “rifugio” di Castelvecchio alternò gli
impegni universitari agli studi e condusse un'esi-
stenza semplice e appartata, dedicandosi alla lette-
ratura. Pubblicò studi critici, poesie, composizioni in
latino. Morì a Bologna nel 1912. <-
Le raccolte poetiche più significative e intense so-
no _Myricae, Poemetti. Canti di Castelvecchio, Qui
Pascoli esprime al meglio la sua vena lirica simbo-
lica ed evocativa, cioè fondata sui ricordi e le sug-
gestioni della memoria.
Gaia spiega lui stesso in un saggio intitolato / Il
si uno sguardo ‘puro e_ingenuo_al alle cose
Rispetto alle altre persone adulte, serie e impegna-
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te, che lavorano con profitto, il poeta sogna e tro-
va nella realtà elementi di fantasia e di gioco:
“poesia è trovare nelle cose [...] il loro sorriso e la
loro lacrima; e ciò si fa da due occhi infantili che
guardano semplicemente e serenamente di tra
l'oscuro tumulto della nostra anima”.
Nelle sue poesie Pascoli fa spesso uso dell’ono-
matopea, la figura retorica che attraverso le paro-
Te riesce a riprodurre un suono della natura (un
“bubbolio lontano” indica il temporale, oppure
“chiù” il verso di un uccello, l'assiolo), e in genera-
le presta grande attenzione al ritmo e alla musica-
lità. Diversamente da Carducci, che crede in una
poesia impegnata ed educativa, Pascoli ritrova nei
versi i tratti infantili di un mondo ancora istintivo e
FAEDO: la poesia è per lui come un “nido”, un ri-
fugio in cui difendersi dai mali del mondo, dove le
piccole cose, gli aspetti quotidiani e semplici pos-
sono offrire intima gioia.
ci
Capitolo 2 BI Fra Ottocento e Novecento B:6Zammme:,