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Giovanni Pascoli (Vita Opere e Pensiero), Appunti di Italiano

Vita, opere (le due raccolte Myricae e Canti di Castelvecchio), il pensiero e la poetica

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 26/01/2021

sdaniela
sdaniela 🇮🇹

2 documenti

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Scarica Giovanni Pascoli (Vita Opere e Pensiero) e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! GIOVANNI PASCOLI LA VITA Giovanni Pascoli nacque il 31 dicembre 1855 a San Mauro di Romagna, quarto di 10 figli di Caterina Vincenzi Allocatelli e Ruggero Pascoli (amministratore della tenuta la Torre dei principi di Torlonia) Il 10 agosto 1867 morì suo padre, ucciso da un colpo di fucile mentre tornava dalla fiera di Cesena. L’assassino non fu mai scoperto. A questo evento, che segnerà la vita dell’autore per sempre, si susseguirono una serie di lutti: la sorella Margherita e la madre nel 1868 e il fratello Luigi nel 1871 A 7 anni compì i primi studi classici nel Collegio dei Padri Scolopi di Urbino e il terminò a Firenze dopo il trasferimento a Rimini per via degli eventi Ricevette una borsa di studio con cui si iscrisse alla facoltà di Lettere a Bologna dove fu allievo di Carducci La borsa gli fu poi tolta a causa della sua aderenza a manifestazioni studentesche a fianco dei gruppi socialisti motivo per cui fu condannato a 3 mesi di carcere nel 1879 Si laureò a 27 anni e iniziò a insegnare a Massa dove si stabilì con le sorelle Ida e Mariù (Maria), con cui ricostruirono il suo nido familiare distrutto nell’infanzia Quando si trasferì a insegnare a Livorno pubblicò la prima raccolta di poesie Myricae (1891) Dopo il matrimonio di Ida che lui visse come un tradimento si trasferì insieme a Mariù a Castelvecchio di Barga Fu nominato insegnante all’università di Messina e poi di Pisa Pubblicò diverse poesie e raccolte e il saggio “il Fanciullino” Nel 1905 Pascoli successe Carducci nella cattedra di letteratura italiana dell’università di Bologna Pronunciò molti discorsi ufficiali, per via del suo avvicinamento all’ideologia nazionalistica, perché pensava fosse l’unico modo di risolvere la disoccupazione e l’emigrazione, come La Grande Proletaria si è mossa(1911) Il 6 aprile 1912, ammalatosi di tumore, morì nella sua casa a Bologna GIOVANNI PASCOLI Le Opere Scrisse diverse poesie raccolte in vari titoli. Le raccolte più importanti sono: Myricae (1891) In questa il poeta parla di temi familiari e campestri, delle piccole cose di tutti i giorni e degli affetti più intimi, analizzandoli con uno sguardo nuovo e ingenuo. Sono anche presenti temi del dolore, del nido e dei lutti familiari che hanno colpito il poeta. Nelle poesie è presente un notevole sperimentalismo a livello fonetico, sintattico e metrico. Myricae è il nome delle tamerici, pianta definita “umile” (in tono dispregiativo) da Virgilio La raccolta è dedicata al padre Ruggero. Canti di Castelvecchio (1903) Raccolta ispirata a temi familiari e campestri. Nella raccolta sono presenti liriche di ampio respiro, ricche di musicalità e giochi fonici. È sempre presente il tema dei cari defunti insieme al ricorrente ricordo dell’adolescenza. La raccolta è dedicata alla madre. Tra i saggi il più importante è il Fanciullino, pubblicato nel 1897, in cui Pascoli espone i tratti più originali della sua poetica, basati sulla constatazione che dentro ogni uomo vive un “fanciullino” capace di vedere tutto con ingenuità Secondo Pascoli, il poeta è colui che traduce la voce del fanciullino in un linguaggio semplice e chiaro, comprensibile a tutti
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