Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Giovanni Pascoli, vita opere e poetica, Appunti di Italiano

Appunti non molto dettagliati su Pascoli analisi sue poesie

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 09/04/2021

michiamoiomichiamo
michiamoiomichiamo 🇮🇹

4.5

(4)

10 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Giovanni Pascoli, vita opere e poetica e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! GIOVANNI PASCOLI Introduzione Giovanni Pascoli è una figura centrale della cultura italiana tra l’800 e il 900. La vita Giovanni Pascoli nasce nel 1855. Vive un’infanzia turbata, all’età di 12 anni viene sconvolta dall’omicidio di suo padre mai risolto. È indubbio, infatti, che la figura del padre abbia avuto un ruolo decisivo nell'elaborazione del suo immaginario poetico. A questo doloroso evento negli anni successivi si aggiungono altri lutti familiari che lasciarono un segno profondo. Dopo anni di impegno politico, era per il socialismo solidale diviene docente universitario, fino ad ottenere nel 1905 la cattedra di Letteratura italiana all'Università di Bologna, appartenuta prima di lui a Giosuè Carducci, suo insegnante. Muore poi a causa di un cancro al fegato nel 1912. Le opere Tra le opere poetiche più famose ricordiamo le Myricae, i poemetti, i canti di Castelvecchio, le odi ed inni. Notevole è anche la produzione in latino La poetica LA MORTE DEL PADRE Fu un dramma in tutti i sensi Il tema del nido simboleggia la famiglia e viene visto come un luogo caldo, protettivo e segreto. Il nido difende chi sta dentro, è il tentativo di recuperare l'età d'oro, ovvero dell'infanzia, l'unico tempo davvero sereno; proprio Pascoli ha un atteggiamento infantile, come se rifiutasse la vita adulta. Avverte dall’uomo come un immenso mistero dove prevale sofferenza e dolore. Dunque, questa sua concezione lo conduce a cercare nelle piccole cose della vita una risposta. Dentro ciascuno di noi si trova un fanciullino, a costui tutto appare nuovo sa così cogliere i segreti della natura e dell’esistenza umana. Purtroppo, questo si va sempre più affievolendo nell’uomo comune con il passare del tempo tanto poi da farlo soffocare nella razionalità assoluta. Il poeta però è un fanciullino eterno che vede sempre tutto con meraviglia come se fosse la prima volta. Dato ciò le piccole cose acquistano un valore simbolico, ovvero un significato che va al di là di quello che tutti vedono e sentono. La poesia deve essere consolatrice, esprimere buoni sentimenti, conciliare l’armonia  L’esaltazione del nido e degli affetti familiari da lui perduti dopo la morte del padre.  La celebrazione della natura  Gli elementi della natura ricchi di significati, come l’angoscia della morte o il desiderio di protezione esterno violento L'infanzia diventa per Pascoli il luogo poetico per eccellenza. Caratteristiche linguaggio pascoliano L'onomatopea è l'orizzonte di ricerca di Pascoli, riproduce voci della natura o suoni e rumori attraverso versi brevi, strofe semplici e rime facili, è alla ricerca della suggestione musicale Utilizzo di un massiccio linguaggio fonosimbolico (onomatopee, figure fonosimboliche, assonanze, consonanze) Analisi poesie: La cavalla storna La cavalla storna è un componimento inserito nella raccolta Canti di Castelvecchio. Il tema affrontato è quello dell'assassinio del padre, il cui delitto rimase impunito. Lo sfondo poetico è quello della campagna romagnola. L’ambientazione del testo e la scena descritta contribuiscono all’atmosfera di angoscia e di strazio dell’evento: la fedele cavalla del padre (detta “storna” in riferimento al manto grigio e chiazzato) torna a casa trainando il calesse con il corpo del defunto, mentre la madre che le si rivolge quasi fosse un essere umano, cercando di scoprire chi abbia ucciso il marito. Il paesaggio naturale contribuisce a creare un senso di inquietante mistero. In tal senso, l’umanizzazione della cavallina, evidente soprattutto quando la madre del poeta si rivolge a essa in quanto è l'unica testimone dell'omicidio di Ruggero, e deve svelare il nome dell'assassino. La cavalla che vorrebbe parlare non ha la parola per raccontare ciò che ha visto. Soltanto nella chiusa il poeta scorge la soluzione del drammatico dialogo tra la madre e la cavallina. Attraverso un nitrito l’animale sembra confermare il nome del colpevole proferito dalla donna.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved