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Giovanni Pico Della Mirandola: Filosofo Tra Platone e Aristotele, Appunti di Italiano

Giovanni Pico Della MirandolaFilosofia del RinascimentoAristotelePlatone

Giovanni pico della mirandola, nato a mirandola (modena) nel 1463, fu un filosofo, cabalista e umanista della fine del quattrocento. Si stabilì a firenze e entrò nella cerchia di marsilio ficino, fondatore dell'accademia ficiniana. Tra le sue opere, 'de genere dicendi philosophorum', 'conclusiones philosophicae, cabalisticae et theologicae', 'apologia' e 'disputationes adversus astrologiam divinatricem'. Pico sosteneva un progetto di armonia tra le filosofie di platone e aristotele, rappresentando l'ideale della vita contemplativa e scientifica, e la ricerca di dio.

Cosa imparerai

  • Che filosofi Giovanni Pico Della Mirandola cercò di conciliare?
  • Che opere scrisse Giovanni Pico Della Mirandola?
  • Come Giovanni Pico Della Mirandola è considerato nella storia della filosofia?

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 30/11/2022

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4.1

(27)

68 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Giovanni Pico Della Mirandola: Filosofo Tra Platone e Aristotele e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity!   Giovanni Pico della Mirandola (1463-1494) -Il conte Pico Della Mirandola nacque a Mirandola, presso Modena, da una delle famiglie più ricche d'Europa il ventiquattro febbraio 1463. - Nel 1484 si stabilì a Firenze dove studiò il platonismo ed entrò nella cerchia di Marsilio Ficino, fondatore dell'Accademia Ficiniana; -Ebbe anche modo di stringere rapporti di amicizia con numerose personalità dell'epoca come Girolamo Savonarola, Lorenzo il Magnifico e Angelo Poliziano - Morì nel 1494 probabilmente avvelenato dal suo segretario lo stesso giorno in cui Carlo VIII di Francia entrò a Firenze. Opere “De genere dicendi philosophorum” (1485). Celebre epistola in difesa della filosofia scolastica “Conclusiones philosophicae, cabalisticae et theologicae” (1486). Opera scritta per discutere le sue 900 tesi durante un convegno a Roma, introdotta dall' “Oratio de hominis dignitate” “Apologia” nella quale risponde alle critiche mosse dalla chiesa contro alcune delle sue tesi “Heptalus” (1488), commento sul libro della Genesi in cui sostiene la concordanza tra la cabala ebraica e il cristianesimo; “De ente et uno” (1491), in cui sostiene la concordia tra Platone e Aristotele; “Disputationes adversus astrologiam divinatricem” (1496), saggio di critica all'astrologia pubblicato postumo FILOSOFIA Pico sosteneva un progetto tra le filosofie di Platone e Aristotele che vedesse i due grandi filosofi in armonia tra loro. Se il filosofo ateniese ha rappresentato durante il Rinascimento l'ideale della vita contemplativa e lo Stagirita quello della vita attiva, della vita spesa nella ricerca scientifica, nella perenne tensione conoscitiva, il tentativo di conciliazione dei due filosofi risponde al desiderio di armonizzare le due esigenze più profonde di Pico: l'ansia di conoscere e dominare la natura e, quasi a completamento di questa, l'ansia di raggiungere Dio.
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