Scarica Giovanni Verga vita, opere e pensiero e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Giovanni Verga nasce a Catania nel 1840 in pieno Risorgimento, infatti in quel periodo aderiva al Romanticismo. Successivamente dopo essersi spostato per motivi di studio a Firenze e Milano comincia ad accorgersi delle enormi differenze e disuguaglianze fra il nord ed il sud Italia. Dopo aver approfondito più sull’argomento grazie alla lettura delle opere Naturaliste come quella di Zola, si converte dal Romanticismo al Verismo. Riguardo la sua poetica, fa riferimento alla teoria di Darwin, sulla evoluzione degli esseri viventi e la selezione naturale, e lo applica alla società ed ai ceti sociali affermando con ciò che solo i ceti sociali più forti sopravvivevano ed avevano successo, mentre quelle più umili rimangono umili. Verga è pessimista e rifiuta l’ottimismo positivista che diceva che con la scienza si potesse migliorare tutto. Crede che se gli umili provassero a migliorare le proprie condizioni di vita finirebbero solo per peggiorarle. L’unica possibilità è accettare la propria condizione e rassegnarsi. Verga non usa il Romanzo tradizionale dell’800 dove il narratore commenta e dice la propria opinione sui fatti narrati, ma invece utilizza nuove tecniche letterarie: “eclissi”, “regressione”, cioè scompare durante la narrazione dei fatti, perché li racconta solo in modo oggettivo ed impersonale senza esporre le proprie opinioni, pensieri e stati d’animo dei personaggi perché potrebbero essere solo frutto di un suo punto di vita soggettivo. Verga si dedicò alla scrittura di novelle pubblicando otto raccolte di racconti. Tra le più importanti Rosso Malpelo, Vita dei campi, novelle rusticane. Questi racconti trattano tematiche sociali di coloro che sono gli emarginati della società, gli sconfitti, i vinti, per i quali è impossibile migliorare le proprie condizioni di vita. ROSSO MALPELO È una novella verista scritta da Verga nel 1878. è composta da puntate su un quotidiano chiamato “Il Fanfullà” e viene inserita nella raccolta vita dei campi. Questa novella racconta una vicenda, ambientata in sicilia, di un ragazzo emarginato e sfruttato e costretto a lavorare in una cava di sabbia. Questo ragazzo, Rosso Malpelo, veniva preso in giro, veniva trattato male e preso di mira da tutti, dagli operai che lavoravano con lui nella cava di sabbia e persino dalla sua famiglia. Rosso Malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi ed in quel periodo c’era una superstizione e si credeva che chi avesse i capelli rossi aveva un carattere malvagio. Malpelo veniva sfruttato e costretto a fare lo stesso mestiere di suo padre, lavorare nella cava di sabbia dove il padre morì. L’unica compagnia era quella di Ranocchio che lo educa alla vita ma allo stesso tempo lo proteggeva. Quando Ranocchio morì, Malpelo non può far altro che accettare la propria sorte. Malpelo si rassegna all’immagine negativa che tutti avevano di lui, non cerca di ribellarsi perché sarebbe inutile. I MALAVOGLIA È un romanzo che fa parte del Ciclo dei Vinti. Il romanzo, appena pubblicato fu un fiasco completo perché fu un romanzo innovativo e quindi incompreso dal pubblico perché parlava degli umili, ed a nessuno interessava degli umili. Il romanzo si basa sulla visione del mondo diverse fra loro: tradizione e modernità. Si passa ad una visione del mondo statica ad una visione di modernità e di progresso per via della seconda rivoluzione industriale e quindi sulla ricerca di un possibile guadagno economico. La vicenda si svolge in Sicilia nel 1863 vicino Catania dove vivava una familglia di umili pescatori con il soprannome i ‘Malavoglia’. La storia comincia quando uno dei figli parte per la leva militare, per questo motivo mancava un elemento in più per poter pescare. Cosi padron ‘Ntoni decide di acquistare, indebitandosi, dall’usurario del paese un carico di lupini per poterli rivendere e guadagnare. Da questo momento la famiglia subì molte disgrazie che fecero disgregare completamente la famiglia. Durante il trasporto sulla loro barca da pesca, ci fu un naufragio che fece perdere il carico di lupini.
