Giulio Cesare e la fine della repubblica, Schemi e mappe concettuali di Storia

Scarica Giulio Cesare e la fine della repubblica e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! GIULIO CESARE LA FINE DELLA REPUBBLICA L'illegalità invade la vita romana * DURANTE LE GUERRE CIVILI: v illegalità e violenza divennero una dimensione “naturale” dell’Italia romana. * ORMAI NESSUNO ERA PIÙ CERTO DEI PROPRI DIRITTI: v il più forte e il più astuto potevano compiere ogni genere di prepotenza senza che alcuna autorità li punisse. IL BRIGANTAGGIO e Subito fuori dalla città le strade erano infestate dalle bande dei briganti, formate da: 1. schiavi fuggitivi 2. vittime della Guerra civile 3. Vittime delle proscrizioni di Silla * | BRIGANTI: a. attaccavano i viaggiatori b. li derubavano c. liuccidevano o... d. ...li vendevano: I. comeschiavi i chiedevano alle famiglie un riscatto. + 6AC La congiura di Catilina Lo IL SENATO AFFRONTÒ LA CONGIURA DI CATILINA (così chiamata dal nome del capo dei congiurati). e LUCIO SERGIO CATILINA: >democratico, intelligente, coraggioso, discendente da un’antica famiglia ormai dissestata. »si era conquistato /e simpatie della plebe sostenendo: v L’abolizione dei debiti v La distribuzione delle terre ai nullatenenti. * Gli Ottimati impedirono la sua candidatura a console con tutti i mezzi leciti e illeciti a loro disposizione. Catilina decise allora di impadronirsi del potere con la forza IL SUO PIANO: A. una ribellione simultanea: 1. AROMA 2. IN ETRURIA, una regione dove i piccoli proprietari erano stati ridotti alla fame dal latifondismo dei patrizi. B. In casodi necessità — proposito inaudito nella storia di Roma — si sarebbero armati anche gli schiavi. Tra i “signori della guerra” emerge Pompeo, amico del Senato In quegli stessi anni: un nuovo astro: Posmoys9, aristocratico ed ex pupillo di Silla, amico del Senato, ma anche idolatrato dalla plebe per le sue vittorie militari. x / Nel 67 a.C. aveva assunto il comando supremo della Guerra contro i pirati. | disordini delle Guerre civili avevano allentato i controlli su mari e coste dell adriatico Ora intere flottiglie di razziatori dall'Asia Minore attaccava no regolarmente i convogli di grano verso l' Italia. [Lora stessa spesso pativa la carenza di provviste alimentari scatenando la plebe che devastava tutto \ / AI x Pompeo, con 500 navi e 30 legioni (vale a dire 120 000 fanti e 50 000 cavalieri), devalò [flagello dei virerti sulle coste dell'Asia Minore e facendoli schiavi. DS Quindi riorcanizzò À Vintera Asia Minors: dopo l‘alleanza con il re dell’Armenia l'influenza di Roma giungeva a oriente fino al Caucaso, oltre il Mar Nero. nu 4 \ \ Poi, forte di questo successo, concuisto t©9C[NO CE pronto (sconfiggendo Mitridate, l'antico avversario di Silla), la Siria e la Giudea. Tutte queste imprese erano state compiute in soli cinque anni, tra il 67 e il 62 a.C. Il Primo triumvirato pone fine alle istituzioni repubblicane a ...@e non assegnano \ le terre, stabilite \ dalla legge, ai veterani delle sue legioni. Cesare va in Gallia in cerca di gloria militare Di Gaio Giulio Cesare apparteneva a un'antica famiglia aristocratica: n pratica, però, era un democratico. Tutta la sua vicenda personale lo "i dimostrava: di e che sosteneva di discendere da Enea, l’eroe troiano. e attraverso Enea, addirittura da Venere, sua madre. e sotto il dominio di Silla aveva corso seri rischi per non aver ceduto alle imposizioni del dittatore; e durante la congiura di Catilina : l'unico a dichiarare pubblicamente che i ribelli dovevano essere condannati solo dopo un regolare processo. La plebe era affascinata dalla chiarezza delle sue idee e del suo linguaggio comprensibile a tutti. Colto, intelligente e astuto, ma con un patrimonio non adeguato, Cesare cercò l'appoggio del ricchissimo Licinio Crasso. Cesare gli fornì in cambio l'appoggio dei ‘ suoi sostenitori, i plebei di Roma. Potente a Roma, gli mancava la gloria militare e perciò Cesare si fece assegnare per cinque anni il proconsolato delle Gallie romane: ea \{( x 1. Gallia Cisalpina = gran parte dell'Italia del Nord 2. Gallia Narbonense = Provenza A I AS A NORD DI ESSE si estendevano immensi territori da scoprire e, forse, da conquistare. | punti di forza dei Galli AVEVANO UNA VOLONTÀ DI COMBATTIMENTO PIÙ FORTE: per la salvaguardia della propria gente e della propria ricchezza LA LORO CONOSCENZA DEL TERRENO ERA MAGGIORE Cesare doveva perseguire una strategia di annientamento, cioè spezzare la capacità fisica e morale di resistenza dei Galli con: 1. una serie di schiaccianti 2. una capillare attività vittorie in grandi battaglie diplomatica presso le campali singole tribù i La campagna di Gallia L'OCCASIONE PER CESARE DI ESPANDERSI IN GALLIA : è 400.000 Galli Elvezi provenienti dalla Svizzera tentarono di entrare in una provincia romana (la Gallia Narbonense). * Cesare batté gli Elvezi quindi attaccò i Galli Belgi e li sottomise. e Successivamente effettuò una spedizione in Britannia (l'odierna Inghilterra). e Un secolo dopo i Romani vi avrebbero fondato Londinium, Londra. Mentre raccoglieva questi successi, a Cesare giunse la notizia che tutta la Gallia stava insorgendo contro i Romani sotto la guida di un capo di grande prestigio, Vercingetorige Cesare realizzò la sua strategia 1.attirando a sé i più incerti con vantaggi e promesse e 2. punendo inesorabilmente quelli che avevano tradito o compiuto atti offensivi. Cesare dimostrò di possedere quelle qualità umane che affascinano un esercito al di là delle promesse di bottino che lo tengono legato anche quando la guerra ristagna e l'inattività logora il morale degli vomini. Le legioni di Cesare adoravano il loro generale. Cesare contro Pompeo: si riaccende la Guerra civile DA Dopo la morte di Crasso nella campagna militare contro i Parti del 53 a. C., sulla scena politica romana erano rimasti solo Pompeo e Cesare: due personalità troppo forti e ambiziose per non Ì entrare in conflitto. f \: x Pompeo era il capo degli aristocratici, Cesare dei democratici. ) x Ambedue avevano eserciti esperti e fedeli. Ora, di fronte alla crescente popolarità del conquistatore della Gallia, il Senato assicurava a Pompeo un appoggio totale Era giunto il momento di richiamare Cesare a Roma e di schiacciarlo. / . Passarlo in armi significava infrangere la legge. Il confine tra la Gallia Cisalpina e l’Italia era il Rubicone, un piccolo fiume della Romagna. Nel 49 a.C. giunse a Cesare un messaggio del Senato: congedare i suoi soldati e tornare a Roma da semplice cittadino. Cesare si diresse verso Roma alla testa dell'esercito. Intanto il re del Ponto Farnace, figlio del famoso Mitridate, aveva ripreso la querra contro Roma. Cesare lo sconfisse nella battaglia di Zela, nella Turchia orientale. Una travolgente vittoria annunciata al Senato con tre sole parole destinate a rimanere famose: veni, vidi, vici ("venni, vidi, vinsi”). vittorie: Tornato a Roma, il condottiero celebrò quattro trionfi, per le IN GALLIA IN EGITTO NEL PONTO IN AFRICA Roma era ormai nelle sue mani. Cesare dittatore vara riforme in favore della plebe e Dopo oltre quarant'anni di illegalità, “La Repubblica — soleva dire — è ormai un e Il Senato da tempo non era più super partes, “al di sopra delle parti”, e bloccava le iniziative di chiunque gli facesse ombra e le Assemblee erano in mano a politici corrotti a tro * la Costituzione era morta. [ALI0) 32M 5 RIENTRATO DEFINITIVAMENTE A ROMA, CESARE, NON CREDEVA Nel 44 a.C., si fece nominare — come Silla prima di lui — * varò le primissime riforme d i un progetto ben più vasto * nei territori gallici conquistati furono ricavate colonie agricole per 80 000 cittadini romani poveri UNA GRANDE RIFORMA AGRARIA simile a quella dei Gracchi e che gli scatenò contro l'ira dei proprietari IL EONDONO DI UN ANNODI AFFITTO per gli inquilini morosi una vasta serie di OPERE l19]2]:] (Gea CESARE NON ESITA A ISTITUIRE UN REGIME FORTE E AUTORITARIO e che diede lavoro a molti nullatenenti della capitale. CONSOLE PER CINQUE ANNI Cesare accumulò in poco tempo TRIBUNO DELLA PLEBE A VITA più cariche di quante mai ne avesse avute DITTATORE A TEMPO INDETERMINATO qualunque uomo politico romano. PONTEFICE MASSIMO Gli fu concesso: 1. di indossare sempre la toga di porpora del trionfatore, 2. di sedere in Senato su una sedia dorata invece che sui normali sedili di legno, 3. di nominare personalmente i magistrati 4. diricevere il titolo di “PADRE DELLA PATRIA”. Statue in suo onore furono alert ERE nei municipi italici nessuno osava più il suo volto fu opporsi alla sua impresso sulle volontà. monete | senatori si [Taa]oXte[a}:]C0]gloX<0}o) un giuramento a rispettare le sue leggi Il popolo lo seguiva ovunque andasse invocandolo come un dio