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Impatto del Covid-19 sulla vacanza e turismo in Italia: statistiche e tendenze, Guide, Progetti e Ricerche di Economia Aziendale

Dati e informazioni sui cambiamenti nella vacanza e nel turismo in italia a causa della pandemia di covid-19. Il documento include statistiche sui visitatori nazionali e internazionali, le destinazioni preferite, il budget e la durata delle vacanze, il calo delle presenze e degli arrivi, e l'impatto economico sul settore turistico. Vengono citati articoli da sole 24 ore, il cittadino, ansa e agi.

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2019/2020

Caricato il 05/11/2021

Pepizia
Pepizia 🇮🇹

4.5

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Scarica Impatto del Covid-19 sulla vacanza e turismo in Italia: statistiche e tendenze e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Economia Aziendale solo su Docsity! Letizia Selva APPROFONDIMENTO CORONA VIRUS 1 In Italia c'è stata una diminuzione dei visitatori internazionali del 58% (con il Calo più consistente di turisti cinesi e americani) e di quelli domestici del 31%. Sono andati in vacanza sei italiani su dieci: il 41% infatti degli italiani non ha potuto fare vacanza, mentre il 59% della popolazione ha effettuato almeno un periodo fuori casa. In media la vacanza di questi ultimi è durata 7 notti, con un budget pari in media a 850 euro anche se tre su dieci arrivano a spendere mille euro. A contribuire alle spese è stato anche il Bonus Vacanze richiesto dal 23% dei vacanzieri, che servirà a sostenere anche le vacanze autunnali e di Natale. La vacanza ricercata dagli italiani post lock-down ha visto prevalere la voglia di mare (60%) che ha addirittura doppiato la vacanza in montagna (30%) e quella naturalistica (25%). Il 97% è rimasto in Italia, preferendo come destinazioni ad esempio l'Emilia Romagna, la Puglia e la Sicilia. Il 2020 è un anno difficile per il turismo. Come riportato nell'articolo del “Sole 24 ore” del 14 settembre 2020, l’ultimo bollettino dell’Enit stima che i visitatori totali diminuiranno del 46% rispetto all'anno precedente (53 milioni di visitatori). Inoltre, si prevede che le notti turistiche totali diminuiranno di 172 milioni. Gli impatti saranno molto maggiori per gli arrivi internazionali rispetto ai viaggi nazionali: infatti i pernottanti dei visitatori internazionali diminuiranno del 58%, mentre quelli dei visitatori domestici del 31%. In termini di impatto economico sulla spesa turistica in entrata dall'estero il calo previsto si attesta a 24,6 miliardi di euro rispetto al livello del 2019, mentre per quanto riguarda i turisti italiani diminuirà di 43,6 miliardi di euro con una spesa turistica totale in flessione di 68 miliardi. Il contributo diretto del turismo all'economia italiana diminuirà di 2,6 punti percentuali (3,2% del Pil) rispetto al 2019. Il 58% di italiani dichiara che effettuerà almeno un soggiorno in autunno tra settembre e ottobre. Saranno ancora vacanze al mare (57%) o in montagna (48%), ma si prevede anche un ritorno alle città d'arte (42%) e ad altri tipi di soggiorno ad esempio enogastronomici (29%), al lago (29%) e alle terme (28%). Il 33% già pensa alle vacanze di Natale, per il 92% in Italia. Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente nel 2020 è avvenuta una contrazione del 52,5% per le presenze e del 51,1% per gli arrivi. Anche gli incassi comunali dell'imposta di soggiorno sono calati di oltre 211 milioni di euro. La spesa turistica è diminuita di 16 miliardi di euro con quasi la metà concentrata in Veneto, Toscana e Lombardia. Le casse più "prosciugate" per l'imposta di soggiorno sono infatti quelle dei Comuni di Lazio, Veneto, Lombardia e Toscana. Nel Lazio in particolare i Comuni registrano una flessione degli incassi quantificabile in oltre 53 milioni di euro seguiti dagli enti locali del Veneto che hanno registrato mancati incassi per 37,5 milioni euro. Le mancate risorse finanziarie della Lombardia ammontano invece a 28 milioni di euro, mentre la Toscana è caratterizzata da mancate entrate pari a 26,8 milioni di euro. Quest'anno ci sono stati cali in tutta Italia, anche se i sistemi turistici regionali più colpiti sono stati Veneto, Sicilia, Toscana, Lombardia e Lazio. Secondo Demoskopika il Veneto, con un tasso di internazionalizzazione pari al 65,3%, avrebbe ridotto gli arrivi del 63,3% e le presenze del 65,1% rispetto al 2019. Lombardia ha avuto una riduzione del 55,8% per quanto riguarda gli arrivi e del 57,4% per quanto riguarda le presenze, la Toscana ha subito una riduzione pari al 59,2% degli arrivi e del 60,7% delle presenze, la riduzione del Lazio corrisponde al 54,7% degli arrivi e al 55,8% delle presenze. Per concludere, l'Emilia Romagna è caratterizzata da una riduzione pari al 52,4% di arrivi e al 55,6% delle presenze. In chiave percentuale è la Sicilia a presentare tra i "conti più salati", preceduta solo dal Veneto con un calo rispettivamente pari al 59,9% parlando degli arrivi e al 61% parlando delle presenze. Il Veneto è in testa anche per il decremento stimato della spesa turistica: 3.272 milioni di euro. Seguono Toscana con 2.130 milioni, Lombardia con 1.784 milioni, Emilia- Romagna con 1.609 milioni, Lazio con 1.513 milioni e Trentino Alto Adige con 1.165 milioni.
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