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Gli Enti Locali e Il TUEL, Schemi e mappe concettuali di Diritto Amministrativo

Breve schema sul TUEL, sulle Regioni, Province, Città Metropolitane e i Comuni

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2019/2020

Caricato il 27/10/2020

Tizi0Cai0
Tizi0Cai0 🇮🇹

4.6

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Scarica Gli Enti Locali e Il TUEL e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Diritto Amministrativo solo su Docsity! STATO PERSONA lo stato inteso come organizzazione unitaria, che rappresenta l’intero territorio nazionale che organizza e gestisce i servizi pubblici strutture organizzative diverse dallo Stato-persona (es autonomie territoriali, regioni, enti pubblici, autorità amm.ve indipendenti) ossia altri soggetti giuridici a cui è riconosciuta la potestà amm.va RAPPORTO DI IMMEDESIMAZIONE ORGANICA il soggetto all’interno alla amm.ne che in base alla legge, ai regolamenti, a disposizioni organizzative ha i poteri per prendere decisioni in rappresentanza dell’organo (essendo l’organo una collettività di persone deve necessariamente servirsene) UFFICI gruppi di persone all’interno dell’organo che operano in maniera omogenea, solitamente coordinateda un responsabile stabilire a quale organo appartiene la competenza C O M PE TE N ZA ORGANI i responsabili di strutture organizzative complesse (di uffici grandi) il rapporto che lega l’organo alla P.A. è chiamato DI SERVIZIO (mentre il rapporto d’ufficio è quello che ha ciascun dipendente con la P.A. al fronte del quale ha diritto allo stipendio) è concede a persone fisiche di rappresentare l’organo è un soggetto collettivo PUBBLICA AMMINISTRAZIONE INDIRETTA CARATTERISTICHE ENTE PUBBLICO ENTI PUBBLICI, ORGANI E UFFICI AUTARCHIA AUTOTUTELA La capacità di gestire, di essere titolare di potestà pubbliche, di poteri amm.vi La capacità di poter agire unilateralmente su un determinato territorio o materia La capacità di adottare provvedimenti diretti a tutela degli interessi curati AUTONOMIA Varia a seconda della tipologia di ente, il più autonomo è lo Stato che non ha sopra di se’ nessuno. Può essere politica, giuridica, finanziaria (non è mai assoluta) AUTOGOVERNO Gli organi di vertice sono espressione della stessa collettività che viene governata (es sono i cittadini che eleggono i propri rappresentanti) RAPPORTI INTERORGANICI GERARCHIA DI DIREZIONE Tipico dell’ordinamento militare, con rapporti gerarchici. Il soggetto A indica finalità da raggiungere e i mezzi da utilizzare al soggetto B Direttiva: obiettivo da raggiungere lasciando la possibilità di scegliere i mezzi DI COORDINAMENTO Rapporto paritario che richiede la cooperazione DI CONTROLLO Un soggetto che effettua il controllo su l’attività di un altro soggetto. Il soggetto Anon ha il potere di agire ma ha il solo scopo di vigilare ed eventualmente sanzionare DI PRESIDENZA Più organi fanno parte di un organo collegiale (es commissione di concorso, giudicatrice degli appalti) dove un dei soggetti ha una funzione organizzativa superiore pur essenso al pari degli altri SISTEMA DI RIPARTO FRA I VARI ORGANI PER MATERIA PER TERRITORIO una ripartizione della competenza in base ai singoli compiti. Si formano così vari settori all’interno della p.a., ognuno con un compito specifico presume un’identità di competenza per materia e comporta all’interno di uno stesso ramo dell’amministrazione la divisione delle attribuzioni con inerenza all’ambito erritoriale di uno specifico organo PER GRADO comporta identità di competenza per materia e per territorio. Si crea all’interno diun medesimo ramo dell’amministrazione AVOCAZIONE provvedimento amministrativo e organizzativo con il quale il superiore gerarchicoprende a sè una competenza attribuita all’inferiore gerarchico IS TI TU TI G IU R ID IC I DELEGA il contrario dell’avocazione SOSTITUZIONE quando per vari motivi il soggetto A non è presente, la sua competenza viene attribuitaal soggetto B l'organo è figura soggettiva che rappresenta una articolazione organizzatoria dell'ente, alla quale è preposta una persona fisica o più persone (organo collegiale). L'ufficio è un complesso di beni, mezzi e persone funzionale allo svolgimento dell'attività dell'organo ART 117 COSTITUZIONE COMMA 6 La potesta regolamentare spetta sempre allo STATO nelle materie di legisltazione esecutiva Nelle altre materie spetta alle REGIONI COMUNI, PROVINCE E CITTA’ METROPOLITANE hanno potestà regolamentare per la discipina dell’organizzazione e lo svolgimento delle funzioni loro attribuite CARATTERE ESECUTIVO per la maggioranza Applicazione locale delle disposizioni di legge Il legislatore detta le norme di principio APPROVAZIONE REGOLAMENTI ENTI LOCALI CONSIGLIO COMUNALE GIUNTA COMUNALE (organo esecutivo) Pubblicata all’ ALBO PRETORIO eccetto regolamenti di organizzazione che spetteranno alla entrano in vigore una volta divenuta esecutiva la deliberazione IMPUGNABILITÀ I regolamenti non possono essere impugnabili in qunato contengono norme GENERALI E ASTRATTE Può essere impugnato il PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO che da attuaziome al regolamento Sanzione amministrativa pecuniaria 25-500€ VIOLAZIONI REGOLAMENTITAR STATUTO ENTI LOCALI è la fonte normativa espressione massima dell’autonomia di un ente l’ente da una sua regolamentazione al proprio ordinamento Vincolante per gli altri atti normativi hanno un’efficacia normativa superiore ai regolamenti FONTE SUB- PRIMARIA TU 267/2000 DLGS AMPLIAMENTO AUTONOMIANORMATIVA Comune e province hanno autonomia normativa nell’ambito dei propri statuti, regolamenti e leggi di coordinamento della finanza pubblica Deliberato dal CONSIGLIO con maggioranza dei 2/3 Sindaco / Presindente provincia lo statuto può provvedere diversamente PUBBLICATO nel bollettino ufficiale della regione e affisso all’ALBO PRETORIO dell’ente entra in vigore dopo 30 gg deve essere trasferito al ministero dell’interno STABILISCE: - ATTRIBUZIONI DEGLI ORGANI - FORME DI GARANZIA E PARTECIPAZIONE - RAPPRESENTANZA LEGALE - FORME DI COLLABORAZIONE Fissano i i criteri e i principi che i regolamenti dovranno rispettare } AUTONOMIA STATUARIA E REGOLAMENTARE ART 22 TU dlgs 267/2000 la CITTÀ METROPOLITANA nasce per rappresentare la soluzione ai problemi di disordinata crescita economica e territoriale dei grandi comuni (decentramento della crescita) lo stato e le regioni possono attribuire ULTERIORI FUNZIONI FUNZIONI 1 - Cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano 2 - Proposizione e gestione integrata dei servizi della infrastruttura e delle reti di comunicazione di interesse della città metropolina 3 - Cura delle relazioni istituzionali affarenti al proprio territorio nasce come ente che sostituisce le funzioni delle province nelle aree metropolitane che presentano pecularietà che le differenziano da altri territori il territorio della città metropolina coincide con quello della provincia omonima ORGANI CITTÀ METROPOLITANA SINDACO METROPOLITANO rappresentanza dell’ente e coordina i comuni del suo territorio è il sindaco del comune capoluogo (ma lo statuto può prevederne l’elezione) convoca e presiede il consiglio metropolitano svolge l’incarico a TITOLO GRATUITO può nominare un VICESINDACO che esercita le sue funzioni in ogni caso egli sia impedito sovraintende al funzionamento degli ufficI e all’esecuzione degli atti CITTÀ METROPOLITANA LEGGE 56/2014 1 - Regola le MODALITÀ DI COORDINAMENTO dell’azione complessiva di governo del territorio metropolitano 2- DISCIPLINA I RAPPORTI tra comune - comune e comune - città metropolitana 3 - Prevede la costituzione di zone omogenee per spcifiche funzioni 4 - Regola gli accordi tra la città metropolitana e i comuni esterni ad essa STATUTO CITTÀ METR. LEGGE 56/2014 Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria Disponde di tutte le funzioni amm.ve appartenute al comune di Roma, valorizzazione dei beni storici, artistici ambientali e fluviali, sviluppo economico e sociale della città, settore produttivo e turistico, sviluppo urbano, edilizia pubblica e privata, organizzazione dei servizi urbani e di collegamento con i comuni limitrofi (trasporto pubblico e mobilità), protezione civile, e ulteriore funzioni delegate dallo Stato e dalla Regione CITTÀ METROPOLITANE Ente locale costituito da due o più comuni finalizzato all’esercizio associato di funzioni e servizi. Ogni comune può fa parte di una sola Unione. Ha potestà statuaria e regolamentare e si applicano i principi previsti per i comuni. Gli organi sono: il presidente scelto trai sindaci dei comuni associati, la Giunta composta dagli assessori dei comuni associati, il Consiglio eletto dai consiglieri dei singoli comuni (tutte le cariche sono a titolo gratuito) UNIONI DI COMUNI Convenzione: accordo organizzativo a cui accedono gli EL per far fronte alle esigenze di collaborazione senza organizzare una nuova struttura stabile con personalità giuridica Consorsi: per la gestione associata di uno o più servizi Accordi di programmi: strumento di coordinamento tra più amm.ni coinvolte nella realizzazione di un’opera o nello svolgimento di un servizio FORME ASSOCIATIVE CONSIGLIO METROPOLITANO propone lo statutoe le sue modifiche è eletto dai consiglieri dei comuni della città metropolitana > 3 MILIONI = 24 CONSIGLIERI > 800 000 = 18 CONSIGLIERI ALTRE IPOTESI = 14 CONSIGLIERI l’organo di indirizzo e controllo approva regolamenti, piani e programmi IN BASE AL NUMERO DI ABITANTI esercita le altre funzioni conferitegli dallo statuto CONFERENZA METROPOLITANA approva o respinge lostatuto con almeno 1/3 dei voti dei comunil’organo consultivoe propositivo composto dal Sindaco metropolitano e dai sindaci dei comuni ROMA CAPITALE ART 42 d.lgs 267/2000 ORGANI ALL’INTERNO DEL CONSIGLIO il CONSIGLIO è l’organo che ha la FUNZIONE generale di INDIRIZZO e controllo FUNZIONI - elezione del consiglio - convalida degli eletti - approvazione indirizzi generali - verifica equilibri di bilancio . elezione collegio revisioni dei conti 1 - ADOZIONE STATUTI E REGOLAMENTI 2 - PROGRAMMI, PIANI, BILANCI, ecc 3 - CONVENZIONE TRA gli ENTI 4 - FORMULAZIONE DEGLI ORGANISMI DI DECENTRAMENTO 5 - ORGANIZZAZIONE DEI PUBBLICI SERVIZI 6 - DEFINIZIONE DEI TRIBUTI E TARIFFE (IMU, IUC) 7 - INDIRIZZI ALLE AZIENDE E AGLI ENTI VIGILANTI - modalità di convocazione - modalità presentazione proposte e deliberazione - modalità di discussione delle proposte - numero di consiglieri presenti per la validità della sessione almeno 1/3 - obbligo del segretario comunale - sedute pubbliche (con eccezioni metropolitane) 8 - CONTRAZIONE DEI MUTUI E APERTURE DI CREDITO 9 - DEFINIZIONE DELLE SPESE CHE IMPEGNANO I BILANCI PER GLI ESERCIZI SUCCESSIVI 10 - OPERAZIONI IMMOBILIARI 11- NOMINA DEI RAPPRESENTANTI DEL COMUNE E DEL CONSIGLIO le sue COMPETENZE sono PREVISTE PER LEGGE in modo: *ESCLUSIVO, INDEROGABILE e TASSATIVO *esclusività = che le competenze attribuite dalla legge al consiglio non possono essere esercitate da altri organi, neanche in esercizio di delega inderogabilità = impossibilità che un altro organo si sostituisca anche temporaneamente al consiglio tassatività = individuazione di un elenco determinato e chiuso di competenze esercitabili dal consiglio è AUTONOMO sulle modalità di convocazione e funzionamento (ART 38 TU) CONVOCAZIONE: deve essere eseguita dal ppredeindete del consiglio (obbligatoria sopra i 15 000 abitanti) 1/3 dei consiglier; siandco o presidente provincia organismi interni al consiglio composti da consiglier comunali che intendono organizzarsi per espletare al meglio il proprio mandato deve prevedere: GENERALI TASSATIVE (art 42 TU) PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA AMM.IVO DOPO LE ELEZIONI VOTAZIONI DEL CONSIGLIO REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO IL CONSIGLIO DIRITTI DEI CONSIGLIERI GRUPPI CONSILIARI si fa carico dell’attivitò di controllo e supervisione e inoltre deve mettere i consiglieri in grado di conosce le questione che sonolo all’attenzione del consiglio con grande anticipo INFORMAZIONE PARTECIPAZIONE POTERI ISPETTIVI INTERROGAZIONE: chide conto all’amministrazione della sua attività (carattere generale) INTERPELLANZE: mira a conoscere preventivamente scelte da adottare MOZIONI: voto diretto a sollecitare o impegnare l’attività dell’amministrazione secondo un determinamento amministrativo PRESIDENTE DEL CONSIGLIO IL SINDACO è in grado di presentare un programma amministravio compiuto e può chiedere al Consiglio di pronunciarsi solo dopo: - NOMINA GIUNTA - VERTICE BUROCRATICO - DIRIGENZE deve contenenere le modalità, i tempi, le risorse e risultati previsti salvo diverse previsione del regolamento devono essere palesi - maggioranza semplince, salvi altri casi previsti per legge - pubblciità obbligatoria delle sedute e delle deliberazioni, è tassativa poichè contenuta in una norma procedurale e violarla porta all’illeggitimità QUORUM DELIBERATIVO OBBLIGO DI ASTENSIONE se vi è una CORRELAZIONE IMMEDIATA e DIRETTA fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell’amministratore o di parenti o affini fino al 4° grado COMMISIONI CONSIGLIARI sono regolate dallo stato e dal regolamento del consiglio hanno il compito di snellire l’attività del consiglio SCIOGLIMENTO E SOSPENSIONE DEI CONSIGLI NEI CASI per impedimento, decadenza o decesso per dimissioni sindaco o presidente provinciale per dimissioni contestuali 1/2 + 1 dei consiglieri il prefetto può nominare il commissario ad acta incaricato di approvare il bilancio verifica dell’attuazione dei programmi amministrativi volti a risanare il bilancio, se non vi sono il prefetto può nominare il commissario ad acta DURATA IN CARICA DEI CONSIGLIERI - COMUNALI = 5 ANNI - PROVINCIALI = 2 ANNI - METROPOLITANI = 5 ANNI la decorrenza coincide coincide con la data delle elezioni la scadenza coincide con la data delle elezioni successive (dopo di essa il consiglio può adottare solo atti urgenti e imprerogabili) 1 - Compimento di atti contrari alla Costituzione 2 - Gravi e persistenti (reiterate nel tempo) violazioni di legge 3 - Gravi motivi di ordine pubblico 4 - Impossibilità del normale funzionamento degli organi e dei servizi 5 - Mancata approvazione del bilancio entro i termini (31/12) (bilancio di previsione) 6 - Mancata adozione dei provvedimenti di riequilibrio del bilancio (30/9) 7 - Mancata adozione della deliberazione di dissesto finanziario 8 - Approvazione della mozione di sfiducia da parte dei 2/5 dei consiglieri comunali 9 - Accertamento di collegamenti con la criminalità organizzata I COMPONENTI gli assessori che vengono nominati dal Sindaco (non sono eletti) gli assessori sono collaboratori di fiducia del sindaco VICESINDACO è un compenente della giunta che SOSTITUISCE il Sindaco in caso di impedimento LEGGE DELRIO 56/2014 nelle province non esiste più la Giunta il Sindaco affida a ciascun assessore l’incarico/ la DELEGA di seguire determinate materie nei vari settori di attività gli assessori dettano direttive specifiche (atti di indirizzo di secondo grado) ai dirigenti nei comuni sopra i 15 000 abitanti la carica di assessore è INCOMPATIBILE con quella di consigliere comunale DIVIETI ART 78 TU Sindaco, Presidente della provinca e ASSESSORI non possono ricoprire incarichi presso enti ed ISTITUZIONI dipendenti o comunque sottoposti al controllo e alla vigilanza dei relativi comuni e province (no conflitto di interessi) Assessori che si occupano di edilizia privata o lavori pubblici devono astenersi da esercitare attività professionale nelle suddette materie LA GIUNTA COMUNALE ha il compito di tradurre gli obiettivi ed i programmi strategici del consiglio in programmi gestionali concreti mediante l’adozione del P.E.G. (PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE) d. lgs 267/2000 TUEL interviene significamente per ridefinire le competenze della Giunta la Giunta può svolgere solo le competenze attinenti alle funzioni di governo non compie atti di amministrazione ma atti di GOVERNO non riservati per legge al consiglio (competenze in via residuale)FUNZIONI DELLA GIUNTA art 48 TU: la Giunta deve compiere attività propositive ed IMPULSO nei confronti del consiglio INIZIATIVA POLITICA - AMMINISTRATIVA con questo tipo di potere ha la capacità di orientare l’attività del consiglio LA GIUNTA COMUNALE
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