Gli Hittiti: dalle origini alla fine, Slide di Storia

Scarica Gli Hittiti: dalle origini alla fine e più Slide in PDF di Storia solo su Docsity! Ie Gli o , erano un antico popolo indoeuropeo che abitava la parte centrale dell'odierna Turchia nel II millennio a.C. (dal 1800 a.C. al 1200 a.C. circa), il più noto degli antichi popoli anatolici. Luogo di origine: non si conosce in maniera definitiva il luogo di origine, gli Ittiti provenivano però da gruppi di popoli indoeuropei stanziati nelle parti settentrionali del Mar Nero e del Caucaso e arrivati in Anatolia ben prima del 2000 a.C. Origine del nome: Il nome Ittiti è stato dato in epoca moderna, esso proviene dal termine biblico “Hitti" (legato però tribù Cananee della Palestina); gli Ittiti definivano loro stessi come “popolo della terra di Hatti', senza utilizzare designazioni etniche, ma in base alla localizzazione geografica. Città principali: Sapinuwa, Kane$, Ku$$ara, Hattusa, Samuha, Karkemish, Zalpa, ecc. Altre caratteristiche: lingua ittita (ceppo indoeuropeo), scrittura cuneiforme, invenzione dei carri da guerra tramite addomesticazione dei cavalli, uso della guerra per stabilire “ordine e giustizia”. IL REGNO DI KANESH, 1740 AC. == STIMA DEI CONFINI DEL REGNO DO CAPITALE @ CITTÀ PRINCIPALI HI CITTÀ DELLA MEDIA ETÀ DEL BRONZO > © 2020 Marco Narducelli Durhumit . i ent Pa Ò i Hattusa Ù Rae Ankuwa i Le è Ò \ Wahsu3ana Washaniya ; Si ‘ \ ca Ninassa Kus$ara à Ù > - g TCA %, Ullamrà Nesa (Kanes) 2° a È 2 è DS . si di Sa Purushtanda È Maida sa Mala (Eufrate) n Sl Karkamissa Haft di arran di a Alalah = mHalpa Con lo stanziamento degli Hatti e il successivo consolidamento si posero le basi per la formazione dell'impero. ll periodo in questione va dal 1680 al 1500 a.C. e le fonti hanno riguardato la presenza di 8 sovrani, di cui i principali furono: HattuSili | (o KhattuSili 1) e Mursili |. In realtà prima di questi famosi sovrani, le fonti antiche hanno menzionato un personaggio a metà strada tra leggenda e realtà chiamato come Labarna | (1680-1650 a.C.), per lungo tempo considerato fondatore della monarchia ittita e di come diversi sovrani si facevano attribuire questo appellativo ricollegandosi cosi a questa figura evidentemente considerata pietra miliare. AI momento le principali fonti interpretate non hanno definito le sue origini c'è confusione persino su come abbia preso il potere, vengono descritte le sue imprese militari e la ricostruzione di Hattusa. Di sicuro però, Labarna e il corrispettivo femminile Tawananna, da nomi propri sarebbero poi divenuti titoli regali, assunti successivamente da tutti i re e le regine ittite, al punto che è stato perfino ipotizzato che la tradizione possa aver trasformato il mito in una coppia regale originaria. Hattusili I: regnò dal 1565 al 1540 a.C., si deve a lui il processo di unificazione della regione ittita: tra i principali avvenimenti del suo regno vi fu lo spostamento della capitale da KuSara a Hattusa, mentre per le campagne militari vi furono quelle iniziali per il controllo dell'Anatolia dal Mar Nero a Nord alle coste del Mediterraneo in Cilicia a Sud. Altri scontri furono nella parte settentrionale della Siria e nelle aree orientali dell’attuale Turchia. Alla sua morte, Hattusili |, lasciava così un vasto regno ma all’interno di difficile gestione viste le sue assenze per condurre spedizioni militari, problematiche dovute principalmente alle lotte per la successione. Mursili I: regnò dal 1540 al 1530 a.C., prese il potere per espressa volontà di Hattusili | ma in un momento difficile per il regno ittita a causa di faide interne tra fazioni. Durante il suo regno, Mursili I, completò l’opera iniziata dal predecessore andando a sottomettere altre popolazioni siriane (ad esempio la battaglia e la presa di Aleppo), mentre la sua impresa più grande è stata il saccheggio di Babilonia e la fine della dinastia amorrea: questo attacco però non produsse alcun dominio sui Babilonesi, Mursili |, infatti, era più interessato a mantenere i confini del suo regno. Nonostante ciò, il re fu assassinato nel corso di una cospirazione diretta da suo cognato, che usurpò il trono, e dal suo genero. II Medio Regno (1500-1350 a.C.) in generale è stato il periodo in cui il regno ittita fu caratterizzato da lotte interne e numerosi conflitti. L'epoca precedente, quella dell’Antico Regno, si concluse con 5 sovrani che furono più attenti a prendere il potere con congiure invece che concentrarsi sugli attacchi di popolazioni straniere, tra cui Mitanni; questi episodi costarono agli Ittiti un arretramento dei confini conquistati in precedenza. Nel Medio Regno, sono stati identificati 11 sovrani che si preoccuparono soprattutto di allargare i confini persi in precedenza. Tra i principali da menzionare, gli storici hanno considerato un certo Tudkhaliya (1430-1380 a.C.), il quale dopo aver preso il potere a seguito di congiure e ribellioni le sue azioni di governo furono incentrate ad Ovest nella riconquista dei territori persi e a Sud contro i Mitanni. Altri eventi rilevanti per questo periodo: tra 1380 e 1350 a.C., gli Hittiti subirono altre perdite e altre sconfitte, il territorio si restrinse fino a rischiare la scomparsa e la capitale Hattusa venne trasferita a Sapinuwa fino al 1350 a.C. EUROPE CAUCASUS PEOPLES PALAICANS @ Troy IRAN HURRIANS AEGEAN CIVILIZATION ARZANA ® Miletus MITANNI KINGDOM Azi È SYRIA Gli Ittiti nel Medio Regno Fu durante il periodo del Nuovo Regno (1350-1178 a.C.) che gli Ittiti raggiunsero l'apice arrivando alla definitiva costituzione del loro impero. Tra i grandi sovrani di questa fase gli storici hanno collocato Suppiluliuma | (1350-1322 a.C.), quando egli salì al trono, il regno versava in una condizione precaria. Il giovane re, che già alla fine del reame paterno aveva condotto delle vittoriose operazioni militari a Nord e a Ovest come generale riconquistando i territori anatolici persi nei decenni precedenti, ora si trovò da questo momento fino alla sua morte nelle condizioni di attaccare qualsiasi nemico esterno. Sotto Suppiluliuma I, gli Ittiti furono in guerra per almeno 20 anni e dopo aver ripreso i territori in Anatolia, lo sguardo del re si volse verso i Mitanni e la Siria. In pochi anni espanse il regno sottomettendo tutti i popoli nemici e fermandosi solo nella città di Qadesh (o Kadesh, oggi in Siria) dove era troppo forte l'influenza egiziana. Per controllare i territori siriani mise, a Karkemish e Aleppo, come sovrani 2 suoi figli mentre nelle altre città rimasero i governanti locali. Alla sua morte, nel 1322 a.C., Suppiluliuma | lasciava in eredità un impero immensamente ampliato ma allo stesso tempo esausto di energie e risorse dopo tutti quegli anni di guerra. La pestilenza che si diffuse in Anatolia, riportata dai reduci e dai prigionieri dopo le guerre siriane, fu solo uno dei tanti esempi e un simbolo di un paese esausto. La conservazione della potenza imperiale rappresentavano per gli eredi un impegno difficile. vg re, Mediterranean Sea lankera) Ù ave kelesi) ALASHIYA-— o HATTI ANATOLA “Arkuma OlMa shat Huyuk) ®._, UPPER Heflusa j LAND Alalah Impero Ittita prima e dopo la battaglia di Qadesh Gescestitam) 5 / È | Ofarabell 0 OA 9 Karesh Gue ARZAWA u DABcem uva) ul Bfatun Pinar Okummami Lic Fs 10 0 LOWER OTurene 7 (te LAND 0. ipy £IZZUWATNA reg MI corignit srl. TANI. Ricostruzione in bianco e nero della battaglia a partire dai rilievi del tempio di Luxor (Egitto) - Hattusili III: regnò dal 1265-1237 a.C., prese il potere tramite un un colpo di stato portato avanti con l’aiuto di membri della corte ed esiliando l’altro pretendente al trono in Siria. Egli passò alla storia, per aver concluso le operazioni di pace con gli Egizi stipulando nel 1259 a.C. con Ramesse Il un trattato di pace, il più antico finora ritrovato, in cui i due regni si impegnavano a non aggredirsi a vicenda, consapevoli infatti della loro rispettiva forza. Per rafforzare la pace, il re Ittita diede in sposa sua figlia al faraone assicurando così la stabilità tra i due imperi. Fu però durante il suo regno che perse il territorio abitato dagli ormai sottomessi Mitanni a favore degli Assiri di Salmanassar |. Parte del trattato di Qadesh è esposto al Museo di Istanbul