Gli Indifferenti di Alberto Moravia, Dispense di Italiano

Scarica Gli Indifferenti di Alberto Moravia e più Dispense in PDF di Italiano solo su Docsity! 1 GLI INDIFFERENTI INDICE: 1. L’autore; 2. I personaggi; 3. La trama; 4. La struttura; 1. L’autore: Alberto Pincherle, meglio conosciuto dai critici letterari con lo pseudonimo di Alberto Moravia, fu uno scrittore, giornalista, critico e politico italiano più importanti del XX secolo. Ricordato per essere sicuramente innovativo, ha sempre nuotato “controcorrente”, inserendo nei suoi romanzi anche i temi della sessualità, dell’alienazione sociale e dell’esistenzialismo. Il suo cavallo di battaglia è proprio il libro “Gli indifferenti” (pubblicato nel 1929), con il quale debuttò nel mondo della scrittura e dell’editoria. Fu infatti agli albori del terzo decennio del suo secolo che Moravia riuscì a far stampare, a sue spese, la propria opera. Il tutto accadde nella casa editrice milanese Alpes, all’epoca diretta da Armando Mussolini, il fratello del Duce. Fortunatamente, il romanzo riscosse immediatamente il consenso dei lettori, arrivando ad essere considerato un interessante manufatto dell’attività letteraria italiana del tempo. Alcuni anni dopo, nel 1935, Pincherle si recò negli USA, in cui venne invitato da Giuseppe Prezzolini a tenere alcune conferenze sul romanzo italiano presso la Columbia University di New York. Ritornato in Italia dopo aver concluso una serie di viaggi attraverso il Globo, che lo hanno visto coinvolto anche in Cina e in Francia, Moravia realizzò un libro di lunghi racconti, intitolando l’opera “L’imbroglio”. Quest’ultima verrà pubblicata nel 1937 dalla casa editrice Bompiani. Il suo “fare scrittura” mutò durante gli anni del regime, periodo in cui si dedicherà alla stesura di racconti allegorici e surreali, tra cui è importante citare “I sogni del pigro” e “La mascherata”, pubblicati rispettivamente nel 1940 e 1941. Nello stesso anno si sposò con Elsa Morante, anch’essa scrittrice, poetessa e traduttrice. Sicuramente degna di stima e rispetto, la Morante fu la prima donna italiana insignita del Premio Strega, consegnatole nel 1957. Cinque anni prima, nel 1952, fu invece il marito a ricevere lo stesso premio, assegnatoli per “I racconti”. Pincherle si dedicò quindi alla traduzione e alla cinematografia, tenendo persino una rubrica di critica presso l’Espresso. 2 Moravia ricevette ben 15 candidature al premio Nobel, purtroppo però senza mai ottenerlo. Tra i suoi sostenitori e amici troviamo anche il futuro vincitore del medesimo riconoscimento Eyvind Johnson (1960) e la scrittrice Maria Bellonci (1966). Venti anni dopo che quest’ultima ottenne il riconoscimento, l’autore si dedicò a pieno al suo terzo matrimonio, questa volta con la compagna Carmen Llera, alla quale riservò la raccolta di testi “La cosa”. Poco tempo prima, nel 1984, lo scrittore fu eletto Europarlamentare come indipendente nelle liste del Partito Comunista Italiano (PCI), incarico da lui ricoperto per cinque anni. Nel 1985 gli fu invece conferita l’onorificenza di “Personalità Europea”. La sua vita terminò purtroppo soli cinque anni dopo, nel 1990, quando – la mattina del 26 settembre – venne ritrovato a terra nel bagno del suo appartamento a Roma. 2. I personaggi: 1. Carla Ardengo: analogamente al fratello Michele e alla madre Maria Grazia, anche Carla incarna la “noia”, sentimento attorno al quale Moravia ha costruito il suo romanzo. Incapace di provare vere emozioni, ma forse non in grado di resistere alla passione, la giovane vede – durante il giorno del suo ventiquattresimo compleanno – un “libidinoso” Leo Merumeci, amante della madre, avvicinarsi a lei con fare provocatorio, quasi a volersene impossessare. Quest’ultimo infatti tentò di approfittarsi della ragazza facendola ubriacare, cosa che però le causò il mal di stomaco e dei conati, facendo così sfumare ogni desiderio dell’uomo. 2. Maria Grazia Ardengo: madre dei due giovani Ardengo, la donna rappresenta più di tutti l’ideale della finzione e della bugiardaggine. Pur essendo oppressa dai debiti non si opera al fine di trovare un lavoro che le possa garantire la serenità economica a cui è avvezza, bensì preferisce concedersi a Leo al fine di sposarlo e farsi mantenere dall’uomo. Cosciente che tutti la abbandonerebbero di fronte alla sua possibile miseria, Maria Grazia si dimostra continuamente possessiva e morbosa nei confronti del Merumeci, manifestando così il sentimento che più la contraddistingue: la gelosia. 3. Michele Ardengo: fratello di Carla, questo personaggio è caratterizzato dall’indifferenza. Il suo scarso valore è visibile soprattutto nel momento in cui Lisa, amica di Maria Grazia, lo corteggia. Il giovane, accortosi di tale comportamento decide di sottostare passivamente alle attenzioni della donna, dopo un po’ di tempo anche infastidita dal suo apparente “non accorgersi di lei”. Michele dimostra scarsa iniziativa anche di fronte alla scoperta della relazione segreta tra la sorella e Leo. Deciso a riscattare l’onore di famiglia, comprò infatti una pistola per sparargli, ma uscì sconfitto e umiliato dal confronto. 4. Leo Merumeci: stiamo parlando di un personaggio completamente differente dai precedenti. Se questi ultimi erano infatti caratterizzati da gelosia, possessività, noia ed indifferenza, Leo ha ben chiare le componenti che lo contraddistinguono: il sesso e il denaro.