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Gordon Craig, Appunti di Storia del Teatro e dello Spettacolo

Drammaturgo

Tipologia: Appunti

2012/2013

Caricato il 14/06/2013

Utente sconosciuto
Utente sconosciuto 🇮🇹

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Scarica Gordon Craig e più Appunti in PDF di Storia del Teatro e dello Spettacolo solo su Docsity! Edward Gordon Craig Introduzione Bisogna tenere presente la fondamentale artificialità del linguaggio craighiano. Leggere Craig oggi significa porti il problema della regia, regia come principio estetico di unità dello spettacolo e della sua autonomia in quanto fatto artistico. Interrogarsi sull’arte del teatro significa interrogarsi: sul dominio dell’elaborazione artistica dell’attore e sul dominio estetico nello spettacolo nel suo insieme. La regia, per Craig, è un momento che media il passaggio dal teatro inautentico al teatro come esperienza totale. Gli artisti del teatro dell’avvenire E’ fuori del mondo del teatro che troverai la più grande ispirazione, nella natura. Le altre fonti di ispirazione sono la musica e l’architettura. L’attore Tutto ciò che va fatto secondo piani prestabiliti è estraneo alla sua natura. L’attore non sa che la sua impulsività e le sue qualità istintive triplicano di efficacia quando sono guidate da una coscienza scientifica, cioè dall’arte. Sarà un attore ideale colui che possiede allo stesso tempo risorse naturali e una grande intelligenza. Attore perfetto è l’uomo la cui mente è in grado di immaginare e di mostrare i perfetti simboli di tutto ciò che contiene la sua natura. Henry Irving si è avvicinato più di ogni altro (il suo stesso volto è una maschera). L’unico mezzo adatto a rappresentare l’espressione dell’anima mediante l’espressione del volto è la maschera. La scena e il movimento Craig non condivide l’opinione comune secondo cui il teatro scritto ha un valore profondo e duratore per l’Arte del Teatro. Con la scena bisogna creare un ambiente che armonizzi coi pensieri del poeta. Il Realismo, la precisione dei dettagli sono inutili in scena. Bisogna considerare il MOVIMENTO IN Sé. Bisogna suddividere le azioni in necessarie e inutili. La parola “bello” indica ciò che ha il massimo equilibrio. Il giovane attore deve fare tutti i suoi esperimenti di fronte al pubblico. L’avvenire – una speranza I teatri di ogni terra, oriente ed occidente, si sono evoluti dal movimento, il movimento della forma umana. Purtroppo il corpo umano si rifiuta di essere uno strumento, sia pure della mente che abita nel corpo stesso. Vi sono due tipi di movimento: • del 2 e del 4, maschile, quadrato; • dell’1 e del 3, femminile, circolare. L’attore e über-marionette La mente dell’attore ha minor potere della sua emozione. Oggi essi impersonano e interpretano; domani dovranno rappresentare e interpretare; e dopodomani dovranno creare. Sarebbe meglio se l’attore cercasse di uscire completamente dalla pelle del suo personaggio. L’artista – dice Flaubert – dovrebbe essere nel suo lavoro simile a Dio nella creazione. L’attore deve andarsene (dice Craig, per ora) e lasciar posto alla übermarionette - in attesa di un termine adeguato. La marionetta è una figura di Dio alquanto degenerata. La supermarionetta non competerà con la vita . ma piuttosto andrà oltre. Cita l’Asia (che evoca la morte), l’Africa (nessuno esaltato dalla propria personalità), l’Egitto (atteggiamento silenzioso – che somiglia alla morte e indica grazie e forza). Oggi si ride delle marionette, perché riflettono i difetti umani. Solo quando si vede, l’uomo crede profondamente. Dove il teatro è più attivo? In Germania. Tutti professionisti. Il teatro in Russia e in Inghilterra In Russia, Konstantin Stanislavskij, ha costituito con successo un teatro non commerciale. Egli crede nel Realismo come mezzo attraverso il quale l’attore può svelare la psicologia del drammaturgo. L’arte del teatro I dialogo L’arte del teatro è sintesi di tutti gli elementi che compongono l’insieme. L’uno non è più essenziale dell’altro. Forse, l’unico ad avere la priorità è l’azione. Un’opera deve avere azione, parola, linea, colore e ritmo. Il poeta non è un uomo di teatro. La rinascita dell’arte è intimamente legata alla rinascita del regista. Egli deve armonizzare l’azione e la scena coi versi o con la prosa del testo, con la sua bellezza ed il suo senso. Un autore non dovrebbe scrivere alcuna didascalia, offende il teatro perché invale la sfera di competenza altrui. Durante l’apprendistato il regista deve imparare tutti i mestieri degli artigiani di scena, in modo da averne la piena padronanza. II dialogo In Russia ci sono testi drammatici, attori, attrici, direttori, scenari, luci di ribalta, riflettori, binocoli, Realismo: c’è tutto, proprio come in ogni teatro, con la sola differenza che questo teatro batte tutti gli altri nel loro stesso gioco. Lì c’è perfezione tecnica, raggiunta con lo studio. Il loro teatro è una scuola. Oria di diventare regista bisogna essere stato attore. E’ l’ingegno e il buon gusto che noi richiediamo al nostro teatro. Gli spettri nelle tragedie di Shakespeare Il fatto stesso della loro presenza esclude la possibilità di trasposizione realistica. Figure intangibili come la morte. Le Tre Streghe del Macbeth: si stente la loro presenza mentre si legge la tragedia, ma quando la si vede recitata? Perché le Tre Streghe devono essere per forza orribili? C’è una sola vita reale in arte, e questa è la vita dell’immaginazione. I drammi di Shakespeare
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