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Gotico, gotico del '300: Firenze, Siena, Orvieto e Venezia, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

BENEDETTO ANTELAMI, NICOLA PISANO, GIOVANNI PISANO, ARNOLFO DI CAMBIO, CIMABUE, DUCCIO DI BUONINSEGNA, GIOTTO, SIMONE MARTINI

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 23/01/2022

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Scarica Gotico, gotico del '300: Firenze, Siena, Orvieto e Venezia e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! GOTICO XII-XIV sec.; in alcuni paesi si sviluppa fino al XVI sec., nonostante il rinascimento presente dal XIV sec. origine nella Francia settentrionale, intorno a Parigi→ Ile-de-France. Territorio molto ricco → gotico, arte nazionale Si sviluppa in tutta Europa, in Italia è moderato/temperato si esprime a seconda del luogo in cui si propaga, ma ci sono caratteri specifici BENEDETTO ANTELAMI circa 1150-1230, Congiunge romanico e gotico DEPOSIZIONE opera datata e firmata, 1178 rappresenta il Cristo in croce. La scena è all’interno di una fascia a forma di “U” rovesciata e dilatata orizzontalmente. solo la croce esce dalla lasta. vuole narrare attraverso una completa raffigurazione della storia vesti ben eseguite, cornice ben ritagliata, non è realistico, ma in fase evolutiva la composizione si divide in due parti: Sole( sx)= splende sulla vergine, sugli Apostoli e sulle pie donne, preceduti dalla personificazione della chiesa che regge il vessillo crociato. Luna( dx)= illumina i soldati e la personificazione della sinagoga i tondi nei quali si trovano sono i CLIPEI. Al centro c’è il Cristo sorretto da Giuseppe d’ Arimatea, Cisto è piegato verso sinistra e un suo braccio è già liberato dal chiodo, questo viene sorretto da Maria e l’arcangelo Gabriele ci sono vari piani: 3 al centro ( croce, Cristo e Giuseppe) e 4 a dx ( tre soldati, tunica del Redentore). L’espressione di alcuni personaggi rendono l’opera molto avanzata. ARCHITETTURA Diminuiscono gli spessori, spesso murature forate, si accentua il verticalismo molto legata alla religione chiese → 3 navate con un portico e un transetto corto a forma di volta a crociera → hanno un coro circondato da deambulatori che danno accesso a cappelle in ordine radiale attorno all’abside. → innovazioni: _ arco a sesto acuto (o a ogiva) _ arco rampante ( assorbe le spinte oblique delle volte) _ contrafforte ( assorbe le spinte dell’arco rampante) _ volta a ogiva costolonata _ pinnacolo (dà stabilità ed enfatizza la verticalità _ costoloni che costituiscono archi perimetrali _ vele ( scomparti 3angolari della volta) le navate hanno molte colonnine lungo le pareti → pilastri a fascio o polistili tra archi rampanti e contrafforte: doccione (spesso scon testa animale), porta fuori l’acqua Il matroneo diventa un triforio ornamentale→ ampliamento delle finestre parte frontale: REGISTRO INFERIORE→ ci sono 3 portali timpanati con un sistema enfatizzato in quello centrale, con un pilastro centrale al portale = TRUMEAU per enfatizzare i portali ci sono archivolti decorativi su più livelli ai fianchi ci sono sistemi di nicchie decorative trilobate e ghimberghe (coronamenti triangolari) come decorazioni REGISTRO CENTRALE→ rosone vetrato e traforato per illuminare, ai lati ci sono decorazioni per coprire gli archi rampanti, come decorazioni ci sono nicchie, pinnacoli o guglie REGISTRO SUPERIORE→ sopra il rosone c’è una porzione chiamata galleria, che è la base di questo registro. Ci sono torri campanarie con nicchie e pinnacoli decorativi. CATTEDRALE DI NOTRE-DAME A PARIGI 1160, corpo longitudinale a 5 navate con u n transetto appena sporgente e un coro con un doppio ambulacro le cappelle furono costruite in tempi successivi le volte dei deambulatori si distribuiscono a ventaglio navata centrale: ha una copertura a volte ogivale costolonate (ci sono vele tra le costolature), non ha il triforio, ma 3 piani con acate, matroneo e claistorio facciata tripartita orizzontalmente e verticalmente da 4 contrafforti a gradoni fascia mediana: rosone traforato affiancato da bifore che illuminano il matroneo fascia inferiore: 3 portali archi acuti e strombati, quello centrale ha una ghimberga, limitata superiormente dalla Galleria dei Re di Giudea e di Israele coronamento: serie i logette traforate che si taglia contro le torri campanarie incompiute sormontate da piccole guglie CATTEDRALE DI NOTRE-DAME DI CHARTRES 1194-1224, distrutta nel 1194 da un incendio, e poi donata alla chiesa di Carlo il calvo nel XI sec. → reliquia della tunica della Vergine Maria. Appartiene al gioco classico 3 navate con transetto immisso, presbiterio profondo c’è verticalismo → la navata centrale coperta da crociere ogivali, ha le pareti divise orizzontalmente in tre fasce. è alta il doppio delle laterali fascia inferiore: arcate sorrette da pilastri polistili ( si alternano pilastri cilindrici con colonnine a sezione ottagonale a pilastri ottagonali con colonnine cilindriche) fascia mediana: triforio. fascia superiore: claristorio le finestre sono alte come le arcate → sfrutta molto la funzione degli archi rampanti i fianchi hanno una fitta serie di contrafforti a gradoni leone= Cristo; aquila= ascensione al cielo di Cristo; grifone= ritorno alla fine dei tempi → attorno alla colonna centrale sibille, Evangelisti e angeli dell’apocalisse tra gli spigoli nel parapetto: 1. natività (ha anche il lavaggio del bambino, l'annunciazione, l’annuncio ai pastori) 2. adorazione dei magi 3. strage degli innocenti 4. crocifissione 5. giudizio universale colonne esili e archi molto acuti i corpi sono a tutto tondo(non come Nicola) e le sagome hanno una linea morbida, spigolosa e fanno gesti molto delicati ed espressivi. MADONNA COL BAMBINO DELLA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI 1306 circa, Padova la Vergine è libera da ogni costrizione il profilo è marcatamente romano→ molto studiato, la mano che solleva la veste richiama la scultura francese il gesto del bambino con il braccio alzato sembra natual, la Vergine appare molto raffinata ARNOLFO DI CAMBIO 1240/45-1301/10 collabora con entrambi i Pisano CARLO I D'ANGIÒ’ 1277 circa, fatto indipendentemente Calo seduto su una sella curulis (richiama la classicità), testa, fianchi e zampe di leone→ autorità regale manto e veste azzurri, gigli oro e calzari rossi, capelli dorati e pelle di color carne→ nel marmo ci sono ancora tracce di colore volto fisso, abiti con pieghe che modellano la forma , in generale monumentalità classica. TOMBA DEL CARDINAL DE BRAYE 1282, composta da 4 elementi sovrapposti → i 3 inferiori passano da forme semplici a complesse, il basamento è a scomparti quadrangolari. Sormontato da un parallelepipedo, l’elemento superiore ha forma piramidale sul vertice= Vergine in trono con il Bambino, fatta con materiale di spoglio la camera mortuaria con il cardinale disteso definisce l'esito della vita terrena personaggi con naturalismo gotico ed espressivi. CIBORIO DI SANTA CECILIA IN TRASTEVERE 1293, opera mista, insieme di architettura e scultura grande edicola su 4 colonne di riuso elementi chiaramente gotici = _ archi acuti trilobati a traforo pennacchi con bassorilievi _ bassi timpani con rosoni edicolette tra archi trilobati e pinnacolo _ elementi traforati studiati singolarmente classico e gotico francese= archi acuti non aguzzi e molto ribassati → danno leggerezza al ciborio BONIFACIO VIII E MADONNA IN TRONO Nella nuova cerchia di mura Bonifacio VIII 1297-98 più pezzi tenuti insieme da perni metallici, di dimensioni colossali seduto in trono e giovane tiara con la corona gemmata nella fascia inferiore => potere temporale chiavi (non ci sono più) nella mano sinistra => potere spirituale Corporatura sottile Madonna in trono 1296 Vergine seduta= monumentalità il velo fermato dalla corona le copre la testa avvolta in abiti leggeri, più come matrona che come madonna i piedi poggiano su un cuscino occhi di vetro mutabili con le condizioni atmosferiche → soffio vitale, divino Bambino messo come la madre, legato a lei con un unico blocco di pietra costruzioni sagomate per incastrarsi perfettamente PITTURA Superfici vetrate molto usate → meno necessità di decorare le pareti pittura su tavola e miniatura→ sviluppate le croci dipinte → ruolo di primo piano pittura su vetro→ molto originale, le pareti vetrate si diffusero molto in Italia→ le vetrate non hanno il sopravvento, affresco e mosaico diffusi SAN FRANCESCO E STORIE DELLA SUA VITA 1235, da Bonaventura Berlinghieri nella decorazione musiva del battistero di Firenze. (datata e firmata) comunica l’umanità dei temi francescani. forma cuspidata al centro: San Francesco→ convenzioni rappresentative del tempo= volto ascetico incorniciato da una barbetta bionda e piedi verso il basso(no profondità) posto frontalmente (tradizione tardo antica) ci sono elementi che indicano che lui è San Francesco= ● saio: povertà e umiltà ● cingolo (cordone): fune con cui fu legato Gesù alla colonna del supplizio ● 3 nodi: tre voti della regola francescana→ obbedienza, povertà, castità ● segni delle stimmate: sofferenza della passione di Cristo ● libro nella mano sx: riferimento alla Regola 6 scene che raffigurano vari episodi della sua vita, 3 per parte→ emergono dal fondo dorato. non ci sono realisticità e proporzionalità _ San Francesco riceve le stimmate: (prima in alto a sx) avvenimento più straordinario della vita del Santo. sullo sfondo→ paesaggio di rocce taglienti e poca vegetazione, dove S. Francesco si era ritirato in preghiera. In alto a dx: Cristo in croce nascosto da 6 ali che mostra mani e piedi CIMABUE Cenni di Pepo, 1240 Firenze-1302 Assisi, maestro di Giotto, la sua formazione è legata alla tradizione bizantina. Aderenza alla realtà, ea uno sperimentatore, spesso rappresenta la quotidianità CROCIFISSO DI SAN DOMENICO 1268-71 → croce dipinta molto grande → si rifà a Christus patiens il corpo non pende dalla croce, braccia orizzontali come se non tenessero il peso→ sembra volersi distaccare nell’ultimo sussulto dell’agonia molto nitido e incisivo colori dosati con effetto di chiaroscuro→ modellano la figura dando volume e maestosità vuole umanizzarlo occhi a “S”, ventre tripartito e perizoma dorato = romanico-bizantino incarnato→ verdaccio (terra verde e bianco), poi aggiunti tratteggi orientati variamente MAESTÀ DEL LOUVRE maestà= Madonna col Bambino seduta in trono, 1280 dimensioni colossali, alta 2 volte gli angeli, per la prospettiva gerarchica i 2 angeli centrali si aggrappano alla colonna dello schienale del trono colori raffinati volume→ grazie all’effetto chiaroscurale→ tonalità chiare accostate a tonalità scure e senza filamento d'oro sulla veste PALAZZO DELLA SIGNORIA 1299-1314, probabile progetto di Arnolfo forma squadrata a parallepipedo, paramento esterno di pietra forte assenza di finestre al piano terreno e piccole finestre a bifora ai piani superiori → castello fortificato ballatoio → come coronamento sostenuto da mensole in pietra sormontate da beccatelli (archetti a tutto sesto), sormontato da merli guelfi (squadrati) tra 2 beccatelli = botole dette caditoie → in caso di pericolo si potevano buttare pietre torre campanaria decentrata verso destra → ballatoio sporgente con merli ghibellini (sagomati a coda di rondine), l’edicola terminale funge da cella campanaria. SIENA dal XII sec. rivale di Firenze → sconfitta nel 1269 nella battaglia di Colle→ potere alle famiglie guelfe PALAZZO PUBBLICO idea di un palazzo signorile Massiccio corpo centrale e due ali laterali simmetriche → armonico andamento orizzontale composto da tre blocchi concavi→ seguono seguono la curvatura della piazza. aperture al pian terreno ampie, proporzioni snelle bicromia→ rosso acceso dei mattoni e grigio della pietra ORVIETO Si alle con Firenze, guelfa DUOMO DI SANTA MARIA ASSUNTA 1290, principi romanici→ struttura miticizzata la Lorenzo Maitani nel 1310 3 navate pilastri, ghimberghe, guglie, trafori e archi = trattati in modo scultoreo e non come elementi architettonici facciata→ rosone molto traforato, realizzata come una pala d'altare in proporzioni maggiori VENEZIA Tradizione unica, in stretto rapporto con l'ordine bizantino PALAZZO DUCALE Influenza araba, residenza del doge e sede del governo e dei magistrati di giustizia → simbolo di Venezia con San Marco forma il nucleo centrale della città. struttura più piccola e arretrata di quella odierna e circondata da canali sviluppo orizzontale, piani tripartiti→ inferiore: porticato retto da colonne senza base con una serie di archi a sesto acuto in pietra d’Istria mediano: loggia balaustrata scandita da colonnette su base attica con capitelli ispirati al corinzio, sormontati da archi trilobati superiore: alto più di metà facciata, sala del Maggior Consiglio, interrotto da finestroni a sesto acuto. coronamento merlato tipico dei palazzi medievali → alternarsi di pinnacoli marmorei gotici e ante traforate orientali. rivestimento della parete realizzato con motivo a losanga → combinazione cromatica di lastre quadrate bianche e rosse, con inserti geometrici grigi e verdi GIOTTO più grande pittore del 300, nasce a Firenze circa 1267 incontra Cimabue, Arnolfo di cambio rivoluzione giottesca→ _ corpi perdono rigidezza _ nuova tridimensionalità _ più realismo _ cieli azzurri _ personaggi “ che vivono” _ storie sacre più semplici e naturali. CICLO DI ASSISI 1290-1296, Chiesa Superiore della basilica francescana di Assisi, inizia a fianco a Cimabue fascia inferiore delle pareti longitudinali, 28 affreschi quadrangolari di grandi dimensioni sotto sono dipinte una cornice marmorea e un tendaggio che imita un tessuto il dono del mantello primo dell'intero ciclo, ha tutti gli elementi innovativi, come il chiaroscuro e il cielo di un azzurro vivace Francesco dona il proprio mantello “a un cavaliere nobile ma povero” prima di vestire il saio la testa del santo è all’incrocio delle due diagonali, il suo abito replica il colore del cielo, inteso come simbolo del divino ci sono naturalezza e volume, profondità nel paesaggio retrostante, dove si trovano un monastero e una città fortificata, lo sfondo non ha nulla di reale, segue regole geometriche nitida volumetria dei personaggi, pone l'accento su aspetti della vita quotidiana→ il cavallo sta mangiando in alcune parti colori deteriorati, eseguiti a tempera il presepe di Greccio probabile intervento di aiuti→ chiaroscuro non giottesco sacra istituzione del presepe da parte di Francesco spazio scandito da una rigorosa incombenza prospettica di un grande leggio ligneo al centro = ciborio gotico (simile ad Arnolfo di Cambio) San Francesco al centro in ginocchio, la croce è inclinata per dare profondità CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI innovazioni più grandi della pittura di Giotto, creata interamente da lui 1303-1305, commissionata da Enrico Scrovegni ci sono varie storie→ vite di San Gioacchino e di Sant’Anna, della Vergine e di Cristo sulla parete sinistra, nelle scene delle storie di cristo → compianto di Cristo morto, terza del registro inferiore attenzione di tutti i personaggi verso il Cristo morto→ capo che converge la collina retrostante, come erp guidare lo sguardo. → sorretto da Maria, che ha espressione di dolore → San Giovanni allarga le braccia all'indietro, il busto in avanti, gesto di dolore → Madalena accovacciata lungo una delle diagonali, sorregge i piedi di Cristo bagnandoli con il pianto. tutti i personaggi sono tristi, la una misura pacata di un equilibrio quasi classico e l’uso del chiaroscuro conferiscono monumentalità anche gli angeli del cielo piangono e si disperano → grande realismo, annulla convenzioni di raffigurare angeli con bellezza formale due figure ritratte di spalle (invenzione giottesca) → indifferenti alla nostra presenza MADONNA DI OGNISSANTI prima del 1310, nella chiesa di ognissanti, tema della maestà → ogni negli uffizi su una tavola cuspidata di grandi dimensioni, tradizione con lo sfondo oro Figure massicce,sotto le vesti corpo volumetricamente compatto 1. della Vergine massiccia, indossa una veste bianca (insolito) 2. Bambino massiccio sulle ginocchia della Vergine→ chiaroscuro→ individua un piano avanzato e ruotato pieghe del manto blu bordato d’oro = realismo dimensioni innaturalmente maggiori degli altri→ proporzionalità gerarchica architettura del trono gotica, con guglie e gattoni (ornamento a forma di foglie) possente monumentalità che poggia su una predella in marmi mischi (di vari colori) tre aperture trilobate laterali dalle quali si vedono personaggi sullo sfondo San Paolo a sx San Benedetto a dx→ “tagliate” → maggiore plausibilità della rappresentazione angeli ai lati anteriori → vesti verdi, corona oro, pisside (urna) che allude alla Passione di Cristo. angeli al primo piano → in ginocchio, + profondità, tridimensionalità tutto realistico, impegno anche in particolari minori, come i vasi offerti dagli angeli alla vergine CAPPELLA PERUZZI E BARDI entrambi i cicli sono deteriorati, non furono dipinti, ma grazie a luci ultraviolette si vedono particolari che senza non si sarebbero visti. 1314-1315 → storie di San Giovanni Battista e storie di San Giovanni Evangelista (Peruzzi) nella scena dell'ascensione di San Giovanni evangelista la luce ultravioletta ha reso visibili tracce di materiale organico (olio e albume), che legavano pittura e tempera→
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