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Grammatica Italiana - Sintassi e Analisi Logica, Schemi e mappe concettuali di Italiano

Compendio di sintassi italiana per l'analisi logica

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

In vendita dal 14/09/2021

MarialauraPadula94
MarialauraPadula94 🇮🇹

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Scarica Grammatica Italiana - Sintassi e Analisi Logica e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! Lingua Italiana La sintassi della preposizione La frase (preposizione) Si distinguono tre tipi di frasi: la frase minima, la frase semplice, la frase completa o complessa. - La frase minima è composta da due elementi: soggetto e predicato verbale o nominale. - La frase semplice ha senso compiuto ed è composta da soggetto, verbo, complementi o espansioni. - La frase completa o complessa, possiede le caratteristiche della frase semplice, ma sono presenti più predicati (ognuno di questi forma una "parte di frase" chiamata proposizione). Gli elementi che la compongono possono essere fissi o variabili: Gli elementi fissi Il Predicato - Il predicato verbale indica l'evento o l'azione che si verifica. - Il predicato nominale descrive una caratteristica del soggetto, ed è formato da un verbo ausiliare e da un attributo (aggettivo). Soggetto è colui che compie o subisce l'azione espressa dal predicato, l'ente cui si riferisce il predicato. Il soggetto può essere sottinteso. Elementi variabili I complementi sono parti del discorso che ampliano la frase con informazioni di vario genere. I complementi Il complemento è una parola o un gruppo di parole che ha la funzione di completare, arricchire o specificare il significato, e quindi l'informazione, del predicato verbale. In senso lato, la nozione di complemento comprende tutti i costituenti della frase, con esclusione di soggetto e predicato, cioè gli elementi fondamentali della frase. Un complemento può riferirsi a qualsiasi altro elemento della frase e dipende sintatticamente dall'elemento a cui si riferisce. Tradizionalmente distinguiamo i complementi diretti, ossia quelli retti direttamente dal verbo e i complementi indiretti, quelli che hanno bisogno di altri elementi per contribuire al senso della frase. Complementi diretti Il complemento oggetto o complemento diretto è uno dei due tipi di complemento nella tradizionale analisi della sintassi (l'altro è il complemento indiretto). Costituito da un sintagma nominale (la persona, l'animale o la cosa su cui ricade direttamente l'azione espressa dal verbo), è di norma retto da un verbo transitivo e risponde alle domande: Chi? Che cosa? Il complemento oggetto completa, quindi, il significato del predicato costituito sempre da un verbo transitivo attivo. Esempi: - Ottaviano sconfisse Antonio (chi?). - Alessia ha portato un regalo (che cosa?). La definizione, in sé utile, ha lo svantaggio di non distinguere il complemento oggetto dal soggetto, che in italiano di solito viene espresso nello stesso modo. Complementi diretti predicativi Il complemento predicativo del soggetto è un sostantivo o un aggettivo che si riferisce al soggetto, completando il significato del verbo che lo regge. Il complemento predicativo del soggetto non deve essere confuso con il predicato nominale, che esprime la condizione del soggetto ed è introdotto solo dal verbo essere. Esempio: - Il cacciatore fu considerato da tutti un eroe. Il complemento predicativo dell'oggetto è un sostantivo o un aggettivo che si riferisce all'oggetto, completando il significato del verbo che lo regge. Esempio: - Tutti considerarono i/ cacciatore un eroe. Nelle frasi passive: Il COMPLEMENTO D’AGENTE serve a indicare la persona (l’animale o la cosa personificata) da cui è compiuta l’azione espressa da un verbo di forma passiva. DA CHI? - L'insegnante è stimato DAI SUOI ALUNNI. Il COMPLEMENTO DI CAUSA EFFICIENTE serve a indicare la cosa o l'essere da cui è compiuta l’azione espressa da un verbo.DA CHE COSA? - Il paese fu investito DA UN TIFONE. Per non confondere i complementi D’AGENTE e DI CAUSA EFFICIENTE con altri simili bisogna ricordare che, VOLGENDO LA FRASE DA PASSIVA IN ATTIVA, i complementi d’agente o di causa efficiente devono diventare il SOGGETTO della nuova frase. Complementi di tempo Il COMPLEMENTO DI TEMPO DETERMINATO indica il momento in cui si realizza l’azione espressa dal verbo. QUANDO? - La partita inizia ALLE 16. Il COMPLEMENTO DI TEMPO CONTINUATO indica per quanto tempo dura l’azione espressa dal verbo. PER/IN/DA QUANTO TEMPO? - La pioggia è caduta PER DIECI ORE. Complementi di luogo Il COMPLEMENTO DI STATO IN LUOGO indica il luogo in cui avviene l’azione espressa dal predicato DOVE? - SULLA PIANTA ci sono delle mele mature. Il COMPLEMENTO DI MOTO A LUOGO indica il luogo verso il quale si dirige l’azione espressa dal predicato. VERSO DOVE? - Vado IN PALESTRA con Alice. Il COMPLEMENTO DI MOTO DA LUOGO indica il luogo dal quale proviene l’azione espressa dal predicato. DA DOVE? - Laura toma DA SCUOLA. Il COMPLEMENTO DI MOTO PER LUOGO indica il luogo attraverso il quale si verifica l’azione espressa dal verbo. PER DOVE? - Il gatto è entrato DALLA FINESTRA. Altri complementi indiretti Il COMPLEMENTO DI ALLONTANAMENTO (o di SEPARAZIONE) indica il luogo, la persona, l’animale o la cosa da cui sì è separati. Il COMPLEMENTO DI ARGOMENTO indica ciò di cui si parla o si scrive. Il COMPLEMENTO DI CAUSA indica il motivo per cui avviene l’azione o si realizza la circostanza espressa dal verbo. Il COMPLEMENTO DI COMPAGNIA indica la persona o l’essere animato insieme al quale si realizza l’azione o si verifica la condizione espressa dal verbo. Il COMPLEMENTO CONCESSIVO indica la persona o la cosa nonostante la quale si realizza l’azione del verbo. Il COMPLEMENTO DISTRIBUTIVO indica in quale modo una determinata realtà viene suddivisa in base al tempo, al peso, alla misura, all’ordine o alla quantità. Il COMPLEMENTO DI ESCLUSIONE indica chi o che cosa non partecipa all’azione del verbo e pertanto ne resta escluso. Il COMPLEMENTO DI FINE (o SCOPO) indica il fine al quale tendono l’azione o la situazione espresse dal verbo. Il COMPLEMENTO DI LIMITAZIONE precisa il limite o il punto di vista entro cui è valido ciò che è espresso dal verbo. Il COMPLEMENTO DI MATERIA specifica il materiale o la sostanza di cui è composto un oggetto. Il COMPLEMENTO DI MEZZO (o STRUMENTO) indica la persona, l’animale o la cosa per mezzo della quale si compie l’azione espressa dal verbo. Il COMPLEMENTO DI MODO (o MANIERA) indica il modo in cui avviene l’azione o si verifica la circostanza espressa dal verbo. Il COMPLEMENTO DI ORIGINE O PROVENIENZA indica il luogo, reale o figurato, da cui proviene o deriva una persona, un animale o una cosa. Il COMPLEMENTO DI QUALITÀ indica le qualità fisiche, morali o intellettuali di qualcuno o le caratteristiche di qualcosa. Il COMPLEMENTO DI RELAZIONE (o di RAPPORTO) indica l’essere animato o la cosa con cui si stabilisce un rapporto di amicizia e di collaborazione 0, viceversa, di ostilità e contrasto. Il COMPLEMENTO DI SOSTITUZIONE O DI SCAMBIO indica qualcuno o qualcosa che viene scambiato o sostituito con un altro. Il COMPLEMENTO DI UNIONE indica la cosa o l’essere inanimato insieme al quale si realizza l’azione o si verifica la condizione espressa dal verbo. Il COMPLEMENTO DI VOCAZIONE indica la persona, l’animale o la cosa personificata a cui ci si rivolge in forma diretta, per richiamare l’attenzione, per invocarla o per impartire un ordine.
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