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Gran Bretagna nella storia contemporanea, Sintesi del corso di Storia Contemporanea

riassunti basati sul libro nel periodo della storia contemporanea

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 17/10/2019

rachele-ruggiu
rachele-ruggiu 🇮🇹

4.3

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Scarica Gran Bretagna nella storia contemporanea e più Sintesi del corso in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! Gran Bretagna Il potere legislativo era detenuto da due Camere: una elettiva, la Camera dei Comuni, che riuniva i rappresentati delle diverse comunità della nazione e l’altra, la Camera dei Lord, a cui avevano accesso membri dell’aristocrazia e della Chiesa anglicana che tramandavano il titolo per via ereditaria. Il re aveva sempre meno potere e s’instaurò un rapporto di fiducia tra Parlamento e Governo, il Primo ministro sarebbe dovuto emergere dal partito vincitore, i due partiti storici erano i Whigs e i Tories, da cui nel XIX sec divennero il Partito liberale e quello conservatore. La forza della Costituzione britannica era data da un perfetto bilanciamento tra tradizione e rituali del sistema politico, rappresentati dalla Corona e dalla Camera dei Lord (davano stabilità e continuità alle istituzioni), ed elementi pratici, costituiti dal governo di gabinetto e dalla Camera dei Comuni (garanti dell’efficienza e della funzionalità del sistema e ne permettevano l’adeguamento alle trasformazioni socioeconomiche in atto). Vittoria regnò dal 1837 al 1901 Inghilterra vittoriana centro commerciale e finanziario a cui facevano capo le principali attività economiche. Il XIX secolo della borghesia egemonia moderata del whig lord Henry John T. Palmerston, tra ’50 e ’60, rappresentò il culmine della Golden Age vittoriana e della supremazia economica e culturale del modello britannico nel mondo, muore nel 1865, e il conflitto politico si riaccese, concentrandosi soprattutto sulla questione dell’estensione del suffragio. 1868 elezioni il governo andò al leader del Partito liberale, William E. Gladstone, rimase in carica fino al 1874, il suo esecutivo migliorò il funzionamento dell’istruzione pubblica, ridimensionando anche il peso della Chiesa anglicana nelle scuole, fu riformata l’amministrazione pubblica con l’introduzione del reclutamento mediante concorsi e la rimozione delle barriere all’avanzamento in base al merito e nell’esercito fu proibita la compravendita delle cariche e dei gradi. Cercò la via della riconciliazione eliminando i privilegi della Chiesa anglicana in Irlanda, con l’ Irish Land Act, del 1870, alle elezioni del 1874 gli irlandesi elessero i rappresentati del partito nazionalista, favorevoli alla creazione di un Parlamento irlandese autonomo. 1874 elezioni governo al leader dei conservatori, Benjamin Disraeli, che continuò la campagna di riforme varò una serie di riforme sociali riguardanti la salute pubblica, la casa l’istruzione, attività sindacali, vennero eliminate alcune restrizioni al diritto di sciopero, promosse la politica coloniale, il consolidamento dei possessi indiani, cercò di assicurare a UK un ruolo più attivo nella gestione degli affari europei. Al congresso di Berlino del 1878 ottenne per UK l’isola di Cipro. 1880 torna al governo Gladstone, nel 1882 inizia occupazione Egitto, che grazie al canale di Suez, era finito sotto l’influenza inglese e francese. Gennaio 1886 Home Rule autogoverno irlandese istituì un Parlamento autonomo a Dublino lasciando però a quello di Londra il controllo della difesa, della politica estera e delle finanze ma Gladstone si dimise e il suo partito conobbe uno scisma definitivo, gli oppositori alla Home Rule , guidati da Chamberlain andarono a costituire il Partito liberale unionista (che poi verrà assorbito dal Partito conservatore dopo la Prima guerra mondiale). Il partito liberale rimase quasi ininterrottamente per vent’anni lontano dal governo, i conservatori, guidati dal 1886 da Lord Salisbury si assicurano infatti una lunga fase di egemonia politica fino al 1905. 1893 Indipendent Labour Party sostenne le Trade Unions Tra il 1899 e il 1902 contro la popolazione bianca del Sudafrica per il controllo del Transvaal Gennaio 1906 alle elezioni i liberali ottennero una maggioranza schiacciante e per la prima volta entrano nella Camera una trentina di deputati labouristi forte iniziativa riformatrice e forte imposizione fiscale progressista ce andava a colpire soprattutto la grande proprietà terriera. Dinanzi al voto contrario con cui la Camera dei Lord respinse la legge di bilancio, People’s Budget, presentata dal cancelliere David Lloyd George nella primavere del 1909, il governo liberale ingaggiò una dura battaglia contro la Camera dei Lord, che alla fine vinse. 1911 Parliament Act sanciva in modo netto la superiorità della Camera dei Comuni su quella dei Lord e toglieva a quest’ultima la possibilità di respingere le leggi finanziarie. Alle elezioni del 1918, prima volta in cui votano anche le donne (età superiore ai 30 anni e già possedenti il diritto di voto amministrativo) vinse la coalizione dei liberali di Lloyd George e dei conservatori di Andrew Bonar Law partito labourista penalizzato dal sistema maggioritario secco conquistò solo 59 seggi. a queste elezioni partecipò un nuovo partito il Sinn Féin ottenne ben73 seggi. La grave recessione economica e l’aumento dell’inflazione portarono ad una grande ondata di scioperi e agitazioni sociali alla quale si aggiunsero le violenze terroristiche in Irlanda. 1922 e 1923 due tornate elettorali sancirono il netto avanzamento dei labouristi (il PC rimase marginale). Alle elezioni del 1923 i conservatori persero la maggioranza assoluta. Nel gennaio 1924 governo labourista di minoranza, presieduto da Ramsay MacDonald, che si reggeva sull’appoggio esterno dei liberali vita brevissima, a ottobre sull’onda dello scandalo Red Letter (che faceva presupporre rapporti stretti tra il Partito Labourista e i bolscevichi) si sciolse il governo, e le successive elezioni portarono alla vittoria schiacciante dei conservatori presieduto da Stanley Baldwin e come cancelliere Winston Churchill politica economica estremamente rigorosa, riuscendo nel 1925 a raggiungere la parità aurea della sterlina ma con duri scontri coi sindacati. Le proteste culminarono nel maggio 1926 con un grande sciopero che coinvolse tutte le categorie dei lavoratori salariati alle elezioni del 1929 tornò alla guida del governo MacDonald, ma si trovò ad affrontare una grave crisi economica internazionale, e accettò l’invito del sovrano a formare un governo di coalizione, questa decisione lo buttò fuori dal partito, la nuova guida del partito labourista diventò Arthur Henderson il nuovo esecutivo comprendeva 4 labouristi, 4 conservatori e 2 liberali; alle elezioni di ottobre i conservatori ottennero la maggioranza, MacDonald rimase alla guida dell’elettivo fino al 1935, quando passò a Baldwin. Fino agli anni ’60 del XIX sec. il governo inglese dovette affrontare molti problemi legati ad uno Stato multinazionale che comprendeva Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda. Con il Galles non ci fu mai un vero e proprio movimento separatista, sebbene avessero una loro lingua e seguisse le chiese protestanti non-conformiste; anche in Scozia si era integrata bene, pur avendo un’importante tradizione culturale e un diverso sistema giuridico; diverso invece la questione in Irlanda la contrapposizione tra la maggioranza cattolica nazionalista da una parte e la minoranza protestante nel nord-est dall’altra, portarono a crescenti tensioni con Londra per tutta la seconda parte del XIX secolo. campagna dell’intimidazione e proteste, soprattutto dal movimento feniano dalla Irish Land League. 1896 nascita del Partito repubblicano socialista, fondato da James Connolly, obbiettivo di saldare la causa dell’indipendenza irlandese con quella della lotta di classe e della rivoluzione socialista. 1905 fondato dall’ex feniano Arthur Griffith fondò il Sinn
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