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Guerra fredda - Sintesi, Sintesi del corso di Storia

L'argomento trattato riguarda: - l'eredità della Prima Guerra Mondiale; - l'origine della guerra fredda; - dall'equilibrio al disgelo; - Europa unita.

Tipologia: Sintesi del corso

2022/2023

In vendita dal 17/05/2023

AntonioSerrano515
AntonioSerrano515 🇮🇹

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26 documenti

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Scarica Guerra fredda - Sintesi e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! Guerra fredda Parte 1 – L’eredità della guerra Alla fine della guerra il mondo era stato liberato dal totalitarismo nazifascista, ma il prezzo della libertà fu altissimo. Infatti, ci furono più di 50 milioni di morti, costituiti soprattutto da vittime civili, 30 milioni di feriti e 3 milioni di dispersi. A questi si aggiunsero anche 64 milioni di profughi nella sola Europa. Inoltre, i popoli tedeschi furono costretti ad evacuare i territori perduti dalla Germania. Anche l’Italia ebbe i suoi profughi, circa 350000. In ogni caso, comunque, i trasferimenti venivano preceduti da forti repressioni e violenze. Infine, gli ebrei liberati dai lager, sentendosi ormai senza radici, decisero di emigrare in Palestina o in America. Il diritto internazionale prevedeva e prevede ancora il reato di “crimine di guerra”, ma in particolare tutte le oscenità commesse contro gli ebrei, furono considerate un “crimine contro l’umanità”. Il processo di Norimberga venne aperto il 18 ottobre 1945 e gli altri esponenti del partito Nazista vennero giudicati responsabili di questo genocidio. Il processo di Norimberga rappresenta il “precedente” che domani varrà come legge per tutti, sia per i vinti che per i vincitori. Successivamente l’Alleanza delle Nazioni Unite venne trasformata in un’organizzazione internazionale di pace, chiamata Onu (Organizzazione delle Nazioni Unite) e a fondamento di questa fu redatta la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, promulgata il 10 dicembre 1948. Tra gli elementi che costituivano l’Onu vi era anche la Corte internazionale di giustizia, che si occupava delle controversie tra gli stati. Parte 2 – Le origini della guerra fredda Nella realtà del dopoguerra, emergevano, però, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, che erano tra loro ostili: - gli Stati Uniti erano diventati la prima potenza del mondo. Il possesso della bomba atomica dava loro una superiorità strategica e militare e il valore del dollaro era molto alto, poiché veniva utilizzato come moneta di scambio internazionale; - l’Unione Sovietica, invece, era devastata dalla guerra, sia economicamente che politicamente. Inoltre erano state sacrificate 20 milioni di vite per sconfiggere il nazismo e il socialismo. A guerra ancora in corso, nel febbraio 1945, Stalin, Churchill e Roosevelt, si erano incontrati a Jalta per discutere l’assetto dell’Europa dopo il conflitto e si erano concordati per dividerla in due aree di influenza: l’Europa occidentale agli anglo-americani e l’Europa orientale all’Unione Sovietica. Gli Stati Uniti cercarono quindi di garantire un sostengo economico all’Europa occidentale e di organizzare un’alleanza militare antisovietica. Questo programma venne chiamato piano Marshall (dal nome del Ministro degli Esteri che lo aveva ideato). Si arrivò a garantire un prestito di 13 miliardi di dollari. Il patto atlantico tra gli Stati Uniti e l’Europa occidentale diede vita alla NATO (North Atlantic Treaty Organization), ovvero un organismo militare permanente. Per quanto riguarda la divisione della Germania, invece, vennero creati due stati: - la Repubblica federale tedesca, sotto l’influenza degli Stati Uniti; - la Repubblica democratica tedesca, sotto l’influenza dell’Unione Sovietica. In contrapposizione alla NATO, l’Unione Sovietica creò il patto di Varsavia, alla quale aderirono i paesi dell’Europa orientale in cui vi era un governo comunista. Iniziò quindi la guerra fredda, un conflitto combattuto non con le armi ma sul piano ideologico, economico e politico. Parte 3 – Blocco occidentale e blocco orientale Gli Stati uniti erano caratterizzati da una democrazia liberale fondata sul principio della libertà individuale. Il sistema economico era di tipo capitalistico, cioè basato sul libero mercato e sulla proprietà privata dei mezzi di produzione. Quindi il valore dominante dell’ideologia americana era la libertà. Attraverso il piano Marshall, gli Stati Uniti riuscirono a esportare il proprio modello politico ed economico in tutti i paesi dell’Europa occidentale.
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