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Guerre d'italia, Sintesi del corso di Storia

riassunto Guerre d'Italia

Tipologia: Sintesi del corso

2015/2016
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Caricato il 16/02/2016

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ilaspin 🇮🇹

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Scarica Guerre d'italia e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! LE GUERRE D’ITALIA Prima Guerra d'Italia 1494-98 In seguito alla morte di Lorenzo il Magnifico (1492) l’equilibrio politico italiano si rompe. Carlo VIII rivendicava il diritto al trono di Napoli in quanto discendente di Maria d'Angiò (1404-1463), sua nonna paterna; grazie al supporto di Ludovico Sforza di Milano, il quale toglie il Ducato a suo nipote Gian Galeazzo II e convince le altre signorie a togliere il Regno di Napoli agli aragonesi e a consegnarlo ai francesi. Così Carlo VIII entrò in Italia nel 1494, scatenando un vero e proprio terremoto politico in tutta la penisola. L'imponente esercito francese marciò attraverso l'Italia, raggiungendo Napoli il 22 febbraio 1495. Nel 1495 una Lega Antifrancese (Impero asburgico, Spagna, Stato Pontificio, Venezia e Milano) sconfigge Carlo VIII a Fornovo (PR) costringendolo a rientrare a Parigi. La sconfitta di Carlo VIII è il primo episodio di Guerra d’Italia, dalle quali il paese ricaverà tre secoli di umiliazioni e decadenza economica, politica e civile. Poco dopo la battaglia di Fornovo, Ludovico il Moro temendo la posizione di forza acquistata dalla Serenissima sottoscrisse prima una pace separata a Vercelli (1495) con la Francia, poi ordì una nuova alleanza (simile a quella con Carlo VIII) con Massimiliano I d'Asburgo (1496) e infine una alleanza segreta coi Turchi (1499), che coi denari milanesi invasero il Friuli. Seconda guerra 1499-1504. La discesa di Luigi XII in Italia Divenuto re, Luigi XII di Francia, rifacendosi ai diritti ereditati dalla nonna Valentina Visconti, intraprese la spedizione del 1499-1500 in Italia e conquistò il Ducato di Milano (1500). Meno fortunata fu la conquista di Napoli, preparata dal Trattato di Granada (novembre 1500), che prevedeva una spartizione delle conquiste tra Francia e Spagna, garantita dalla neutralità (ottenuta per via diplomatica) di Venezia e del papa. Nell'estate del 1501 Napoli era conquistata, ma sopravvenuto il disaccordo tra gli alleati e la conseguente guerra tra Francia e Spagna, la spedizione finì per i Francesi in un completo disastro; dopo quasi due anni di resistenza essi furono sconfitti presso Cerignola e il Garigliano nel 1503 dagli spagnoli comandati da Gonzalo Fernandez De Cordoba e Luigi XII è costretto ad abbandonare Napoli e ritirarsi in Lombardia. Viene così siglato il Trattato di Lione (1504) che assegna il meridione d’Italia alla Spagna e alla Francia il Ducato di Milano e il Ducato di Genova. Terza guerra del 1508-16 o Guerra della Lega di Cambrai Nel 1508 gli stati italiani si uniscono nella Lega di Cambrai, conclusa in funzione anti veneziana, portava i francesi nuovamente in Italia, dove Venezia subì una dura sconfitta ad Agnadello, 1509. A ciò seguì però una nuova politica antifrancese di Papa Giulio II, che costituì la Lega Santa (1511-1513). I Francesi sconfissero gli spagnoli nella Battaglia di Ravenna (1512), ma in Lombardia, di fronte agli svizzeri, furono costretti a ritirarsi. Sconfitti a Novara (Battaglia dell'Ariotta) nel 1513, i francesi si ritirarono dalla penisola. Nel 1515, anno della morte di Luigi XII di Francia, gli succede il ventenne Francesco I di Francia che, dopo essersi alleato con Venezia, che non aveva dimenticato l'umiliante sconfitta di Agnadello, invia l'esercito francese oltre le Alpi e vince le truppe svizzere a Marignano (l'odierna Melegnano). I francesi in seguito a questo successo ritornano in possesso del Ducato di Milano e con la pace di Noyon del 1516 stipulano una serie di trattati che, nell'intenzione dei contraenti, avrebbero dovuto porre fine alle guerre tra potenze europee in territorio italiano e assicurare un periodo di stabilità ed equilibrio generalizzato. Alla Spagna vengono riconosciuti il Regno di Napoli, la Sicilia e la Sardegna, mentre la Francia ottiene nuovamente il Ducato di Milano e facoltà di intervento sui territori delle repubbliche di Genova e Firenze, nonché nei ducati di Savoia e di Ferrara. Quarta e Quinta Guerra D’Italia L’Italia diventa scenario principale della lotta tra Carlo V e Francesco I. Nel 1521 le truppe spagnole occupano Milano e nel 1525 a Pavia sconfiggono Francesco I costretto al Trattato di Madrid che prevedeva la rinuncia da parte della Francia al Regno di Napoli, al Ducato di Milano e alla Borgogna, oltre alla concessione dei suoi due figli, il delfino Francesco (1518-1536) ed Enrico, duca d'Orleans (1519-1559), come ostaggi agli austro-spagnoli. Nel 1523 Luisa di Savoia promuove una Lega antimperiale la Lega di Cognac con l’appoggio di Clemente VII, Firenze, Venezia, Francia e Inghilterra. Nel maggio del 1527 c’è iò Sacco di Roma dove le truppe imperiali saccheggiano la città contro la decisione di Clemente VII di prendere parte alla Lega di Cognac. Il prolungarsi dell’assedio, la pestilenza e la carestia finirono per giovare al Papa in quanto ovunque crebbe la preoccupazione per la sua sorte. Così nel 1529 c’è la Pace di Cambrai in cui Francesco I rinuncia all’Italia, Carlo V assume il titolo di Re di Napoli, lascia Milano agli sforza fino alla morte di Francesco II, i Medici rientrano a Firenze e lo Stato Pontificio è rispettato nei suoi confini. Nel 1530 Carlo V è incoronato Re d’Italia da Clemente VII. Sesta e Settima Guerra D’Italia Dopo una tregua di alcuni anni, ha inizio una nuova fase dello scontro tra Carlo V e Francesco I. La causa occasionale della ripresa delle ostilità è una nuova rottura dell'equilibrio concertato a Cambrai, rappresentata dalla morte nel 1535, dell'ultimo esponente degli Sforza (Francesco II Sforza), restaurati quali duchi di Milano. L'imperatore Carlo V avocò a sé il territorio del ducato, investendone il proprio erede (il futuro Filippo II di Spagna). Ma la causa principale in realtà è da ricercare nella spregiudicata azione diplomatica di Francesco I, che stabilisce relazioni diplomatiche e alleanze con il sultano turco Solimano I il Magnifico e con i principi luterani in Germania. Le sesta guerra (la terza che vedeva coinvolti Carlo V e Francesco I di Francia) durò dal 1536 al 1538 e venne in pratica aperta dal sovrano francese; Francesco I (alleato con Enrico VIII d'Inghilterra) rispose all'occupazione asburgica di Milano, inviando truppe in Italia, che conquistarono Torino a buona parte del Piemonte Sabaudo, ma che non riuscirono a riconquistare la Lombardia. L'effimera Tregua di Nizza, mediata dal nuovo papa Paolo III (desideroso di riunificare le forze cristiane contro il nemico turco), mise termine alle ostilità, lasciando in mano francese i territori piemontesi occupati, ma senza altre significative modifiche tra gli stati Italiani. Nel 1542 Francesco I di Francia ruppe la tregua stabilita a Nizza e alleatosi con il sultano Ottomano Solimano I il Magnifico, riprese le ostilità, lanciando una flotta franco-ottomana contro la città savoiarda di Nizza (Assedio di Nizza del 1543). Carlo V rispose a queste azioni alleandosi al re Enrico VIII d'Inghilterra e invadendo la Francia da nord (Assedio di Boulogne del 1544). Il resto della guerra si svolse quindi nei Paesi Bassi e nelle province orientali della Francia, ma non riuscì a risolversi in una battaglia conclusiva, per l'una o per l'altra parte. Con l'avanzata dei Turchi, portarono Carlo V a chiedere la cessazione delle ostilità e la restaurazione della situazione precedente in Francia e Italia. Nel 1544 i contendenti decisero perciò di firmare la pace di Crépy che, pur assegnando definitivamente la Lombardia agli Asburgo e i territori dei Savoia alla Francia, lasciò ancora una volta insolute le principali questioni e la possibilità di nuove guerre. Ottava Guerra D’Italia Tra il 1557 e il 1559 riprese la lotta tra Enrico II, alleato con il nuovo papa Paolo IV, e Filippo II di Spagna. Emanuele Filiberto di Savoia, al comando delle truppe spagnole, vinse definitivamente i francesi nella
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