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Guzman de Alfarache di Mateo Aleman, Appunti di Letteratura Spagnola

Guzman de Alfarache di Mateo aleman troverai: autore, introduzione, prototipo-archetipo differenze , il numero di edizioni , la vicenda, il paravento con aprobacion-tasa-dedica ad un Noble-deduca al vulgo traduzione e appunti, dedica al lettore , dichiarazione comprensione libro, elogio di Alfonso de Barros. Struttura: cap 1-2, cap4-5 e una sintesi in generale

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 09/06/2022

alessia-romagnoli
alessia-romagnoli 🇮🇹

4.6

(23)

15 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Guzman de Alfarache di Mateo Aleman e più Appunti in PDF di Letteratura Spagnola solo su Docsity! GUZMÁN DE ALFARACHE de MATEO Alemàn: AUTORE: Matteo de Aleman, nasce a Siviglia 1547 (anno nascita di Cervantes) e muore dopo il 1615 in Messico. Figlio di un medico/chirurgo del Carcere di Siviglia, il padre è di origini ebraiche invece la mamma di origini italiane. Studia medicina all’università di Salamanca e Alcalà ma non è laureato. Scrittore del SIGLO DE ORO → Autore del Guzman de Alfarache pubblicato in 2 volumi. Scrive agiografie come “l’agiografia di Sant’Antonio da Padova”. INTRO: Guzman de Alfarache è un romanzo picaresco dello scrittore spagnolo Mateo Aleman. E’ il PROTOTIPO del romanzo picaresco. Nel Guzman de Alfarache è presente l’autore, è il modello perfetto. Narrazione in prima persona come Lazaro de Tormes ma il personaggio possiede un dualismo tra la dimensione del picaro (furfante) e quella del peccatore pentito, le due fasi della vita. DIGRESSIONE ARCHETIPO E PROTOTIPO: Archetipo → Lazarillo: si intende il modello ideale, esemplare, in filologia-critica testuale l’archetipo si intende il manoscritto non conservato, ma ricostruibile attraverso la collazione dei codici noti, da cui questi deriverebbero, fonda il genere e rappresenta il testo più vicino all’originale. Prototipo → Guzman: è il modello di una serie di realizzazioni, esemplare più caratteristico di un genere letterario, ha un significato più generico rispetto all’archetipo. Prototipo si usa con riferimento al primo modello di un congegno/macchina su cui si basa poi la costruzione di una serie. (esempio Orlando Furioso è il prototipo del romanzo cavalleresco) EDIZIONI: La prima parte è stata pubblicata a Madrid nel 1599 ed ha avuto grande successo in Spagna, Francia, Belgio e Portogallo e la seconda parte è stata pubblicata nel 1604 da Aleman con il titolo ‘’Segunda parte de la vida de Guzmán de Alfarache Atalaya de la vida humana por Mateo Alemán su verdadero autor’’ MA nel 1602 viene pubblicata una seconda parte apocrifa dall’autore Sayavedra, il quale era venuto a conoscenza della stesura della seconda parte di Aleman poiché era stata fatta conoscere ad un gruppo di amici e ne approfittò; Sayavedra denuncia furto e inganno in cui si duole nel prologo al lettore Alemán ‘’por haber sido pródigo, comunicando mis papeles y pensamientos, me los cogieron al vuelo’’. Ciò indispettisce Mateo Aleman che ha dovuto rimaneggiare e rifare la primitiva seconda parte per non trovarsi imitatore poiché era stato derubato e plagiato. Egli metterà nella narrazione Sayavedra che crede di essere Guzman e si suiciderà, questo episodio narrato rimanda alla vita reale dove Sayavedra si sente il reale autore ovvero Mateo Aleman. VICENDA PARATESTO è formato da: 1 APROBACION: il Frate Diego Davila per ordine dei signori del Consiglio Reale, ha visto il libro intitolato “Prima parte del furfante Guzman di Alfarache”, e in lui non ha trovato niente contro la fede cattolica, per questo si può dare la licenza che chiede ossia APPROVAZIONE dall’Inquisizione. 2 TASA: Gonzalo de la Vega scriba di camera del Re. Si da il consenso e il privilegio di poter stampare e vendere per 6 anni la Prima parte di GUZMAN DE ALFARACHE. In questa parte è precisato che questa fede di tassa sia posta su il primo foglio di ogni libro, affinché si conosca il prezzo. Maravedis: Antica moneta spagnola e portoghese, coniata dalla dinastia araba degli Almoravidi nei sec. XII e XIII 3 DEDICA AD UN NOBILE (che comincia a diventare una prassi): ogni libro per essere stampato doveva avere l’approvazione dell’Inquisizione, chiudendosi la Controriforma ogni libro aveva bisogno dell'approvazione del Santo Ufficio. 4 LA DEDICA AL VULGO (popolo ignorante) Nel testo il VULGO (popolo) è definito invidioso e avido, severo nel giudicare. Questa è una prosa che è L’ANTITESI DEL LAZARILLO ed è una prosa di fondamento barocca → c’è un ACCUMULATIO: Aleman ha elencato tutte le colpe del vulgo, poteva semplicemente dirlo in un’unica frase, invece le elenca tutte (tipicamente barocco). Dice Alemàn: “Se si guarda indietro nella storia si saprebbe che ciò che sto dicendo è vero” (è facile accusare e anche quando si scopre che quelle accuse sono false, è ormai difficile liberarsene). Non vuole quindi questo libro non deve andare nelle mani del vulgo perché non è all’altezza di capirlo e potrebbe parlarne male e rovinare la sua reputazione. Aggiunge inoltre che lui stesso se n’è andato dalla città CORTE per andare nella Aldea (campagna). La contrapposizione tra corte e Aldea è uno dei pilastri della cultura del Siglo de oro spagnolo che viene ribadita dal Guzmán: la corte, ovvero la città che è sede della corte nel 500 (se si diceva Llegè a la corte → sono arrivato a Toledo) era caotica e corrotta, mentre la campagna era un ambiente incorrotto, meno frenetico. Questa contrapposizione prevedeva che nella campagna venissero salvaguardati quei valori che a corte venivano infranti, per cui molte opere teatrali di Lope, si svolgono in ambienti che non sono urbani, ma piccoli pueblos de castilla (umili), in cui sono gli umili importatori di valori sani e non i cavalieri e i nobili, come dovrebbe essere. In una società basata sullo statuto della nobleza de la sangre, molto spesso capita che quella stessa alta società è molto più corrotta di quella che salvaguarda i valori della Spagna. APPUNTI VULGO: La dedica al vulgo appare perché nella cultura barocca i suoi attori cambiano rispetto al rinascimento così come cambia il pubblico. Il pubblico della letteratura si allargò, diventa più vasto. Naturalmente questa partecipazione del vulgo è importantissima soprattutto per la riforma del teatro di Lope de Vega. La rappresentazione aiuta chi non ha gli strumenti culturali per leggere. Io non devo saper leggere per andare a teatro. Ad esempio quella del giullare medievale è una vera e propria performance, è interprete orale di quella tradizione che è altrimenti inaccessibile LA DEDICA AL DISCRETO LETTORE Quelli che hanno un incubo, nella fase di veglia e sonno non capiscono se ciò che hanno sognato è vero o no. Lui dice che è scioccato dalle parole contro il volgo perché lui disprezza il volgo. Poi si riprende perché capisce che se lui pubblica un libro questo sarà letto da tutti. Si rende conto che non essendo una persona colta, aver pubblicato un libro è stata un'azione spericolata, fa quindi una captatio benevolentiae → chiede al lettore di essere gentile nei suoi confronti. Viene ripreso qui anche il prologo del Lazarillo “no haber libro tan malo donde no se halle algo bueno”. Non sarà necessario che lui faccia un lungo esordio al discreto lettore, perché la discrezione di chi ha studiato e ha i mezzi per capire lo renderà alto da solo. Non farà un prologo lungo perché se una persona è discreta, inteso come una persona che ha capacità di discernimento autonoma, quindi può dire quello che vuole. Lui sarà attento se vorrà darmi dei consigli correttivi, il suo libro chiede la loro protezione. Molte cose avrebbe potuto approfondire meglio, però ci sono stati dei motivi che l’hanno impedito e altre sono più finitamente compiute, dove è stato molto esplicito perché degne di essere raccontate. Fa che ciò che leggi sia tutto integralmente assunto da te, non ridere della narrazione della biografia di Guzmán, ovvero la storia (→ la conseja), il consejo di un testo è invece la riflessione/osservazione morale. Quindi oltre la narrazione c’è anche una riflessione su quella stessa narrazione di tipo morale (come nel Conde Lucanor), quindi un’osservazione didattica. Non buttare nella spazzatura, nel cassetto dell’oblio. Raccogli con la scopa quello che ti do, attento che ci sono delle pepite d’oro come nelle sabbie del Tajo, quindi attento a quello che butterai, perché con il fuoco della tua anima vedrai dell’oro che ti arricchirà (metafora per dire che quello che sta scrivendo ha qualcosa di significativo). Non è tutta farina del suo sacco, non ha inventato tutto lui, molto l’ha preso da altri tesori. Un'opera letteraria è sempre il frutto delle opere che l’hanno preceduta. Siccome non c’è cosa buona che non provenga da Dio, attribuisci a me tutto ciò che di buono non c’è. Nel discorso in questo libro troverai cose su cui moralizzare, riflettere, trarre delle morali. Puoi moralizzare secondo il modo in cui decidi, in maniera semplice, in maniera lunga, approfondendo o rimanendo in superficie. Un esempio è Libro de buen amor: Prologo esempio greci-romani codice linguistico a seconda del livello di lettura capirai che tipo di amore c’è. Lui dice l’argomento del libro è un picaro, quindi un argomento che esiste già (lazarillo). “Picaro” la usa per la prima volta Mateo Alemán nel paratesto del Guzmán de Alfarache e da questo momento preciso in cui viene utilizzata data il nome alla categoria di personaggi “picari”. La parola picaro usata per la prima volta da Aleman, qui inizierà la categoria dei Picaro: Lazaro, Guzman ecc.. non si sa da dove viene come parola, etimo ignoto, proviene forse da “picar” che significa mangiucchiare un po’ di la o di qua, fare aperitivi/stuzzicare. Alemán aggiunge che nelle tavole meglio imbandite bisogna che ci siano cibi per tutti i gusti: vini più pesanti e meno pesanti, leggeri e sublimi e musiche che intrattengono. Questa è una metafora che dice che chi legge questo ma tornato in Spagna si fa fare un “auto de fe” ovvero un atto pubblico e ufficiale riguardo la conversione al cattolicesimo. (satira sui falsos conversos) . Las Malas lenguas dicono che non sia sincero. Pag 132 ci presenta le attitudini del padre che porta un rosario enorme ma ciò rappresenta l’eccesso e per coprire la sua conversione all’Islam. preghiere in castigliano non esistevano, le preghiere erano in latino, evidentemente ha iniziato a pregare in lingua araba. Quindi: è un usuraio, un falso cristiano, un vizioso e chi una volta ha sbagliato non cambierà mai. Famiglia di origini italiane Genova ma vivono a Siviglia, nel 500-600 partivano le navi per il nuovo mondo, città ricca di traffici e a livello economico. Egli è un mercante di siviglia Sicuramente la sua (di Guzman) non era una sangre limpia. Pag 133 “que quien una vez ha sido malo’’ chi si è comportato male una volta, sempre si presume cattivo, un modo di essere non può cambiare → sappiamo che non è così perchè lui alla fine riflette. Ragioni: genealogia CAPITOLO 2: la vita di sua madre Sua madre era una cortigiana di basso rango, mantenuta di un uomo molto più anziano di lei oggi diremo fa la Mantenuta. Quest’uomo non soddisfa le sue esigenze. Il padre di Guzman la incontra in una chiesa e con l'aiuto della vecchia ALCAHUETA che l'accompagna, si incontrano: dopo varie lettere decidono di incontrarsi organizzando una passeggiata fuori porta per andare in una villa di amici fuori città, mentre la madre passeggiava con il suo uomo, finge di avere un malore nei pressi della casa del padre di Guzman. La sua alcahueta la apre per prestarle soccorso e mentendo dice che il padrone non c’è. La madre entra e si stende a letto; il vecchio esce dalla casa per farla riposare. A quel punto esce dall'armadio in cui era nascosto il padre di Guzman e hanno un rapporto sessuale. Guzman viene concepito ad Alfarache e, come ogni picaro, sarà proprio questo il nome che prenderà. Pag 147 viene descritto locus amoenus “era verano” luogo ideale paradiso ci riporta al Peccato originale Vizio. Pag 150 descrizione scena dove la donna dopo aver avuto la conversazione intima con ‘’il padre di Guzman che si nasconde nuovamente nell’armadio. Dopo due ore torna il vecchio che gli chiede come si sente ecc Ritornati la donna fa credere che il figlio sia del vecchio. Pag 157 Guzman è fortunato ha due padri : 1 papà che è contento di esserlo in tarda età e fa molti doni al figlio e il secondo padre che non potendoselo permettere, lo vizia ugualmente. Ovviamente il vecchio pensa che sia suo figlio; il padre vero sa invece che era suo figlio e Guzman cresce con le attenzioni di entrambi, come un bambino viziato. pag 157 ‘’ asi cada lo creyo y ambos me regalaban’’. Quando lascia la casa scopre che il mondo vero è un posto molto più difficile. E' vizioso, non bisognoso e per questo talvolta ruba o inganna con sotterfugi. - cap 3 NON LEGGERE Lascia casa dei genitori, diventa un ladroncello astuto e parla della sua picardia. opera divisa in 2 parti CAPITOLO 4 PAG 263 cap 1 Guzman è un bambino vizioso ma cerca di aspirare ad essere una buona persona Pag 264 Dopo una serie di malefatte-peripezie pensa che la Fortuna rende uomini prudenti, dopo essere arrivato a Madrid un picaro hecho, un ladron famosissimo dove ruba ed è stato al servizio dei padroni ma non per sopravvivere (come Lazaro) ma per il vizio di farlo. Ad un certo punto sente una luce che gli fa realizzare che se continua con questo comportamento, non sarà diventato un uomo migliore. Ma sistematicamente cede ai peccati. CAPITOLO 5 PAG 274,275… cap 2 pag 275 “Creyeron ser algún pícaro...la vergüenza que tuve de volverme perdía por los caminos’’ Nella vita di Guzman capita sempre qualcosa che non lo fa essere un uomo migliore. La vergogna la perse per strada, è un picaro svergognato. Arriva a Madrid dove incontra una donna che lo porta sulla cattiva strada e insieme a lei viene arrestato e imbarcato alle galera verso Siviglia. Ogni volta che Guzman si trova in estrema difficoltà, promette a se stesso di cambiare e di essere un uomo migliore, ma puntualmente è recidivo nei suoi errori. E' figlio del vizio, letteralmente, del peccato di lussuria che i suoi genitori hanno commesso nel momento in cui hanno deciso di congiungersi solo per il pure piacere carnale. FIGLIO DEL PECCATO CARNALE (Alfarache pk concepito lì). pag 278 “poniame’’ pensa ai genitori, peso della Honra. La honra figlia della virtù, antitesi verità la honra ha sede nella virtù non nel sangue Guzman è di fatto un vizioso perché figlio del peccato dei genitori, uniti solo per il piacere carnale e proprio perché è figlio del vizio ne vuole sapere di più e anche se continuamente si pone l’obiettivo di essere diverso comunque non ci riesce Nella prima parte dell’opera c’è un sottotitolo Atalaya de la vida umana cioè sentinella E' come se Guzman volesse porsi come sentinella della vita umana. Nella seconda parte diventa servitore del capitano della nave. sulla quale era galeotto e viene liberato ma gli altri galeotti, invidiosi, cercano di metterlo in cattiva luce: fingono un furto di posate di argento e ovviamente la colpa ricade su Guzman (per quanto lui professi la propria innocenza, nessuno gli crede perché aveva la fama di ladro: cosa ci si aspetta da uno che ha fatto questo per tutta la vita?) che viene picchiato e frustato. Dopo una notte passata a riflettere, decide finalmente di essere una persona migliore, vuole denunciare la sommossa, vuole occuparsi del suo padrone. si trova nel cumbo de la miseria è un galeotto Pag 505 dopo una vita da delinquente ora deve scegliere se precipitare all’inferno o eleverasi, sa che tutto ciò che sta facendo lo fa per ottenere la fiducia de la grazia di Dio ma in realtà basta poco per rimediare a tutto il suo passato → si converte perché si pente, è un uomo diverso ma nonostante ciò << mas era de carne>> è fatto di carne. Quando scoppia la sommossa sulla galera, Guzman decide di salvare il capitano il suo padrone, per questo verrà premiato e partirà per il nuovo mondo ma non racconterà mai l’epilogo della sua vita perchè non è piu un Picaro Il CASO di questo racconto picaresco è la CONVERSIONE (non le corna come in Lazaro). E' evidente che quei consejos che hanno costellato il racconto sono stati selezionati in funzione del punto di arrivo: la conversione. Guzman sa che non potrà essere un uomo perfetto, nessuno lo è, ma sa che non sarà mai più come prima. Questo racconto è profondamente rivoluzionario: un picaro, figlio di genitori viziosi, che si comporta male per tutta la vita, che pecca continuamente e quando si trova nella condizione peggiore della sua vita, decide di convertirsi ed essere un uomo nuovo. LUI PUÒ SCEGLIERE CHE UOMO ESSERE, NON è LA SANGRE CHE CONDIZIONA COSA LUI SARà, è LA SCELTA AUTONOMA DEL SUO LIBERO ARBITRIO DURANTE QUELLA NOTTE DI RIFLESSIONE; lui sceglie per la salvezza. Da quel momento si confessò più spesso (la conversione era un sacramento molto dibattuto all'epoca, durante la riforma protestante). La rivoluzione consiste nella negazione della limpieza de la sangre e il libero arbitrio è funzionale alla salvezza. GLI ELEMENTI RACCONTATI sono funzionali al punto d’arrivo dell’opera che viene ‘’scritta’’ da Guzman adulto galeotto e pentito che sceglie accuratamente gli argomenti per motivare ciò che vuole dire e cioè che la sangre non incide, non determina la persona Guzman può scegliere autonomamente della sua vita e destino (libero arbitrio) L’alternarsi di consejo y conseja, questa costante confessione è caratteristica di chi consapevole dei propri peccati. Questo alternarsi è funzionale Guzman parla a se stesso per tutto il romanzo, è un dialogo tra l’io narrativo fittizio al lettore e il tra il guzman bambino e quello adulto e alle volte guzman tra guzman adulto e se stesso in sintesi: c'è un dialogo tra l'io narrativo di Guzman che si rivolge al lettore e poi c'è un dialogo, un monologo tra Guzman e se stesso ("vez aquì Guzman), in un continuo esame di coscienza. E infine c'è un Guzman adulto che si rivolge al Guzman bambino. E' un perfetto romanzo picaresco: viene descritto l'ambiente degradante della Spagna dell'epoca, della sua vita, della sua famiglia, dei suoi genitori. Rappresenta la società spagnola ma soprattutto riesce a far recepire un messaggio innovativo per l’epoca → Guzman è un “atalaya” della vita umana perché rappresenta la POSSIBILITÀ’ DI SALVARSI. Guzman sposta il concetto di Honra della sangre alle SCELTE CHE FA L’UOMO, AL SUO LIBERO ARBITRIO. L’UOMO COSTITUISCE IL SUO ONORE SULLE SUE SCELTE DI VITA CHE COMPIE , LA HONRA NON DIPENDE DALLA SUA GENEALOGIA. Ma non c'è genealogia infamante che tenga affinché tu possa cambiare e decidere il tuo destino. PRIMA PARTE 1599: SINTESI IN GENERALE: Guzman racconta la sua storia in maniera autobiografica, come proprio tutti i romanzi picareschi spagnoli. Dalla prospettiva di una persona che è arrivata alla comprensione e allo stesso tempo alterna la trama e la contemplazione istruttiva. (Conseja → Narrazione; Consejo → digressione opera narrativa, riflessione morale sulla narrazione, ha una funzione didattica). Guzman come tutti i ‘’picaros’’ discende da una famiglia non tanto buona (GENEALOGIA INFAMANTE) e quindi giorno abbandona la sua famiglia e va a Siviglia. Guzman è completamente ingenuo,non ha ‘’armi’’ per difendersi dal mondo, sente subito la durezza di non avere una casa. Ha molti problemi all’inizio ma riesce ad adattarsi presto. Da un oste (tabernero) madrileno impara ad ingannare i clienti. Da questo momento guadagna grazie al borseggio ma lo perde successivamente, punizione e nuova infrazione allo stesso tempo, a causa del gioco. Come servo di diversi padroni, a quelli che ruba considerevolmente, arriva a Toledo, Almagro (comunità autonoma Castilla La mancha) e Genova. Qui i suoi parenti lo trattano con freddezza. Finalmente arriva a Roma, dove diventa uno dei ladri più vivi del suo tempo. Tuttavia, secondo l’intenzione morale dell’autore, Guzman viene ingannato più e più volte. Cerca di essere felice in amore, ma le donne non lo prendono sul serio e lo prendono in giro.
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