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Heart of Darkness - Joseph Conrad, Sintesi del corso di Letteratura Inglese

Riassunto dettagliato dell'opera, diviso per parti, con personaggi, temi e altre curiosità

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

In vendita dal 04/11/2021

eelisaaa
eelisaaa 🇮🇹

4.7

(20)

35 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Heart of Darkness - Joseph Conrad e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! HEART OF DARKNESS - JOSEPH CONRAD È una novella pubblicata nel 1899 dallo scrittore polacco/inglese Joseph Conrad (è più breve di un romanzo ma più lunga di una short story). È la storia di Charles Marlow, un marinaio che va a lavorare per una nave di una compagnia belga in Africa. L'opera è una critica al colonialismo europeo in Africa, i temi principali sono il potere e la moralità. Il racconto si ambienta vicino a un fiume Congo. A quell'epoca il Congo era una colonia del Belgio sotto il re Leopold Il (Libero Stato del Congo). Il protagonista riceve un testo da Kurtz, un commerciante di avorio che lavora lì vicino e tutto ciò influenza la sua spedizione. Per lui non c'è differenza tra le persone “civilizzate” e i selvaggi, parla implicitamente dell'imperialismo e del razzismo. C'è un parallelismo tra Londra e l'Africa come luoghi oscuri (= titolo). Charles racconta agli amici la sua avventura a bordo dell’imbarcazione Nellie, ancorata vicino al Tamigi. L'opera era stata scritta come un'opera in serie da pubblicare su un giornale divisa in 3 parti, ma poi ha deciso di farla come libro. Viene tradotta in molte lingue e influenza molte altre opere successive. L'ispirazione per l’opera è data dall'esperienza personale dell'autore. Nel 1890 Conrad lavorava in Congo in uno dei battelli belgi. Un giorno il capitano si ammala e lui prende il comando. Guida la nave dal fiume Lualaba fino a Kindu (est del Congo). Anche il protagonista ha un'esperienza simile. Ha scritto l'opera 8 anni dopo essere tornato in Inghilterra a causa di una malattia e si è ispirato ai suoi diari di viaggio (opera autobiografica), le persone che cita sono persone realmente conosciute. Lo stile è selvaggio proprio come l'Africa, appare misteriosa. L'autore riesce a coinvolgerci nella storia e a trasportarci in essa, è come se ci ipnotizzasse. L'Inghilterra è descritta come un luogo tenebroso, proprio come l'Africa. Ai tempi dell’opera l'Inghilterra era una potenza mondiale e il suo impero era vastissimo, per questo l’opera parla di colonialismo e imperialismo, un concetto che portava gloria nel paese. > CHARACTERS > - Marlow > è il protagonista, è filosofico e scettico riguardo le cose che lo circondano. Condivide i pensieri europei sull’imperialismo ma è scettico dopo le esperienze che ha vissuto. - Kurtz > è il capo della stazione interna in Congo, che estrae avorio. Ha molti talenti: musicista, pittore, giornalista. Ha molto carisma, per questo tutti lo seguono. Capisce l'importanza delle parole, scrive con eloquenza ma rispecchiando a pieno il messaggio orribile che vuole mandare. Influenza molto le persone con cui viene in contatto. Abitando tanto lì diventa selvaggio come loro. - Manager > è il capo della compagnia in Congo. Lavora nella stazione centrale - Costruttore + lavora nella stazione centrale, è il preferito del manager ed è una spia all’interno della compagnia - Capo contabile > è un lavoratore eccellente della stazione esterna, guarda solo il potere e i soldi. Si mostra tutto educato e civile ma non è così. vuole solo prendere il posto di Kurtz nella compagnia. - Pellegrini 3 sono gli agenti della stazione centrale. Odiano i nativi e li trattano come animali, anche se sono loro quelli animali. Vogliono civilizzare tutti. - Cannibali > sono nativi che lavorano nel battello, sono razionali, intelligenti e abili lavoratori. Marlow li rispetta anche nella loro diversità - Nativi > sono descritti come una collettività, mai come individui - Commerciante russo + è un marinaio che è stato mandato lì come commerciante come rappresentante di una compagnia olandese. È devoto a Kurtz e abbina i vestiti come se fosse arlecchino - Timoniere + è un giovane istruito dal predecessore di Marlow per pilotare la nave. È molto abile come pilota, Marlow lo vede come una parte meccanica della nave. Viene ucciso quando il battello è attaccato dai nativi - Fidanzata di Kurtz > è una bellissima donna africana, con gioielli. Appare sulla riva quando Marlow arriva e anche quando va via. Influenza sia Kurtz sia i nativi che sono con lei, il russo dice che bisogna temerla. Non parla mai e non si sa niente di lei - Donna del quadro + è la fidanzata bianca di Kurtz, è ingenua e soffre molto dopo la sua morte. Marlow la visita dopo la morte di Kurtz - Zia > è la zia di Marlow, che gli trova lavoro alla compagnia. Crede nell’imperialismo come attività che porta civilizzazione - Gli uomini sulla Nellie > sono amici di Marlow, sono sulla nave sul Tamigi all’inizio della storia. Sono gli ascoltatori della storia. Erano tutti dei marinai una volta, solo che ora avevano cambiato vita e lavoro. Sono un avvocato, contabile (gioca solo a domino), narratore e un direttore (capitano della nave) - Fresleven > era il capitano prima di Marlow, era bravo e gentile ma viene ucciso THEMES 3 - Imperialismo > è il tema principale. Vengono descritte spesso scene di violenza e schiavitù verso i nativi. Sono ipocriti perché cercano di giustificarlo. Infatti dicono che quello che farlo è per portare civilizzazione. Kurtz dice che prende l’avorio con la forza e che non lo scambia con loro, definisce il suo lavoro come uno sterminio e una soppressione, non nega di essere violento. Gli africani sono visti come oggetti (il timoniere come un macchinario, la donna come una statua). L'opera è contro i nativi, è stata spesso definita razzismo. - Malattia > abitare tanto in quei territori rende matti e selvaggi le persone. Marlow e Kurtz ne sono l'esempio (il secondo è spesso descritto come pazzo) - Gioielli 3 sono molto presenti, anche nell’estrazione dell’avorio (uomini di colore vs avorio bianco). La donna africana è piena di gioielli MOTIFS3 - Tenebra > è importante anche per il titolo, infatti tutta l'opera è in ombra. Tutti i posti sono descritti come oscuri, anche quando c'è il sole. È una metafora che rappresenta l’impossibilità di vedere SYMBOLS > - Nebbia > la nebbia rappresenta l'incapacità di decidere cosa fare, è simile alla tenebra. Un esempio è quando il battello era in mezzo alla nebbia - Bianco sepolcro + è Bruxelles, perché è collegata con la morte e il confinamento, è la sede della compagnia che causa molte morti umane solo per colonizzare (le colonie del Belgio erano trattare brutalmente - Fiume > quel fiume è importantissimo per gli europei, permette di arrivare al centro del continente senza attraversarlo fisicamente. Possono sempre rimanere separati da quella realtà. Ha molte difficoltà a navigare dentro, come se il fiume non li volesse far entrare. PROTAGONIST/ANTAGONIST + il protagonista è Marlow, che racconta la sua esperienza e ciò che ha vissuto. L'antagonista è Kurtz, che non compare fisicamente subito nella storia ma il suo nome è spesso ripetuto. È il simbolo del colonialismo europeo, che è il vero nemico della storia (i suoi genitori vengono da più parti d'Europa, lui simboleggia molte nazioni). SETTING + all’inizio è a Londra, lungo il Tamigi, poi si sposta a Bruxelles (uffici della compagnia) e nel Congo GENRE + fa parte della letteratura coloniale, delle storie di avventura ma fa parte di molti generi: tragedia, avventura narrativa e romanzo. È una novella, principalmente tragica e romanzesca. Sono presenti molte allegorie: Marlow è ignorante sulle cattiverie dei colonizzatori, Kurtz è corrotto e malvagio STYLE > utilizza molti sinonimi di darkness. In generale è un linguaggio complesso 2) perché sfrutta le debolezze altrui, sono violenti. Darkness si riferisce anche ai visi delle persone di colore che incontra, infatti lo menziona sempre. Li paragona sempre ad animali scuri ma anche alle ombre (riflesso dell’uomo, non reali). Part Two Una sera Marlow è sdraiato sul ponte del suo battello, quando origlia una conversazione tra il manager e lo zio (leader dell’Expedition) che parlano di Kurtz. Il manager si lamenta perché dice che Kurtz è arrivato lì per trasformare le stazioni in qualcosa di più civile, vuole migliorarle moralmente. Ha paura che possa prendere il suo posto. Il manager ha detto che è stato costretto a mandarlo lì, ma hanno paura della sua influenza. Si ricorda di quando l’anno scorso Kurtz aveva spedito un carico di avorio di prima qualità e si domandano il perché sia arrivato lì (la parola avorio è presente nella discussione ma in tutta l’opera). Dopo essere andato al fiume per 300 miglia, Kurtz era poi tornato alla sua stazione. L'impiegato che era con lui manda una lettera al manager da parte di Kurtz dicendo che non vuole uomini incompetenti al suo fianco, poi gli dice che era malato e non ancora guarito. Poi il manager parla di un altro uomo che gli sta causando problemi, un commerciante: lo zio gli dice di punirlo perché nessuno può andare contro l'autorità. Lo zio spera anche che il clima risolvi i suoi problemi facendo in modo che Kurtz muoia. Marlow è sconvolto da questa rivelazione e si mostra in piedi di fronte a loro. | due sono sorpresi ma fanno finta di nulla e vanno avanti. Poco dopo, l'Eldorado si addentra nella foresta e perde gli asini. Kurtz rimane sempre una figura misteriosa per lui, non vede l’ora di vederlo. Non capisce cosa sia vero sul suo conto, quello che dicono loro o quello che si dice in giro. Arriva un messaggio criptico che dice che tutti gli asini dell'Expedition sono morti. Marlow ha quasi finito di riparare il battello, ora può andare verso Kurtz. Questo viaggio dura 2 mesi, percorre tutto il fiume e si fa accompagnare dal manager e da altri pellegrini. È un viaggio pericoloso per colpa del fiume, non c'è una sensazione di pace, il fiume sembra vivo, il viaggio prosegue grazie a un gruppo di nativi che gli europei chiamano cannibali (anche se sono molto intelligenti). Gli uomini a bordo sentono dei tamburi di notte e capiscono che lungo il fiume ci sono delle abitazioni di nativi. Non sanno cosa c'è più all’interno. Marlow si sente imparentato con questi nativi vicino al fiume. Il suo lavoro lo tiene molto occupato, deve tenere il battello intatto. Per questo non può pensare troppo a quei nativi, il lavoro è la cosa più importante per lui, il suo lavoro non è collegato con loro quindi non può preoccuparsi troppo. Durante il viaggio descrive sempre la natura circostante, la mente ritorna indietro all'epoca preistorica (gli europei vedono quei luoghi come primitivi, lontani dall’epoca civilizzata). Dice che i nativi che incontra sono anche loro umani, non sono solo selvaggi ma sono umani come lui e come gli europei. Si isola da quelli come lui e si concentra molto ad osservare i nativi che lavorano. Molte volte loro riescono a fare il lavoro meglio degli europei (racconta che riesce a istruire un nativo che doveva badare al fuoco e ora riesce a fare quel compito molto bene). Il viaggio sul fiume è pieno di possibili disastri, risolti da Marlow. Mancano 50 miglia per arrivare alla stazione interna di Kurtz. Vedono una capanna con un biglietto con su scritto “Legno per te, affrettati!” perché c'era un mucchio di legno lì. Non è stato Kurtz a scriverlo. Dentro la capanna Marlow trova un libro sull'arte della navigazione con degli appunti a margine che sembra codificato. Il manager dice che forse il legno è stato lasciato lì da un commerciante russo. Gli uomini prendono il legno per usarlo come benzina per la nave, poi continuano il loro viaggio. Il battello fa fatica ad andare avanti. Mancano 80 miglia per arrivare e Marlow vorrebbe continuare nonostante l’ora per arrivare prima. Il manager gli dice di aspettare che faccia giorno perché dice che quella parte del fiume è pericolosa farla di notte. Descrive la notte: è silenziosa, niente si muove, non si sente un suono infatti sembra di essere diventati sordi e ciechi, perché non si vede niente (descrive come heart of darkness). All'alba c'era tanta nebbia. Si sente un urlo improvvisamente, insieme a delle voci di nativi. Si preparano per difendersi, i bianchi sono spaventati ma i nativi sanno che è soltanto una persona che sta per essere mangiata da degli uomini. Marlow pensa che debbano essere veramente affamati, infatti avrebbero potuto cercare del cibo in altro modo. Il loro unico cibo era carne di ippopotamo, che era stata buttata via dai pellegrini. Marlow si chiede il perché non vengano a mangiare loro, visto che i cannibali sono tanti e loro pochi. Lui li capisce perché dice che avere fame è brutto e ti fa fare cose che non vorresti. Dice che forse non è più così appetitoso, dopo tutto quello che sta passando. Loro hanno poco cibo a bordo, mangiano pochissimo. Vorrebbero comprare cibo nei villaggi vicini ma le persone sono ostili, e non ne hanno neanche loro. Il manager si preoccupa per ciò che potrebbe essere successo a Kurtz. A causa della nebbia non potevano muoversi perché non sapevano dove andare. Ma neanche i selvaggi potevano raggiungerli, perché la nebbia non gli permetteva di entrare in acqua. Secondo Marlow non attaccano perché erano urla di dolore, non di guerra. Nessuno gli crede quando lo dice. Il manager lo autorizza a rischiare pur di togliersi da quella situazione ma Marlow non si fida perché è sicuro di affondare a causa della nebbia. Alcuni di loro vanno a investigare per vedere cosa è successo. Quando la nebbia si alza un po', i selvaggi cercano di cacciarli. Il battello si trova in una parte molto stretta del canale, si muove lentamente vicino alla banchina ma il cielo si copre di frecce. Marlow si rifugia nella cabina di pilotaggio e da lì vede molti nativi arrivare verso di loro. Subito dopo i pellegrini contrattaccano, ma le nuvole di fumo che producono gli offuscano la vista. Il timoniere è africano, lascia il timore per aprire la finestra per contrattaccare. Poi rimane lì ad urlare verso i selvaggi che c'erano a bordo. Marlow prende il timone per virare la nave, visto che si stavano per impigliare. Il timoniere viene colpito e cade ai piedi di Marlow. Marlow spaventa i selvaggi suonando ripetutamente il fischio del battello, loro scappano urlando di dolore e disperazione. Uno dei pellegrini entra nella cabina e vede il timoniere ferito. Poco dopo, l’uomo muore in silenzio (cercava di dire qualcosa ma era incomprensibile, loro sono sempre silenziosi). Marlow si cambia le scarpe visto che sono piene di sangue. Marlow crede che ora Kurtz è morto e gli dispiace perché ha fatto tutta questa strada per conoscerlo. Lo definisce come una voce, non come una persona o un'immagine. Lui voleva tanto sentire questa persona, non vederla. Uno degli ascoltatori di Marlow interrompe per criticare il suo comportamento assurdo. Marlow ride dicendo che lui non è mai stato a contatto con quella realtà rudimentale quindi non può giudicare. Anche se ammette che il suo comportamento è stato ridicolo ma è deluso dal fatto di non poter più vedere Kurtz. Marlow aveva interpretato male quelle grida, pensava non li avessero attaccati ma invece è successo. La nebbia rappresenta qualcosa che lo aliena dal mondo esterno. Marlow si era lasciato influenzare da ciò che la gente gli raccontava di Kurtz, senza neanche conoscerlo. Si estranea dagli altri idealizzandolo e si concentra su qualcuno di non così positivo. Anche in questo caso, il timoniere di colore si comporta molto meglio di certi uomini bianchi (nell’opera li definisce sempre inferiori). Il clima in questa parte è molto assurdo e surreale, cupo e misterioso, dato dalla nebbia. | primitivi usano armi primitive, i bianchi non attaccano con fucili ma suonando il fischio. Marlow inizia a raccontare di Kurtz: ha una fidanzata che lo aspetta in Europa (ma per Marlow non è importante, come tutte le donne dell’opera). Kurtz parla di lei come se fosse un suo possedimento (come lo faceva con l’avorio, la stazione), Marlow cita un report che ha scritto Kurtz alla International Society for the suppression of savage customs chiedendo di uccidere tutti i selvaggi. Abitando tanto tempo lì è diventato come loro, come un selvaggio, che prende parte a questi riti sacrificali (non era più educato, ma questo succedeva a quelli che abitavano lì per tanto tempo, diventavano incivili). Marlow vuole continuare a parlare di lui per ricordare il suo nome. Marlow non crede che la morte del timoniere sia valsa la pena, per salvare Kurtz. Infatti si sente in colpa per la sua morte e dice che se non li avesse attaccati non sarebbe morto. Marlow butta giù nel fiume il corpo del timoniere. | pellegrini volevano un funerale ufficiale, i cannibali volevano potersi cibare della sua carne (Marlow si comporta bene perché non vuole fargli avere un funerale cristiano in quanto non lo era e non vuole farlo mangiare dagli altri, quindi lo butta in mare). Tutti pensano che Kurtz sia morto, improvvisamente vedono la stazione interna, ancora intatta anche se malridotta. Un commerciante russo li accoglie non appena arrivano lì, sapeva già fossero stati attaccati. Tutti scendono per vedere Kurtz, il russo sale per parlare con Marlow. Gli dice che i nativi non sono cattivi e che il miglior modo di difendersi da loro è con il 3) fischio del battello, perché li spaventa. L'uomo era un mercante che era stato mandato lì dagli olandesi. Marlow gli restituisce il libro che aveva trovato perché era suo. Infatti le note vicino erano in russo. L'uomo dice che hanno attaccato il battello perché non vogliono che Kurtz vada via. Dice che le persone non parlano con Kurtz, ascoltano solo. Kurtz simboleggia l'imperialismo, l'idea che i colonizzatori portano luce e civilizzazione agli indigeni. Marlow aveva sempre avuto una bella visione di lui ma ora vengono fuori cose scandalose (vuole civilizzare i selvaggi ma dice di sterminarli). Marlow e Kurtz sono le uniche persone dell’opera che hanno un nome, gli altri sono chiamati con il titolo (sono meno umani). | due sono da sempre paragonati. Part Three Il russo chiede a Marlow si portare via Kurtz perché è molto malato, e le medicine non arrivano da vario tempo. Gli racconta come si sono incontrati: Kurtz aveva bisogno di qualcuno che lo ascoltasse e che conversasse con lui, e lì c'era lui, i due trascorrono molte sere accampati nella foresta a parlare di tantissimi argomenti. L'uomo dice che stare con lui l'ha aiutato molto a vedere le cose in un certo modo. Ma ora non sono così amici come lo erano prima. L'uomo ha curato Kurtz da 2 malattie, a volte Kurtz spariva per qualche settimana, entrava nella foresta per cercare l’avorio e cercava di fare amicizia con le tribù che vivevano nei dintorni, si guadagnava la loro fiducia. Una volta Kurtz voleva sparargli perché lui aveva un pezzo di avorio, che lui voleva a tutti i costi, ma lui non se la prende per questo e glielo consegna. L'uomo non lo giudica e non lo incolpa per il suo comportamento, sa che è diventato così dopo essersi selvaggizzato dopo tanti anni lì. Ha cercato di farlo tornare alla civilizzazione, gli ha detto che doveva andare via ma Kurtz non ha mai voluto. La sua sete di avorio aveva preso la meglio, voleva rimanere lì a tutti i costi. Kurtz è molto malato ora. Mentre parlano, Marlow nota che quelle che aveva scambiato per palle decorative sopra la ringhiera della stazione erano teste umane. Non è sorpreso ma è inorridito. Il russo gli dice che sono teste di ribelli, Marlow ride a questa affermazione. Marlow non è convinto di tutto ciò, il russo è sorpreso di non vederlo così elogiare Kurtz come faceva lui. Gli dice che lui solo cerca di curarlo e farlo vivere ma non arrivano medicine per curarlo, e che la compagnia lo sta abbandonando. Fino ad allora tutto intorno a loro era piatto e fermo. Ma in quel momento Kurtz arriva con uno dei pellegrini, seduto su una barella e un gruppo di nativi appare dai cespugli e dalla foresta. Erano dei selvaggi, avevano armi ed erano nativi. Kurtz parla con i nativi, che lo lasciano passare perché hanno molta stima di lui e lo ascoltano sempre. Il suo nome vuole dire vuole dire “corto” in tedesco, anche se lui era molto alto, magro (gli si vedevano le ossa) e visibilmente malato. Il manager e il pellegrino lo fanno sdraiare in una cabina della nave e gli consegnano una lettera. Qualcuno aveva scritto a Kurtz di Marlow, gli dice che è contento di conoscerlo. Il manager entra nella cabina per parlare con lui e Marlow esce per andare sul ponte. Da lì vede due nativi vicino al fiume, con copricapi e lance, e una donna molto bella, vestita con vestiti tipici. Lei si ferma e osserva la nave, poi torna nella foresta. Il russo dice che è la compagna di Kurtz, che l’ha influenzato negativamente e non vuole che si avvicini a lui. Dice che le avrebbe sparato se fosse entrata nella nave. | due sono interrotti dalla voce di Kurtz, che nella cabina stava urlando con il manager. Kurtz lo accusa di essere venuto solo per l'avorio e non per salvarlo, lo minaccia di interferire con i suoi piani. Il manager esce e dice a Marlow che hanno fatto il possibile per Kurtz, ma che i suoi metodi non funzionano bene per la compagnia. Vuole parlare di questi metodi malsani al direttore della compagnia. Marlow è disgustato da queste condanne che gli stanno facendo, e dice che è un uomo eccezionale. Marlow si distacca dal pensiero del manager e degli altri funzionari, per questo loro guardano anche lui come un uomo da diffidare. Quando il manager va via torna il russo, che gli confida che Kurtz aveva ordinato di attaccare la nave, sperando che capissero che era morto e tornassero indietro. Il russo chiede a Marlow di proteggere la reputazione di Kurtz. Marlow gli rivela che il manager vorrebbe ucciderlo (il russo), che infatti se lo aspettava. Infatti chiede a Marlow alcune provviste e poi viene portato al sicuro da alcuni nativi. Tutto ciò che il manager pensa non è vero, Kurtz è molto debole e non può essere considerato una minaccia da lui. Lo usa
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