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Heart Of Darkness - Joseph Conrad, Prove d'esame di Letteratura Classica

Analisi del testo di Joseph Conrad, Heart Of Darkness.

Tipologia: Prove d'esame

2020/2021

Caricato il 06/12/2022

Anouk1234-
Anouk1234- 🇮🇹

5

(1)

6 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Heart Of Darkness - Joseph Conrad e più Prove d'esame in PDF di Letteratura Classica solo su Docsity! JOSEPH CONRAD HEART OF DARKNESS 1. Il testo preso in analisi è Cuore di tenebra (Heart of Darkness nell’edizione originale) di Joseph Conrad, in particolare l’edizione tradotta da Rossella Bernascone con l’introduzione di Robert Hampson. Milano, Mondadori, 2006, versione libro. Il romanzo fu pubblicato inizialmente in rivista, a puntate, nel 1899, e successivamente in volume nel 1902. Cuore di tenebra racconta la spedizione nel cuore dell’Africa di Charles Marlow, un uomo europeo che ben presto si metterà a confronto con gli orrori del colonialismo, con l’unico obiettivo di rintracciare un uomo misterioso di nome Kurtz. Ad incaricare tale ricerca è la Compagnia Commerciale belga, coinvolta nel traffico dell’avorio. Il romanzo in questione è un romanzo breve, realizzato da Joseph Conrad (1857-1924), scrittore polacco poi naturalizzato britannico; ricordiamo infatti che il nome vero dell’autore era Józef Teodor Konrad Korzeniowski. I motivi di questo cambiamento sono legati ad una serie di vicende biografiche, come per esempio la sua esperienza all’interno della marina francese, e successivamente inglese. Tale fatto gli rese possibile viaggiare in tutto il mondo, ed imparare al meglio la lingua inglese: sostenendosi quasi «più inglese degli inglesi stessi». L’autore infatti ha un’ottima padronanza dell’inglese, capacità che gli rende possibile scrivere in modo molto elaborato ma allo stesso tempo limpido, mettendo in luce la sua bravura nella manipolazione della lingua. Il libro fa fede ad un particolare contesto storico: il periodo del colonialismo. In particolare, narra del viaggio nel Congo Belga del narratore Marlow, incaricato di guidare un battello su un fiume verso una stazione interna della quale non si ha alcun tipo di informazione da un lungo arco di tempo. 2. Tra i vari paradigmi analizzati a lezione, vi sono due più riconducili al libro Heart of Darkness: Meraviglia e possesso1 e Pelle nera, maschere bianche2. Il primo paradigma sta ad indicare la meraviglia come riduzione dell’alterità a fatto naturale: l’essere umano, al di fuori dell’Europa, è ridotto a natura. L’uomo viene trattato come un “oggetto”, di cui non si comprende la lingua ne, tantomeno, la cultura. Ricordiamo le parole di Conrad in Cuore di Tenebra: No, they were not inhuman. Well you know , that was the worst of it — this suspicion of their not being inhuman. It would come slowly to one. They howled and leaped, and spun, and made horrid faces; but what thrilled you was just the thought of their humanity — like yours  — the thought of their remote kinship with this wild and passionate uproar. Ugly. Il secondo paradigma intitolato Pelle nera, maschere bianche è tratto da un libro di Frantz Fanon, psichiatra, filosofo e saggista francese, nativo della Martinica. Egli nella sua opera analizza gli effetti della soggiogazione coloniale sulla psiche umana. I colonizzati, hanno assunto talmente profondamente il modo di pensare e di agire del colonizzatore che non aspirano più a risolverlo. Il problema culturale del colonialismo ha talmente modificato la visione dei colonizzati da far sì che essi non desiderino più il superamento del colonialismo, 1 Stephen Greenblatt, Meraviglia e Possesso: Lo stupore di fronte al nuovo mondo, Il Mulino, 1991. 2 Frantz Fanon, Pelle nera, maschere bianche: il nero e l’altro, 1952. ma al contrario sognano di diventare loro stessi colonizzatori. In questa visione il colonizzatore non può essere messo in dubbio perché diventa il modello di essere umano a cui bisogna aspirare, ciò che si deve diventare. Fanon affronta anche il tema del linguaggio. Nel primo capitolo del romanzo infatti analizza il conflitto tra l’uomo di colore e la lingua francese. Secondo l’intellettuale martinicano la dominazione coloniale, mirando a prevalere la cultura del colonizzatore, provoca il disfacimento delle culture autoctone. Analizziamo il passo finale del romanzo, dove un nativo annuncia la morte di Kurtz, con una determinata frase: “Mista Kurtz - he dead”. Espressione scritta, volutamente, in inglese non corretto. Qui vi è la concretizzazione del paradigma di Fanon, per cui quando si parla la lingua del colonizzatore si è sempre in una condizione di inferiorità. Un’altra curiosità è che, Conrad, nonostante la sua pozione di scrittore colonialista e di forte sostenitore del progetto britannico, tramite un utilizzo di un ‘pidgin’ decide di inserire all’interno di un testo letterario standard una lingua che non è inglese, ma bensì un gergo che le persone colonizzate utilizzano. 3. Heart of Darkness fa parte della dimensione coloniale. Nonostante il testo si ponga come critica al colonialismo, all’interno di esso vi è una forte influenza della mentalità razzista di quel determinato periodo storico. Sin dall’inizio del testo notiamo nel protagonista, Marlow, il tipico atteggiamento di un colonizzatore occidentale. Sin da piccolo guardando il mappamondo identifica l’Africa, come un “blank space”, vale a dire uno spazio bianco. Per lui, così come nell’immaginario collettivo europeo, le parti del mondo sconosciute erano solo caselle vuote da riempire, colonizzare. Anche le descrizioni degli uomini africani, che lui chiama “negri”, hanno una connotazione razzista: non definisce i loro abiti vestiti ma bensì stracci. Parla anche di “pelle nera, maschere bianche”, vale a dire persone di colore che si sottomettono ai bianchi, gli “sorridono”. Un’ulteriore risposta alle accuse di razzismo la troviamo in un altro frammento del romanzo di Conrad, quando Marlow si dirige a casa della fidanzata di Kurtz per annunciarne la morte. Il protagonista non racconterà ciò che è realmente successo in Africa, ma mentirà spudoratamente alla giovane donna. In questa scena vi è un ritorno delle “tenebre”, che hanno fatto da cornice all’intero libro. Solo ora però capiamo il vero significato della parola “tenebra”, essa infatti acquisisce numerose connotazioni, si moltiplica. Realizziamo che anche il cuore di Marlow è “tenebra”, visto che è palese che dica menzogne e che non riesca a riportare con veridicità i fatti accaduti, le parole che realmente sono state pronunciate. Quindi, solo alla conclusione del romanzo, capiamo che il narratore è inattendibile. La costruzione letteraria è studiata alla perfezione: ci costringe a vedere il razzismo, ma anche a metterlo in dubbio, considerano che colui che riporta il punto di vista razzista è una persona inaffidabile. Il testo è dunque affermazione di razzismo ed, al contempo, messa in discussione dello stesso. A tal proposito ricordiamo la denuncia di Chinua Achebe al racconto di Conrad con il libro An Image of Africa: Racism in Conrad’s “Heart of Darkness’, pubblicato nel 1975. Lo scrittore nigeriano, celebre per il romanzo Things Fall Apart (1958), accusa Joseph Conrad di essere un “thoroughgoing racist”3, un convinto razzista. Per Achebe, Conrad, si fa portavoce di un pensiero razzista che va oltre i confini della finzione narrativa. L’Africa viene descritta come veicolo della follia dell’uomo occidentale, che non riesce a dominare la natura selvaggia e che ne rimane intrappolato al suo interno, come Kurtz. Non a caso all’interno di Cuore di Tenebra ci sono svariati episodi che vedono 3 Chinua Achebe, An Image of Africa: Racism in Conrad's 'Heart of Darkness' , Massachusetts Review. 18. 1977. Rpt. in Heart of Darkness, An Authoritative Text, background and Sources Criticism. 1961. 3rd ed. Ed. Robert Kimbrough, London: W. W Norton and Co., 1988, p.6
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